REGGIO. Un detenuto in semilibertà e con permesso di lavoro è stato arrestato dalla polizia subito dopo una rapina in gioielleria a Bologna. Michele D'Ambrosio, 37 anni di Pieve di Cento nel Bolognese, scontava una condanna a 14 anni per l'omicidio di un agente della Polstrada, Stefano Biondi, travolto e ucciso al casello autostradale di Reggio il 20 aprile 2004 durante il tentativo di forzare un posto di blocco, con un complice, a bordo di una Porsche dove avevano due chili di cocaina.
D'Ambrosio usufruiva di un permesso di lavoro dalle 8 alle 21 ma nel weekend non aveva restrizioni. Così si è presentato in una gioielleria di via Riva Reno indossando casco e passamontagna, armato di una beretta 9x21, che però non ha estratto. Si è fatto consegnare bracciali, collane in oro usato per circa 300 euro più 1.500 euro in contanti. La titolare della gioielleria però riuscita a prendere la targa della moto su cui è fuggito, una Honda Transalp poi risultata rubata, e ha avvertito la centrale di polizia.
Le volanti l'hanno intercettato poco dopo e gli hanno intimato l'alt. Lui non si è fermato ed è andato a sbattere contro l'auto della polizia, cadendo a terra ma rialzandosi e tentanto di fuggire, prima di essere fermato dagli agenti. Perquisito, è stato trovato in possesso sia dei soldi che dei gioielli. In tasca inoltre aveva la pistola, con matricola cancellata e undici proiettili parabellum. D'Ambrosio, con numerosi precedenti per stupefacenti, rapina e omicidio, è stato arrestato per rapina, ricettazione, detenzione di arma illegale e di armamenti da guerra.
MA IN CHE STATO VIVIAMO?
---------------------Aggiornamento----------------------------
http://www.cadutipolizia.it/fonti/Po...2004biondi.htm
Segnalibri