Originariamente Scritto da
Salentino
Si ricomincerà domani a setacciare il forese a sud della città alla ricerca della paracadutista: alle 20 e 30 pioggia e buio non hanno permesso di andare oltre. La ragazza, 22enne, appartiene al Battaglione reggimento trasmissione di Palermo. Si è lanciata con altri cinque militari decollati da La Spreta
RAVENNA - Alle 20.30 pioggia e buio hanno imposto la sospensione delle ricerche della paracadutista scomparsa nelle campagne a sud di Ravenna, lungo via Dismano. La donna si era lanciata con altri cinque militari dell'esercito per un'esercitazione. Erano decollati dall'aeroporto La Spreta di Ravenna. La soldatessa, 22enne, originaria di Trapani, appartiene al Battaglione reggimento trasmissione di Palermo. Si trattava di un lancio privato milite assistito.
L’esercitazione in cui era impegnata si chiama tecnicamente “Lancio vincolato sotto controllo”. Il paracadute in questi casi è legato all’aeroplano e si dispiega automaticamente appena ci si lancia nel vuoto. In caso di mancata apertura, esiste un sistema di emergenza attivabile manualmente dal paracadutista. E’ un lancio impegnativo effettuato con vela emisferica, più difficile da controllare rispetto a quelli ad ala vincolata. Altra difficoltà in fase di atterraggio: in questa modalità è impossibile toccare terra restando in piedi, serve un’apposita manovra per attutire l’impatto col suolo.
Un collega della 22enne dice di averla vista toccare terra. Questa affermazione alimenta le speranze di trovarla viva. Nel caso fosse atterrata in uno dei tanti bacini acquiferi nella zona, le possibilità di sopravvivenza per lei sarebbero state minime. Ma alla luce dei fatti non si esclude al momento nessuna ipotesi.
Alle ricerche hanno partecipato i vigili del fuoco, i carabinieri, la protezione civile, l'esercito e la polizia di stato. Intervenuti i sommozzatori da Bologna del corpo dei pompieri per scandagliare le acque dei bacini nei dintorni. Sin dalle 17.30, le forze dell'ordine hanno preso a setacciare l'area lungo il Dismano, a sud dell'asse Fosso Ghiaia-Borgo Faina. Monitorate cisterne, fienili, laghi, la Standiana, boschi e campi. Finché la luce del sole lo ha permesso, anche l'elicottero del 118 ha partecipato alle ricerche. Dall'aeroporto ravennate si sono alzati anche altri ultraleggeri per le ricerche aeree. Domani mattina si ricomincia.
Articolo di Federico Tosi
Fonte :
http://www.romagnanoi.it
Segnalibri