Il malvivente in fin di vita compirà 18 anni a febbraio. Anche il padre fu ucciso in una rapina nel 1999. Il fratello fu vittima di un agguato l'anno scorso
NAPOLI (3 gennaio) - I 18 anni ieri li compirà a febbraio. E oggi è andato a rapinare una tabaccheria: ha sparato; un poliziotto libero dal servizio gli ha intimato l'alt, lui ha puntato la pistola e l'agente ha fatto fuoco. Adesso Anthony F. è in imminente pericolo di vita nella rianimazione dell'ospedale Loreto mare.
Con lui ferito anche un complice, Alessandro Diana 19 anni. È finito male il tentativo di rapina ai danni di un tabacchi di via Domenico Cirillo 40, centro storico della città. Un poliziotto, entrato nel negozio poco prima della coppia di banditi, è intervenuto e si è visto costretto a far fuoco ferendo i due rapinatori che sono stati ricoverati all'ospedale Loreto Mare: uno dei due malviventi, Anthony F., è nel reparto di rianimazione in condizioni gravissime, mentre l'altro non sarebbe in pericolo di vita.
I rapinatori hanno fatto irruzione nel negozio di via Cirillo 40 armati di pistola. I due - stando ad una prima ricostruzione della Questura - hanno fatto dapprima puntato una pistola contro il titolare del negozio, per poi fare fuoco contro un cane, un rottweiler che ha tentato di difendere il padrone e che il tabaccaio teneva con sé per difesa dopo che in passato aveva subito altre rapine. L'animale è stato ferito ed è stato trasportato in un pronto soccorso veterinario per essere operato.
Nel locale, oltre al proprietario, c'era un poliziotto libero dal servizio che, dopo essersi qualificato, ha estratto la pistola d'ordinanza e ha fatto fuoco ferendo i due malviventi, uno dei quali, Alessandro Diana di 19 anni, ha precedenti di polizia ed è dei due rapinatori quello che ha riportato le conseguenze meno serie.
L'altro rapinatore, Anthony F. è figlio di Antonio, un rapinatore che, il 5 gennaio 1999, sbucò da un foro aperto dal sottosuolo nel pavimento dell'ufficio postale di via Vittorio Emanuele, a Scampia. In quella circostanza un impiegato, avvertendo rumori dal sottosuolo, aveva avvertito i carabinieri che giunsero nell'ufficio proprio nel momento in cui il rapinatore usciva dal condotto. L'uomo, nel vedere un sottufficiale dei carabinieri in divisa, estrasse una pistola. Il militare fu ciostretto a sparare e l'uomo morì sul colpo. Anche il fratello, Ciro, l'anno scorso, ancora 16enne, è stato ucciso, in un agguato di pretto stampo camorristico. Condannato in per quel delitto, compiuto il 24 aprile 2009, è Ettore Bosti, figlio del boss Patrrizio. Secondo le risultanze processuali - si è in attesa dell'esito del processo di appello - il fratello di Anthony sarebbe stato ucciso perché faceva rapine nella zona di competenza del clan Bosti, senza aver ottenuto il preventivo beneplacito del boss.
Il mattino
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