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Discussione: C'è qualche VFP1 che si è trovato nella mia situazione??

  1. #11
    Utente Expert Esercito L'avatar di vegepat
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    Citazione Originariamente Scritto da alpacinn Visualizza Messaggio
    sarei daccordissimo con tutto quello che hai scritto, se si parlasse di un tempo! quando il lavoro non era un problema e potevi provare duemila strade sapendo che cmq di porte aperte ce ne erano, ora non è più così. Già a 20 anni uno che cerca di sistemarsi a vita, beh io lo trovo furbo e coscente, coi tempi cui andiamo incontro e i contratti ridicoli che ci sono nei pochisismi lavori che si riescono magari a trovare.
    Detto questo, l'ideale è lavorare tentando concorsi, come ho fatto io........mentre svolgo il mio lavoro di GPG faccio domande e chiedo i miei giorni quando ci sono le prove.
    Ma perfavore...
    E' un ritornello già sentito da generazioni e generazioni...."eh una volta si che si poteva...". A quale "un tempo" ti riferisci?
    Balle. Che c'era crisi lo dicevano anche, dei tempi loro, i miei nonni. Anni '40.
    Dobbiamo andare più indietro?
    La crisi è sempre esistita. La gente si è sempre inventata un modo per vivere, la gente ha sempre inseguito i suoi sogni.
    Vanno bene entrambi, basta chiamarli col loro nome.
    Hey, gunner man, that's quicksand, that's quicksand, that ain't mud
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  2. #12
    Utenti Storici L'avatar di basilischio
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    Citazione Originariamente Scritto da vegepat Visualizza Messaggio
    Ma perfavore...
    E' un ritornello già sentito da generazioni e generazioni...."eh una volta si che si poteva...". A quale "un tempo" ti riferisci?
    Balle. Che c'era crisi lo dicevano anche, dei tempi loro, i miei nonni. Anni '40.
    Dobbiamo andare più indietro?
    La crisi è sempre esistita. La gente si è sempre inventata un modo per vivere, la gente ha sempre inseguito i suoi sogni.
    Vanno bene entrambi, basta chiamarli col loro nome.
    effettivamente è così, la "crisi" è sempre esistita e forse in alcuni casi è stata peggio di quella di oggi.
    Quello che è cambiata è la mentalità dei giovani di oggi rispetto a quella di ieri.
    Ieri eravamo abituati ad arrangiarsi, pur di portare a casa il tozzo di pane. E parlo di pane perchè la carne era un sogno.
    Oggi non ci si arrangia, si pretende.
    Si pretende perchè la Costituzione dice....... ma anche un tempo c'era la Costituzione, ma nessuno pretendeva.
    Si pretende perchè oggi c'è la possibilità di studiare e vogliamo il posto di lavoro ad OC..... un tempo era già una fortuna avere le possibilità di studiare.
    e potrei continuare all'infinito con esempi analoghi.
    Come tutti anche io ho inseguito un sogno, solo in parte realizzato. Non mi sono mai lamentato, ma ho sempre cercato di arrangiarmi adattandomi a qualsiasi tipo di lavoro.
    Se volete un consiglio. fate qualsiasi cosa vi capiti da fare , anche sottopagata. Da quella nasce esperienza e l'esperienza è un buon biglietto da visita.

  3. #13
    quantico
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    Basilichio,
    va anche detto che dal dopoguerra il livello di istruzione medio è aumentato (non la qualità, perlomeno nel pubblico) e un livello di istruzione migliore si sposa correttamente con una migliore posizione nella società. E' diverso pretendere una posizione sociale rispetto al cercare di raggiungerla.

    Credo che nessuno pretenda, almeno consapevolmente, il posto ad hoc post-graduate.

    Probabilmente si pretende, ma neanche questo è vero, che i sacrifici di uno studente modello (non i fuori corso di anni e anni) siano ripagati da un posizione lavorativa che sia in grado di soddisfare le aspettative personali di lungo periodo, con pochi diritti in più ma altrettanti doveri.

    Concordo con Lei, come concordo con Vegepat, che pretendere a 20 anni il posto fisso e la stabilità economica è utopico quanto demoralizzante. La spinta a migliorare e a migliorarsi è alla base del progresso. Forse è per questo che noi, come Paese, siamo fermi al boom del dopoguerra. E ci rimarremo ancora se la maggior parte dei ventenni la pensano così.
    Ultima modifica di quantico; 06-01-11 alle 22: 20

  4. #14
    Utenti Storici L'avatar di basilischio
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    In poche parole, visto che non è questo l'argomento della discussione, se il livello di istruzione è aumentato e tutti sono diventati ragionieri, è impossibile dare il posto da ragioniere a tutti perché rimarrebbero senza braccia atri lavori particolarmente utili. Credo che la costituzione più che garantire il posto di lavoro, dovrebbe mirare alla valorizzazione di tutti i lavori. Anche ai “luminari” che guadagnano fior di quattrini perché hanno studiato piace mangiare il pollo ruspante e un buon cesto d'insalata, ma al povero contadino o allevatore rimangono solo le briciole.

  5. #15
    Capitano L'avatar di alpacinn
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    Citazione Originariamente Scritto da vegepat Visualizza Messaggio
    Ma perfavore...
    E' un ritornello già sentito da generazioni e generazioni...."eh una volta si che si poteva...". A quale "un tempo" ti riferisci?
    Balle. Che c'era crisi lo dicevano anche, dei tempi loro, i miei nonni. Anni '40.
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    La crisi è sempre esistita. La gente si è sempre inventata un modo per vivere, la gente ha sempre inseguito i suoi sogni.
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    bah, un tempo non esistevano contratti co. co. co e cu cu caz un tempo si andava in pensione regolari, un tempo c'erano ben pochi tagli al personale, un tempo era più facile.....a che periodo mi riferisco??.....ma già anche 25/30 anni fa.......nemmeno troppo indietro, poi io non dico che uno non deve fare il VFP1 perchè se no perde tempo e non sta trovando lavoro, l'ho fatto anche io il VFP1, e a 25 anni per giunta! però adesso basta, ho il mio congedo per poter fare i concorsi.........uno l'ho pure superato e sono in attesa, ma nel frattempo mi tengo stretto il mio lavoro!!!!!
    agente scelto Polizia Penitenziaria

  6. #16
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    Citazione Originariamente Scritto da basilischio Visualizza Messaggio
    effettivamente è così, la "crisi" è sempre esistita e forse in alcuni casi è stata peggio di quella di oggi.
    Quello che è cambiata è la mentalità dei giovani di oggi rispetto a quella di ieri.
    Ieri eravamo abituati ad arrangiarsi, pur di portare a casa il tozzo di pane. E parlo di pane perchè la carne era un sogno.
    Oggi non ci si arrangia, si pretende.
    Si pretende perchè la Costituzione dice....... ma anche un tempo c'era la Costituzione, ma nessuno pretendeva.
    Si pretende perchè oggi c'è la possibilità di studiare e vogliamo il posto di lavoro ad OC..... un tempo era già una fortuna avere le possibilità di studiare.
    e potrei continuare all'infinito con esempi analoghi.
    Come tutti anche io ho inseguito un sogno, solo in parte realizzato. Non mi sono mai lamentato, ma ho sempre cercato di arrangiarmi adattandomi a qualsiasi tipo di lavoro.
    Se volete un consiglio. fate qualsiasi cosa vi capiti da fare , anche sottopagata. Da quella nasce esperienza e l'esperienza è un buon biglietto da visita.
    Basilischio come non quotarti... io ho 20 anni e guardo la mia generazione che già un pò si salva ma se guardo i più piccoli è ancora peggio.
    Oggi noi ragazzi siamo troppo viziati, nessuno vuole fare l'operaio, nessuno vuole faticare, c'è un sacco di gente che si iscrive all'università pur di non lavorare...uno schifo! tutti vogliono il posto da dirigenti o in ufficio quando per strada ci sono posti meritevoli come ad esempio il commesso, non voglio generalizzare perchè conosco ragazzi che a 14 anni facevano i manovali e si spaccavano la schiena 12 ore al giorno.
    Inoltre aggiungo che noi la crisi non sappiamo nemmeno cos'è... questa non è crisi perchè comunque le nostre comodità le abbiamo ancora, mangiamo, ci vestiamo e pure firmati e strafirmati e andiamo pure a divertirci.
    quando invece fino a 30, 20 anni fa si che c'era miseria.
    Aggiungo che in questa generazione non è che mi escludo e questo voglio che sia chiaro...ne faccio parte pure io e mi rendo conto dei vizi e della fortuna che ho e che la mia generazione ha.
    Ultima modifica di Rambos; 08-01-11 alle 12: 33

  7. #17
    quantico
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    Rambos,
    20 e 30 anni fa c'erano i giovani Yuppies che vivevano al 110% delle loro possibilità. Altro che miseria e povertà...si studi un po' di storia (non solo economica, ma anche sociale) contemporanea e non dica assurdità. La miseria in Italia, la vera miseria, c'è stata nel primo e nel secondo dopoguerra, seguita quest'ultima dal boom economico.

    La società è frammentata in classi e in altrettanti piccole sottoclassi. Neanche nel comunismo e nel socialismo, inteso come politica sociale, esisteva la parità di classe. Quindi non vedo perchè ci debba essere nel capitalismo e/o nel misto.

    Chiudo l'OT, e me scuso, dicendo che nessuno vuole fare l'operaio perchè nessun genitore vorrebbe vedere il proprio figlio spaccarsi la schiena 8 ore al giorno in fabbrica. Ma è compito dello studente meritarsi il posto che gli competerà nella società, con sacrifici e flessibilità. Altrimenti, per vivere, dovrà adattarsi e fare il manovale o lavori certamente più umili e meno remunerativi di quello sognato/sperato.

  8. #18
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    Citazione Originariamente Scritto da quantico Visualizza Messaggio
    Rambos,
    20 e 30 anni fa c'erano i giovani Yuppies che vivevano al 110% delle loro possibilità. Altro che miseria e povertà...si studi un po' di storia (non solo economica, ma anche sociale) contemporanea e non dica assurdità. La miseria in Italia, la vera miseria, c'è stata nel primo e nel secondo dopoguerra, seguita quest'ultima dal boom economico.

    La società è frammentata in classi e in altrettanti piccole sottoclassi. Neanche nel comunismo e nel socialismo, inteso come politica sociale, esisteva la parità di classe. Quindi non vedo perchè ci debba essere nel capitalismo e/o nel misto.

    Chiudo l'OT, e me scuso, dicendo che nessuno vuole fare l'operaio perchè nessun genitore vorrebbe vedere il proprio figlio spaccarsi la schiena 8 ore al giorno in fabbrica. Ma è compito dello studente meritarsi il posto che gli competerà nella società, con sacrifici e flessibilità. Altrimenti, per vivere, dovrà adattarsi e fare il manovale o lavori certamente più umili e meno remunerativi di quello sognato/sperato.
    infatti ho detto: Fino a 30/20 anni fa come per dire il periodo che precede quelle annate, ma vi posso assicurare che i miei genitori erano poveri come la era la realtà in cui loro vivevano. Poi dai primi 80 la situazione è cambiata un pò per tutti. Io cmq consideravo la mia zona e mi è sfuggito scrivere e sottolineare la regione in cui vivo. 20 anni fa già si stava bene e ho allungato troppo la miseria e di ciò me ne scuso.

    Cmq chiudendo l' OT volevo dare un consiglio al ragazzo che ha aperto il post.
    Io sono un ragazzo di 21 anni, sono padre di una bimba di poco più di un anno, sto studiando e lavorando per venire incontro alle esigenze della famiglia. Finito gli studi avrei intenzione di far carriera in polizia, entrando da agente e facendo quindi l'anno da vfp1. E' sempre stato un sogno sin da bambino, da quando mio zio mi veniva a prendere all'asilo in divisa. Amo aiutare il prossimo, amo le istituzioni, è proprio una passione che mi scorre nelle vene e vedendo mio zio che ha un sacco di soddisfazioni farei di tutto pur di indossare quella divisa.
    Purtroppo la mia compagna è contraria, dice che starei troppo lontano da loro. La mia famiglia, pur avendo un poliziotto in casa , dice che dovrei trovare un lavoro attinente alla laurea. Insomma diciamo che è una bella lotta soprattutto se conti l'incertezza nel vincere il concorso.
    Io provo...provo per non aver rimpianti e se per caso non vinco pazienza..vorrà dire che per quel lavoro non ero idoneo e troverò un' altra strada dove essere felice e portarmi a casa il mio pezzo di pane.
    Mio padre è contadino e ha una stalla da latte, ora lavoro con lui.. stare a contatto con questo ambiente ti fa maturare tanto e impari l'arte di arrangiarsi.
    Proprio mio padre fu scartato in polizia (per via di una legge che l'anno dopo venne tolta fate voi la sfortuna) e ora ha messo su la sua azienda agricola e, sebbene ha sempre sognato la polizia è riuscito ad avere le sue grandi soddisfazioni, molte di più di quelle che avrebbe avuto essendo poliziotto.

  9. #19
    Utente Expert Esercito L'avatar di vegepat
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    Io sono un ragazzo di 21 anni, sono padre di una bimba di poco più di un anno, sto studiando e lavorando per venire incontro alle esigenze della famiglia. Finito gli studi avrei intenzione di far carriera in polizia, entrando da agente e facendo quindi l'anno da vfp1. E' sempre stato un sogno sin da bambino, da quando mio zio mi veniva a prendere all'asilo in divisa. Amo aiutare il prossimo, amo le istituzioni, è proprio una passione che mi scorre nelle vene e vedendo mio zio che ha un sacco di soddisfazioni farei di tutto pur di indossare quella divisa.
    Purtroppo la mia compagna è contraria, dice che starei troppo lontano da loro. La mia famiglia, pur avendo un poliziotto in casa , dice che dovrei trovare un lavoro attinente alla laurea. Insomma diciamo che è una bella lotta soprattutto se conti l'incertezza nel vincere il concorso.
    Io provo...provo per non aver rimpianti e se per caso non vinco pazienza..vorrà dire che per quel lavoro non ero idoneo e troverò un' altra strada dove essere felice e portarmi a casa il mio pezzo di pane.
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  10. #20
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    .....................
    Io sono un ragazzo di 21 anni, sono padre di una bimba di poco più di un anno, sto studiando e lavorando per venire incontro alle esigenze della famiglia. Finito gli studi avrei intenzione di far carriera in polizia, entrando da agente e facendo quindi l'anno da vfp1. E' sempre stato un sogno sin da bambino, da quando mio zio mi veniva a prendere all'asilo in divisa. Amo aiutare il prossimo, amo le istituzioni, è proprio una passione che mi scorre nelle vene e vedendo mio zio che ha un sacco di soddisfazioni farei di tutto pur di indossare quella divisa.
    Purtroppo la mia compagna è contraria, dice che starei troppo lontano da loro. La mia famiglia, pur avendo un poliziotto in casa , dice che dovrei trovare un lavoro attinente alla laurea. Insomma diciamo che è una bella lotta soprattutto se conti l'incertezza nel vincere il concorso.
    Io provo...provo per non aver rimpianti e se per caso non vinco pazienza..vorrà dire che per quel lavoro non ero idoneo e troverò un' altra strada dove essere felice e portarmi a casa il mio pezzo di pane.
    Mio padre è contadino e ha una stalla da latte, ora lavoro con lui.. stare a contatto con questo ambiente ti fa maturare tanto e impari l'arte di arrangiarsi.
    Proprio mio padre fu scartato in polizia (per via di una legge che l'anno dopo venne tolta fate voi la sfortuna) e ora ha messo su la sua azienda agricola e, sebbene ha sempre sognato la polizia è riuscito ad avere le sue grandi soddisfazioni, molte di più di quelle che avrebbe avuto essendo poliziotto.
    Solo per quello che hai scritto meriteresti di realizzare il tuo sogno, però ti ripeto ciò che è scritto nella mia firma: "non tutti i sogni si avverano" ed aggiungo a volte un sogno può tramutarsi in un incubo. Il sogno molto spesso è diverso dalla realtà ed è per questo che il sogno può trasformrsi in un incubo. Tu credi di trovare un ambiente fatto in un certo modo, magari dove gli ideali ed i principi siano al primo posto ed invece ti trovi in un ambiente dove i più semplici diritti sono calpesttati e non hai nemmeno la possibilità di reclamare. Vivi la tua vita come stai facendo adesso ed aspira sempre a migliorare la tua posizione, ma non aspettarti alcun tipo di aiuto. Devi farcela da solo, con le tue forze, e se ce la fai ti sentirai realizzato, qualsiasi lavoro che tu ti trovi a fare, anche quello di portare avanti l'azienda di tuo padre.

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