'"... Sono un essere umano... Porca *******... La mia vita ha un valore!"'

[capt.sparrow]

http://www.youtube.com/watch?v=7WfJj...eature=related

-Network- (Quinto potere) è un film USA del 1976, premio oscar per la sceneggiatura, con altri tre oscar vinti dagli interpreti...
Chi sa se 35 anni fa qualcuno pensava che le isteriche parole del commentatore televisivo fossero una parabola?... L'immagine premonitrice del futuro.

Il film ci permette di vedere come, nonostante molti segnali, il mondo, la società, l'economia, la finanza fossero già lanciati in quella corsa verso ciò che oggi le ha portate ad avere una dimensione quattro volte maggiore a quella di cinquanta anni fa... Una dimensione che i fatti ci mostrano essere insostenibile dalla società, dall'uomo e dall'ambiente.

Eppure ci sono state indicazioni importanti nella direzione di dover trovare un equilibrio nella programmazione dello sviluppo dell'uomo, basandolo su grandezze più compatibili con l'eco sistema.

Il film con cui inizio questa discussione mostra un disagio. Quel disagio era stato causato dallo shock petrolifero del 1973/74 e dal conseguente shock monetario del 74/75... Si veniva evidenziando come i sistemi fossero vulnerabili, fragili...Delicatissimi.

Nel 1973 la deliberata riduzione della quantità di petrolio estratto, agita per ritorsione dai paesi arabi contro l'occidente filoisraeliano, scatenò una serie di conseguenze drammatiche che si fecero sentire politicamente, socialmente ed economicamente per tutti gli anni 70...

Oggi, alcuni indicatori, in quel senso, dovrebbero darci indicazioni inquietanti. L'incidente della piattaforma petrolifera di un mese fa nel Golfo del Messico non è avvenuto per cause fortuite... Quella piattaforma stava trivellando un pozzo in situazioni limite, ad una profondità di un miglio sotto il mare e sotto uno strato di roccia di quasi altri mille metri... In condizioni di pressione assurde... Perchè?
Vi siete poi domandatii come mai, in un momento di crisi gravissimo... Con le ecomie dei paesi occidentali in piena recessione, nel pieno di una crisi finanziaria senza precedenti pe noi, con i consumi in fortissima contrazione il prezzo del petrolio continui a salire?
Sembra che la spiegazione stia nel fatto che in questi anni si sia raggiunto e superato l'equilibrio tra l'offerta e la domanda... La produzione non tiene più il passo della richiesta... In parole povere, le scorte si stanno esaurendo... Forse, più rapidamente del previsto.
La causa è nel sovraconsumo...
Nello stesso tempo in paesi come la Russia gli Stati Uniti e l'Argentina ( i granai del mondo), ma anche in Asia, si registra un preoccupante e rapidissimo affondamento delle falde acquifere... Questo renderà sempre più problematica per l'agricoltura l'irrigazione delle colture con una probabile drastica riduzione delle derrate alimentari...
Anche in questo caso è il sovraconsumo delle risorse idriche il maggior indiziato...

Cosa vogliamo fare?...

-Poichè non sappiamo quando moriremo
si è portati a credere che la vita sia un pozzo inesauribile.
Però tutto accade solo un certo numero di volte,
un numero minimo di volte.
Quante volte
vi ricorderete di un certo pomeriggio della vostra infanzia,
un pomeriggio che è cos' profondamente parte di voi
che senza neanche riuscireste a concepire la vostra vita?
Forse altre quattro o cinque volte,
forse nemmeno.
Quante altre volte guarderete levarsi la luna?
Forse venti...
Eppure tutto sembra senza limite.-
( da - il tè nel deserto- 1990- Bernardo Bertolucci)

[joenna]

queste cose si continuano a denunciare, siamo coscenti che tutto prima o poi avrà un fine e siamo tutti incazzati neri per come vanno le cose! Ma cosa posso fare io, utente, studente, sportivo, cosa posso fare?

[Erode]

Intanto puoi parlare, che sembra, ma non è affatto poco. Poi, a volte, puoi manifestare. Dopodichè se hai più di 18 anni puoi votare o firmare.
Il problema è proprio questo, tutti si rendono conto ma nessuno fa nè dice niente, come se il destino inesorabile della nave fosse già scritto e non dipendesse neanche in minima parte dai marinai che ci stanno sopra.

[sasygrisù]

Magari contenersi un pochino con le volgarità nel titolo della discussione!!!!!!

[joenna]

Intanto puoi parlare, che sembra, ma non è affatto poco. Poi, a volte, puoi manifestare. Dopodichè se hai più di 18 anni puoi votare o firmare.
Il problema è proprio questo, tutti si rendono conto ma nessuno fa nè dice niente, come se il destino inesorabile della nave fosse già scritto e non dipendesse neanche in minima parte dai marinai che ci stanno sopra.

ma secondo me non cambia nulla. Le manifestazioni ci sono, la gente vota e le cose vanno sempre allo stesso modo o in peggio, ma di sicuro non migliorano...
Sono sempre più convinto che si debba arrivare a toccare il fondo per poi cominciare a risalire, forse la crisi ci porterà a farlo. Non si può costruire sopra un palazzo decadente, bisogna abbatterlo dalle fondamenta per poi ricostruire.

[FRANCODUE]

Magari contenersi un pochino con le volgarità nel titolo della discussione!!!!!!

Va bene Salvatore.
E' una espressione forte, sicuramente.
Ma fa parte del contesto del film, che tra l'altro ho visto tanti anni fa.
E' una estrapolazione insomma.
Consideriamola solo in questo aspetto e non solo come una espressione volgare come sembra in apparenza.

[capt.sparrow]

Bravo Franco!
La frase è un virgolettato... E' una citazione da un'opera artistica... Un opera che ha vinto ben quattro premi Oscar...
Si può definire "volgarità" l'arte?

[FRANCODUE]

Cap, ho infatti "colto" il significato del termine usato.
Sono sicuro che il collega Salvatore non lo conosceva, ma penso che adesso abbia capito.
Non era certo facile.
Fortuna, o forse no, che ho qualche anno in più.

[capt.sparrow]

Il testo del virgolettato che intitola questa discussione è stato modificato, non da me, mi sia consentita questa precisazione... La cosa ci pone davanti ad un fatto che solleva qualche interrogativo.
E' stata posta in essere una censura...
La censura è sempre una manipolazione di un concetto originale, di ciò che l'artista intende comunicare...
Il problema nasce sempre quando l'espressività dell'oggetto artistico e quindi l'intento comunicativo insito nell'opera d'arte si scontrano con "parole" come "etica" e "morale", rappresentative di concetti di per sé, per loro natura, suscettibili ai cambiamenti storico culturali.
Nella relazione tra censura ed arte entra in gioco un rapporto, quello tra la capacità intellettuale umana di giungere a comprendere un intento concettualizzandolo e dall'altra l'abilità umana, quella dell'artista di riuscire a tradurre questo intento in un artefatto in grado di veicolarlo.
C'è una relazione semiotica tra l' opera in sè e l'intento artistico: l'oggetto che veicola un significato.
Chi crea arte, produce un qualcosa atto a comunicare qualcosa.
Io trovo sempre assurdo censurare l'arte.
Per quale motivo qualcuno dovrebbe manipolare il concetto che l'artista intendeva comunicare?
Dove mettiamo la libertà di pensiero? Ovvero la libertà di creare e veicolare, quindi di comunicare i pensieri liberamente?
Il concetto che un'opera mi comunica è solo un concetto, nè morale nè immorale...
Chi sono io per decidere che quel concetto desta indignazione poichè va contro l'etica e la morale?...
Sono la mia etica e la mia morale le grandezze ( o le piccolezze) che vengono investite...
Chi sono io per giudicare?
Se un opera d'arte non mi piace... Perchè la devo distruggere?
Censurare significa: occultare, nascondere tutto ciò che ci spaventa, tutto ciò che è fuori dalla nostra portata, dal nostro controllo...
La causa della censura risiede nella mancaza dei mezzi culturali, morali, etici, necessari ad affrontare quello che ci viene proposto...
Un concetto così simile al tema di questa discussione...

NB
tra l'altro una più corretta rappresentazione di questa censura è la seguente:
"... Sono un essere umano...[Omissis]... E la mia vita ha un valore."

Cap, ti ho mandato un Mp.

[AsiaErny]

nota dello staff: commento inutile.
Come primo messaggio sul forum non mi sembra adatto ad andare a cercare il pelo nell'uovo.
Si presenti nell'apposita sezione, per educazione.
Saluti