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Discussione: Carabiniere nei mitici anni 80

  1. #21
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    Ho sempre avuto la passione per le vita militare. Ricordo ancora oggi quando avevo 12/13 anni nel 75/76, ancor prima della nascita delle radio private, ascoltavo sulla radio nazionale i bandi di arruolamento che permettevano già a 16 anni di arruolarsi come A.S. dell'Esercito ascoltavo e ci fantasticavo sopra.
    Quando giunsero i miei 16 anni, pur andando a scuola I.T.I., fci domanda come allievo A.S. dell'A.M. recandomi in Vigna di Valle per le selezioni. Scartato.
    Non mi persi d'animo continuai a frequantare la Scuola e l'anno dopo riprovai in A.M. con in mente comunque di voler fare eventualmente l'Ausiliario nell'Arma, mentre esternavo questo pensiero ad un mio amico coetaneo e vicino di casa lui, figlio di un App.to, perentorio mi disse: "" Io faccio la domanda per A.S. nei Carabinieri, falla anche tu". Detto fatto oltre quella in A.M. presentai anche quella per A.S. nell'Arma, avevo 17 anni e qualche mese, era il settembre del 1980, pertanto ci volle la firma dei miei genitori per presentare domanda.
    Dopo circa un paio di mesi mi chiamano a visita alla Legione di appartenenza e fui idoneo. In Aprile 1981 mi chiamano a fare il tema nella mia città, all'epoca sede di Legione, in un capannone della fiera ci siamo tutti gli apaprtennti alle vecchia Legione di Messina Carabinieri in servizio e civili, tutti aspiranti al 34° Corso A.S. dei Carabinieri.
    A Maggio intanto torno a Vigna di Valle per le selezioni per l'A.M. le supero, ma non conosco ancora la graduatoria.
    Giugno 1981 vengo convocato a Firenze per una settimana di test, visite ed esame finale per A.S. dei CC..
    Si arriva a Firenze per Legioni di appartenenza, tutti a S.Maria Novella la caserma di fronte alla Stazione FF.SS. di Firenze da subito si entra nel clima di caserma, non si ride, non si fuma e ci si muove solo in gruppi con un CC. che ti accompagna. Prima cosa ci viene rilasciato una specie di "pass" intestato per quando si va in libera uscita da presentare al rientro assieme ad un documento.
    Ogni giorno vi sono test e prove divise in parte la mattina ed altre il pomeriggio prima di prnazo e prima di cena vengono letti i nominativi di coloro che non le superanoe pertanto vanno a casa. Per mia fortuna frequantando l'ultimo anno di scuola superiore ero abbastanza allenato in quanto si trattava di test abbastnza facili e comunque alla portata anche di chi aveva un titolo di studio di terza media visto che quello all'epoca era il parametro minimo per diventare A.S..
    Dopo una settimana a Firenze di cui non potrò dimenticare le bellissime serate di giugno trascorse in libera uscita, 18 anni, ragazzi spensierati ed una moltitudine di turiste pronte a sorriderti, vengo fato idoneo al colluquio finale ovvero prendo il massimo cioè tre palline bianche nell'urna anche se non conosco il voto e tantomeno la graduatoria finale.
    il 5 Agosto parto con un gruppo di amici pèer un giro in europa Germania, Olanda Belgio e Francia, meritata vacanza dopo la maturità.
    Al mio rientro a casa il 3 settembre trovo una cartolina di presentazione per la Scuola A.S. dell'A.M. di Caserta, dove, per la prima volta, gli idonei devo sosenere un tirocinio pratico di 15 gg. dopo di questo gli idonei saranno incorporati in base alle specializzazioni e gli altri rimandati a casa. Sin da subito stare alla Reggia mi "soffoca" e sopratutto mi sentivo ridicolo, ci avevano dato come vestiario due paia di pantaloncini azzurri avion e due camice dell'A.M. dovevamo girare tutto il giorno con quelle, da casa abbiamo portato scarpe nere, calzettoni, scarpe ginniche e tuta.
    Una sera nella solita telefonata a casa mia madre mi riferisce che mi era giunta la comunicazione che avevo vinto il concorso anche nei CC. e dovevo andare a Velletri il 21/09/1981. come facevo a stre a Velletri il 21 sel il tirocinio A.M. finiva il24??? Colpo di genio. Mando mia madre nella caserma del mio quartiere e speigare la situazione al M.llo questo manda un "cablogramma" a Firenze che risponde che posso presentarmi benissimo il 26 in quanto il corso vero e proprio inizia il 1° ottobre.
    Finisco il tirocinio in A.M. idoneo ed asegnato specialità M.S.A.( una sorta di magazzinieri di materiali per l'A.M.) con incorporamento a Marzo 1982 per il corso della durata di 6 mesi circa.
    Il 24 sera sono a casa in Sicilia il tempo di disfare la borsa ed il 25 sera prendo il treno per Roma per poi proseguire per Velletri.
    Il 26/09/1981 inizia la mia avventura nell'Arma con un pensiero " Se non mi piace torno indietro e vado in A.M.".
    Varco il cancello di Velletri verso le ore 1130/12.00 circa mentre io entro vedo il mio amico che mi aveva indotto a presentare domanda che esce e mi dice che va già in permesso, è a velletri da soli 5 giorni e va già a casa.
    Mi presento all'Ufficale di picchetto che mi affida ad un V. Brig. della 4^ CP, quella degli Allievi Carabinieri Allievi Sottufficiali (ACAS) detti anche APACHE, nome cognome, lettera del §Comando e vengo asseganto al 3° PL., ritiro materiali di casermaggio, 2 lenzuoli, 1 defedera, 1 copriletto ed 1 coperta assegnazione di posto letto e di un microscopico armadio ad una anta dove a fatica riuscii ad infilarci la borsa svuotata dal mio abbigliamento che avevo al seguito, per lo più biancheria intima, un giubibno leggero, una camicia civile pulita di ricambio e quello che avevo addosso una camicia un pullover jeans ed un paio di adidas......................
    Ultima modifica di tanuz; 30-01-11 alle 19: 26

  2. #22

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    Tanuz continua continua....

    poi finito il tuo racconto farò una considerazione sulla differenza che noto tra ieri e oggi... Voi siete stati fortunati, era un momento storico gr5andioso per fare qualunque cosa...
    FA CHE IO POSSA ASSOLVERE CON SPIRITO DI FRATELLANZA E CARITA' IL COMPITO DI DIFENDERE CHI SI AFFIDA A ME

  3. #23
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    L'impatto primario è positivo rispetto all'A.M. in quanto, seppur dovendo fare quasi tutto di corsa o con tempi minimi tra un'attività e l'altra, non vi sono perennemnte ragazzi di leva che ti seguono e ti gridano continuamente. Qui vi sono soltanto Brig. e V.brig. e qualche raro M.llo che lo fanno ma è accettabile.
    Il giorno dopo si passa alla vestizione che comprendeva, allora, dalla trousse con all'interno lo spazzolino da denti, il pennello per la barba con relativo rasoio a lamette, porta saponetta, grande uniforme, divise nere, quelle color Kaki estive, mimetiche e magliette verde oliva, maglie e mutandoni di lana, pullover collo alto bleu, e pullover grigio da mettere sotto la giacca invernale, cappotto, impermeabile in plastica di colore nero, canottiere e mutande (no slip), caleze nere per la divisa e calze verde oliva per la tuta da comb., tuta ginnica, calzoncini e canottiere blewu con profilature rosse per attività ginnica, anfibi, scarpe basse nere, scarponcini al cromo mod.70 da grande uniforme, scarpe ginniche e ciabatte, ascigamani e telo bagno, guanti in pelle, berretti, basco................insomma di tutto di più e sopratutto per TUTTI...........................
    Sveglia alle ore 6.30 barba e pulizia con acqua fredda nei bagni in comune divisi in due sale una con 12 lavabi per lato e l'altra con le turche, ore 07.00 adunata per la "reazione fisica" fino alle o7.30/07.40,, 08.00 colazione (mai fatta visti i tempi stretti), 08.30 in aula fino alle ore 13.00, riposo ed alle 15,30 di nuovo in aula fino alle 18.30 ore 19.00 libera uscita con rientro alle 23.00. Il mercoledì si usciva alle 17,30 così come il sabato mentre la domenica era alle 14.00 ovvviamente per i plotoni che non erano in permesso ed andavano a casa. Se uno in permesso sceglieva di fruirlo a Velletri o Firenze poteva entrareed uscire a piacimento dlala caserma in borghese se invece voleva andare in mensa doveva mettersi in tutta da combattimento in quanto quella fu la nostra uniforme per due anni. la divisa nera s'indossava i primi tre mesi per la libera uscita e la domenica per chi non era comandato di servizio, piantoni o pulizia settore (la mia preferita) in qauntop stavi in mimetica finivi alle 12.00 mangiavi e con il permessino, ma spesso di straforo, ti mettevi in borghese ed uscivi alle 13.00 dalla caserma con la complicità dei colleghi di servizio alla porta con cui prendevi accordi prima.
    Per i primi sei mesi gli ACAS erano esonerati dai servizi alla caserma, armati e non, dopo sei mesi divenendo CC. a tutti gli effetti iniziavano la vigilanza esterna lal caserma con M.A.B. e G.A.P., guardia alla porta ed alle garitte con Winchester con caricatore a banana da 20 colpi invece del classico da 12 colpi, servizio in mensa con ovvio lavaggio pentoloni, distribuzione clazione, pranzo e cena alla fine del turno in mensa eri distrutto in quanto bisognava tirare giù le sedie a fine prenza rimettere su pulire in terra con scopa e paletta..........insomma ti facevi un paiolo come una scimmia.........meglio la notte in garitta 2 ore di guardia e 4 di riposo.
    Libera uscita sin dal primo giorno, i primi tre mesi in divisa dal ritnro della Festività Natalizie in borghese.
    La paga??? Gli ACAS per i primi tre mesi percepivamo 500 lire, e dico cinquecento, al giorno pertanto vi erano sostanziosi contributi da casa, dal 4° mese 4500 lire al giorno e dal 6° mese lo stipendio normale che si aggirava sulle 600.000 lire al mese, al primo stipendio ti elargivano anche il premio di arruolamento 250.000 lire creato appunto negli anni di piombo per incrementare gli arruolamenti e che prevedeva un altra somma simile dopo tre anni ma, che noi diventnado Sott.li non ci veniva più data perchè riservata soltanto ai Carabinieri semplici.
    In garitta come nella vigilanza esterna a piedi si tenevano vermanete gli occhi aperti, si era in pieno terrorismo, e gli attacchi ai CC. erano frequenti anche solo per rubarti le armi e pertanto per impossessarsi di due mitragliatori M.A.B. si poteva fare la qualunque.
    Noi del 34° siamo stati l'ultimo corso a fare i tiri in poligono con la Winchester ed i successivi servizi di pattuglioni in Roma con la territoriale armati con quel fucile, dal 1985 fu abolito il suo uso anche per i tiri ed usato esclusivamente per rappresentanza ed ai BTG per l'O.P. invece di manganelli che l'Arma non aveva.
    Non sto a dilungarmi sulle materie di studio, sulle molteplici punizioni avute che mi spezzavano in permesso in due, alle goliardate fatte in caserme alle amicizie cementate, alcune vive ancora oggi, alle liti anche per cose banali......insomma una vita come un'altra soltanto vissuta in divisa.-
    Il 21 gennaio 1982 mentre usciamo dalla mensa a fine pranzo veniamo subito adunati in quanto in Provincia di Siena due Carabinieri Ausiliari erano stati uccisi da terroristi ed il loro Maresciallo ferito. Dopo una rapina in Siena 7 terroristi abbandona le auto e si danno alla fuga il m.llo Barna con i due Cc. fermano un bus per controllare gli occupanti il M.llo sale ed appena a bordo viene colpito da colpi d'arma da fuoco nel contempo altri terroristi dai finestrini dell'autobusa fanno fuoco uccidendo i due Ausiliar, dandosi alla fuga, anche un terrorista muore nel conflitto a fuoco ed un altro rimane ferito.
    Il BTG A.S. di Velletri relativamente vicino al lugo dei fatti viene messo in pre-allarme e dal pomeriggio interi plotoni vengono inviati nella zona dei fatti a caccia dei terroristi.
    Dopo circa 2 giorni di ricerche i cinque vengono catturati in una zona boschiva proprio dagli Allievi Sott.li di Velletri. Che soddisfazione.
    Ultima modifica di tanuz; 18-02-11 alle 19: 07

  4. #24
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    Pensate un pò gli scherzi del destino, uno dei due Ausiliari caduto si sarebbe congedato il giorno dopo e l'altro dopo un mese.
    Quei due ragazzi uccisi tra al confine tra pe province di Siena e Viterbo, per sfortuna, non sono stati gli unici Carabinieri Ausiliari caduti prima di questi ve ne furono altri ed altri li seguirono nell'infame destino.
    Il paradosso della mia vita militare era che da civile non avevo mai amato la scuola più di tanto, facevo lo stretto necessario per superare la sufficenza e basta. Ma sopratutto ricordo che all'arrivo della primavera erano ben poche le volte che frequentavo le aule (chi resisterebbe alle meravigliose giornate primaverili siciliane), nonostante ciò presi il diploma con la chiara intenzione di "parcheggiarmi" per un paio d'anni almeno all'Università.
    Invece mi trovavo a dover frequantare per due anni un corso militare con annessi e connessi, obbligo di presenza in aula, lontano da casa, ma sopratutto obbligo di studiare in quanto all'epoca se raggiungevi durante un solo anno di corso, primo o secondo era lo stesso, 3 insufficenze ti davano una punizione trascritta sul foglio matricolare, alla 4^ venivi chiamato a rapporto dal C.te di BTG ed ammonito ed alla 5^ bye bye destituito dal corso e mandato a fare il C.re semplice per almeno tre anni in quanto quella era la ferma; e ne ho visti diversi che dalla sera alla mattina da Velletri o Firenze si ritrovavano in Piemonte, Friuli, Sicilia, Sardegna, Liguria ecc.
    Ricordo gli ultimi giorni di Firenze, erano i primi giorni di Aprile e pertanto già sostenevamo gli esami, un collega alla seconda sessione d'esami, credo fosse codice e procedura penale che aveva superato, viene chiamato a rapporto dal C.te di Compagnia torna dopo 20 minuti circa in lacrime e ci dice che lo avevano destituito e tresferito in Provincia di Alessandria. E' pur vero che da settembre a Marzo a veva preso 5 insufficenze ma allora dico io non ammettetelo agli esami e amdateloo via prima, no gli fanno fare ben due sessioni in cui viene in entrembe promosso e poi via come una pezza da piedi viene mandato a fare il Carabiniere semplice. Altri tempi.
    Finiti gli esami di Firenze, pertanto potenzialmente già Vice Brigadieri, iniziavano i corsi di specializzazione che duravano circa 45 giorno ed erano:
    . capo equipaggio Nucleo Radiomobile, il più ambito;
    . Addetto territoriale, ovvero Stazione CC.;
    . polizia di frontiera;
    . operatore scelto;
    . Comandate Squadra meccanizzata assaltatori;
    . Capo equipaggio blindo.
    E forse qualcun'altro, ma non ricordo. Personalmente scelsi in ordine di gradimento Capo Equipaggio N.R.M., Addetto Stazione ed Operatore Scelto, arriva il giorno dell'elenco dei corsi e leggo.................ma lo racconto la prossima volta........

  5. #25
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    ..........ma porca miseria, proprio a e doveva capitare?? Sull'elenco vi era scritto Comandate Squadra Meccanizzata Assaltatori il chè tradotto in termini pratici voleva dire = a fine corso trasferimento ad un BTG CC..
    Da un lato mi gircavano visto che sarei quasi certamente finito in un BTG dall'altro erao contanto almeno non mi sarei dovuto alzare la mattina un ora prima per mettermi in uniforme oprdinaria e con i mezzi pubblici raggiungere S.Maria Novella, io stavo alla Baldisserra, pèer frequentare altri corsi. Io sarei rimasto lì con la mia "tuta da combattimento" come si chiamava una volta, il mio cinturone in canapa con alla fondina la cal.9 mod.34.
    Inizia il corso alle lezioni teoriche in aula, principalmente si parla della Sq. Assaltatori, poi del mezzo prncipalmente loro in uso, M/113.
    Le lezioni si susseguono uno dietro l'altra assalti, formazioni, disposizioni di squadra e di plotone, impiego da squadra a Cp., lezione teoriche sull'M/113, tiri con FAL e MG e Browning e dpo un apio di settimane arriva la parte migliore........la guida.
    Ognuno di noi gli viene fatta conseguire la patente mod. 2/A, quella per la guida dei camion, in quanto senza questa non si puù accedere al avere la mod.10, dell'epoca, ovvero "GUIDA DI VEICOLI CORAZZATI DA TRASPORTO E DA COMBATTIMENTO"; con gli istruttori del 6° BTG Toscana andiamo in località "Dirigibili" di Firenze e qui inizamo a prendere confidenza con il carro trasporto truppa M/113. Prima la conoscenza visica di uanto appreso in aula e poi un po alla volta la guida con un percorso gradualmente più impegnativo, fossi , laterale, sbancate, salite ripide discese attraversamento di corsi d'acqua derapate insomma una goduria per un ragazzo di 19 anni alla guida di un mastodontico mezzo cingolato............

  6. #26

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    Citazione Originariamente Scritto da 39°corsoAS Visualizza Messaggio
    (..)
    Ho recuperato il testo di un topic inserito nel vecchio militariforum, in cui raccontavo la mia esperienza maturata nell’ambito dei reparti addestrativi dell’Arma dei Carabinieri, nella prima metà degli anni 80.
    (..)
    Complimenti per la chiarezza e dovizia espositive e grazie per avermi fatto rivivere, con qualche variante, i miei 3 mesi e mezzo di A.C.A. presso la Cernaia di Torino.

    Tempi irripetibili, in ogni senso

    Vita di caserma quasi simile ( un po' meno rude la nostra per quanto attiene docce e lavacri vari ) ed armamento quasi identico, eccezion fatta per la winchester: noi avevamo ancora il vecchio sputafuoco 91/38 !

    Impagabile il F.A.L. e gran chiodo il M.A.B.

    A completamento del quadro che hai offerto aggiungo che il mio contingente ( 3° '51) fu l' ultimo ad essere onorato del privilegio della sveglia estiva secondo il vecchio regolamento: 5:30 mattutine !

  7. #27

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    Citazione Originariamente Scritto da tanuz Visualizza Messaggio
    ..........ma porca miseria, proprio a e doveva capitare?? Sull'elenco vi era scritto Comandate Squadra Meccanizzata Assaltatori il chè tradotto in termini pratici voleva dire = a fine corso trasferimento ad un BTG CC..
    Da un lato mi gircavano visto che sarei quasi certamente finito in un BTG dall'altro erao contanto almeno non mi sarei dovuto alzare la mattina un ora prima per mettermi in uniforme oprdinaria e con i mezzi pubblici raggiungere S.Maria Novella, io stavo alla Baldisserra, pèer frequentare altri corsi. Io sarei rimasto lì con la mia "tuta da combattimento" come si chiamava una volta, il mio cinturone in canapa con alla fondina la cal.9 mod.34.
    Inizia il corso alle lezioni teoriche in aula, principalmente si parla della Sq. Assaltatori, poi del mezzo prncipalmente loro in uso, M/113.
    Le lezioni si susseguono uno dietro l'altra assalti, formazioni, disposizioni di squadra e di plotone, impiego da squadra a Cp., lezione teoriche sull'M/113, tiri con FAL e MG e Browning e dpo un apio di settimane arriva la parte migliore........la guida.
    Ognuno di noi gli viene fatta conseguire la patente mod. 2/A, quella per la guida dei camion, in quanto senza questa non si puù accedere al avere la mod.10, dell'epoca, ovvero "GUIDA DI VEICOLI CORAZZATI DA TRASPORTO E DA COMBATTIMENTO"; con gli istruttori del 6° BTG Toscana andiamo in località "Dirigibili" di Firenze e qui inizamo a prendere confidenza con il carro trasporto truppa M/113. Prima la conoscenza visica di uanto appreso in aula e poi un po alla volta la guida con un percorso gradualmente più impegnativo, fossi , laterale, sbancate, salite ripide discese attraversamento di corsi d'acqua derapate insomma una goduria per un ragazzo di 19 anni alla guida di un mastodontico mezzo cingolato............
    mi sto appassionando Tanuz... dai dai continua... un ragazzino su un cingolato.. deve essere stata una fi...ata pazzesca :-D.
    FA CHE IO POSSA ASSOLVERE CON SPIRITO DI FRATELLANZA E CARITA' IL COMPITO DI DIFENDERE CHI SI AFFIDA A ME

  8. #28
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    La cosa bella e, per noi all'epoca, "fighissima" era che che ci spostavamo attraversando tutta Firenze in tuta da combattimento verde oliva a bordo delle A.R.59 verde militare completemente scoperte, con il solo parabrezza alzato dove era applicata la scritta CARABINIERI. Ci sentivamo una sorta di "guerrieri", RAMBO ancora non esisteva.
    Nonostante la frequenza della specializzazione durante la settimana vi erano anche i servizi interni da coprire, compresa la mensa ovvero distribuzione vitto, apparecchiare e sparecchiare nonchè lavaggio, a mano, dei pentoloni nonostante all'epoca si pagasse il vitto, circa 120.000 mila lire al mese.
    Una domenica pomeriggio di fine Aprile inizi maggio finito il turno in mensa verso le 15,30/16,00 sto per recarmi in libera uscita quando, in prossimità della carraia vengo chiamato dal Brig. di servizio che mi invita a seguirlo. Avevo un appuntamento in una discoteca delle Cascine e comincio tra me e me ad imprecare non riesco a farlo più di 2/3 volte che il Brig., a muso duro mi dice: """ stai andando da M.....??""", io sobbalzo ed in un flash mi chiedo cosa vuole ma soprattuto come fa a saperlo?? Non so cosa rispondere ma ammetto che stavo andando da quella persona, allora lui incazzato sul serio mi dice: Vai, e dille che dalla prox. settimana sei trasferito altrove non quella caxxata che gli hai raccontato che ti tengono qui a Firenze"" provo a ribattere ma lui è inamovibile anzi se in serata dai genitori di lei, ecco come faceva a saperlo, non avrà questa notizia avrebe preso provvedimenti, fisici e non disciplinari. Esco e penso a cosa raccontare a M. per dirle che era finita, in fondo durava da solo 7 mesi con lei che abitava all'isolotto e che incontravo i mercoledì sera a ballare al Poggetto e la domenica pomeriggio alle cascine, durente le altre sere della settimana mi vedevo con un'altra ragazza che abitava nei pressi della caserma, P.zza Beccaria, e che avevo conosciuto 5 mesi prima in centro mentro aspettavo il bus per andare alle cascine.
    Icontro M. che capisce che qualcosa non và e le racconto una balal colossale, mica potevo dirle delle "minacce" ricevute dal Brig.. Ciò non toglie che dopo la mia partenza da Firenze per xxxxxx la incontrai ancora un paio di volte, l'ultima volta la vidi nel 1989 inverno ero di scorta in moto a Firenze da xxxxx, la chiamai e mi disse che stava per sposarsi e chela sera sarebbe dovuta andare al corso pre-matrimoniale con il futuro compagno, le feci i complimenti e stavo per chiudere quando lei stesse mi disse che comunque dopo il corso che finiva alle 22,00 sarebbe venuta a trovarmi alla Legione di Firenze dove alloggiavo quella notte.
    Tornando al corso carri, ogni semaforo era buono durante i traserimenti dalla caserma alla zona di guida per dare da dire alle fiorentine (non intese come taglio di macelleria) che ci circondavano con i loro motorini.; ma 45 giorni passano in fretta se ti diverti.
    Arriva così il fatidico sabato 27 o domenica 28 maggio, non ricordo, ultimo giorno di permanenza a Firenze. Sin dal giorno prima gran festa, si preparano i bagagli si fa baldoria fino alle 23,00 quando, come ogni sera da due anni, con i diffusori viene mandato il silenzio che avvisava di andare a letto........ma quella sera fu mandato quello fuori ordinanza e fu l'unica sera in cui veramente mentre il disco suonava tutti stavamo veramente zitti era impossibile non farlo, in quei 5 minuti ci sono passati davanti a tutti noi i due anni di corso le cose belle, gli amici, quelli che non 'erano più, le cose brutte tutto insomma........e su ognuno di noi, quasi tutti sui 20 anni un fiume di lacrime bagnava il viso......
    Vi sono colleghi che da quella sera non ho più rivisto nè sentito nonostante i propositi, con altri sono rimasto in contatto con qualcun'altro ci sentiamo ancora.
    La mattina dell'ultimo giorno saluti, abbracci, scambi di indirizzi tra di noi in quanto per tanti sono venuti parenti ed amici per pranzare fuori visto che le destinazioni verranno pubbliate solo dopo le 14:00. Mi avvicino a Maurizio mio compagno di banco e di camerata per 2 anni e ci stringiamo in un abbraccio senza fine che condensa tutto il nostro affetto e ci promettiamo di scriverci telefonare ecc.ecc. le solite cose.
    Vado a pranzo con dei colleghi della mia città, con uno di essi, Giuseppe d. B., siamo cresciuti assieme in strada nello stesso quartiere di periferia fu lui, figlio di un Appuntato, che in quel lontano 1981 mi convivnse a fare la domanda per il concorso A.S.mentre io volevo fare solo il CC. Ausiliario. Potete immaginare questo pranzo nel quale sollecitavamo le portate per fare rientro in caserma e conoscere il nostro destino.
    Dal ristorante alla caserma facemmo una corsa unica. Le destinazioni erano già uscite cerco la mia e dopo qualche minuto leggo: "BTG CC. XXXXXX XXXXXX"".........e VAIIIII. Avevo scelto quella Regione ed ero stato accontentato anche se preferivo la Territoriale ma, vista la specializzazione ero certo che dovevo andare ad un BTG.. Rileggo l'elenco dei trasferiti e, con somma gioia, leggo che anche Maurizio, il mio compagno di banco, era stato rasferito anche lui al BTG di XXXXXX........grande........si ricominciava assieme............
    Ultima modifica di tanuz; 01-07-11 alle 19: 06

  9. #29
    Caporale L'avatar di CFVA
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    bellissima storia,mi piace molto,avrei voluto fare anche io quella carriera,ma le cose sono andate diversamente

  10. #30
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    Arrivo alla destinazione in una piovosa serata di giugno, sono gasatissimo. Al corpo di guardia mi presento all'Ufficiale id picchetto il quale mi fa accompagnare da un CC. alla camera assegnatami, in piccionaia.......cominciamo bene.
    Il mattino alle 07:30 come dettomi docciato, sbarbato e lucidato con la mia divisa beige taglia 44 (all'epoca) camicia, cravatta e gradi da V.Brig. mi presento, assieme agli altri colleghi, in P.zza d'Armi per l'alzabandiera.
    Man mano che arrivano gli ufficiali ci presentiamo ed a ognuno di noi viene detto a quale compagnia si è stati destinati.
    Arriva il C.te un Ten.Col., circa 55 anni, ma ben portati ci saluta e ci da il benvenuto. Alza bandieraaaa.
    I primi giorni facciamo pratica con i servizio oridnari di O.P. in quella città, per lo più vigilanze fisse su turni h24. Essendo freschi di Scuola a me ad un altro collega ci appioppano un congruo numero di CC. ausiliari appena usciti dal corso per un ulteriore periodo di addestramento, Codice Penale eprocedura pen., diritto pubblico, norme di comportamento nei servizi esterni, servizi di O.P., esecuzione posti di controllo e blocco, utilizzo della rmai individuali e di reparto ecc.. Stà storia va avanti per qualche mese con tutti quelli nuovi giunti, ma, nonostante questo, dobbiamo coprie anche dei servizi esterni.
    Gran bella città quella dove mi trovo ho sempre desiderato conoscerla e ne ho seguito spesso la cronaca nei TG, anche se la mia "ammirazione" nasceva incosapevolemte sui banchi di scuola nell'ora di Geografia.
    Sono contento, ho 20 anni, presto servizio nella città richiesta, è pieno di bella gente, il servizio non mi pesa e soprattutto la sera non facciamo alcuna fatica a conoscere ragazze locali anche se siamo dei "maruchèn" come dicono loro, anzi proprio questo spesso le incuriosisce.
    Vigilanza a palazzo di Giustizia, sedi partito, disposizione in una caserma in centro per evitare eventuali improvvisi cortei studenti ( una tradizione che durava dal 1977) allinizio è tutto piacevole e ben gradito ma colpassare del tempo la mia insoddisfazione cresce. Volevo fare il Carabiniere con la "C" maiuscola ed invece da Carabiniere faccio solo i posti di blocco in supporto alla territoriale, il resto campo estivo, assalti, vigilanza, O.P. vari mi fanno sentire un altro. Invidio i colleghi del mio corso destinati al N.R.M. e dei quali qualcuno conosco già in quanto eravamo nella stessa Compagnia.
    Per fortuna vi è ancora il Libano come missione, accetto l'interpellanza quale P.M., visto che allora il Tuscania era a tutti gli effetti inquadrato nella Folgore, vado in un BTG del Nord Italia faccio un mese di corso assieme ad altri colleghi compresi CC. ausiliari con almeno tre mesi al congedo al momento della partenza. Finito il corso torno a "casa" ed aspetto il mio turno.
    Finisce l'estate e con essa si affievoliscono le mie speranze di andare in missione quando alal fine di Agosto vengo chiamato. il giorno X all'ora Y presso la cerma dove ho fatto il corso. Visite mediche, vaccinazioni, un ulteriore corso di 4 giorni, tiri con il FAL e l'MG e via partenza da Linate con scalo a Roma, destinazione Beyrut. Che figata mi sentivo la gioia da tutti i pori il mio entusiasmo era tale che non mi ero mai informato sul periodo di permanenza, eventuali licenze o permessi ma soprattutto non m'interessava dei soldi, anzi avrei devoluto una parte del mio stipendio pur di esserci, e c'ero.
    Beyrut vi arriviamo verso le 18.30/19:00 circa della sera con dei CM, noi CC. veniamo accompagnati presso la nostra Caserma di PM vicina al comando Italiano. Ricordo ancora oggi con un brivido la voce dei muezzin che dai minareti chiamavano alla preghiera mentre attraversiamo la citta. Quella del muezzin sarà una costante nelle altre mie missioni all'estero dal Golfo Persico ai Balcani all'Iraq. Soltanto chi non ha mai sentito la suadente litania da loro recita non può capire cosa significhi per un occidentale, o forse solo per me, quei tramonti in terre straniere con tale sottofondo...........

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