La Guardia di Finanza all'interno della D.I.A.
La Direzione investigativa Antimafia è una struttura specializzata nella lotta alla mafia,nata nel 1991 su volere di Giovanni Falcone, magistrato di spicco del pool antimafia di Palermo, morto in seguito ad un attentato il 23 maggio 1992. E' un'interforce composta da Polizia Carabinieri e Guardia di Finanza ed è sotto le direttive del Ministero dell'Interno. Il personale che fa parte della D.I.A. è altamente specializzato nelle indagini contro quello che fu considerato il cancro dell'Italia.
Al vertice della D.I.A. è preposto un Direttore, scelto a rotazione tra i Dirigenti della Polizia di Stato e gli Ufficiali Generali dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza, che abbiano maturato specifica esperienza nel settore della lotta alla criminalità organizzata.La struttura centrale di supporto si compone di una Divisione di Gabinetto, tre Reparti, rispettivamente deputati alle ”Investigazioni preventive”, ”Investigazioni giudiziarie” e “Relazioni internazionali ai fini investigativi”, e sette Uffici. La D.I.A., che per l’assolvimento dei propri compiti opera in stretto collegamento con le forze di polizia, si avvale anche di un’articolazione periferica, strutturata su dodici Centri Operativi e sette Sezioni distaccate che, attraverso una ripartizione definita, hanno competenza sull’intero territorio nazionale.
La sede centrale della D.I.A. è a Roma, me la dislocazione sul territorio è ampia.Le articolazioni periferiche, istituite in quelle aree di maggiore presenza della criminalità mafiosa, ricomprendono, ad oggi, 12 Centri Operativi nelle sedi di Torino, Milano, Genova, Padova, Firenze, Roma, Bari, Napoli, Reggio Calabria, Catania, Palermo e Caltanissetta, nonchè sette Sezioni Operative dislocate nelle sedi di Trieste, Salerno, Lecce, Agrigento, Messina, Catanzaro e Trapani.
I Centri Operativi sono organizzati, di norma, su 3 Settori riconducibili alle seguenti aree omogenee di intervento:
- investigazioni preventive;
- investigazioni giudiziarie;
- affari generali e gestione delle risorse umane e strumentali.
La Legge 410/1991 indica le competenze della Direzione ed i suoi rapporti con le Forze di Polizia, sia per le investigazioni preventive che per quelle giudiziarie. Alla D.I.A. è attribuita la funzione di prefigurare, attraverso un’attenta analisi dei fenomeni criminali di stampo mafioso, le loro linee evolutive, al fine di orientare tempestivamente le investigazioni giudiziarie in modo da contrastare più efficacemente la criminalità mafiosa.
In particolare cura le seguenti attività:
-Investigazioni preventive
-Investigazioni giudiziarie
-Cooperazione internazionale
Tutti gli ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria debbono fornire ogni possibile cooperazione al personale investigativo della D.I.A. Gli ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria dei servizi centrali e interprovinciali di devono costantemente informare il personale investigativo della D.I.A., incaricato di effettuare indagini collegate, di tutti gli elementi informativi ed investigativi di cui siano venuti comunque in
possesso e sono tenuti a svolgere, congiuntamente con il predetto personale, gli accertamenti e le attività investigative eventualmente richiesti. Il predetto personale dei servizi centrali e interprovinciali della Polizia di Stato, dell'Arma dei carabinieri e del Corpo della guardia di finanza, a decorrere dal 1° gennaio 1993, è assegnato alla D.I.A., nei contingenti e con i criteri e le modalità determinati con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con i Ministri della difesa e delle finanze
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