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Discussione: La nuova Componente Unica della Croce Rossa

  1. #51
    Tenente L'avatar di asics3
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    E' stato deciso di unire la discussione aperta da Wolf con quella sulla C.U.
    Potremo pertanto continuare qui.
    ex VVF volontaria; In Croce Rossa: Autista-Soccorritore dipendente e volontaria, Unità Cinofila per ricerca dispersi superficie-maceria-valanga, ex Delegata gruppo giovanile, operatrice TLC, operatrice PostoMedicoAvanzato.



  2. #52
    Caporale L'avatar di Wolf
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    Citazione Originariamente Scritto da Mande Visualizza Messaggio
    Che poi la componente unica è già operativa su gran parte del territorio nazionale... si tratta solo di formalizzarla...
    questo mi giunge nuovo... da che sapessi io era attiva in via sperimentale solo in trentino. mi sono perso qualcosa?

  3. #53
    VxVendetta
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    Questo il messaggio apparso nel sito della CRI, il commissario Rocca parla del futuro della Croce Rossa dopo il tanto temuto 4 novembre (e tenta di giustificare alcune magagne):



    Sinceramente economia, competitività e privatizzazione sono parole che nel nostro ambiente non vorrei nemmeno sentire. I privati hanno creato la più grande crisi economica della storia e gli stati mettono in mano ai privati il destino del mondo e la soluzione della crisi stessa. Un po' come se alla fine della seconda guerra mondiale avessero messo Hitler a capo delle Nazioni Unite (fortuna che s'era ammazzato prima).
    Ultima modifica di VxVendetta; 28-10-11 alle 14: 37

  4. #54

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    Citazione Originariamente Scritto da VxVendetta Visualizza Messaggio
    Sinceramente economia, competitività e privatizzazione sono parole che nel nostro ambiente non vorrei nemmeno sentire.......
    Sono parole che DOVRAI sentire sempre più spesso se la CRI vorrà sopravvivere e godere di buona salute.

    ECONOMIA:
    guerra agli sprechi, ai buchi di bilancio, alla gestione selvaggia...... non sono cose campate in aria, sono parte dell'economia "della serva", non puoi pretendere che il tuo bilancio famigliare sia attivo se continui a buttare il cibo, sprecare risorse, consumare corrente per nulla, comprarti vestiti nuovi etc etc....un centesimo non buttato sarà un centesimo guadagnato a fine anno sul tuo bilancio famigliare....e la CRI non si salva da questo paragone semplicistico.....
    Buchi di bilancio sono un'ennesima voce che fa traballare la bilancia delle entrate/uscite.......sempre paragonando il bilancio famigliare, non puoi guadagnare 1000 euro di stipendio e spenderne 1500.....alias se hai entrate tali da permetterti dipendenti e spese , bene....altrimenti ii tagli si dovranno fare , per il bene del "bilancio famigliare" (così per capirci meglio....)

    COMPETITIVITA':
    essere competitivi...offrire servizi per le convenzioni in maniera tale da ingrossare la voce entrate, se vi è una buona economia si potranno fare buone offerte alias si potranno conquistare ottimi contratti; senza contratti/convenzioni non si va da nessuna parte, allo stato attuale per molti comitati sono quasi la unica voce di entrate......

    scusatemi se sono stato sintetico ma scrivo da un cellulare.....
    BASTA BATTUTE, DEVO ESSERE SERIO IN QUESTO FORUM !!

  5. #55
    Caporale
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    A dire il vero la parola ECONOMIA è usata in tutte le associazioni internazionali, e pure nelle religioni.

    Senza soldi non organizzi nulla, e anche se questi soldi giungono da donazioni (fundraising) devi sempre mantenere un bilancio in attivo. I debiti non piacciono a nessuno.

  6. #56
    VxVendetta
    Guest

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    Vi dirp, avrete anche ragione, io sarò pure imbecille, ma,ahimè non la penso così.

    La CRI è un servizio a perdere. Grazie, bella forza, è un servizio pubblico. Nemmeno le volanti generano introiti, eppure nessuno penserebbe mai di privatizzare la polizia di stato, o di mettere le chiamate alla polizia a pagamento.

    Quando la gente sta male va in ospedale, che ora non è più ospedale, ma AZIENDA (e quindi servizio lucrativo, piaccia omeno) Ospedaliera.

    Quando la gente non ha più nessuna speranza viene in sede CRI. SIamo, da 150 anni, quelli che muoiono perfino dopo la speranza, siamo l'ultima spiaggia di migliaia di persone. E siamo necessari, perchè, piaccia o meno a chi vuol far credere che il nostro paese sia tutto luci, siamo quelli che tendono la mano anche a chi non può metterci dentro dei soldi ma potrà solo stringerla, e con una forza che nessuna banconota potrà mai dare.

    E cosa facciamo?

    Diciamo che non possiamo più fare visite mediche ai senzatetto perchè dobbiamo far pagare pure noi il tiket?

    Diciamo che no, niente più pasta ai poveracci, devono pagarcela.

    Diciamo che no, niente più pronto farmaco ai vecchietti che non tirano a fine mese, perchè anche quello è un servizio da pagare?

    Che cosa diventiamo? una croce azzurra buona solo a farsi dare 45 euro per ogni Trasporto Infermo? Un taxi per decrepiti borghesi che vogliono vantarsi con gli amici del bridge che hanno i soldi non per il taxi, ma l'ambulanza privata? Una croce verde che si fa pagare 180 euro per mandare un equipaggio alla sagra di salsiccia e chianti?

    Diventiamo un'azienda che della croce rossa ricicla il simbolo, non dissimile da una qualsiasi attività lucrativa, con la sola differenza da essere pure gli unici fessi ad avere una Partita Iva senza guadagnarci nulla? Un comodato d'uso sociosanitario? Un leasing? Tra l'altro in calze a rete e minigonna sto malissimo, sul terraglio fa freddo e non mi pare la tenuta ideale per fare una RCP.

    Certo si sa...l'utopia è rimasta la gente è cambiata la risposta ora è più complicata.
    Ultima modifica di VxVendetta; 31-10-11 alle 00: 43

  7. #57

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    Citazione Originariamente Scritto da VxVendetta Visualizza Messaggio
    siamo l'ultima spiaggia di migliaia di persone.
    Questo è poco ma sicuro.

  8. #58
    Caporale
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    VxVendetta, secondo me la vedi in maniera troppo lugrube.

    Il fatto di diventare una Onlus prevede già a priori che i servizi su cui spendi danaro, vadano ad alimentare attività in perdita.

    Succede pure nella croce bianca della mia città, la quale da decenni ha surclassato la croce rossa come attività sociali e di ambulanza.
    Tantè che si chiama "opera pia croce bianca".... essa raccoglie fondi e li investe a fondo perduto in attività sociali.

    Fino ad ora questa attività hanno sempre ripagato, tantè che gli "sponsor" e i "donatori" li hanno sempre trovati; però è ovvio che senza soldi non vai da nessuna parte.

    Economia, nel messaggio di rocca, significa: "evitare di indebitarsi", ovvero "evitare di dover alimentare qualche banca creditrice con immobili frutto di lasciti testamentari".

    Se io dovessi donare alla CRI una villa, gradirei che questa venisse adottata come casa di cura, non come mezzo per ingrassare qualche banchiere.

  9. #59
    VxVendetta
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    Una ONLUS, appunto. SIamo una forza statale e diventiamo una ONLUS...Ok io gioco spesso con le parole e ho una concezione quasi sovietica della distinzione tra ciò che è statale e ciò che non lo è...ma diciamo che alla bandierina italiana sul braccio ci tengo abbastanza.

    Io non ho nulla contro le realtà private figurarsi (a parte croce verde,ma da me siamo come cc e pds nei vecchi film :P e croce azzurra perchè sono dei criminali e avendoci lavorato posso dirlo tranquillamente).

    La mia paura è la degenerazione dei servizi che ti ho detto, per non parlare di una netta settorialiazzazione delle varie realtà, con persone mettiamo del gruppo di Venezia che non possono andare a Treviso a fare il corso Settore Emergenza (che Venezia non avrà mai, come Treviso non avrà mai l'OPSA), e con la fine dei volontari che si spostano da regione a regione per aiutare in caso di disastri.

    Privatizzare vuol dire anche ghettizzarsi ognuno nel suo piccolo, secondo me.

  10. #60
    Caporale
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    Citazione Originariamente Scritto da VxVendetta Visualizza Messaggio
    Una ONLUS, appunto. SIamo una forza statale e diventiamo una ONLUS...Ok io gioco spesso con le parole e ho una concezione quasi sovietica della distinzione tra ciò che è statale e ciò che non lo è...ma diciamo che alla bandierina italiana sul braccio ci tengo abbastanza.

    Io non ho nulla contro le realtà private figurarsi (a parte croce verde,ma da me siamo come cc e pds nei vecchi film :P e croce azzurra perchè sono dei criminali e avendoci lavorato posso dirlo tranquillamente).

    La mia paura è la degenerazione dei servizi che ti ho detto, per non parlare di una netta settorialiazzazione delle varie realtà, con persone mettiamo del gruppo di Venezia che non possono andare a Treviso a fare il corso Settore Emergenza (che Venezia non avrà mai, come Treviso non avrà mai l'OPSA), e con la fine dei volontari che si spostano da regione a regione per aiutare in caso di disastri.

    Privatizzare vuol dire anche ghettizzarsi ognuno nel suo piccolo, secondo me.
    Io credo che tutto dipenda solo dalla mentalità con cui si gestiscono le situazioni.

    Basta vedere la realtà della Croce Rossa nelle altre nazioni, in america così come in inghilterra, e in altri paesi; croce rossa è un'associazione come tante altre. Ma legata a doppio filo allo stato di appartenenza grazie a una serie di leggi e regolamenti che hanno preso piede in 150 anni di storia, spesso garantendo un'esclusiva in diversi campi.

    Tantè che "l'american red cross" ha una convenzione stipulata direttamente dal congresso nei primi del '900, per i temi di protezione civile, su cui la croce rossa ha quasi l'esclusiva.

    Io ritengo e continuo a credere, che la trasformazione in ONLUS sarà solo un mero fatto burocratico. Una trasformazione "in legalese" che permetterà ai comitati di garantirsi una maggiore elasticità di gestione (vedi bilancio, gestione sede e mezzi, ecc.); ma alla fin fine rimaniamo volontari di croce rossa...., che per l'appunto è un corpo dello stato.

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