Citazione Originariamente Scritto da CHI OSA VINCE Visualizza Messaggio
Ivito tutti i presenti a moderare i termini e a riportare la discusine sulle innovazioni portate dal decreto legislativo.
Egregio signor oronzo le Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana si chiamano così per legge pertanto hanno titolo a identificarsi come tali ed a svolgere le mansioni che gli attribuisce la norma stessa, inoltre esse prestano gratutamente la loro opera nelle strutture ospedaliere pubbilche in base ad apposite convenzioni tra le regioni e la Croce Rossa Italiana.
Altri sono gli infermieri generici, gli infermieri proffesionali, i dottori in scienze infermieristiche.
Sperando che sia chiusa questa sterile polemica, invito tutti a tornare all' orgomento d' origine.
Intanto ti invito a leggere bene, non ho capito ha chi ti sei rivolto con l'appellativo di egregio, se eri rivolto a me , io sono Orzocco, e se possibile di scrivere meglio, visto che gli infermieri erano detti , tempo fa "professionali", ma co una "F" soltanto, no tanto per mettere i puntini sulle i, visto che sei venuto fuori con questo intervento in maniera saccente.
Poi gli infermieri generici, ringraziando Dio, non esistono più, tra gli infermieri professionali, oggi si chiamano solo infermieri e i dottori in scienze infermieristiche, non vi è alcuna differenza sostanziale, se non che i "dottori" in quanto tale hanno in più i 2 anni di università per la laurea specialistica, ma se ti riferisci a quelli che fanno la "triennale", ripeto che non vi è differenza alcuna, sono totalmente equiparati nelle funzioni, visto che il piano di studi è uguale, l'unica differenza è nel fatto che se un infermiere col vecchio ordinamento vuole conseguire la specialistica, deve necessariamente iscriversi all'università e preparare a tesi.
Per quanto riguarda il modo di identificarsi delle IIVV della CRI, la legge dice che devono qualificarsi come IIVV della CRI, fatte salve per chi di loro è anche un infermiere vero,e non altrimenti.