L’uomo diventa spesso ciò che crede di essere. Se continua a dire che non si riesce a fare una certa cosa, è possibile che alla fine si diventi realmente incapaci di farla. Al contrario, se ho fiducia di poterla fare, acquisterò sicuramente la capacità di farla, anche se, all’inizio, magari non ne sono in grado.
Gandhi
الجاهل عدو نفس
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Hai fatto la leva militare e adesso cerchi commilitoni? Meetsoldier.it
oohh Criope cm st? tt ok? ahhahahahhahahahahha
Sappiano tutti che oggi abbiamo la lingua italiana grazie a dei grandi poeti, in primis il papà della lingua italiana Dante, per poi seguire con Petrarca e Boccaccio, questi sono i padri della lingua italiana. Possiamo metterci anche Manzoni dentro e perchè no.
Oggi la lingua italiana qui da noi almeno lo sa il 95% della popolazione italiana cioè quella popolazione che lo sa scrivere almeno discretamente.
Poi vabbè c'è gente che lo sa scrivere correttamente, ma non pensiate che tutti lo sanno scrivere alla perfezione.
Il lessico della lingua italiana è descritto oggi da numerosi dizionari, impostati secondo criteri moderni, che includono circa 150.000 parole di uso consolidato. Alcuni dizionari addirittura arrivano a 800.000 lemmi (tanti direi), ma recenti studi stimano essere non più di 5.000 le parole di uso quotidiano nella lingua parlata.
Per quanto riguarda gli SMS che dire, si parlava che prima o poi ci sarà un'evoluzione della nostra scrittura grammaticale, cioè tutte quelle parole che noi abbreviamo su sms tipo xkè, nn, nnt, tt, gg (quest'ultimo lo si usa molto frequentemente nello scrivere per esempio 60 gg da fattura.
Poi dipende tutto da come l'insegnano a scuola lo scrivere della lingua italiana.
Io a volte sugli sms scrive le parole per esteso, ma a volte devo anche abbreviare per fare in fretta.
Beh...non sono d'accordo. E se uno navigasse dal cellulare?
Non cambierebbe nulla... la scrittura abbreviata serve agli sms per risparmiare di scrivere 2 o 3 messaggi che si pagano l'uno. Ma quando si naviga di certo non c'è il problema di dover fare attenzione a non superare il limite di lettere per ogni messaggio. E anche se la navigazione da cellulare è a tempo, non c'è chissa quale spreco di tempo a scrivere "che" piuttosto che "ke" o "quando" piuttosto che "qnd".
L’uomo diventa spesso ciò che crede di essere. Se continua a dire che non si riesce a fare una certa cosa, è possibile che alla fine si diventi realmente incapaci di farla. Al contrario, se ho fiducia di poterla fare, acquisterò sicuramente la capacità di farla, anche se, all’inizio, magari non ne sono in grado.
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Concordo con l'usare la lingua Italiana invece che assurde abbreviazioni... e se me lo consentite, vorrei copiarvi qui una simpatica discussione che avevo iniziato in un altro forum vedendo le miriadi di errori grammaticali che si leggono. Dato che pure qui abbondano (e mi viene l'orticaria a leggerle ) metto qualche lezione di grammatica spicciola per cercare di limitare gli errori ihihih
Iniziamo da una cosa basilare: "Ho" oppure "o" ? Niente a che fare con l'H2O!!! (che sarebbe l'acqua, per chi non lo sapesse...)
A qualcuno possono sembrare delle sigle scientifiche, invece son vere e proprie parole portanti nella nostra lingua!
"Ho": da pronunciarsi con una ò aperta, come se fosse accentata. Fa parte delle coniugazioni del verbo AVERE (io ho, tu hai, egli-ella-esso ha, ecc...).
Si usa nelle frasi possessive (=possedere qualcosa) o nei verbi composti (formati da due verbi di solito per formare il tempo al passato)
Esempi:
Io HO (posseggo/possiedo) un gatto.
Io HO MANGIATO (verbo al passato) un tifoso avversario.
"o": da pronunciarsi con una o chiusa, avvicinando le labbra della bocca per lasciare un più piccolo spazio aperto, creando così questo dolce suono.
Viene usato per fare delle distinzioni.
Vediamo un esempio:
- Sei un Carabiniere O un Poliziotto? [ps: poliziotto va con una z sola!!!]
- Hai (notare l'uso dell'H per il tempo al passato) giocato a calcio O a basket?
Altra cosa, si scrive PIUTTOSTO (tutto attaccato) non più tosto... che sarebbe un comparativo.
Esempi:
Lele è più tosto di me.
Piuttosto che andare a cena fuori, mi autoinvito a casa di Criope per cucinargli il fegato alla veneziana. (spero che gli piaccia almeno eheheh)
Vediamo ora l'uso di -gli e -le
-gli è da usarsi nel caso ci si riferisca a persone di sesso maschile (uomini) o nel plurale in alcuni casi.
-le a persone di sesso femminile
Esempi:
Vado a portarGLI (a LUI!!!) una sciarpa della tifoseria avversaria.
Vado a portarLE (a LEI!!!) le mie scuse per averLE rubato la sciarpa.
ihihi spero di non urtare la sensibilità di nessuno
Professoressa, grazie
è solo un post per divertirsi un po' dai, però penso faccia anche comodo a qualcuno
(ieri su un giornale locale c'era un articolo che parlava di un concorso per entrare nella Polizia locale, 61 iscritti e 61 bocciati a causa di ignoranza grammaticale...)
ahahahah... mi hai fatto morir dal ridere Asics3 (notare bene che ahah va scritto con l'h dopo la a perchè è una risata... ha invece sarebbe verbo avere... )
Scherzi a parte, non è che bisogna trasformare la discussione in una critica ad una presunta ignoranza grammaticale degli utenti... anzi, per fortuna la qualità media è alta.
Ci riferiamo invece alle abbreviazioni da SMS che vengono usate nel linguaggio comune "imbruttendolo".
Ecco il perchè del "NoKappa io scrivo in italiano"
L’uomo diventa spesso ciò che crede di essere. Se continua a dire che non si riesce a fare una certa cosa, è possibile che alla fine si diventi realmente incapaci di farla. Al contrario, se ho fiducia di poterla fare, acquisterò sicuramente la capacità di farla, anche se, all’inizio, magari non ne sono in grado.
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Personalmente pure negli sms scrivo in italiano corretto. Per questione di principio. Se parlo italiano, scrivo in italiano. Dalla cartolina, al documento ufficiale, al sms.
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