Sono un meridionale, come, immagino, molti utenti di questo forum e mi sono più volte interrogato circa i rapporti tra meridionali e settendrionali. Questo è un tema vecchio, ma sempre attuale e così ho pensato di porlo alla vostra attenzione.
Rapporti Nord-Sud
Sono un meridionale, come, immagino, molti utenti di questo forum e mi sono più volte interrogato circa i rapporti tra meridionali e settendrionali. Questo è un tema vecchio, ma sempre attuale e così ho pensato di porlo alla vostra attenzione.
sempre di conflitto e competizione
Continuo a credere in quello ke faccio anke se la realtà mi dice di credere in altro...
dipende da come si è vissuto...da tante cose, io sono del nord ma ho radici al sud grazie ai miei nonni e non ho nessun tipo di problema....non è per tutti cosi' però aimè...
dici bene speznaz...purtroppo non tutti la pensano come te... molti tuoi amici del nord ke scelgono di arruolarsi preferiscono congedarsi se vengono mandati al sud cosa improbabile già...Originariamente Scritto da Speznaz
Continuo a credere in quello ke faccio anke se la realtà mi dice di credere in altro...
E' sintomo, questo, del fatto che il nostro paese non ha la stessa genesi nel nord e nel sud, mi spiego meglio, l'Italia paga il fato di non essere formata da un popolo uniforme sia per cultura che usi e costumi, per mentalità e per percezione del territorio dove vive la sua popolazione, anche i valori sono sentiti in modo diverso da zona a zona.
Senza contare anche che ci sono regioni d'italia che niente hanno a che fare con essa, come il trentino alto adige, la valle d'aosta, la sardegna e il friuli, etnicamente parlando, questo è dovuto al fatto che l'italia è uno stato e non una nazione.
C.I.S.O.M"Tuitio fidei et obsequium pauperum"
e con questo cosa vorresti dire...diventiamo come gli U.S.A.?
Continuo a credere in quello ke faccio anke se la realtà mi dice di credere in altro...
Da nordico del profondo nord trapiantato per servizio nel profondo sud ritengo che i rapporti siano non facili, soprattutto per certe forme mentali piuttosto diffuse in meridione.
Si è venuta a creare una profonda frattura tra i due stili di vita e dognuno ha cercato di assorbire, in un primo tempo, l'altro e, ad operazione non riuscita, squalificarlo: siamo così arrivati ad un fenomeno di contrapposizione mentre dovrebbe essere un rapporto di alterità; vorrei fare un esempio: vivo da quasi vent'anni in puglia ma non considero me stesso un pugliese e non per qualche strana considerazione di superiorità/inferiorità ma perchè semplicemente non lo sono: non mi considero migliore o peggiore ma semplicemente "altro", non intendo rinunciare all mie origini semplicemente perchè sono le mie, che sono sempllicemente diverse. Ritengo sia il solo comportamento valido, altri comportamenti prevederebbero una qualche forma di giudizio su usi e costumi diversi dai miei che non avrebbe ragione di essere.
Chiaramente seguo i miei costumi, li trovo più adatti a me, ma non affermerei che siano oggettivamente migliori; che poi esistano costumi criticabili è vero per ambo le parti... in indocina si mangiano gli insetti caramellati: il fatto che io non li mangi non vuol dire che consideri barbaro quel costume, semplicemente non mi attirano...
Un sogno per alcuni... Un incubo per altri...(Excalibur-1980)
Confermo i miei atti e rido dei vostri giudizi. Ed ora condannatemi!
slay è una problematica che risale fin dall'unità del nostro Paese, la situazione non pare diminuire neanche adesso, anzi con l'introduzione del federalismo fiscale le regioni meridionali se non saranno accompagnate da finanziamento dallo Stato centrale saranno destinate ad indebitarsi sempre di più. Preciso che bisogna prendere coscienza che per quanto riguarda la finanza pubblica dovremmo imparare ad amministrare il bene pubblico però per altre problematiche inerenti al lavoro purtroppo assisteremo a un continuo spostamento dei giovani verso il nord italia fino a quando le imprese del nostro Meridione non inizieranno a sfruttar meglio le tanti menti eccelse presenti e lo Stato non sosterrà i giovani imprenditori.
Semplicemente quello che molti italiani non hanno il coraggio di dire, e cioè che noi siamo il prodotto di un disegno di unità nazionale non certo partito dal popolo, ma bensì da chi nella metà dell'1800 mirava a costituirsi un regno che non aveva, i Savoia con la complicità dei maggiorenti del parlamento del regno piemontese e di Garibaldi &Co.
Molto più tardi la stessa cosa accadde ad est dell'Italia ad opera di un certo Tito, prendere regioni e popoli diversi e forzatamente unirli sotto un unica bandiera, ovviamente anche qui il popolo non era consenziente.
Gli USA mi sembra che il problema lo hanno capito molto prima di noi europei e sono stati più furbi, gli svizzeri ancora di più.
Perchè ancora mi si deve dimostrare che cosa hanno in comune lombardi e pugliesi, laziali e sardi, campani e veneti ecc., modi di pensare, di vivere, di essere, veduta dei rapporti interpersonali e con le istituzioni, di parlare diversi tra essi.
Quando poi non si vuole vedere che ci sono regioni italiane che di italiano non hanno nulla, a partire dalla lingua parlata ( lingua non dialetto) più di altre.
Ultima modifica di orzocco; 13-06-10 alle 21: 43
C.I.S.O.M"Tuitio fidei et obsequium pauperum"
Appurato che esistono modi di fare e tradizioni diverse nelle diverse parti della nostra Italia, penso che i rapporti tra meridionali e settentrionali siano regolati, come tutti i rapporti umani, dal buon senso e dalla buona educazione.
...chi ben comincia é a metà dell'opera...
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