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Discussione: Colpo di stato in tunisia

  1. #11
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    Lo ha appoggiato l'allora governo Craxi per sua stessa ammissione.
    Non ha caso ha avuto poi piena accoglienza in quel paese durante il suo "esilio".

  2. #12

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    Il Mediterraneo è un'area strategica di una certa importanza, si affacciano sulle rive del suo bacino 24 Stati, circa 500 milioni di abitanti... Vi transita il 20% delle merci che alimentano il commercio mondiale... E' una frontiera sulla quale si affacciano e si guardano diritte negli occhi due religioni: la cattolica e la mussulmana, due mondi che rappresentano culture differenti che nella storia non sempre si sono confrontate amichevolmente... E' la frontiera sud della NATO...
    La rivolta tunisina ha creato una pericolosa discrasia nel delicato tessuto socio politico dell'area dove l'apparente debolezza degli interventi europei denuncia paradossalmente la grandezza degli interessi economici e politici che influenzano l'area...
    Quanti di noi sanno che da anni l'Algeria vede una massiccia e costante immigrazione cinese... Cinesi che appena sbarcati si convertono all'islam... Che le pressioni su tutto il Magreb da parte delle popolazioni sub sahariane sfuggono sempre più al controllo degli stati fantoccio nord africani... la Tunisia potrebbe essere solo il primo esempio di quel sovvertimento di equilibri politici e sociali, di quel bisogno di riforme politiche e sociali che è alimentato da un vento che agita tutto il nord Africa... dall'Egitto al Marocco
    Noi italiani siamo nel mezzo a questo fermento, SOLI, perchè gli altri: alleati, partner europei ecc... hanno interessi propri ben definiti e poco compatibili con tutte le nostre incertezze e debolezze e l'unica cosa a cui sembra che la nostra politica si sia interessata negli ultimi tempi, circa quello che sta veramente accadendo nel nord Africa, è il bunga bunga...

  3. #13
    Caporale L'avatar di Lefty
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    Mio modesto parere farei una differenza tra ciò che succede in Tunisia o in Algeria e ciò che è successo in Egitto.In Tunisia e Algeria sono rivolte popolari nel quale è possibile un inserimento di gruppi fondamentalisti islamici,in Egitto vi sono stati dei veri e propri attentati.Inoltre si parla di gruppi terroristici stranieri che sicuramente hanno appoggio in Egitto ma che comunque vengono contrastati e cercano di creare instabilità nel Paese.Cercano di minare la già difficile convivenza(che però continua) tra cristiani e musulmani.

  4. #14

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    Lefty,
    quello che appare evidente è che tutta l'area nord africana risulta essere sempre più precaria, distinguere nel dettaglio le ragioni di quella instabilità sarebbe, è, un esercizio complesso e delicato.

  5. #15
    Caporale
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    Citazione Originariamente Scritto da Lefty Visualizza Messaggio
    Mio modesto parere farei una differenza tra ciò che succede in Tunisia o in Algeria e ciò che è successo in Egitto.In Tunisia e Algeria sono rivolte popolari nel quale è possibile un inserimento di gruppi fondamentalisti islamici,in Egitto vi sono stati dei veri e propri attentati.Inoltre si parla di gruppi terroristici stranieri che sicuramente hanno appoggio in Egitto ma che comunque vengono contrastati e cercano di creare instabilità nel Paese.Cercano di minare la già difficile convivenza(che però continua) tra cristiani e musulmani.
    Passi per l'Algeria, che ha in effetti grossi problemi con i gruppi salafiti, ma è cosi alieno credere che un popolo abbia solo lottato per la propria libertà e sopravvivenza contro una dittatura paramafiosa? Non è obbligatorio vedere alqaida e company dietro ogni gesto nei paesi arabi.
    C'è crisi, lo stato non ha fatto nulla per contrastarla, anzi ha peggiorato le cose perchè per fare cassa ha ulteriormente tassato i beni vitali. Il popolo ha a quel punto raggiunto un punto in qui la miseria ha superato la paura contro il regime e la repressione.
    Anche noi qui in europa abbiamo iniziato ad avere la "democrazia" grazie ad una rivolta per il pane

    Ti riferisci alla Milano di file ottocento, Bava Beccaris ?
    Se si, rispondo anche per quella.
    Il "presunto nord" dopo l'unità scoprì poi alla fine di essere anche lui povero.
    Ultima modifica di FRANCODUE; 18-01-11 alle 21: 48
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  6. #16

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    ...Non potendo gli operai acquistare coi loro salari le ricchezze da essi prodotte, l'industria ricorre ai mercati esterni, fra
    gl'incettatori delle altre nazioni. In Oriente, in Africa, non importa dove, in Egitto, nel Tonchino, nel Congo, l'Europeo, in
    queste condizioni, deve aumentare il numero dei suoi servi. Ma dappertutto ei trova dei concorrenti, poichè tutte le nazioni
    evolvono nello stesso senso. E le guerre, - le guerre in permanenza, - debbono scoppiare per il diritto di primeggiare sui
    mercati mondiali. Guerre per i possessi in Oriente; guerre per il dominio dei mari; guerre per imporre dei dazi di entrata alle
    frontiere e dettar condizioni ai propri vicini; guerre contro coloro che si ribellano! Il rumor del cannone non cessa in
    Europa; generazioni intere vengono massacrate; gli Stati Europei spendono in armamenti il terzo dei loro bilanci, - ed
    ognuno sa che cosa siano le tasse e quel ch'esse costino al povero.
    L'educazione rimane privilegio di minoranze infime. Imperocchè, come si può parlare d'educazione, quando il figlio
    dell'operaio è costretto a tredici anni a scender con lui nella miniera, o aiutarlo alla fattoria? Come si può parlare di studii
    all'operaio che rincasa alla sera, fiaccato da una giornata di lavoro forzato, che quasi sempre abbrutisce? Le società si
    dividono in due campi ostili, e in tali condizioni la libertà non è che una vana parola. Mentre il radicale domanda una più
    larga estensione di libertà politiche, s'accorge ben presto che il soffio della libertà spinge rapidamente i proletarii a
    sollevarsi; e allora retrocede, cambia di opinione e ritorna alle leggi eccezionali e al governo della sciabola.
    (Kropotkin, Petr Alekseevic- La conquista del pane)


    Forse ranabona si riferisce alle difficoltà di approvvigionamento del pane a Parigi che nell'agosto del 1789 rappresentarono il preludio della Rivoluzione Francese... La "madre" delle rivoluzioni europee
    Oggi a Tunisi gli insorti hanno chiamato la loro rivoluzione per la riconquista della libertà: la rivoluzione del pane...
    Ma chi ha dato inizio alla deriva democratica in Tunisia dopo la dichiarazione di indipendenza dai francesi nel 1956?
    Furono Craxi, Andreotti, il capo del Sismi Martini e il capo dell'Eni Reviglio a fare in modo che, senza disordini e spargimenti di sangue, Ben Alì diventasse capo dello Stato, tramite un "Golpe Costituzionale" nella notte tra il 6 e il 7 Novembre del 1987. L'obiettivo era quello di tutelare il gasdotto Algeria-Italia in quella parte che passa dalla Tunisia...
    Il pretesto : l'opposizione alla giustizia sommaria che il filo francese Bourghiba aveva intenzione di praticare nei confronti dei primi fondamentalisti islamici che si affacciavano sulla ribalta politica nei paesi islamici, Tunisia compresa...
    Che statisti... Che uomini politici produce l'Italia... In un colpo solo riuscimmo ad inimicarci: Americani, Francesi e il popolo Tunisino... Certo che siamo grandi...
    Ultima modifica di capt.sparrow; 19-01-11 alle 08: 31

  7. #17
    Utenti Storici L'avatar di Ippogrifo
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    Non penso proprio che dobbiamo prendere lezioni dai Francesi ,su come ci si debba comportare in Nordafrica.
    Infatti non occorre che le ricordi come i loro "Fini Statisti" gestirono la questione della Guerra in Algeria,vero?
    O che faccia degli esempi degli altri "Fini Statisti" quali gli Americani,visto che c'è solo l'imbarazzo della scelta con quello che hanno combinato in giro per il mondo.
    Ricorda la "Politica delle Cannoniere" messa in atto da Francesi e Americani per spodestare il Sultano del Marocco e occupare il paese ai primi del '900?
    Risulta forse che si fossero preoccupati di interpellare qualcuno prima di usare la forza per deporre un governo ?
    O vogliamo parlare della "Politica del Grande Bastone"di Theodore Roosevelt?
    Mi scusi ma ritengo che da queste nazioni non dobbiamo apprendere alcunchè in Politica Estera,e anzi se per tutelare i nostri legittimi diritti dovessimo farci guardar male da qualche altro paese (perchè così facendo gli impediremmo di fare i LORO)...penso che non ci perderemmo il sonno la notte!

    Ippogrifo
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  8. #18

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    Ippogrifo,
    infatti, non so se ha capito che la mia citazione degli Alleati ( Americani e Francesi) è puramente incidentale... sappiamo bene che le nostre alleanze sono ispirate alla regola dell'ogniun per se e dio per tutti... Quello che invece non avremmo dovuto fare, è di aver interferito così subdolamente e pesantemente sulla libertà e l'autodeterminazione di un'altro popolo... in barba alle regole dettate dalla nostra Costituzione... proprio come gli ipocriti radicali a cui faceva riferimento Kropotkin nella mia citazione avanti.

  9. #19
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    Ma noi ci siamo limitati a "Favorire" un orientamento GIA' PRESENTE nel paese,per tutelare degli interessi (legittimi) che ci potevano essere minacciati.
    E non parliamo di poter vendere pomodori pelati in Tunisia,ma di garantire una fornitura energetica,che vista la nostra non brillantissima capacità di produrla,ci risultava STRATEGICA come livello di importanza.
    Sulla libertà e l'autodeterminazione del popolo Tunisino,mi permetta di avanzare delle riserve.Noi infatti ci siamo trovati a dover scegliere tra due regimi diversamente autoritari,e abbiamo sostenuto quello che maggiormente ci conveniva.
    Non abbiamo favorito l'insediamento di una dittatura,strappando la libertà a un popolo già possedeva,come si sembrerebbe intendere.
    E visto come va la Politica Estera in tutto il pianeta,francamente mi sembra un peccato veniale.
    Nella classifica dei paesi più industrializzati,tutti quelli che ci stanno davanti (e anche molti di quelli che ci stanno dietro) hanno fatto,e fanno tutt'oggi, ben di peggio.
    E ripeto...TUTTI!

    Ippogrifo
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  10. #20
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    No Franco, la mia frase si riferiva alla rivoluzione francese base della democrazia contemporanea ( ti ricordi la famosa frase della regina "Se non hanno il pane date loro croissant", peraltro neanche fondata secondo molti storici.)
    La pancia vuota toglie ogni paura......

    per ippogrifo: è vero, nei fondali della Senna ci sono ancora testimonianze della guerra d'Algeria.
    Volontario del soccorso C.R.I.

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