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Discussione: Fucili e tiro di precisione

  1. #1
    Utenti Storici L'avatar di Ippogrifo
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    Predefinito Fucili e tiro di precisione

    Inizio questa discussione,con l'intento di divulgare alcune semplici nozioni per trarre il massimo in fatto di accuratezza e precisione dalla propria arma,e rendere note alcune procedure elementari (non sempre chiarissime) alla portata di tutti,per comprendere i meccanismi con i quali si può migliorare il rendimento balistico della propria arma.
    Ovviamente,non avendo il dono della verità assoluta,tutti i contributi degli altri tiratori,saranno graditissimi.

    Dunque,le variabili che influiscono sulla precisione del tiro sono molte,e si possono dividere in due grandi categorie:
    Quelle dell'arma,e quelle per così dire esterne.
    Iniziando dall'arma,e prima di trattare argomenti complessi come ricarica,modifiche scatti e montaggi ottiche,comincierei da come si procede con un'arma appena uscita dalla scatola.
    A mio avviso,la prima cosa che determinerà in maniera rilevante la precisione di un'arma è
    IL RODAGGIO DELLA CANNA
    Infatti in misura maggiore o minore,tutte le canne uscite dalla fabbrica presenteranno delle microrigature lasciate dagli utensili durante le fasi della lavorazione(foratura ,martellatura,rigatura e persino lappatura).
    Quando una palla transita nella canna,scorre sulla stessa e lascia delle porzioni del mantello nelle piccole asperità dell'anima.Il colpo successivo,non troverà più la canna nelle identiche condizioni in cui le aveva trovate il primo,e la precisione decadrà via via che passeranno gli altri,sino a stabilizzarsi per un certo periodo,per peggiorare nuovamente via via che procederà l'usura della canna stessa.
    L'unico modo per avere una relativa uniformità di passaggi delle palle nella canna,è fare in modo che questa sia più liscia possibile,sia nelle righe che nei pieni, e per ottenere ciò esiste una procedura (lunga e noiosa) che prende il nome di Rodaggio della Canna.
    Non sono procedure da stregone,o che adoperano sostanze misteriose,solo attenzione e metodicità possono garantire il risultato,e specialmente per i tiri a lunghe distanze queste fanno la differenza.
    Diciamo subito che esistono procedure un poco diverse,sia nel numero dei colpi,che nelle differenze di pulizia,ma grosso modo ruotano tutte attorno alla metodologia che andrò a spiegare.
    Mi riferirò ad un'arma ideale con otturatore girevole-scorrevole,ma nulla vieta di applicare queste procedure alle armi semi-automatiche.
    La prima cosa di cui dotarsi è un paio di bacchette di pulizia seria (ottime le Dewey) feltrini ,scovolino in rame e pezzuole.Di feltrini ne esistono di molti tipi e calibri,ma consiglio di dotarsi almeno di due tipi,quelli di semplice lana pressata,e quelli feltro che contengono minuscoli frammenti di ottone.I prodotti da usare dovranno essere sramatori (Ottimi il Tetra Gun,L'Hoppe's N°9,il Pro Shot)un buon detergente,pasta Bore Bright e un lubrificante(anche con sospensione di Teflon,tipo Break Free mil spec).
    Riguardo al tipo di munizione da adoperare nelle sessioni di rodaggio, esistono diverse opzioni.
    Chi ricarica potrà usare proficuamente le palle che avrà scartato in fase di selezione (tipo quelle che si discostavano troppo dal peso nominale,o quelle che non avevano sufficiente costanza nella misura allo Spinneraggio,ovvero con poca tolleranza sull'eccentricità),o meglio ancora ricaricare con palle (tipo le Tubbs Final Finish) appositamente fabbricate per il rodaggio della canna.Esse sono fatte impiegando materiali che inglobano micro materiali adatti alla lucidatura,nel mantello della palla.
    Quelli che invece si limitano a usare munizioni di fabbrica,possono orientarsi in questa fase su munizioni economiche ,ma di buona qualità(tipo le Sellier-Bellot,o le Italianissime Northwest). Tenete conto che una seduta di rodaggio generale,non porta via meno di 100 colpi,a seconda delle procedure adottate,che spiegherò nella prossima parte.(Continua)

    Ippogrifo
    ESSE QUAM VIDERI (Essere,piuttosto che sembrare - Cic.)



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  2. #2
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    Molto interessante. Ma questo vale per qualunque tipo di fucile o canna?

  3. #3
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    Citazione Originariamente Scritto da Rayven Visualizza Messaggio
    Molto interessante. Ma questo vale per qualunque tipo di fucile o canna?
    In linea di massima,si.
    Ovviamente i risultati migliori si vedranno specialmente in fucili per il tiro a lunga distanza,perchè in armi militari i miglioramenti,pur essendoci,saranno meno apprezzabili.
    Le modalità di esecuzione sono leggermente differenti a seconda si tratti di rodare canne inox o in acciaio al cromo-molibdeno,ma le regole generali sono più o meno le stesse.
    Ne parlerò in seguito.

    Ippogrifo
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  4. #4
    Sparkly Speirs01
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    Ippogrifo scusa se vado leggermente OT, ma dato che vedo mastichi abbastanza sulle armi lunghe, potresti fare qualcosa di simile al topic ideato da Point man (un po' di teoria) ma sull'argomento fucili... mi rendo conto che non è facilissimo comunque

  5. #5
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    Non ci sarebbero problemi per me,ma non so se converrebbe spostare questo topic o rinominarlo.
    Vediamo cosa ne pensano i moderatori,e nel caso se possono provvedere ad un'eventuale spostamento.
    Se non lo ritenessero necessario,io proseguirei qui.

    Ippogrifo
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  6. #6
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    Si può continuare qui, non ci sono problemi.

  7. #7
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    (Continuazione)

    Vedremo ora come effettuare le operazioni di rodaggio della canna.
    Appena acquistata,l'arma avrà quasi certamente un velo d'olio protettivo compreso l'interno della canna ,per preservarla dall'ossidazione.
    Bisogna rimuovere accuratamente ogni sua traccia lungo l'anima e la camera di cartuccia (meglio anche sulla faccia dell'otturatore,e le eccedenze dall'interno dello stesso,in quanto l'olio è nemico mortale degli inneschi).
    Il motivo è semplice,l'olio essendo un fluido incomprimibile,al passaggio della palla opporrà una resistenza alla compressione,che si scaricherà in massima parte sulla palla deformandola,ma in parte minima deformerà anche la canna PER SEMPRE,e non le permetterà più di mantenere un elicoidale perfetto.
    Per effettuare la pulizia,si userà il detergente imbevendone la pezzuola montata sull'astina di scovolo,e ripassare (cambiando la pezzuola dopo un paio di passate) finchè non se ne nota più alcuna traccia.
    Importantissimo.Lo scovolo si passa esclusivamente entrando dalla parte posteriore dell'arma.Mai e poi mai si introdurrà l'astina dalla volata,e anche se esistono in commercio dei guida-asta da applicare alla bocca della canna,lasciate perdere.
    Se dovete pulire un'arma vecchia,che ha sparato molto,o un'arma "Nera" ovvero militare senza tante pretese,allora potete anche accedere dalla volata,tanto la precisione già sarà poco esaltante e più di tanto non potrà peggiorare,ma se stiamo parlando di un fucile di precisione,con canne realizzate da ditte specialistiche prestigiose,equivale ad un autentico crimine!Le armi di precisione vanno pulite esclusivamente dalla culatta.Infatti uno degli elementi che influiscono maggiormente sulle prestazioni balistiche di un'arma è la finitura del vivo di volata,in quanto se non è perfettamente simmetrica,al momento dell'abbandono della canna da parte della palla,se questa non disimpegna la rigatura in maniera uniforme,inizia subito la sua traiettoria da sbilanciata,e l'accuratezza diventerà subito un miraggio irraggiungibile.
    La volata andrà preservata come un gioiello prezioso,e nelle sedute di tiro tutte le operazioni svolte,mireranno all'incolumità della stessa.
    Ciò renderà le sedute di rodaggio,complicate,lunghe e noiose,ma credetemi sulla parola se vi dico che ne vale assolutamente la pena.
    Bene,ora siete sulla linea di tiro con la vostra arma,gli attrezzi di pulizia,i prodotti e le vostre cartuccie (ricaricate o meno).A meno che stiate eseguendo una prima taratura dell'ottica,che richiederà anche una certa applicazione nel tiro,potrete procedere abbastanza velocemente per contenere i tempi.
    Inizierete tirando il primo colpo,toglierete l'otturatore (ove possibile,altrimenti lo manterrete in posizione aperta per accedere dal portello d'espulsione),introdurrete dalla camera di cartuccia l'astina con un feltrino per rimuovere i depositi carboniosi dello sparo.
    Dopo la prima passata prenderete la seconda astina,che avrete preparato con l'altro feltrino imbevuto di liquido sramatore,e effettuerete diverse passate.
    Un'ultima passata con la pezzuola di pulizia per rimuovere lo sramatore e si rimonta l'otturatore per il colpo successivo.
    Si mantiene questa sequenza per i primi dieci colpi.
    Successivamente si passa a tirare due colpi alla volta,sempre mantenendo inalterata la sequenza di pulizia ,tra una coppia e l'altra,per un totale di venti nella seconda serie.
    Di seguito si potranno tirare cinque colpi,prima di pulire nuovamente ogni volta per un totale di venticinque colpi.
    In ultimo si effettuerà una serie da dieci colpi ,intervallata sempre da pulizia,ripetuta per cinque volte,per un totale di cinquanta colpi,intervallate da un'unteriore passata di pasta Bore Bright per le microlucidature.
    Da quel punto in poi,si potrà reputare concluso il rodaggio e iniziare i tiri per la taratura definitiva dell'ottica,e si effettuerà la pulizia e la sramatura ogni 25 o 30 colpi,sino ad arrivare (superati i 1000 colpi tirari) a farla ogni 50.
    Una buona spia del lavoro ben eseguito,sono le tracce di verderame presenti sul feltrino sramatore.Finchè queste tracce sono evidenti,il feltrino va cambiato ad ogni colpo,mentre quando queste tracce saranno via via minori,si potrà lasciare il feltrino imbevuto anche per due o tre colpi di seguito,e questo sarà un buon indicatore che le cose procedono come sperato.
    Come ho già detto prima,lo scopo di questa procedura farraginosa,è quello di lucidare la canna in modo che la stessa si presenti in condizioni uniformi al passaggio dei colpi,e non introduca condizioni che possono concorrere all'erraticità del colpo (già abbondantemente presenti in altri parametri che influiscono sul tiro).
    Una volta conclusa la sessione di tiro,ricordarsi sempre di pulire accuratamente l'anima,e stendere un sottile velo di olio protettivo dentro e fuori dall'arma,per preservarla dagli agenti atmosferici e dal grasso naturale della nostra pelle,che potrebbe innescare fenomeni di micro-corrosione,magari ininfluenti sul tiro,ma certamente antestetici.
    Come suol dirsi "Anche l'occhio..."
    Un discorso a parte merita l'argomento "Vita della Canna" ovvero dopo quanti colpi una canna può dirsi esaurita?
    Ovviamente non esiste una risposta unica,ma varierà da caso a caso.
    Diciamo,con buona approssimazione,che la vita delle canne è legata alla pressione che si sviluppa al loro interno(direttamente proporzionale alla velocità impressa alla palla)perchè si avrà uno sviluppo di calore maggiore,che è la principale causa di degrado della canna.
    Si può dire che con pressioni comprese tra 2000 e 2700 atmosfere,la vita media si aggirerà sui 7000/7500 colpi.
    Se le pressioni raggiungeranno le 3000 atmosfere,la vita scenderà proporzionalmente a 4000/4500 colpi,mentre per pressioni fino a 3500 atmosfere,difficilmente si supereranno i 2000 colpi,prima di iniziare a perdere in precisione.
    Discorso a parte meritano i calibri Magnum (come ad es. i Weaterby),i quali raramente mantengono buona precisione oltre i 1000/1500 colpi sparati.
    Valutarte accuratamente questa realtà se deciderete di acquistare un'eventuale arma usata,in quanto ben difficilmente riuscirete a sapere esattamente quanti colpi siano stati sparati,e in quali condizioni.
    Se vorrete sparare bene,a mio avviso,varrà la pena di fare un sacrificio in più,ma acquistare un'arma "Vergine".
    Nella prossima parte parleremo delle precauzioni da adottare nell'uso,per salvaguardare le cartuccie,e dei cenni sulla ricarica che se si vorranno raggiungere davvero risultati di assoluta eccellenza,sarà una semplice necessità imprescindibile,essendo tutte le armi diverse una dall'altra (anche quelle della stessa casa,dello stesso calibro e della stessa serie).
    (Continua)
    Ultima modifica di Ippogrifo; 17-01-11 alle 13: 14
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  8. #8
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    (Continuazione)

    Anche se abbiamo una canna eccellente,se non adoperiamo munizionamento specifico non riusciremo mai a raggiungere una buona precisione.
    I motivi sono diversi.Durante le fasi di lavorazione delle canne e delle camerature delle cartuccie,gli utensili di fabbrica si consumano (sia pur in minima parte) pertanto se una broccia effettuerà la rigatura su dieci canne,state certi che tra la prima e la decima esisteranno delle differenze,in certi casi anche evidenti.
    Va da se che identiche cartuccie sparate in canne simili ma non uguali daranno risultati differenti,ed è per questo motivo che la ricarica dlle munizioni diventa fondamentale per ottimizzare al massimo la precisione di un'arma.In pratica occorrerà arrivare a realizzare una cartuccia "Cucita" su misura per la vostra arma!
    Ovviamente esistono anche altri parametri,e andremo a esaminare i principali.
    Un'arma può avere camerature differenti per un identico calibro.Tra le diverse fabbriche esistono delle tolleranze sulla cameratura dettate dalle specifiche di fabbrica.Ad es. se una cameratura è "Larga" renderà facile l'introduzione del colpo in camera e "Digerirà" più o meno ogni tipo di munizionamento commerciale,per contro darà più problemi al ricaricatore per rotture di bossoli e difficoltà di estrazione se ricalibrati parzialmente,essendo anche meno accurata nella combustione,vista la maggior deformabilità del bossolo.
    Analogamente esistono differenze notevoli anche nella porzione di canna tra la zona immediatamente successiva al collo del bossolo e l'inizio della rigatura.
    Questa zona delicatissima è quella che determina la lunghezza del salto della palla una volta uscita dal collo del bossolo,sino all'impegno della riga,e questa distanza prende il nome di Free Bore.
    IMPORTANTISSIMO!Per chi ricaricherà dovrà prestare la massima attenzione a questa distanza,in quanto essa è responsabile di variazioni di pressione (a parità di carica) anche rilevanti,e in casi eccezzionali potrebbe mettere persino a rischio la sicurezza!
    Infatti è possibile variare in misura rilevante questa distanza semplicemente affondando più o meno la palla all'interno del bossolo.Più il "Salto" sarà lungo,maggiore sarà il margine di sicurezza posseduto dall'arma,ma ne diminuirà la precisione.
    Ad es.i Mauser 98K della II Guerra Mondiale erano equipaggiati con lunghi salti di palla per tenere le pressioni sotto controllo,onde ovviare anche a parziali ostruzioni della canna in caso di impieghi gravosi.
    Contrariamente a questi,molti dei moderni fucili per tiro a lunga distanza,raccomandano Free Bore cortissimi,e in casi estremi si arriva addirittura a far appoggiare la palla con l'inizio della rigatura,ottenendo così un Free Bore uguale a zero.Inutile dire che in questi casi occorre MOLTA attenzione nella ricarica.
    Una variazione involontaria del Free Bore può essere ottenuta all'insaputa del tiratore,specie nei calibri sostenuti che generano un robusto rinculo.
    Infatti le cartuccie alloggiate nel serbatoio dell'arma tendono a restare ferme mentre l'arma rincula,e specialmente se la palla non è adeguatamente stretta nel collo,possono sbattere contro la faccia anteriore del serbatoio e infossarsi (anche se di poco) nel bossolo,modificando così il volume della camera di combustione.Ovviamente esiste anche la possibilità che questo movimento danneggi la punta della palla e ne peggiori(anche se leggermente) il coefficente balistico.In entrambi i casi,manco a dirlo,peggiorerà la precisione complessiva.Pertanto esiste un limite al rinculo sopportabile sia dal tiratore che dal complesso arma/cartuccia,oltre il quale non è conveniente andare.
    Anche il maneggio delle munizioni richiede una certa cura,infatti una cartuccia che cade a terra rischia di diventare leggermente eccentrica,e questo comporterà un impegno della rigatura non-simmetrico,con risultati disastrosi.


    Se sarete intenzionati a ricaricare (come vi consiglio caldamente) prendete subito una buona abitudine,ovvero quella di segnarvi l'orientamento della cartuccia nella camera di scoppio.Per accurate che siano nella realizzazione le camere non sono mai assolutamente cilindriche,ma presentano leggeri disassamenti che possono essere enfatizzati quando la canna è calda.
    Quando estrarrete un bossolo e lo sottoporrete a ricarica,esso dovrà tornare lell'esatta posizione di quando è stato sparato la prima volta per "Baciare" esattamente la camera di scoppio e generare così un'identica pressione rispetto al colpo precedente.
    Soltanto così si potrà ottenere la stessa velocità e conseguentemente una identica parabola di caduta del colpo.
    Anche la scelta dei bossoli riveste un'importanza non secondaria,in quanto diversi spessori significano una maggiore o minore capienza della camera di combustione,con perniciosi effetti sulla costanza di combustione.
    Non solo dovrete adoperare bossoli provenienti (possibilmente) da un identico lotto,ma dovrete anche pesali precedentemente,scartando quelli che differiscono troppo dalla media.Infatti un bossolo più pesante rispetto agli altri della stessa scatola,in genere significa che possiede una parete leggermente più spessa ,e ci farebbe perdere quella certosina ricerca della realizzazione di colpi tutti uguali,necessaria ad avere uniformità di prestazioni.
    La prossima volta parleremo della scelta delle palle e della loro forma,in quanto la loro influenza è percepibile alle lunghe distanze.
    Per facilità di comprensione e per poter effettuare raffronti evidenti,prenderò in considerazione il calibro 308 Winchester ,alias 7,62 X 51 NATO.

    (Continua)

    Ippogrifo
    Ultima modifica di Ippogrifo; 21-01-11 alle 17: 35
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  9. #9
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    Citazione Originariamente Scritto da Ippogrifo Visualizza Messaggio
    Una volta conclusa la sessione di tiro,ricordarsi sempre di pulire accuratamente l'anima,e stendere un sottile velo di olio protettivo dentro e fuori dall'arma,per preservarla dagli agenti atmosferici e dal grasso naturale della nostra pelle,che potrebbe innescare fenomeni di micro-corrosione,magari ininfluenti sul tiro,ma certamente antestetici.
    Come suol dirsi "Anche l'occhio..."
    Ciao Ippogrifo,
    volevo chiederti se dopo OGNI sessione di tiro bisogna effettuare la pulizia dell'anima della canna?..io la effettuo solo se so che non utilizzerò per un certo periodo il fucile, oppure, di norma, ogni 100 colpi. Poi, il fatto di dover stendere l'olio all'esterno e all'interno dell'arma comporta che a ogni sessione di tiro bisogna rimuoverlo per i motivi da te sopracitati?
    MEMENTO AUDERE SEMPER

  10. #10
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    Ti rispondo io, poi Ippogrifo mi correggerà e aggiungerà info..
    Senz'altro è meglio pulire sempre la propria arma dopo una sessione di tiro, sia l'arma lunga che quella corta. Impedisci che si depositi la polvere incombusta all'interno della canna e nelle parti di movimento come ad esempio sull'otturatore. Queste polveri, dette "morchia", se lasciate troppo a lungo saranno per lo meno più difficili da eliminare, oltre che a creare altri inconvenienti.
    Lasciare un velo di olio non significa dare una spruzzata con al bomboletta e far gocciolare una marea di olio....per l'interno della canna basta spruzzarne un po' e poi asciugarla internamente con una pezuola o uno strumento a bacchetta apposito con una specie di spugnetta in cima.. L'olio non lo asciughi completamente, ma rimane appunto un velo di protezione che non da problemi, anzi.. Per l'esterno basta passare la pezuola con cui pulisci le parti dell'arma e che, quindi, è già leggermente imbevuta di olio....
    Facendo in questo modo non devi rimuovere nulla alla prossima sessione perchè l'arma è correttamente lubrificata.. Basta prorpio un "velo", appunto..
    BECAUSE I WAS INVERTED

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