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Risultati da 11 a 20 di 41

Discussione: Paramedici

  1. #11
    Tenente L'avatar di Alpenjager
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    Citazione Originariamente Scritto da orzocco Visualizza Messaggio
    Peccato però che in Italia i medici non facciano nessun tipo di tirocinio prima della laurea, figurarsi averli in ambulanza, loro cominciano a esercitare da quando fanno la specializzazione post laurea e per quanto riguarda la manualità di ceri atti come e.v cateterismi e via dicendo, stanno sotto l'ombrello del personale infermieristico.
    I laureandi in medicina delle Università di Padova e Trieste qui nel nord est eccome se fanno tirocinio in corsia e non solo l'ultimo anno!! secondo me il tirocinio in ambulanza sia per infermieri che medici dovrebbe essere obbligatorio, gestione emergenze e stress in un lasso di tempo ridottissimo, sarebbe una cosa fantastica per la loro formazione..ma tant'è che in Italia paese di Bengodi tutto deve essere su base volontaria quindi aggratisse fin che c'è abbondanza di manodopera! penaste se venissero meno i volontari nelle ambulanze, pompieri e PC..o tutti assieme pretendessere qualcosa di più come sarebbe di loro diritto
    là dove finisce l'educazione...inizia il verbale...

  2. #12

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    Quello che hai scritto, perdonami, ma non è proprio corretto, e ti spiego:
    1) a meno che in FVG le università abbiano un ordinamento diverso dal resto del paese, i medici studenti non fanno nessun tipo di tirocinio, o meglio stanno in corsia si, ma in modo passivo, non toccano niente, ti confondi con gli specializzandi, che sono già medici abilitati ma generici.
    2) Il fare tutti il tirocinio in ambulanza non serve a niente, in quanto se io infermiere, ma vale anche per i medici, mi specializzo in medicina generale, otorino, urologia ecc., specialità di reparto chiamiamole così, che me ne faccio del tirocinio in ambulanza che tanto non ci siederò su mai? Tieni presente che, almeno per gli infermieri, esiste già un esame di inerente l'emergenza sanitaria, senza contare che comunque la gestione delle emergenze fa parte integrante della specialità, per infermieri, di area critica.
    C.I.S.O.M
    "Tuitio fidei et obsequium pauperum"

  3. #13

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    Citazione Originariamente Scritto da Alpenjager Visualizza Messaggio
    Mio cugino è medico a Toronto come lui tutti gli specializzandi in medici sono i cosiddetti paramedici, non sono nè tecnici nè infermieri, il personale paramedico d'ambulanza è costituito da laureandi in medicina all'ultimo anno che obbligatoriamente devono anche farsi un anno come soccorritore First Aid in ambulanza, questo si che è un bel sistema!
    Toronto si trova ancora in Canada che, per quanto ne so, non fa parte degli Stati Uniti d'America. Negli USA i "tecnici" del soccorso si chiamano Paramedici e non sono nè Infermieri, nè Medici. Un Paramedico non può lavorare in ospedale, non ne ha le competenze.
    IONONHOFACEBOOK

  4. #14
    Caporale
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    Riguardo alla realtà americana:
    Sono 3 i livelli di formazione per Tecnici di Emergenza Medica (EMT). Il primo livello è quello "Basic". Gli EMT "basic" o EMT-1 possono operare sia da soli che assieme ad equipaggi con formazione più avanzata. Sono istruiti per compiere la rianimazione cardiopolmonare di base, liberazione delle vie aere con aspiratore, applicazione canula orofaringea trattamento di base e immobilizzazione del malato traumatizato e uso del defibrillatore.
    Il livello "intermedio" è rappresentato dall' EMT-I o EMT-2. Sono abilitati ad applicare una via venosa con coluzioni però di soli liquidi e alla somministrazione d' ossigeno.
    Il livello più alto è quello dell' EMT-3 "Paramedic". Il Paramedic, oltre al BLS, infusione venosa, ossigeno, è abilitato alla somministrazione di farmaci, trattamento avanzato delle vie aeree, decompressione torace con ago. L'abilitazione a compiere la varie azioni da parte di questi tre diversi livelli di tecnici del soccorso, varia da Stato a Stato. Alcuni Stati sono più restrittivi mentre altri danno maggiori competenze. Una lista di farmaci che che i Tecnici di Emergenza di livello Paramedico possono somministrate sono:
    glucosata, narcan, antiaritmici, cortisonici, analgesici compreso gli oppiacei e i curari per facilitare le manovre di intubazione endotracheale.
    Gli equipaggi ALS formati da almeno un EMT-Paramedic sono addestrati al trattamento avanzato delle vie aeree nel traumatizzato con diversi sistemi di intubazione, anche dal naso (soprattutto se esso è vigile, in quanto sembra che sia meglio tollerata). Il loro addestramento permette un tempo medio di intubazione intorno ai 20 secondi. Altra manovra invasiva delegata ai Paramedics è la decompressione del pneumotorace (PNX) iperteso nel paziente con ago del 14 o del 16 gauge.
    Atti medico delegati
    Il personale lavora sulla base di protocolli scritti e procedure standardizzate. grazie a ciò la valutazione iniziale del malato può essere fatta dai tecnici del soccorso senza mettersi in contatto redio con il medico in ospedale. Per esempio nelle emergenze cardiologiche i Paramedics, seguendo i protocolli dell'ACLS (Avanced Cardiac Life Support) possono somministrare farmaci (adrenalina, lidocaina, atropina) senza richiedere il permesso.
    Ci sono poi azioni insegnate ai EMT-Paramedic che questi possono però compiere solo dietro richiesta ed autorizzazione radio- o telefonica del medico del pronto soccorso ospedaliero (quello che generalmente accetterà il paziente al suo arrivo). Per esempio questo avviene con la cardioversione, alla somministrazione di verapamil nelle tachicardie sopraventricolari. I Paramedics registrano e trasmettono via radio o telefono all'ospedale già dal 1997 l'ECG a 12 derivazioni. Un altra situazione che richiede la comunicazione con il medico è quando il paziente che secondo i Paramedics dovrebbe essere ospedalizzato, rifiuta il ricovero. E' il medico che decide. Soprattutto se si tratta di pazienti con basso livello di glucosio, con epatopatie alcoliche, overdose o pazienti traumatizati che presentano trauma cranico e che sono confusi e non vogliono essere portati in ospedale.
    Caporale Leonardo Poli
    VI Centro

  5. #15

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    Ciao.

    Non ho avuto il tempo di leggere tutti i post, ma provo a dire la mia.

    Introdurre la figura del paramedico in ambulanza sarebbe la più grande vaccata che il sistema può fare. Mi spiego.
    Il nostro sistema 118 può avere tanti difetti, a partire dal fatto che si basa su personale non professionista (che in molte regioni segue, comunque, un percorso formativo molto serio e adeguato). Io credo che il grande vantaggio del nostro sistema è la presenza medico in ambulanza, in grado di inquadrare il paziente da un punto di vista diagnostico/terapeutico in modo efficace già al domicilio (o in qualsiasi luogo). Questa è una punta di qualità che non può essere sostituita da figure pseudo-professioniste abilitate a praticare manovre avanzate ma senza una cultura adeguata di fondo. Inoltre, essenziale è la presenza dell'infermiere di area critica.

    ---------------------Aggiornamento----------------------------

    Citazione Originariamente Scritto da orzocco Visualizza Messaggio
    Peccato però che in Italia i medici non facciano nessun tipo di tirocinio prima della laurea, figurarsi averli in ambulanza, loro cominciano a esercitare da quando fanno la specializzazione post laurea e per quanto riguarda la manualità di ceri atti come e.v cateterismi e via dicendo, stanno sotto l'ombrello del personale infermieristico.
    No, ti devo parzialmente contraddire.
    Gli studenti di medicina di tutta Italia fanno tirocini a partire dal terzo o dal quarto anno, turnando su reparti medici e chirurgici.
    Successivamente alla laurea si svolgono tre mesi fi tirocinio così distribuiti: un mese in reparto medico, un mese in reparto chirurgico, un mese in ambulatorio del medico di medicina generale. Dopodichè si sostiene l'esame di stato e si è abilitati alla professione.

    Ciò premesso devo dire che i medici che l'università sforna sono mediamente ben preparati culturalmente, ovviamente l'esperienza si fa con il tempo.
    Il vero problema è che sono scarsamente preparati per quel che riguarda le manovre infermieristiche (cateterismi, accessi venosi, somministrazioni...) poichè sono argomenti scarsamente toccati nel percorso di studi.

    Dopodichè, sta al singolo tirar fuori le inghie e imparare il più possibile, compreso ciò che non ti insegnano direttamente.

  6. #16

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    Citazione Originariamente Scritto da Pseudomonas Visualizza Messaggio
    Ciao.

    Non ho avuto il tempo di leggere tutti i post, ma provo a dire la mia.

    Introdurre la figura del paramedico in ambulanza sarebbe la più grande vaccata che il sistema può fare. Mi spiego.
    Il nostro sistema 118 può avere tanti difetti, a partire dal fatto che si basa su personale non professionista (che in molte regioni segue, comunque, un percorso formativo molto serio e adeguato). Io credo che il grande vantaggio del nostro sistema è la presenza medico in ambulanza, in grado di inquadrare il paziente da un punto di vista diagnostico/terapeutico in modo efficace già al domicilio (o in qualsiasi luogo). Questa è una punta di qualità che non può essere sostituita da figure pseudo-professioniste abilitate a praticare manovre avanzate ma senza una cultura adeguata di fondo. Inoltre, essenziale è la presenza dell'infermiere di area critica.

    ---------------------Aggiornamento----------------------------



    No, ti devo parzialmente contraddire.
    Gli studenti di medicina di tutta Italia fanno tirocini a partire dal terzo o dal quarto anno, turnando su reparti medici e chirurgici.
    Successivamente alla laurea si svolgono tre mesi fi tirocinio così distribuiti: un mese in reparto medico, un mese in reparto chirurgico, un mese in ambulatorio del medico di medicina generale. Dopodichè si sostiene l'esame di stato e si è abilitati alla professione.

    Ciò premesso devo dire che i medici che l'università sforna sono mediamente ben preparati culturalmente, ovviamente l'esperienza si fa con il tempo.
    Il vero problema è che sono scarsamente preparati per quel che riguarda le manovre infermieristiche (cateterismi, accessi venosi, somministrazioni...) poichè sono argomenti scarsamente toccati nel percorso di studi.

    Dopodichè, sta al singolo tirar fuori le inghie e imparare il più possibile, compreso ciò che non ti insegnano direttamente.
    Si ma il tirocinio pre specializzazione è di tipo "passivo", cioè guardare ma non toccare, quindi imparano nulla.
    C.I.S.O.M
    "Tuitio fidei et obsequium pauperum"

  7. #17

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    Citazione Originariamente Scritto da orzocco Visualizza Messaggio
    Si ma il tirocinio pre specializzazione è di tipo "passivo", cioè guardare ma non toccare, quindi imparano nulla.
    No, non è detto. Dipende da due fattori:
    1. Reparto in cui capiti
    2. La tua volontà di imparare (un aspirante igienista o anatomo-patologo probabilmente se ne sbatterà le balle...ma gli altri?).

    Inoltre...dipende da quello che tu intendi per "passivo". La componente "attiva" può anche essere considerata la capacità di fare correttamente un esame obiettivo, un ragionamento diagnostico o terapeutico. No?

  8. #18
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    Citazione Originariamente Scritto da orzocco Visualizza Messaggio
    Si ma il tirocinio pre specializzazione è di tipo "passivo", cioè guardare ma non toccare, quindi imparano nulla.
    dissento, mio cugino ha fatto medicina a verona (si laurea tra 3 settimane) e son più le volte in cui il medico fa fare a loro le cose che non quelle in cui devono solo guardare. Tra 5° e 6° anno fanno loro diagnosi sui pazienti, portano loro avanti le cartelle cliniche dei pazienti e aggiornano i vari medici sulla situazione, eseguono loro le visite mediche e così via, fanno "da soli" anche se effettivamente sotto la supervisione di un medico abilitato Ovvio, in sala operatoria preferiscono non far fare loro cose troppo rischiose, spiegando (se trovi quello bravo...) invece tutto quello che fanno e perché lo fanno
    ex VVF volontaria; In Croce Rossa: Autista-Soccorritore dipendente e volontaria, Unità Cinofila per ricerca dispersi superficie-maceria-valanga, ex Delegata gruppo giovanile, operatrice TLC, operatrice PostoMedicoAvanzato.



  9. #19

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    Tutto ciò che fanno gli studenti in medicina prima della laurea viene fatto in via non ufficiale. Molto viene lasciato all'iniziativa del singolo, nel senso che se il soggetto ha voglia di imparare chiede al personale strutturato, infermieri compresi, se gli fanno la cortesia di insegnargli le alcune tecniche sanitarie in genere: accessi venosi, cateterismo vescicale, sondino naso-gastrico, iniezioni i.m., etc
    Queste cose, la gente è convinta che un medico le sappia fare; purtroppo, spesso, abbiamo fenomeni nati scienziati che non si sognerebbero mai di chiedere qualcosa ad un infermiere... conosco gente specializzata che non sa incanulare una vena!

  10. #20

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    Citazione Originariamente Scritto da giuseppe1 Visualizza Messaggio
    Tutto ciò che fanno gli studenti in medicina prima della laurea viene fatto in via non ufficiale. Molto viene lasciato all'iniziativa del singolo, nel senso che se il soggetto ha voglia di imparare chiede al personale strutturato, infermieri compresi, se gli fanno la cortesia di insegnargli le alcune tecniche sanitarie in genere: accessi venosi, cateterismo vescicale, sondino naso-gastrico, iniezioni i.m., etc
    Queste cose, la gente è convinta che un medico le sappia fare; purtroppo, spesso, abbiamo fenomeni nati scienziati che non si sognerebbero mai di chiedere qualcosa ad un infermiere... conosco gente specializzata che non sa incanulare una vena!
    E' vero, c'è spesso una grande carenza organizzativa, che però con gli anni viente colmata. Una laurea e un'abilitazione professionale non fanno un medico, il medico diventa tale con l'esperienza che via via matura.

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