Il vigile in coma, la Procura: la strada è una giungla
UDINE. Voleva far allacciare la cintura di sicurezza ai due bambini che viaggiavano in auto insieme al nonno. Per questo motivo, il vigile 41enne Alain Patrick Danussi si trova adesso ricoverato in coma nel reparto di terapia intensiva del Santa Maria della Misericordia. E il procuratore capo, Antonio Biancardi, non ci sta: «Ormai è una giungla - tuona -. La gente ha sempre fretta, corre o si distrae e le conseguenze spesso sono terribili». Da quando è arrivato a Udine, Biancardi sta portando avanti una vera e propria battaglia contro gli incidenti stradali. «Ma non credo di poterla proseguire, non abbiamo mezzi adeguati per garantire l’ordine pubblico - spiega amareggiato -. Non abbiamo auto, persone e strumenti (come l’autovelox) a sufficienza. Eppoi fino a quando non riusciremo a far applicare il massimo della severità nelle pene, temo che non cambierà nulla. Per arrivare un secondo prima a destinazione si infrangono tutte le regole e non si rispetta il prossimo, purtroppo manca educazione stradale».
A conferma della denuncia di Biancardi il fatto che l’auto della polizia stradale arrivata per effettuare i rilievi in via Pozzuolo, proveniva da Tolmezzo. L’unica pattuglia a disposizione della stradale di Udine infatti era impegnata. «Ma spesso - raccontano i poliziotti - non c’è nemmeno quella. L’età media del personale in servizio poi è sempre più alta». Così capita che anche per un incidente che si verifica nella Bassa friulana, a meno che non ci siano i carabinieri disponibili, viene chiamata la Polstrada di Tolmezzo. Che arriva appena può e si sobbarca a ogni turno centinaia di chilometri.
Dai primi rilievi effettuati venerdì, sembra che la Matiz Chevrolet che ha travolto prima il vigile e poi ha centrato l’altra Matiz ferma in sosta non avesse una velocità adeguata. All’uomo che era al volante, l’udinese di 71 anni E. M., verrà quindi contestata la velocità pericolosa. In Procura verrà invece aperto un fascicolo a suo carico per lesioni colpose. E nei prossimi giorni dall’ospedale di Udine, dove è stato ricoverato dopo lo scontro, arriverà anche l’esito delle analisi che stabiliranno se quando era al volante aveva assunto alcolici o droghe. Sicuramente il sole, basso all’orizzonte, gli ha impedito di vedere il vigile che era fermo dietro all’auto in sosta insieme al nonno per controllare i documenti. E così Danussi è stato centrato in pieno mentre il nonno è rimasto illeso e i suoi due nipoti se la sono cavata con qualche botta e un grande spavento. Il vigile, che abita a Pasian di Prato, si trova in coma farmacologico ed è ricoverato in terapia intensiva. Solo nei prossimi giorni i medici scioglieranno la prognosi che al momento resta riservata.
Fonte: Messaggero Veneto
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