Sostanzialmente dipende dalla volontà propria dell'ufficiale, ma anche da chi è il proprio comandante diretto e dalle sue disposizioni: ci sono comandanti provinciali che fanno "trottare" i comandanti subalterni, come del resto "trottano" loro stessi, e ce ne sono altri a cui invece non interessa e quindi non richiedono particolare operatività; quello a cui mi riferivo io, 39° AS, era il discorso delle responsabilità; inoltre in tanti anni ho notato una certa "ignoranza", ovviamente non in senso dispregiativo ma nel senso puro di "ignorare", da parte dei ruoli subalterni nei confronti di ciò che fa l'ufficiale, delle proprie responsabilità, dei propri compiti; in molti sono convinti che fare l'ufficiale sia tutto rose e fiori quando in realtà, soprattutto in linea territoriale, fare l'ufficiale voglia dire stare 10-12 ore al giorno "al pezzo" sabato e domeniche inclusi per uno stipendio che, come 39° AS saprà, non sfiora neanche lontanamente quello di un M.A.s.U.P.S.(per quanto riguarda tenenti/capitani; con la "piccola dirigenza" le cose cambiano un pochino); ovviamente sto parlando di chi il proprio lavoro lo vuole fare al meglio e non di chi vuole esclusivamente "arrivare al 27".
In generale il comandate fornisce al proprio comando un'impronta che rispecchia se stesso ed il proprio modus operandi.
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