Cosa ne pensate della tessera del tifoso proposta mesi fa dal ministro degli interni?
La questione è tornata alla ribalta in seguito agli scontri dell'olimpico (in occassione nella finale di coppa italia) e alle recenti dicharazioni del centrocampista della Roma Daniele De Rossi:
A mio modesto parere, proposte come la tessera del tifoso non servono a niente per risolvere l'emergenza violenza negli stadi, invece ci vorrebbe un maggiore rispetto delle regole da parte dei tifosi e una maggiore fermezza nella loro applicazione, come avviene in paesi come Gran Bretagna e Germania.Daniele De Rossi prende nuovamente posizione contro la tessera del tifoso. E scoppia la polemica con il Viminale. Tanto che in serata arrivano le scuse del giocatore. Tutto comincia durante la conferenza stampa dell'azzurro. «La tessera del tifoso? Non è quella la via per evitare scontri. Il calcio italiano è ostaggio di tante cose, una di queste possono essere anche gli ultrà. Ma il calcio italiano è ostaggio pure delle televisioni e degli sponsor. Io penso che l'ultrà sia una parte positiva del calcio. Almeno parlo per quelli della Roma». Poi arriva il passaggio più criticato: «Non voglio entrare in certe polemiche, ma allora dovrebbero fare una tessera anche per il poliziotto. I tifosi che fanno a coltellate non sono gente normale, ma non mi sta neanche bene che un poliziotto prenda a *****tti un ragazzetto».
Frasi che provocano l'immediata reazione di Roberto Maroni: «Non condivido quanto detto da De Rossi sulla tessera del tifoso - afferma il ministro dell'Interno - De Rossi non è uno qualunque, è un giocatore importante, che andrà a rappresentare l'Italia ai Mondiali, insomma uno che ha un certo seguito». Maroni sottolinea di essersi «speso per lanciare un messaggio positivo» sulla tessera del tifoso e invece De Rossi ne ha lanciato uno contrario. «Anche di questo - aggiunge il ministro - ho parlato col capo della polizia, perché è una situazione che mi sta molto a cuore e quindi cerco di capire». In serata arriva la dura presa di posizione dello stesso Antonio Manganelli: «Sono letteralmente indignato - dichiara il capo dello polizia - e non certo perché ci sia qualcuno che non condivide una certa iniziativa, esprimendo un più che legittimo dissenso». «Quello che mi indigna - prosegue il prefetto - è la volgare strumentalizzazione di un occasionale episodio, certamente riprovevole, oggi al vaglio della magistratura, che mette sullo stesso piano delinquenti violenti e poliziotti che darebbero anche la vita per difendere tutti». «Perfino persone - conclude Manganelli - che fanno dichiarazioni del genere».
Pochi minuti dopo, De Rossi fa retromarcia. «Mi rendo conto di aver usato un'espressione infelice e me ne scuso - dice il calciatore all'Ansa - le generalizzazioni sono sempre sbagliate. Non volevo mettere in discussione il ruolo delle Forze dell'Ordine - aggiunge il centrocampista azzurro - e ho grande rispetto per l'impegno di tanti agenti e di tanti poliziotti che ogni domenica lavorano per garantire la sicurezza nel calcio».
Da:Corriere della Sera
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