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Discussione: CACCIATORI - Squadroni Eliportati "Calabria", "Sardegna" e "Sicilia"

  1. #21
    Soldato L'avatar di Tomas 84
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    non pensare che uno perchè è cc sà tutto ! Mio papà è lgt con 32 anni di servizio e molte cose non le sà , ma ad esempio sà tutto sulla territoriale!! molti, cc compresi ,parlano tanto per , diciamo la verità : Esempio, 2 gg fà a tor di quinto(cnsr) abbiamo chiesto ai cc che lavorano lì quando saremo partiti, risposta: i primi di dicembre !! Mi è arrivata ieri il fono per partire il 20 nov. ! Lo sai chi è il mittente del fono? C.N.S.R. carabinieri re.co. 3^ sezione . Loro lavorano lì e non sapevano la data precisa .
    L'Arma è come la scavolini.........la divisa più amata dagli Italiani !!

  2. #22
    Soldato L'avatar di tony__88
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    Predefinito Cacciatori di Calabria

    ..da calabrese volevo chiedere qualche info in più magari da qualche carabiniere frequentatore del forum..
    come si ci diventa? ..che abilitazioni hanno? .. gli ambiti in cui vengono impegnati?.. che iter addestrativo seguono? qualsiasi altra info sarebbe comnque preziosa grazie a tutti uelli che risponderanno ..
    14° corso biennale ...NEI SECOLI FEDELE...

  3. #23
    Tenente L'avatar di tibidabo72
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    be c si diventa per interpellanza ioè per i comandi d tutta italia passa un interpellanza che deve essere accettata dal singolo militare, dopo di che si passa una sorta d selezione ( che nn so in cosa consiste ma credo molto simile a quella per i par&#224, dopo di che si viene inviati a fare dei corsi con istruttori dei parà, tra le abilitazioni c dovrebbe essere quella d rocciatore pattugliatore tiratore scelto, i luoghi di impiego li dice la parola stessa Calabria, quindi vibo poichè il comando si trova li ma vengono poi inviati nelle zone della calabria da pattugliare

  4. #24

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    Per tutti quelli che come me amano l'Arma ed in particolare questo reparto speciale, ho trovato queste informazioni su internet, che serviranno a far conoscere più da vicino lo Squadrone Eliportato Cacciatori, e a reperire notizie sulla selezione, dotazione di armi e mezzi e struttura organizzativa/operativa; anche se è incentrato sullo squadrone cacciatori calabria, non si differenzia molto con l'omonimo reparto sardo. buona lettura.

    Lo Squadrone Eliportato "Cacciatori" di Calabria dipende dal Gruppo Operativo Calabria dell' Arma dei Carabinieri ed e' sotto la diretta responsabilita' del Vice Comandante della Regione Carabinieri Calabria. Il Reparto e' costituito da un Comandante, dalla Squadra Comando e da due Plotoni Cacciatori articolati come segue:



    Primo Plotone

    - Comandante.

    - 8 Squadre (di cui una costituita da esperti rocciatori), ognuna delle quali comandata da un Comandante, sotto la cui responsabilita' ricadono i Cacciatori, i quali comprendono almeno un tiratore scelto ed un pattugliatore scelto.



    Secondo Plotone

    - Comandante.

    - 7 Squadre strutturate esattamente come quelle inserite nel Primo Plotone.

    Gli aspiranti operatori del Reparto sono selezionati (previa apposita preselezione) tra coloro i quali rispondano ad interpellanza o, nel caso di personale precedentemente in forze presso il 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti "Tuscania", prestino domanda volontaria. Nel primo caso, gli aspiranti sono selezionati attraverso un severo scrutinio atto a valutarne le capacita' psico attitudinali e l' idoneita' fisica. I militi sono successivamente inviati presso il Reparto Addestrativo del "Tuscania", onde seguire un corso della durata di quattro settimane, che li abiliti alle tecniche operative in piccoli nuclei all' interno di zone impervie ed in totale autonomia operativa e logistica. La fase successiva, di tre settimane, si svolge invece in Calabria.
    Sotto la diretta supervisione degli istruttori del Tuscania, gli aspiranti devono acquisire in questo periodo la padronanza delle seguenti materie e tecniche:

    - topografia;

    - tecniche di elisbarco;

    - ardimento;

    - trasmissioni;

    - addestramento al combattimento;

    - addestramento al tiro;

    - impiego di mezzi ed apparecchiature speciali
    Terminata la seconda fase, l' operatore del Reparto continuera' un intenso ciclo addestrativo per tutto il suo periodo di attivita' in qualita' di Cacciatore. Al fine di mantenere elevato ed incrementare lo standard operativo dei militari in conformita' con i ruoli ricoperti all' interno delle squadre, almeno un giorno alla settimana e' infatti dedicato alle seguenti materie d' insegnamento:

    - esplorazione tattica;

    - interdizione e contro interdizione d' area;

    - tecniche avanzate d' intervento in edifici (C.Q.B., Close Quarters Battle);

    - mobilita' in ambienti particolari;

    - topografia;

    - primo soccorso;

    - tecnica professionale;

    - fenomenologia della criminalita' organizzata calabrese;

    - educazione fisica, difesa personale e tecniche di disarmo



    Tali materie sono inserite all' interno di cicli addestrativi della durata di tre mesi, articolati in periodi varianti dalle due alle quattro settimane ciascuno, con fasi teoriche in aula, unitamente ad esercitazioni in bianco ed a fuoco reale. Questo consente di monitorare il livello di efficienza di ogni squadra, nonche' di analizzare, discutere ed eventualmente aggiornare le modalita' operative d' intervento.

    Almeno due terzi dei membri del Reparto conseguono successivamente le seguenti specializzazioni:

    - pattugliatore scelto;

    - istruttore d' ardimento;

    - istruttore di difesa personale;

    - istruttore di tiro;

    - rocciatore di 1° e 2° livello;

    - tiratore scelto
    Le attivita' operative effettuate dai Cacciatori, portano molto spesso i militari ad operare in contesti ambientali estremamente duri e caratterizzati tanto da terreni accidentati, quanto da condizioni atmosferiche decisamente avverse (si pensi alle temperature al di sotto dello zero raggiunte in alcune aree dell' Aspromonte nella stagione invernale). Ogni operatore e' quindi munito di equipaggiamento individuale e vestiario che ne assicurino la sopravvivenza e l' efficenza anche nel difficile ambiente montano. Si va quindi dalle tute in Gore Tex e le calzature da montagna, fino alle attrezzature da arrampicata.
    Uno dei compiti ricoperti dai Cacciatori e' quello di allestire in maniera occulta dei P.O.A., posti di osservazione ed allarme, onde osservare i movimenti di uno o piu' bersagli nei pressi di un obiettivo specifico. Nel corso di tali missioni, i militi si impiegano apparecchiature per l' osservazione diurna e notturna a lunga distanza, munite di zoom estremamente potenti ed in grado di fornire in tempo reale la distanza dal soggetto osservato. Ad essi possono essere collegati dispositivi di ripresa video o fotografica, tanto ottici, quanto digitali. Non e' escluso che il reparto faccia uso di apparecchiature per la rilevazione termica, molto utili in un ambiente spesso caratterizzato da una folta vegetazione. Per la sorveglianza a distanza di aree sensibili, lo Squadrone ha a propria disposizione anche apperecchiature radar e sismografi campali. Il reparto ha anche in dotazione un' ampia gamma di strumenti per l' autorilevamento topografico e la designazione topografica di punti a distanza, comprensiva di ricevitori satellitari, strumenti ottici, magnetici, barometrici e telemetri laser.
    Per quanto concerne le armi in dotazione, lo Squadrone ha a disposizione supporti tecnici tipici di quelle unita' militari incaricate di effettuare ricognizioni a lungo e medio raggio, nonche' interventi in spazi ristretti. L' armamento individuale per il combattimento a corto raggio comprende la pistola Beretta 92 FS in cal. 9mm., le pistole mitragliatrici Beretta M12S ed Heckler & Koch MP5 A5 entrambe in 9mm. ed il fucile semi automatico Franchi SPAS 15 MIL cal.12mm, dotato di munizionamento non letale (in gomma), pallettoni, e "demolition" in grado di scardinare porte. Lo Squadrone fa anche uso del fucile d' assalto Beretta SCP 70/90 in cal.5,56mm NATO, le cui dimensioni ridotte lo rendono adatto all' utilizzo da parte di truppe aviotrasportate. Ad ognuna delle armi di cui sopra possono essere applicati sistemi per il puntamento laser, mirini star light ed olografici per il combattimento ravvicinato (il reparto ha in dotazione l' EOTech 511) e sistemi di puntamento a luce bianca. Per quanto concerne la dotazione impiegata per le irruzioni, gli operatori fanno uso di granate flashbang, metal detector e vari sistemi integrati di protezione balistica passiva, quali giubbetti ed elmetti antiproiettile. E' probabile che i militi facciano inoltre uso di cariche a cornice da sfondamento e telecamere a fibra ottica per l' osservazione oltre porte e finestre.
    I tiratori scelti hanno invece in dotazione i seguenti fucili di precisione:

    - Accuracy International AW Sniper in cal.308 Winchester silenziato

    - Mauser mod.66SP in cal.308 Winchester

    - Heckler & Koch G3-SG1 incal.7,62

    - Heckler & Koch MSG90 in cal.7,62
    Per quanto concerne la mobilita', lo Squadrone opera in stretta sinergia con l' 8°Nucleo Elicotteri (acquartierato nella stessa Base Logistica Avanzata), il quale mette a disposizione elicotteri multiruolo AB412, da ricognizione AB206 e A109 Power, tutti con capacita' di volo notturno. L' impiego dell' elicottero consente l' infiltrazione rapida in zona operazioni, permettendo agli operatori (qualora necessario) di piombare direttamente sul bersaglio calandosi dagli elicotteri attraverso la tecnica del fast rope.
    In alternativa, i militi fanno uso dei mezzi ruotati in forze alla Squadra Trasporti del Nucleo Operativo Calabria, il cui parco mezzi e' attualmente costituito da:

    - Land Rover Defender 110 in livrea d' istituto;

    - Land Rover Defender 90 con livrea d' istituto, a bassa visibilita' (nella foto sopra) e rifrazione infrarossi per compitio speciali;

    - Iveco Comby 4x4, in versione O.P. e per la mobilita' in ambiente non urbano;

    - Subaru SW per spostamenti rapidi;

    - vari veicoli a due e quattro ruote con targe civili per l' assolvimento di attivita' covert (infiltrazione / esfiltrazione, ricognizione, informatori, etc)
    Per le trasmissioni e' operativa una rete che si appoggia, con gruppo di canali separato, alla ordinaria rete di trasmissioni utilizzata dall' Arma dei Carabinieri. Le comunicazioni vengono assicurate da radio veicolari, di cui ogni automezzo ed elicottero e' dotato, e da apparati radio di ultima generazione, con possibilita' di utilizzo in Vox (attivazione del sistema viva-voce) corredate di laringofono e PTT anulare (impiegato in particolar modo dai tiratori scelti). Tutti gli apparati appena descritti sono equipaggiati con dispositivo che rende possibile il transito su tutti gli altri gruppi di canali, cosi' da permettere agli operatori di interfacciarsi agilmente con gli altri reparti, territoriali e non, dell' Arma dei Carabinieri con cui venissero ad operare.
    Nel corso della vita dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, le filosofie di impiego, le tecniche operative e le modalità di indagine che ne hanno ispirato la costituzione e guidato lo sviluppo, hanno ampiamente dimostrato la loro validità. A conferma di ciò, parlano i cospiqui risultati operativi ottenuti dal Reparto in questi anni, assolutamente eclatanti a livello nazionale: lo strumento è dunque rispondente alle aspettative. E' anzitutto d' obbligo accennare, seppur rapidamente, all’ attività antinarcotici svolta dal reparto, che come si è detto precedentemente, è incentrata sulla ricerca e l’ estirpazione delle piantagioni di canapa indiana. Per la preoccupante estensione del fenomeno in Calabria, l’ unico efficiente strumento di contrasto è proprio nelle potenzialità dello Squadrone. Le piantagioni sono infatti nella maggior parte dei casi site in località inaccessibili ai militari dei Reparti territoriali locali, per cui il fenomeno è negli ultimi anni proliferato a dismisura.
    Ma la più importante e redditizia attività in termini di contrasto alle famiglie criminali locali, è la caccia ai latitanti. Il fenomeno è, ancora una volta, molto diffuso in tutta l’area calabrese, con particolare riferimento alle impervie zone dell’ entroterra aspromontano e preaspromontano. La ricerca e la cattura di questi malviventi, affiliati nella quasi totalità dei casi alle più potenti famiglie criminali calabresi, si attaglia perfettamente alle caratteristiche dello Squadrone Cacciatori, coadiuvandone le potenzialità tattiche e quelle più prettamente investigative. I risultati assumono un rilievo ancora maggiore se si considera che lo Squadrone Cacciatori (al 2008) poteva vantare la cattura di oltre 160 latitanti, tutti in missioni in cui i suoi operatori hanno giocato un ruolo fondamentale sia durante le spesso lunghe ed estenuanti fasi investigative, sia nelle più tecniche e rischiose fasi d' intervento. Oltre a questi risultati già di per se rilevanti, si tralascia di menzionare gli innumerevoli arresti, denunce, rinvenimenti di refurtiva, armi e droga, o anche le centinaia di casolari e ovili controllati, bonificati e schedati negli archivi del Gruppo Operativo Calabria.

  5. #25
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    Un sentito ringraziamento a Futuro Allievo CC x l'articolo...
    Mooooooooooolto interessane...

  6. #26
    Soldato L'avatar di tony__88
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    non venivo su questo post da una vita..quasi ci avevo perso le speranze.... un sentito grazie per le info postate ...
    14° corso biennale ...NEI SECOLI FEDELE...

  7. #27

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    Mi fa piacere che le informazioni postate siano state utili ed interessanti; questo reparto (inteso anche quello sardo) è affascinante sia per le attività che svolge, sia perchè pur essendo un reparto speciale è meno menzionato rispetto agli altri reparti e scarseggia di informazioni reperibili sulla struttura, sulla selezione, sulle armi in dotazione ecc. tutto ciò aumenta la mia voglia di entrare nell'Arma e poi chissà un giorno...

  8. #28
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    come si può entrare a far parte dei cacciatori se non si è un carabiniere ma un militare dell'esercito?

  9. #29
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    Non si puo...devi essere un CC

  10. #30
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    ma se io superassi il corso per allievi carabinieri ma non quello per diventare cacciatore, rimarrei un normale carabiniere e perderei il posto nell'esercito?

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