"La pena di morte è stata abolita dalla Costituzione nel 1948. In carcere muoiono però ogni anno più di 100 detenuti in circostanze misteriose. Ad esempio un ragazzo può morire di infarto a Livorno, lo dice il medico del carcere, con otto costole rotte, due denti spezzati, due buchi in testa, mandibola, sterno e polso fratturati. Di infarto, non a causa di un pestaggio. Si tratta di Marcello Lonzi".
Marcello Lonzi, Simone la Penna, Aldo Bianzino, Angelo Raffaele de Palo, Francesco Romeo, Manuel Eliantonio, Rumesh Rajkama, Niki Aprile Gatti,*Sami Mbarka Ben Gargi, Carmelo Castro, Simone La Penna, Vito Daniele, Francesco Mastrogiovanni, Giuseppe Saladino, Aldo Scardella, Giuseppe Turrisi,* Bledar Vukaj. Una manciata di nomi, che rappresentano solo la punta dell'iceberg; morti senza giustizia, processi archiviati, depistaggi, insabbiamenti, connivenze e spirito di corpo.
Picchiare a morte un detenuto rientra nei compiti delle guardie carcerarie? Chi e perché si arroga il diritto di decidere della vita o della morte di chi ha sbagliato, di chi sta pagando nei confronti della legge e della Società, le colpe commesse? Chi e perché copre i responsabili? Chi e perché archivia i processi? Perché non si trovano mai colpevoli?Perché un cadavere straziato dovrebbe corrispondere a "morte per cause naturali"? Ma chi ci crede?
Cerco risposte dagli addetti ai lavori. Grazie.
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