Citazione Originariamente Scritto da Raiden Visualizza Messaggio
Da ateo faccio fatica a immaginare di convertirmi, di iniziare a credere. Non c'entrano i peccati della chiesa e i suoi comportamenti sbagliati.
Il fatto è che non riesco proprio a crederci davvero, a sentire dentro di me che credo fermamente in Dio e in tutto il resto.
E per favore non iniziate a dire che gli atei sono tali perchè pazzi, stolti o "per partito preso": credo sia una differenza di mentalità, nient'altro.
Ogni individuo è unico come la sua storia e la sua vita quindi rispetto ad ogni singolo individuo, ogni generalizzazione è inappropriata.
Le mie affermazioni nel post precedente, sono molto ma molto generali e prendono spunto da discorsi fatti sul forum e nella vita comune. Si nota proprio che la "decisione" di essere ateo è presa per una errata interpretazione della chiasa in rapporto con Dio o da incongruenze che ci sono fra l'atteggiamento di alcuni componenti la chiesa con il messaggio evangelico.
Il fatto di essere ateo dipende moto anche dall'attenzione che uno pone sul significato della propria esistenza e su tutto ciò che ci circonda. Se uno parte con la convinzione: "non mi interessa", non riuscirà mai ad avere una risposta. La base essenziale è la ricerca personale ad esempio su cosa è il bene e cosa è il male. Come mai questa etica invece di un'altra? Perchè in ogni cultura o popolo, a prescindere dalla religione, c'è la percezione del bene e del male. Il fatto che è sbagliato uccidere un proprio simile è insito in ogni essere umano a meno che non ci siano deviazioni dovute a culture arcaiche non ben delineate.