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Discussione: Corazzieri

  1. #1
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    Apr 2008
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    Predefinito Corazzieri

    Chi sono i Corazzieri?

    E' certamente la statura il requisito che da sempre rende famosi i Corazzieri: d'altro canto occorre un'altezza di 190 centimetri perché un militare dell'Arma possa aspirare a far parte del Reggimento Corazzieri, diventando così uno degli "angeli custodi" del Presidente della Repubblica.

    Con sede a Roma nella Caserma Alessandro Negri di Sanfront, in Via XX Settembre, i Corazzieri hanno il compito primario di guardia d'onore e di sicurezza al Capo dello Stato, al Quirinale ed all'interno dei palazzi presidenziali, così come negli altri edifici che lo ospitano durante tutti gli spostamenti e partecipazioni alle cerimonie in forma ufficiale.

    In questi ultimi casi, i servizi assumono la denominazione di scorte d'onore e di sicurezza, con formazione e composizione variabili a seconda delle circostanze. Negli eventi di maggiore solennità, la scorta è a cavallo ed i militari indossano l'uniforme di gran gala. Nelle altre occasioni, invece, la motocicletta sostituisce i cavalli.

    Al Reggimento compete anche la guardia e la scorta d'onore al Presidente del Senato quando questi esercita le funzioni di Presidente della Repubblica a norma del primo comma dell'art. 86 della Costituzione.

    Quale unità speciale e parte integrante dell'Arma dei Carabinieri, il Reggimento adempie, comunque, anche ai servizi militari e di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica previsti dalle leggi e dai regolamenti dell'Arma.

    La Storia

    Emanuele Filiberto Duca di Savoia (1528-1580)Per rintracciare gli ideali precursori del reparto occorre risalire al 1383 circa, quando Amedeo VII, detto il Conte Rosso, affidò ad una guardia di Arcieri la vigilanza interna ed esterna della Casa Savoia, ed agli Scudieri le funzioni di addetti militari alla sua persona.

    Successivamente, il Duca Emanuele Filiberto detto Testa di Ferro riorganizzò il reparto in Guardia d'Onore, sempre con funzioni di sicurezza del sovrano, ed agli Arcieri venne affiancata, nel 1560, una Compagnia di Archibugieri a cavallo.

    Attorno al 1630 circa, il corpo contava circa 400 unità, suddivisi in quattro compagnie di cui una denominata Corazze di sua Altezza, che cominciò ad essere distinguibile per un monogramma ducale posto sul petto.

    Guardie del Corpo del periodo relativo al regno di Carlo Emanuele III di SavoiaGià in questa fase, oltre alle funzioni d'onore, scorta e vigilanza alla persona del sovrano, venne a consolidarsi quella di rappresentanza, anche nei confronti di personalità straniere nel corso di particolari manifestazioni e cerimonie.

    Con Vittorio Amedeo II di Savoia, sovrano dal 1675 al 1730, l'unità venne riordinata nella Guardia del Corpo e da allora, per circa un secolo, pochi furono i mutamenti nelle uniformi e nella composizione del reparto, impegnato nel normale compito istituzionale e nelle frequenti campagne di guerra, ove si distinse per valore e coraggio.

    A partire dal 1836, con la costituzione del Corpo dei Carabinieri Reali del 1814, per i quali le Regie Patenti già attribuivano occasionali funzioni di "accompagnamento delle Persone Reali", i compiti d'onore e di vigilanza ai palazzi del sovrano vennero progressivamente acquisiti proprio dai Carabinieri.

    Guardie del Corpo di Casa SavoiaNel volgere di pochi decenni e durante le campagne di guerra risorgimentali, riassumendo al meglio le peculiari doti di lealtà ed abnegazione richieste per lo svolgimento della particolare funzione, i Carabinieri finirono coi sostituirsi definitivamente alla Guardia.

    Dal 1868, le denominazione dell'unità si succedettero con frequenza: Corazzieri, Guardie d'Onore di Sua Maestà, Carabinieri Reali Guardie del Corpo di Sua Maestà, Drappello Guardie di Sua Maestà ed infine Squadrone Carabinieri Guardie del Re, nome rimasto invariato sino al termine del periodo monarchico e comunemente diffuso, per brevità, come Squadrone Corazzieri.

    Corazziere in tenuta di Gran GalaAttraverso numerose dimostrazioni di efficienza, attaccamento al dovere e devozione, i Carabinieri Guardie del Re continuarono a svolgere il servizio d'onore, di vigilanza e sicurezza alla persona del sovrano anche durante la guerra del 1915 - 1918, dividendosi tra l'area del fronte e la sede naturale nella Capitale.

    Quello dalla Prima alla Seconda Guerra Mondiale, è il periodo a partire dal quale venne ad affermarsi definitivamente l'impegno dello Squadrone nei servizi d'onore nel corso di visite da parte di sovrani o principi stranieri, capi di stato, membri del governo nazionale o di membri esteri ed altre personalità militari degli eserciti alleati.

    Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il 13 giugno 1946, all'esito del referendum istituzionale che sancì la nascita della Repubblica, Umberto II, prima di abbandonare il Quirinale e l'Italia, sciolse i Carabinieri Guardie del Re dal giuramento alla sua persona, ma non da quello di fedeltà alla Patria.

    Drappello di Corazzieri a cavallo (anni '20)Lo Squadrone Carabinieri Guardie, momentaneamente deposta l'ormai tradizionale corazza e sotto il nome di Squadrone Carabinieri a Cavallo proseguì in tal modo nell'attività di guardia al Capo Provvisorio dello Stato.

    L'11 maggio 1948, in occasione dell'insedia mento del Presidente Enaudi, venne deciso che i Carabinieri Guardie riassumessero la loro primitiva veste e denominazione, riapparendo in tutto il loro prestigio, ormai sintesi e continuità di una plurisecolare tradizione.

    1948 - Il neo Presidente della Repubblica Einaudi scortato da un drappello di CorazzieriNei decenni successivi, l'unità ha conosciuto ulteriori modifiche nella propria articolazione e lo Squadrone diventò, dal 1961 al 1965, prima Gruppo Squadroni, poi Comando Carabinieri Guardie del Presidente della Repubblica, quindi nel 1990 venne elevato a Reggimento Guardie della Repubblica cui il Presidente Cossiga volle che fosse ufficialmente affiancata la denominazione di Corazzieri, sino al 1992, con l'attuale configurazione in Reggimento Corazzieri.

    Nel 1978 venne concesso al Reparto la Bandiera di Guerra (stendardo di prescrizione per le formazioni montate) e nel 1986 lo Stemma Araldico.

    Il Reggimento dei Corazzieri

    on decreto del 24 dicembre 1992, il Presidente della Repubblica, On. Oscar Luigi Scalfaro, ha fissato l'attuale denominazione del reparto in Reggimento Corazzieri, articolato su:

    * Colonnello Comandante;

    * Ufficio Segreteria e Personale;

    * Gruppo Squadroni (con due Squadroni montati);

    * Reparto Comando per il sostegno logistico dell'unità;

    * Reparto di Sicurezza (con un Nucleo "operativo" ed uno di "protezione")

    * Servizio Amministrativo, Sanitario e Veterinario.

    Il Presidente della Repubblica Oscar Luigi SCALFARO, passa in rassegna un drappello di CorazzieriL'arruolamento dei Corazzieri non è diretto. Tutti i componenti del Reggimento sono carabinieri che, oltre al possesso del requisito fisico della statura, devono provenire da reparti dell'Arma dopo un periodo minimo di almeno sei mesi di servizio effettivo svolto con ottimo rendimento.

    L'aspirante viene promosso corazziere solo dopo il superamento di un tirocinio formativo che si conclude con il conseguimento delle specializzazioni che caratterizzano il suo particolare servizio a cavallo, in motocicletta e come addetto alla sicurezza del Capo dello Stato.

    Per mantenere ad un livello il più elevato possibile l'insieme di questi requisiti e per consentire di assolvere con l'indispensabile prestigio i loro compiti istituzionali, sempre oltremodo impegnativi non soltanto sotto il profilo formale, ma anche di sforzo fisico spesso prolungato, i Corazzieri vengono sottoposti ad un intenso addestramento in ogni settore, dalle esercitazioni tipicamente militari, allo studio delle discipline professionali, all'educazione fisica.

    Lo stemma Araldico

    Lo Stemma Araldico é stato concesso al Reggimento Corazzieri con D.P.R. del 24 dicembre 1986.

    Stemma Araldico del Reggimento CorazzieriE' formato da uno scudo bipartito, con quello di sinistra suddiviso in tre campi dai colori simboleggianti le città in cui i Carabinieri Guardie ed i Corazzieri hanno avuto sede: azzurro per Torino, argento per Firenze e rosso per Roma. Sovrapposta un'aquila nera caricata in cuore dallo scudetto ovale rosso con le lettere maiuscole "R" ed "I", abbinamento che vuole testimoniare la persistenza delle finalità istituzionali del reparto: la salvaguardia della suprema Autorità dello Stato con immutato impegno anche dopo il passaggio dalla Monarchia alla Repubblica avvenuto nel 1946.

    L'aquila nera è infatti simbolo di Casa Savoia mentre il monogramma "RI" è quello della Repubblica Italiana. La parte destra contiene gli stessi simboli che compaiono nello scudo dello Stemma Araldico dell'Arma dei Carabinieri: la branca di leone d'oro afferrante la serpe e la quercia sradicata d'argento, in campo azzurro e rosso.

    Lo scudo, sormontato dalla corona turrita, simboleggiante l'Italia ed ornante dal 1987 tutti gli emblemi di Forza Armata, è sostenuto da due leoni d'oro, da sempre sinonimo di vigoria, valore, eleganza e potenza e mutuati da quelli che compaiono sul cimiero dell'elmo e sulla corazza indossata con l'uniforme di gran gala.

    I leoni sostengono anche la bandiera nazionale e lo stendardo presidenziale che fiancheggiano lo scudo, insegne simbolo della funzione assolta dal reparto nei riguardi della suprema carica dello Stato. I "sostegni" appoggiano le zampe posteriori sulla lista posta sotto lo scudo e recante il motto "VIRTUS IN PERICULIS FIRMIOR", proprio del reparto sin dall'inizio del secolo.

    L'attuale stemma ha subito, rispetto a quello concesso nel 1986, due leggere modifiche degli ornamenti esterni nel 1990 e nel 1992, in conseguenza del cambiamento dello Stendardo Presidenziale.

    Le uniformi

    Le uniformi dei Corazzieri rispecchiano il regolamento del 1876, con alcuni lievi ritocchi del taglio dovuti all'evoluzione del costume militare.

  2. #2

    Predefinito Corazzieri

    scusate i corazzieri sn sl ufficiali?
    grazie in anticipo

  3. #3

    Predefinito

    no

  4. #4

    Predefinito

    Ho visto delle dimostarzioni del Reparto di sicurezza e sono rimasto molto colpito...simulavano la liberazione di un ostaggio tramite inserimento di un loro brick a mezzo barbettone mentre altra squadra copriva l avvicinamento tramite tiratori scelti ..."flash" e in pochi secondi avevano saturato tutto l ambiente usando ovviamente impact ammunition!!!

  5. #5
    Soldato L'avatar di TolsethY
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    hai un video ?
    La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro:
    leggerli in ordine è vivere,
    sfogliarli a caso è sognare.

    Impossible is Nothing

  6. #6

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    Se vai su youtube c è un video dedicato ai Corazzieri ,devi cliccare quello estratto dallo speciale del tg5 ,nel quale verso la fine c è uno stralcio della loro esibizione in assetto da combattimento con le tute operative come quelle del GIS.Calcola che gli operatori del Rep di Sicurezza hanno tutti il basico del GIS cioè 6 mesi di addestramento a Livorno quindi non sono delle pippe.Giudica tu vedendolo e dimmi!!!

  7. #7

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    .
    Ultima modifica di ilviki; 17-02-09 alle 11: 30

  8. #8

    Predefinito

    Non serve che tu lo chieda a nessuno perchè la dimostrazione l ho vista con i miei occhi nella loro caserma e nel video sono loro!!!

  9. #9
    Tenente L'avatar di tibidabo72
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    dato che sei stato da loro prova a chiedergli quanto si sentano carabinieri! e poi dimmi la risposta!

  10. #10
    Maresciallo L'avatar di valentina1991
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    Citazione Originariamente Scritto da tibidabo72 Visualizza Messaggio
    dato che sei stato da loro prova a chiedergli quanto si sentano carabinieri! e poi dimmi la risposta!
    Personalmente mi sentirei un manichino.
    *CC*

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