parcheggiatore abusivo che lavora in una zona disciplinata da sosta a pagamento, usa riservare i posti ai suoi clienti fissi, per poi curare loro, una volta che lasciano l'auto in sosta (generalmente tutto il giorno in quanto lavorano nei pressi) l'apposizione dei tagliandi di pagamento per il minimo di tempo consentito (15 min) quando passa il controllo (mediamente 2 volte il dì). Quindi il cliente, pagando tale "servizio" si trova a risparmiare notevolmente rispetto alla spesa che dovrebbe affrontare regolarmente.
Ovviamente il tizio è nullatenente per cui non ha un patrimonio aggredibile ed i verbali ex art. 15 bis cds non lo infastidiscono minimamente...
Ovviamente, oltre al mancato introito del concessionario il parcheggio, tale sistema causa un danno anche agli altri utenti.
Secondo voi sarebbe ravvisabile la truffa ai danni del concessionario, in concorso con i "clienti" fissi?
grazie
@ADRYXX
Ho riunito il tuo topic alla discussione principale: in essa troverai alcune risposte alle domande che hai fatto.
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Nelle città del sud purtroppo, forse per motivi di sopravvivenza, è molto usuale questo lavoro irregolare, comunque sia è una lotta inutile, poiché quando questi signori vengono verbalizzati amministrativamente non gli importa un baffo poiché la maggior parte sono nulla tenenti.
Se vengono denunciati per estorsione o quant'altro la stessa cosa, solo lavoro per gli avvocati.
L'unica cosa secondo me da fare per tutelare magari le zone cittadine più in vista per motivi di turismo sarebbe quelli di anticipare la loro presenza con delle pattuglie già sul posto, vediamo poi se non se ne andranno. Ma ciò ovviamente richiede personale, impegno e costanza....
Certo, qui al nord il problema si presenta molto meno in questa forma organizzata e molto di più con i classici parcheggiatori che ti chiedono, in modo più o meno insistente, la moneta indicandoti il posto libero. In questo caso però l'intraprendente parcheggiatore si è creato una clientela fissa che gli lascia in custodia l'auto per tutto il giorno ad una cifra ben più conveniente del parcometro, e lui fa in modo di esporre il tagliando di pagamento corrispondente al minimo possibile (15 minuti) solo al passaggio del controllo, il quale in quel momento, pur consapevole dell'inciucio, formalmente non riscontra irregolarità. Ovviamente impedisce il parcheggio ad altri utenti se i suoi clienti fissi devono ancora arrivare... Quindi, in definitiva, verrebbe da inquadrare il tutto nella truffa, ma non riesco a definire "l'errore" che, mediante gli artifizi o raggiri, il reato richiede.
Ma come fa?
Intravede a distanza i controllori/fa alla macchinetta un tot di biglietti da 15'/corre alle "sue"auto in sosta(aperte)/mette i biglietti sul cruscotto/aspetta li fermo immobile il prossimo giro?
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tieni conto che i clienti fissi saranno 10-12 (a 10€/dì) e, tra il trovare il posto a tutti man mano che arrivano (l'automobilista tranquillamente E D I T l'auto dove capita se in quel momento non c'è posto,lasciandogli la chiave...) e fare i biglietti ogni volta che passa il controllo (1 o 2 volte al giorno), la giornata se la guadagna abbondantemente!
Ultima modifica di Orange; 10-03-17 alle 18: 59
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