Inizio questa discussione,con l'intento di divulgare alcune semplici nozioni per trarre il massimo in fatto di accuratezza e precisione dalla propria arma,e rendere note alcune procedure elementari (non sempre chiarissime) alla portata di tutti,per comprendere i meccanismi con i quali si può migliorare il rendimento balistico della propria arma.
Ovviamente,non avendo il dono della verità assoluta,tutti i contributi degli altri tiratori,saranno graditissimi.
Dunque,le variabili che influiscono sulla precisione del tiro sono molte,e si possono dividere in due grandi categorie:
Quelle dell'arma,e quelle per così dire esterne.
Iniziando dall'arma,e prima di trattare argomenti complessi come ricarica,modifiche scatti e montaggi ottiche,comincierei da come si procede con un'arma appena uscita dalla scatola.
A mio avviso,la prima cosa che determinerà in maniera rilevante la precisione di un'arma è
IL RODAGGIO DELLA CANNAInfatti in misura maggiore o minore,tutte le canne uscite dalla fabbrica presenteranno delle microrigature lasciate dagli utensili durante le fasi della lavorazione(foratura ,martellatura,rigatura e persino lappatura).
Quando una palla transita nella canna,scorre sulla stessa e lascia delle porzioni del mantello nelle piccole asperità dell'anima.Il colpo successivo,non troverà più la canna nelle identiche condizioni in cui le aveva trovate il primo,e la precisione decadrà via via che passeranno gli altri,sino a stabilizzarsi per un certo periodo,per peggiorare nuovamente via via che procederà l'usura della canna stessa.
L'unico modo per avere una relativa uniformità di passaggi delle palle nella canna,è fare in modo che questa sia più liscia possibile,sia nelle righe che nei pieni, e per ottenere ciò esiste una procedura (lunga e noiosa) che prende il nome di Rodaggio della Canna.
Non sono procedure da stregone,o che adoperano sostanze misteriose,solo attenzione e metodicità possono garantire il risultato,e specialmente per i tiri a lunghe distanze queste fanno la differenza.
Diciamo subito che esistono procedure un poco diverse,sia nel numero dei colpi,che nelle differenze di pulizia,ma grosso modo ruotano tutte attorno alla metodologia che andrò a spiegare.
Mi riferirò ad un'arma ideale con otturatore girevole-scorrevole,ma nulla vieta di applicare queste procedure alle armi semi-automatiche.
La prima cosa di cui dotarsi è un paio di bacchette di pulizia seria (ottime le Dewey) feltrini ,scovolino in rame e pezzuole.Di feltrini ne esistono di molti tipi e calibri,ma consiglio di dotarsi almeno di due tipi,quelli di semplice lana pressata,e quelli feltro che contengono minuscoli frammenti di ottone.I prodotti da usare dovranno essere sramatori (Ottimi il Tetra Gun,L'Hoppe's N°9,il Pro Shot)un buon detergente,pasta Bore Bright e un lubrificante(anche con sospensione di Teflon,tipo Break Free mil spec).
Riguardo al tipo di munizione da adoperare nelle sessioni di rodaggio, esistono diverse opzioni.
Chi ricarica potrà usare proficuamente le palle che avrà scartato in fase di selezione (tipo quelle che si discostavano troppo dal peso nominale,o quelle che non avevano sufficiente costanza nella misura allo Spinneraggio,ovvero con poca tolleranza sull'eccentricità),o meglio ancora ricaricare con palle (tipo le Tubbs Final Finish) appositamente fabbricate per il rodaggio della canna.Esse sono fatte impiegando materiali che inglobano micro materiali adatti alla lucidatura,nel mantello della palla.
Quelli che invece si limitano a usare munizioni di fabbrica,possono orientarsi in questa fase su munizioni economiche ,ma di buona qualità(tipo le Sellier-Bellot,o le Italianissime Northwest). Tenete conto che una seduta di rodaggio generale,non porta via meno di 100 colpi,a seconda delle procedure adottate,che spiegherò nella prossima parte.(Continua)
Ippogrifo
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