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Discussione: L’Accademia Militare di Modena - Corso Allievi Ufficiali Carabinieri

  1. #1
    Utenti Storici L'avatar di CRIOPE
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    Predefinito L’Accademia Militare di Modena - Corso Allievi Ufficiali Carabinieri



    UNA ACIES

    Allego qui di seguito un file proposto nel vecchio forum da Sonia.

    Una tesina, redatta da un ex allievo ufficiale dell'Accademia Militare di Modena, che di quest'ultima ne descrive minuziosamente: storia, tradizioni, cerimonie e stati d'animo che da queste vengono scaturiti.

    Di qui possiamo avviare una discussione che tratti come argomento principale la vita in accademia, quindi riportando e ricercando informazioni in merito.

    ATTENZIONE a non postare qui domande inerenti ai concorsi ed alle fasi degli stessi, verranno considerati off topic ed eliminati.

    Buona lettura,

    Criope

    Edit: Aggiungo altri 2 file postati dall'utente Devilivan, concernenti l'attività addestrativa e formativa dell'accademia. Cliccate FILE 1 e FILE 2

    Edit 2: Ecco i 2 video promo dell'Accademia su youtube. PROMO 1 e PROMO 2

    PS: Il file è compresso in zip. Per visualizzarlo dovete decomprimerlo con il programma win zip, scaricabile dalla rete.







    CENNI STORICI


    Il reclutamento degli Ufficiali dell'Arma, in origine, prevedeva solamente il transito, a domanda, dei Tenenti provenienti dalle Armi di Fanteria e Cavalleria. La "Determinazione Sovrana" del 9 novembre 1816 istituì una nuova forma di reclutamento, che consentiva ai marescialli d'alloggio dei Carabinieri, particolarmente qualificati, di accedere al grado di Sottotenente.
    Nel 1884 venne istituita la "Scuola per marescialli d'alloggio aspiranti al grado di sottotenente", primo Istituto per la formazione specifica dei futuri Ufficiali dell'Arma, con lo scopo di: "Allargare le cognizioni letterarie e scientifiche degli aspiranti Ufficiali e dar loro mezzo di perfezionare l'istruzione militare e di impratichirsi nell'equitazione".
    Il 10 ottobre 1885, la "Scuola per aspiranti al grado di Sottotenente", insieme con la Legione Allievi Carabinieri, fu trasferita a Roma, situandola in una parte della caserma De Tommaso sino al 1906, anno in cui venne istituita la "Scuola Allievi Ufficiali dei Carabinieri per l'abilitazione alla nomina a Sottotenente dei marescialli e brigadieri dell'Arma".
    Lo stesso anno vennero modificate le norme di avanzamento degli Ufficiali prevedendo che "(…) nell'Arma dei Carabinieri Reali i posti vacanti nel grado di Tenente sono occupati, per due terzi dai Sottotenenti dell'Arma e, per un terzo, dai Tenenti tratti dalle Armi di Fanteria, Cavalleria, Artiglieria e Genio".
    Così, con lo scorporo dalla Legione Allievi Carabinieri di Roma, fu istituita la "Scuola allievi Ufficiali Carabinieri Reali", che assunse un'autonoma fisionomia, trasferendone la sede - sempre in Roma - in Piazza Risorgimento, in un edificio che oggi ospita il Museo Storico dell'Arma.
    Il "Regio Decreto" del 20 febbraio 1921 n. 228 ampliò la base di reclutamento degli Ufficiali, prevedendo che tutti i sottufficiali dell'Arma avessero la possibilità di concorrere per l'ammissione alla Scuola, purché in possesso di determinati requisiti.
    Dall'anno scolastico 1924-25, l'ultimo svolto presso la Scuola Allievi Ufficiali, l'accesso ai corsi fu limitato solamente ai sottufficiali in possesso di licenza liceale, di istituto tecnico o equipollente, oltre agli altri requisiti prescritti: successivamente veniva aperta l'Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria di Modena anche ai sottufficiali dell'Arma, rendendo così inutile il mantenimento di un autonomo istituto di formazione per gli Ufficiali, la cui istruzione sarebbe stata d'ora in poi condotta presso la "Scuola Centrale Carabinieri Reali" di Firenze, nel prestigioso complesso di Santa Maria Novella attualmente sede della Scuola Marescialli e Brigadieri.
    Il primo dopoguerra fu caratterizzato da una copiosa produzione legislativa che incluse anche alcuni interventi rivolti all'Arma dei Carabinieri, con particolare riguardo al reclutamento degli Ufficiali.
    Il "Regio Decreto" del 16 maggio 1926, n. 855, oltre a sancire la soppressione della Scuola Allievi Ufficiali Carabinieri Reali, stabiliva che i Tenenti in servizio permanente di Fanteria, Cavalleria, Artiglieria e Genio, con almeno due anni di permanenza nel grado e non provenienti dai sottufficiali, sarebbero stati immessi nell'Arma, una volta ottenuta l'idoneità, al termine di un apposito corso Tecnico Professionale di abilitazione.
    Un successivo intervento legislativo modificava la denominazione dell'Istituto da "Scuola Allievi Sottufficiali Carabinieri Reali" in "Scuola Centrale Carabinieri Reali".
    Nel 1938 venne effettuato un ulteriore intervento legislativo in materia di reclutamento degli Ufficiali del Regio Esercito, che prevedeva per l'Arma dei Carabinieri Reali che i Sottotenenti in servizio permanente provenissero da:
    allievi dell'Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria di Modena provenienti dalle scuole militari e dagli istituti di istruzione secondaria;
    sottufficiali in servizio nell'Arma in possesso del diploma d'istruzione secondaria, con almeno due anni di servizio da sottufficiale, ammessi nell'Accademia in seguito a concorso per esami;
    marescialli maggiori in servizio nell'Arma, di provata esperienza.
    Per le prime due forme di reclutamento era prevista anche la frequenza di un corso di applicazione della durata stabilita da un apposito regolamento per gli Ufficiali provenienti dall'Accademia Militare.
    L'ingresso dell'Italia nel secondo conflitto mondiale comportò altri interventi legislativi sul reclutamento degli Ufficiali.
    Le vicende del 1943 ebbero gravi ripercussioni anche sulla Scuola Centrale Carabinieri Reali che, trovandosi nella città di Firenze, fu inglobata nella Guardia Nazionale Repubblicana, corpo armato sostituitosi integralmente all'Arma dei Carabinieri Reali nel territorio sottoposto al controllo della Repubblica Sociale Italiana, trasformandosi in Scuola Centrale della G.N.R..
    In questo modo, la Scuola visse le vicende delle Forze Armate del Governo di Salò, trasferendosi da Firenze a Lodi, sino alla liberazione dell'Italia.
    Sebbene la Scuola Centrale avesse cessato di esistere, l'Arma dei Carabinieri non poteva rinunciare ad una sia pur ridotta attività di formazione, ricorrendo alle naturali capacità d'istruzione proprie dei Comandanti, da sempre disciplinate nel Regolamento Generale.
    Con la liberazione dell'Italia fu possibile procedere alla riorganizzazione dell'Arma su base nazionale e, conseguentemente, anche dei reparti d'istruzione: solo nel 1949 ripresero i corsi per Ufficiali presso la Scuola, ospitando il corso di applicazione per Sottotenenti in s.p.e. provenienti dall'Accademia Militare di Modena, peraltro con un solo frequentatore.
    Dal 1952 cessò di esistere la Scuola Centrale Carabinieri, per ritornare ad essere Scuola Sottufficiali Carabinieri.
    Nel 1951, con la riorganizzazione dell'Arma all'indomani del secondo conflitto mondiale, venne sentita nuovamente la necessità di modellare la formazione degli Ufficiali dei Carabinieri in una nuova struttura individuata in Roma, nel complesso vanvitelliano di via Garibaldi, attualmente sede del Comando Interregionale "Podgora", ove ripresero i corsi regolari il 1° novembre 1952.
    Nel 1975, venne ripristinata la denominazione di Scuola Ufficiali Carabinieri.




    FORMAZIONE


    L'elevatezza e la complessità dei compiti affidati all'Ufficiale dei Carabinieri rendono necessaria una preparazione professionale qualificata, sorretta da una vasta cultura generale, esaltando al contempo i valori etico-morali militari di riferimento: l'attività della Scuola Ufficiali Carabinieri, alle dirette dipendenze del Comando delle Scuole dell'Arma, si è evoluta costantemente offrendo ai frequentatori, unitamente ad un'attività didattica di livello universitario puntualmente aggiornata, tutte le conoscenze utili a decidere e ad organizzare in autonomia e con senso di responsabilità.
    L'obiettivo fondamentale della Scuola Ufficiali è la formazione dei futuri Comandanti attraverso i corsi di Applicazione (durata tre anni dopo i due anni di Accademia a Modena, rivolti agli Ufficiali del Ruolo Normale) e Applicativi (durata un anno, rivolti agli Ufficiali del Ruolo Speciale), cui si associa l'aggiornamento giuridico e professionale lungo la carriera attraverso il corso d'istituto e i corsi informativi.
    La Scuola assolve, inoltre, le funzioni di centro studi, proponendosi quale ente pilota di ricerca ed elaborazione di tematiche professionali.

    E' strutturata su:
    uno Stato Maggiore, che coadiuva ed assiste il Comandante nel funzionamento delle attività ordinarie e nella pianificazione di problematiche complesse;
    l'Istituto di Studi Professionali e Giuridico Militari, costituito nel settembre 2000 con lo scopo di garantire un migliore coordinamento dell'attività didattica dei docenti civili e militari (accanto alle preesistenti cattedre di Tecnica Professionale e servizio di Stato Maggiore e di Tecniche Investigative, si sono affiancate quella di Informatica, di Diritto Militare, di Arte Militare ed Operazioni di mantenimento della pace, di Amministrazione e Commissariato e di Logistica);
    un Reparto Corsi, che cura l'inquadramento dei frequentatori, contribuendo alla loro formazione morale, etica e militare.
    L'impegno didattico è ulteriormente cresciuto con l'istituzione di nuovi ruoli e con le modifiche dei piani di studi per gli Ufficiali che frequentano i corsi di Applicazione: a partire dall'Anno Accademico 1994/1995, infatti, gli Ufficiali provenienti dall'Accademia Militare integrano il quadriennio formativo con la frequenza di un corso annuale di Perfezionamento utile anche al conseguimento della laurea magistrale in Giurisprudenza all'Università di Roma Tor Vergata, con cui è stata stipulata apposita convenzione; con lo stesso Ateneo è in vigore altra convenzione che consente agli Ufficiali dell'Arma di laurearsi in Scienze della Sicurezza Interna ed Esterna.
    L'elevazione dei Carabinieri a rango di quarta Forza Armata ha comportato anche il riordino dell'Organizzazione addestrativa riconoscendo che la Scuola Ufficiali è "deputata a conferire agli Ufficiali la preparazione militare, professionale e culturale per assolvere le funzioni direttive e dirigenziali connesse con l'attività istituzionale".
    Il riordino dell'Arma ha anche comportato la necessaria riorganizzazione del sostegno tecnico, logistico ed amministrativo con l'istituzione, tra i ruoli degli Ufficiali dell'Arma, del Ruolo Tecnico-Logistico: ne è derivato lo svolgimento di specifici corsi Formativi (durata un anno), che hanno sostituito quelli già rivolti agli Ufficiali del soppresso Ruolo Tecnico.
    Con l'arruolamento del personale femminile, le prime due frequentatrici della Scuola sono state due Ufficiali del Ruolo Tecnico - laureate in psicologia - che hanno frequentato il corso Formativo nell'Anno Accademico 2000/2001.Dal 2003, i corsi Tecnico-Professionali, prima frequentati dagli allievi Ufficiali di complemento provenienti dall'Esercito, sono stati rivolti agli allievi Ufficiali in ferma prefissata, arruolati direttamente dall'Arma.
    A cura della Scuola viene realizzato un periodico trimestrale a carattere scientifico-professionale, la Rassegna dell'Arma dei Carabinieri, istituito per aggiornare la preparazione dei Quadri dell'Arma offrendo loro approfondimenti relativi all'evoluzione del pensiero militare e delle discipline giuridiche professionali di maggiore interesse, una selezione degli interventi legislativi e giurisprudenziali e recensioni su libri vari: Direttore Responsabile è il Comandante della Scuola.
    Le relazioni internazionali che la Scuola ha sempre mantenuto con gli istituti paritetici stranieri, si sono ulteriormente intensificate con i gemellaggi con la Scuola Ufficiali della Gendarmeria Nazionale francese, con le Scuole della Gendarmeria turca e dei Paesi aderenti al trattato F.I.E.P., avvenuto nel giugno 2002.
    Sul piano delle attività didattiche numerosi Ufficiali stranieri sono ammessi a corsi di formazione di base e a quelli di aggiornamento degli Ufficiali dell'Arma: dal 2007/2008, per la prima volta anche tre funzionari della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano frequentano i corsi di formazione come uditori.
    La presenza di Ufficiali stranieri è altresì correlata alle particolari competenze sviluppate dalla Scuola, quale centro di formazione per gli Ufficiali delle Forze di Polizia ad ordinamento militare in tema di partecipazione a operazioni per il mantenimento della pace: sin dal 2000, si sono svolti corsi di qualificazione per l'impiego nelle unità specializzate di polizia (Unità Integrate di Polizia UE/Multinational Specialized Unit) e nelle operazioni per la gestione delle crisi internazionali.







    LA CASERMA


    Il 10 novembre 1976, con l'aumento dei corsi e del numero degli Ufficiali, l'Istituto fu trasferito nell'attuale caserma di via Aurelia, intitolata al Maggiore dei Carabinieri Ugo De Carolis, Medaglia d'Oro al Valor Militare (alla memoria) e Martire delle Fosse Ardeatine.

    Il complesso sorge su un'area di circa 82.000 mq, di cui 14.000 coperti, già di proprietà del Cardinale Giovanni MASTAI FERRETTI (poi Papa Pio IX), che era stato edificato per le esigenze del Collegio Pontificio Latino-Americano, al quale subentrò poi la Scuola.

    La Scuola è dotata di un'Aula Magna, un'Aula Seminari, una Biblioteca, un'area intranet che consente a tutti i frequentatori di collegarsi in rete, un laboratorio linguistico, due aule multimediali, strutture sportive al chiuso ed all'aperto, un poligono di tiro a cielo chiuso.

    Con Decreto del Presidente della Repubblica 2 aprile 1998, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale - n. 142 del 20 giugno 1998, alla Scuola è stata concessa la Bandiera d'Istituto militare.

    L'emblema della Scuola Ufficiali Carabinieri - massimo istituto di formazione dell'Arma dei Carabinieri - è il profilo di Minerva, dea della Sapienza.

    Nel 2001 è stato inaugurato un padiglione dei "Carabinieri Pionieri dell'Aria", al cui interno si trova un biplano Spad VII del Tenente dei Carabinieri Reali Ernesto Cabruna, importante figura di aviatore nei primordi di quella che sarebbe stata la terza Forza Armata.
    File Allegati File Allegati
    Ultima modifica di Victor; 26-10-11 alle 16: 42

    L’uomo diventa spesso ciò che crede di essere. Se continua a dire che non si riesce a fare una certa cosa, è possibile che alla fine si diventi realmente incapaci di farla. Al contrario, se ho fiducia di poterla fare, acquisterò sicuramente la capacità di farla, anche se, all’inizio, magari non ne sono in grado.

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  2. #2

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    Molto interessante.Non l'avevo mai letta nel vecchio forum.
    Ho notato che l'ex allievo si sofferma soprattutto sulle tradizioni del corso,che sono sicuro siano anche attualmente il perno fondamentale della vita in Accademia.
    Traspare abbastanza chiaramente l'atmosfera con la quale si entra a contatto all'interno del Palazzo Ducale.
    Ma credo comunque che uno scritto non possa nemmeno lontanamente rendere l'idea di quella che a mio parere,se desiderata,è un'esperienza unica ed indescrivibile.
    Grazie comunque per la pubblicazione Criope...
    Mi fa sempre piacere leggere di vere e vissute testimonianze.
    Allievo Carabiniere Allievo Maresciallo del 13° corso biennale dell'Arma dei Carabinieri

    VOLA SOLO CHI OSA FARLO

  3. #3
    Utenti Storici L'avatar di CRIOPE
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    inserite novità nel Topic:

    - link ai video Promo dell'Accademia su you tube
    - file contenenti informazioni sull'attività addestrativa e formativa in Accademia.

    prego Lancylot

    L’uomo diventa spesso ciò che crede di essere. Se continua a dire che non si riesce a fare una certa cosa, è possibile che alla fine si diventi realmente incapaci di farla. Al contrario, se ho fiducia di poterla fare, acquisterò sicuramente la capacità di farla, anche se, all’inizio, magari non ne sono in grado.

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  4. #4
    Soldato L'avatar di tony__88
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    Citazione Originariamente Scritto da francescoxx Visualizza Messaggio
    IO ho fatto 1 anno di vfp1 in accademi amilitare a modena....ero A.Sa...gli allievi li conosco quasi tutti quelli del 2 anno anno attuale,ed i sottotenenti( ke l'anno scorso erano al 2 anno ovviamente)

    X qlsiasi domanda sulla vita al'interno fate pure...
    cioè da vfp1 se si ha la fortuna si può finire dentro l' accademia a Modena?
    14° corso biennale ...NEI SECOLI FEDELE...

  5. #5

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    una domanda, in pratica per la nomina da sottotenente nei carabinieri si transita sempre per due anni all'interno dell'accademia e poi ti mandano a fare un corso specialistico a roma?

  6. #6
    Tenente L'avatar di tibidabo72
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    Citazione Originariamente Scritto da N.O.C.S 91 Visualizza Messaggio
    una domanda, in pratica per la nomina da sottotenente nei carabinieri si transita sempre per due anni all'interno dell'accademia e poi ti mandano a fare un corso specialistico a roma?
    solo i primi 50 d ogni corso hanno l'onore di poter entrare nella scuola ufficiali carabinieri

  7. #7

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    e se nn riescono a stare dentro i 50 cosa fanno? esercito normalmente?

  8. #8
    Tenente L'avatar di tibidabo72
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    si esatto

  9. #9

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    solo i primi 50 d ogni corso hanno l'onore di poter entrare nella scuola ufficiali carabinieri
    ??? Questo forse quando i carabinieri facevano parte dell'esercito, adesso chi vuole diventare ufficiale dei carabinieri partecipa a un apposito concorso, i vincitori passeranno i primi due anni a Modena con quelli dell'esercito e poi a Roma

  10. #10
    Utenti Storici L'avatar di CRIOPE
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    Citazione Originariamente Scritto da N.O.C.S 91 Visualizza Messaggio
    e se nn riescono a stare dentro i 50 cosa fanno? esercito normalmente?
    Citazione Originariamente Scritto da tibidabo72 Visualizza Messaggio
    si esatto
    Citazione Originariamente Scritto da +marco+ Visualizza Messaggio
    ??? Questo forse quando i carabinieri facevano parte dell'esercito, adesso chi vuole diventare ufficiale dei carabinieri partecipa a un apposito concorso, i vincitori passeranno i primi due anni a Modena con quelli dell'esercito e poi a Roma
    Effettivamente, le cose negli anni sono cambiate. I primi 60 accedono al tirocinio, i primi 50 diventano poi allievi ufficiali dell'Arma dei Carabinieri, dal 51° in poi, haimè, si è idonei non vincitori.

    Esercito e Carabinieri hanno ormai 2 concorsi e bandi diversi per l'accesso in Accademia a Modena.

    Ma sicuramente l'errore di Tibidabo72 è dovuto alle sue conoscenze che si correlano alla sua anzianetà di servizio e pertanto ora magari non è del tutto aggiornato con le nuove procedure concorsuali.

    Rimane comunque imprescindibile che l'utente Tibidabo72 è fra le persone più attendibili e informate qui presenti sul Forum.

    Colgo l'occasione per invitare tutti gli utenti a usare la sezione "I concorsi nell'Arma" per porre domande inerenti alle fasi concorsuali, in questa discussione si tratterà l'argomento "Vita in Accademia" dalle usanze a tutto ciò che è inerente ad essa.

    Grazie per la collaborazione,

    Lo Staff.

    L’uomo diventa spesso ciò che crede di essere. Se continua a dire che non si riesce a fare una certa cosa, è possibile che alla fine si diventi realmente incapaci di farla. Al contrario, se ho fiducia di poterla fare, acquisterò sicuramente la capacità di farla, anche se, all’inizio, magari non ne sono in grado.

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    كريستيان

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