Premetto che posso solo immaginare (forse) i sacrifici e le delusioni in ambito trasferimenti, ma andrò contro corrente nonostante sarà un problema anche per me dato che sono pugliese; la colpa non è dell'amministrazione per i ritorni in alcune sedi, le forze armate e le forze di polizia hanno la maggior parte degli appartenenti nel centro/sud Italia, è facile comprendere che la polizia sia presente su tutto il territorio nazionale e che quindi la coperta è corta per tornare a casa e qualcuno al nord ci deve pur stare, l'amministrazione ci può fare poco se in questure ci siano domande di trasferimenti di centinaia di poliziotti per una manciata di posti che si liberano ad ogni giro di giostra. Comprendo anche il fastidio o lo sdegno nell'assegnazione di agenti in prova in sedi bloccate, ma è purtroppo un "male" necessario, ci sono questure e comparti nel centro/sud con un'età media (media!) di 50 anni, al nord ce ne sono invece con età media di 35/40 anni. Io ho avuto la fortuna di essere assegnato come prima destinazione in una questura pugliese e tocco con mano la realtà delle sedi di arrivo, con poliziotti monumentali dai quali c'è tantissimo da imparare che però accusano una certa età, le forze vengono meno e magari la maggior parte cercano un pò di pace dopo anni di sacrifici. Vedo gente con 30/35 anni di servizio che è ancora per la strada e poco sotto come anzianità ancora autisti, per fare un paragone a Milano ci sono agenti/agenti scelti che fanno i cp. Questo è il triste quadro, per quanto sia rognoso, è la realtà.
Dubito fortemente ci sia un altro lockdown simile al primo, gli effetti devastanti (per quanto necessari per la salute pubblica) che ha avuto ce li porteremo per molto tempo, un secondo farebbe collassare il sistema.In piu' in televisione e sui social non si legge altro che il paese che tornera' nuovamente in lockdown, che tutto è bloccato e che di conseguenza anche i corsi sono bloccati e tutto cio' fa pensare ad un destino gia' scritto.
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