Originariamente Scritto da
Blushield
Sacrosante parole...facendo un esempio pratico: nell'applicazione delle norme contenute nel D.Lgs. 152/2006 (Norme in Materia Ambientale) oltre a tutta una serie di atti di PG da svolgere nelle indagini in senso stretto (appostamenti, ricerche di tracce, raccolta di informazioni, richieste di analisi di terreni, carotaggi) il lavoro di PG da svolgere in ufficio per raccogliere e raffrontare documentazione comprovante il reato (pensate solo a formulari con controlli incrociati di rifiuti in partenza e quelli effettivamente giunti a smaltimento, senza contare eventuali tappe intermedie di stoccaggio dove possono sparire o apparire altri quantitativi di sostanze) è enorme.
Le casistiche in tale materia, che ricordo è una delle ultime frontiere dove si è inserita anche la criminalità organizzata, sono così varie e vaste che possono ingannare l'operatore facendo apparire ad esempio un semplice gesto di maleducazione quello che invece è un vero e proprio reato. Senza pensare subito allo scarico di ingenti quantità di rifiuti, o al loro abbandono camuffato da stoccaggio temporaneo magari senza alcun titolo autorizzativo, oppure al trasporto e illecito smaltimento di sostante altamente tossiche, pensiamo a qualcosa di più innocente (crediamo noi), come ad esempio ad una persona che dà fuoco a quella che apparentemente sembra materiale legnoso nel suo terreno agricolo attiguo alla propria abitazione: fumo non nero (perchè il fumo nero allarma subito), mancanza di segnalazione alle FF.OO. perchè magari il fuoco avviene in aperta campagna (siamo abituati a vedere contadini che bruciano ad esempio le potature delle vigne), magari sporadici interventi delle FF.OO che a volte procedono con la sanzione prevista dal regolamento comunale, oppure gli fanno spegnere il fuoco e... arrivereci e non lo faccia più, mi raccomando!!!. Ma se scaviamo un pò più a fondo, la realtà potrebbe essere ben diversa e potremmo ritrovarci in mezzo ad un'indagine di PG vera e propria...ma dai...!! non è possibile...!!! da una stronz...del genere un'indagine di PG...??? Scavando un pò più a fondo ci si accorge che la medesima persona è un dipendente della ditta X, (una falegnameria) il quale, unitamente ad altri dipendenti (ognuno per proprio conto e a casa propria), periodicamente ( massimo una volta al mese) si porta a casa una certa quantità di rifiuto legnoso, ossia legno cd. trattato con colle o solventi (l'impiallacciato laccato ad esempio) che non può essere bruciato come un normale legno, ma va smaltito tanto quanto si smaltisce il materiale plastico, e lo brucia nel campo. Scavi ancora e salta fuori che tali dipendenti prendono un regalino per fare ciò dal proprio datore di lavoro che naturalmente guadagna di più perchè smaltire regolarmente certi rifiuti costa, e ci si accorge anche che, nel corso degli anni, in tale maniera chissà quanto materiale è stato bruciato, con rellativa immissione in atmosfera di sostanze combuste che ai polmoni dubito facciano bene. Immaginate le indagini e l'attività di PG che ci vuole per comprovare il tutto...?, per risalire ad una quantificazione pittosto precisa del materiale (rifiuto) illecitamente smaltito nel tempo confrontando la documentazione presente negli uffici della ditta...? i registri e i formulari ...?, ma ancora prima il riuscire a provare che i dipendenti eseguono direttive del titolare della dittta, collegando vari episodi e utilizzando tecniche di interrogazione proprio come quelle che ci si immagina per un reato definito "grave"? E poi, il tutto per applicare un 674 C.P....valeva la pena?. Invece noi sappiamo bene che, in concorso, viene contestato l'art. 256 comma 1 lett.b) del suddetto Decreto, che prevede l'arresto da sei mesi a due anni e con l'ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro...no bau bau, micio micio...in più anche il 674 C.P. Con tutto quanto sopra esposto, che non è frutto di fantasia, voglio sottolineare che operazioni/indagini di PG, non sono per forza sinonimo di solo una tipologia di reati (rapine, spaccio, truffe), ma il modus-operandi, l'impronta di base, la forma mentale dell'AG. o Uff. di PG., la curiosità professionale è uguale (fermo restando le differenze naturalmente inerenti i rischi personali e l'eventuale necessità di utilizzo di ulteriori "strumenti" di Pg. come ad esempio il sequestro, intercettazioni per altri tipi di retai). Certo, con un'indagine come quella sopradescritta, che può durare mesi, difficilmente vai sul giornale, magari l'adrenalina non và a mille perchè è un'indagine non particolarmente operativa, ma Pg è anche questo...o no?... e tornando al quanto detto da quel saggio Ispettore di PdS...tanto uso di penna più che di pistola.
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