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Discussione: Agenti vittime degli incidenti in costante crescita

  1. #1
    Utenti Storici L'avatar di CISCONE
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    Predefinito Agenti vittime degli incidenti in costante crescita

    apro questa discussione per parlare di un ulteriore rischio che prevede il nostro lavoro (qualsiasi divisa si indossi, come si puo vedere dall'articolo), alla faccia di chi non capisce che non siamo semplici impiegati comunali e che qualcosa in piu di loro la rischiamo...giusto qualcosa!


    Agenti vittime degli incidenti in costante crescita
    Caduti nell'adempimento del proprio dovere, ovvero "morti sul lavoro". Mentre restano ancora da chiarire le cause dello schianto tra due auto avvenuto sulla strada provinciale vicino a Bitonto, che è costato la vita a una giovane 21enne mamma di una bambina di 18 mesi, all'ispettore capo Gabriele Schino e all'assistente capo Adriano Epifani (e il ferimento di un altro agente), si fa sempre più pesante il tributo di sangue pagato dalle forze dell'ordine sulle nostre strade.


    A richiamare l'attenzione sul fenomeno è l'Associazione Amici Sostenitori Polizia Stradale che ricorda come il Reparto Prevenzione Crimine sia rimasto particolarmente colpito dalle sciagure stradali: il 26 settembre 2008, nei pressi di Casapenna (Caserta), una pattuglia del reparto "Piemonte" con a bordo l'assistente capo Francesco Alighieri, 41 anni, e il sovrintendente Gabriele Rossi, di 32, al termine di un inseguimento di un'auto che non si era fermata all'alt in un posto di blocco tra Nola e Villa Literno si schiantò prima contro una struttura in cemento e poi contro un albero.

    Entrambi i poliziotti riportarono gravissime ferite e morirono poco dopo il ricovero in ospedale, mentre il terzo agente a bordo dell'auto, rimasto gravemente ferito, è sopravvissuto ed è nuovamente in servizio nella Polizia di Stato.


    Questo è soltanto un esempio poiché dal 2000 l'Asaps ha calcolato che, nella sola Polizia di Stato, i caduti in servizio sono stati 84, 57 dei quali (66,9%) in incidenti stradali.

    "Un
    rischio, la strada - sottolineano all'Asaps - che non risparmia nessuno: nemmeno poliziotti esperti come un 55enne".


    Dall'inizio del 2010 il monitoraggio dell'osservatorio "Il centauro/Asaps" ha registrato la morte in servizio di sette operatori di polizia, tra cui cinque poliziotti, un carabiniere e un agente di polizia locale. I feriti gravi in questo tipo di incidenti sono stati invece in tutto 49. Sul suo portale l'Asaps ha dedicato numerosi approfondimenti sugli incidenti stradali che vedono coinvolte le forze dell'ordine e rilancia l'appello all'utilizzo delle cinture di sicurezza in servizio.

    Fonte: Repubblica
    Si sta come, d'autunno, sugli alberi, le foglie.

    Il Stai cercando un amico di Naja?

  2. #2
    Sergente L'avatar di Pippos
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    Il nostro lavoro è pericoloso per tanti motivi, per questo bisogna amarlo per farlo, mi dispiace tantissimo per queste vicende.
    Quando si sale su un auto di servizio per l'intero turno si deve essere a conoscenza che potrebbe capitare qualunque cosa, io sono un motociclista e tante tante volte ho rischiato di farmi male sul serio è una mia scelta e sono contento cosi, come dice giustamente l'asaps la strada è un pericolo.. anche per i poliziotti... Io penso molto molto di più per noi.
    Saluti

  3. #3
    Utente Expert Corpi Polizia Locale L'avatar di Blushield
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    Citazione Originariamente Scritto da Pippos Visualizza Messaggio
    Il nostro lavoro è pericoloso per tanti motivi, per questo bisogna amarlo per farlo, mi dispiace tantissimo per queste vicende.
    Quando si sale su un auto di servizio per l'intero turno si deve essere a conoscenza che potrebbe capitare qualunque cosa, io sono un motociclista e tante tante volte ho rischiato di farmi male sul serio è una mia scelta e sono contento cosi, come dice giustamente l'asaps la strada è un pericolo.. anche per i poliziotti... Io penso molto molto di più per noi.
    I colleghi della stradale hanno contro anche il fattore velocità. Operare per un sinistro od un controllo in autostrada con bolidi che viaggiano ben oltre i 130 K/h è estremamente rischioso, infatti è la "sezione specializzata" delle FF.OO. più colpita, aimè, da tali nefasti eventi.

  4. #4
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    Sono dispiaciuto per quei Colleghi! La sicurezza è essenziale, però andrebbe messa in pratica da tutti gli utenti della strada. Se viene a mancare da uno delle due parti, intese come FF.PP. ed utenti della strada la controparte si trova inevitabilmente in pericolo

  5. #5
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    Ultimamente nelle lezioni sull'aggiornamento professionale si batte molto su questo tasto.
    Quando facciamo un intervento oppure anche un semplice servizio di posto di controllo per strada, pensiamo prima alla nostra sicurezza.
    Ci sono degli accorgimenti da prendere, dettati anche dalle esperienze tragiche di cronoca che vediamo.
    Intanto c'è tutta una segnaletica da adottare, nel caso di posto di controllo, per metterlo in sicurezza.
    Il collega ci diceva che il magazzino è pieno di questi cartelli m nessuno li va a ritirare.

  6. #6
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    Poco tempo fa, sentivo di quel Collega della Stradale (mi sembra di Tivoli) che durante un posto di controllo è stato investito e successivamente deceduto a causa di una donna che si era distratta per recuperare il telefonino che le era caduto ai piedi durante la guida.
    Ora, voglio dire è giustissimo da parte nostra adottare tutti gli strumenti necessari per stare in sicurezza, birilli, cartellonistica, pettorine se in tempo di notte ma se poi si muore per la distrazione di terzi ci si accorge che non va bene niente di tutto ciò. Vuol dire che forse che occorre stringere ancora di più sulle limitazioni durante la guida per obbligare i conducenti a stare più attenti? Penso che non si dovrebbe arrivare a tanto ma che piuttosto andrebbero stimolate le coscienze delle persone affinchè capiscano ciò che può comportare guidare una macchina distrattamente.
    Certo, questo non è l' unico motivo per il quale su strada siamo in pericolo, ma è da questo che parte tutto...dalla sicurezza!
    Ultima modifica di Elite; 29-09-10 alle 08: 07

  7. #7
    Sergente L'avatar di Pippos
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    Sicuramente, io quello che dico sempre agli agenti... la sicurezza dell'operatore prima di tutto e subito dopo l'intervento dove ci si sta portando, ma sempre prima la sicurezza di chi opera!
    Saluti

  8. #8
    Utenti Storici L'avatar di lupo90
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    Il vigile in coma, la Procura: la strada è una giungla

    UDINE. Voleva far allacciare la cintura di sicurezza ai due bambini che viaggiavano in auto insieme al nonno. Per questo motivo, il vigile 41enne Alain Patrick Danussi si trova adesso ricoverato in coma nel reparto di terapia intensiva del Santa Maria della Misericordia. E il procuratore capo, Antonio Biancardi, non ci sta: «Ormai è una giungla - tuona -. La gente ha sempre fretta, corre o si distrae e le conseguenze spesso sono terribili». Da quando è arrivato a Udine, Biancardi sta portando avanti una vera e propria battaglia contro gli incidenti stradali. «Ma non credo di poterla proseguire, non abbiamo mezzi adeguati per garantire l’ordine pubblico - spiega amareggiato -. Non abbiamo auto, persone e strumenti (come l’autovelox) a sufficienza. Eppoi fino a quando non riusciremo a far applicare il massimo della severità nelle pene, temo che non cambierà nulla. Per arrivare un secondo prima a destinazione si infrangono tutte le regole e non si rispetta il prossimo, purtroppo manca educazione stradale».
    A conferma della denuncia di Biancardi il fatto che l’auto della polizia stradale arrivata per effettuare i rilievi in via Pozzuolo, proveniva da Tolmezzo. L’unica pattuglia a disposizione della stradale di Udine infatti era impegnata. «Ma spesso - raccontano i poliziotti - non c’è nemmeno quella. L’età media del personale in servizio poi è sempre più alta». Così capita che anche per un incidente che si verifica nella Bassa friulana, a meno che non ci siano i carabinieri disponibili, viene chiamata la Polstrada di Tolmezzo. Che arriva appena può e si sobbarca a ogni turno centinaia di chilometri.
    Dai primi rilievi effettuati venerdì, sembra che la Matiz Chevrolet che ha travolto prima il vigile e poi ha centrato l’altra Matiz ferma in sosta non avesse una velocità adeguata. All’uomo che era al volante, l’udinese di 71 anni E. M., verrà quindi contestata la velocità pericolosa. In Procura verrà invece aperto un fascicolo a suo carico per lesioni colpose. E nei prossimi giorni dall’ospedale di Udine, dove è stato ricoverato dopo lo scontro, arriverà anche l’esito delle analisi che stabiliranno se quando era al volante aveva assunto alcolici o droghe. Sicuramente il sole, basso all’orizzonte, gli ha impedito di vedere il vigile che era fermo dietro all’auto in sosta insieme al nonno per controllare i documenti. E così Danussi è stato centrato in pieno mentre il nonno è rimasto illeso e i suoi due nipoti se la sono cavata con qualche botta e un grande spavento. Il vigile, che abita a Pasian di Prato, si trova in coma farmacologico ed è ricoverato in terapia intensiva. Solo nei prossimi giorni i medici scioglieranno la prognosi che al momento resta riservata.

    Fonte: Messaggero Veneto
    Auguri di pronta guarigione al collega!

    Riesumo questa discussione perché siamo esposti tutti i giorni a tanti rischi, a volte ci può andare bene altre come molti colleghi anche di altre forze ci lasciamo la vita.. Ma come possiamo risolvere? Aldilà degli incidenti per le alte velocità, ma quello che mi colpisce è quando colleghi vengono investiti o scaraventati chissà dove.. Tutti facciamo viabilità, tutti facciamo posti di controllo.. La nostra forza(PolLoc) in alcune città(molte) manca proprio di una formazione specifica per lo stare in strada, ma è dove passiamo il 90 % del nostro tempo.. Invidio la Polizia Stradale e gli altri corpi per i meeting di lezioni teorica per discutere di questi punti..

    Colgo l' occasione per ricordare tutti i colleghi di ogni forza e grado vittime della strada..
    Ultima modifica di lupo90; 31-10-11 alle 14: 19
    Scherzando si può dire di tutto, anche la verità. S. Freud

    Presentati nella sezione
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  9. #9
    Maggiore
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    mi associo agli auguri di pronta guarigione.
    quando si tratta di rimboccarsi le maniche e incominciare a cambiare,vi è un prezzo da pagare,ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare

  10. #10
    Capitano L'avatar di altairV
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    Auguri al collega nonchè mio concittadino.

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