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Discussione: Uccidere in guerra = Peccato?

  1. #141
    Utenti Storici L'avatar di basilischio
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    Citazione Originariamente Scritto da Zoppo Visualizza Messaggio
    Non mi fraintendere: io sono appena iscritto e nessuno sa niente di me, perciò mi sembra giusto, parlando di morale, premettere quanto sia in linea con la stessa, altrimenti sarei un ipocrita, per quello ho detto che non la seguo (però la rispetto). Fare proselitismo di ateismo - mi pare ovvio - non è tra i miei intenti.
    I seguaci di Gesù sono stati, per lo più, Martiri, non Eroi, e questo dovrebbe dirla lunga sulla natura del suo messaggio.
    Chi segue Cristo e fa un lavoro che può comportare violenza (indipendentemente dal motivo), si ritrova in contraddizione, e se no questo 3D non avrebbe alcun senso!
    A questi, non ne faccio una colpa, anche perchè vivere in contraddizione è normalissimo e inevitabile (d'altronde siamo uomini), anzi, gliene rendo merito perchè godo dei benefici che mi danno.

    la mettiamo che essere nei secoli fedele a Giorgio Napolitano o a Oscar Luigi Scalfaro, non è la stessa cosa che esserlo nei confronti di Mao Tse Tung o Gheddafi; in questi ultimi casi, se ti arruolano a forza, sarai un cristiano con degli scrupoli di coscienza terribili (ubbidisco e vado contro il mio credo o finisco davanti al plotone di esecuzione?), se invece vai volontario, è perchè cristiano non lo sei. Per me esistono militari e militari: sono tutti uguali o frasi peggiori, sono discorsi da centri sociali che io non condivido, se no non sarei qui.

    ---------------------Aggiornamento----------------------------


    E' difficile essere stringati e riuscire a spiegarsi alla perfezione su ogni singola sfumatura, comunque il succo della mia frase è il seguente: siccome i peggiori crimini dell'umanità sono stati fatti per motivi economici ma in nome della patria, di dio o del paradiso dei lavoratori, qualunque polizia religiosa o esercito del bene, fanno venire i brividi, perciò teniamo separate le cose e poi (ti do ragione) che ogni membro delle FFOO viva la propria religione come meglio crede. Se poi la persona in questione crede fermamente nei messaggi di Gesù (uomo pacifico fino a lasciarsi torturare e uccidere), gli auguro di ritrovarsi su una motovedetta a salvare poveri derelitti piuttosto che su un Tornado a sganciare bombe.
    Ovviamente l'argomento è vasto e non andrebbe affrontato partendo da metà casa o dal tetto, ma dalle fondamenta chiarendo dei concetti basilari che altrimenti non vengono presi in considerazione nonostante la loro indispensabilità.

    Gesù non era un uomo pacifico, anzi si per il suo tempo, poteva essere considerato un rivoluzionario, un guerrafondaio ecc.. Per questo è stato messo in croce, non perchè era buono, mite e pacifico. Gli stessi Vangeli narrano la sua violenta reazione nel tempio di Gerusalemme quando vede mercanti e cambiavalute che sfruttano i cortili del tempio per fare i loro affari.

    Se avesse letto indietro nella discussione si sarebbe reso conto che del problema del servire la patria se ne è già parlato. Qui riassumo prevemente. Leva obbligatoria, c'è poco da commentare. Volontari al servisio della Repubblica Italiana che nella sua costituzione, Art.11 dice di ripudiare la guerra come strumento di offesa ecc... quindi si presume che chi si arruola sia comandato solo in "guerre" ritenute giuste in quanto mirano a aiutare popoli che altrimenti sarebbero sterminati (vedi storie recenti ex Jugoslavia, missioni di pace, Libia ecc...).
    Al di la di questo aspetto, rimane sempre l'azione del singolo militare, ed il motivo per cui uccide, o meglio, è costretto ad uccidere, quindi il fatto di di trovarsi su un bombardiere o su una motovedetta non è rilevante, se si da' peso alla sensibilità personale verso il problema rispetto alla mera apparenza dei fatti - bombardamento = distruzione - salvataggio = salvezza. Ripeto non si tratta di una operazione matematica, ma di una equazione con una infinità di incognite conosciute solo dal singolo militare, quindi anche il "giudicare" il militare che uccide non rientra nell'essere cristiano.

    Aggiungo che anche fra i militari ci sono dei santi:
    Non ti posso postare i link perchè contengono pubblicità, ma se fai una dicerca sul web trovi del materiale a proposito.....
    Posto solo questo http://www.spaziotabor.it/santi-militari.html
    Ultima modifica di basilischio; 10-12-11 alle 12: 09

  2. #142

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    Riguardo al primo commento del topic: ma perchè farsi questi problemi quando si va ad arruolarsi o peggio dopo... il soldato, prima il guerriero e prima il cacciatore di mestiere uccidono da quando eravamo scimmie; perchè adesso deve diventare un problema?
    A me da quanto mi risulta mi ha partorito mia madre per via di un processo chimico e da lì a me ci ha pensato lo stato, dandomi assistenza per qualsiasi cosa... e quindi se ho fede in qualcosa è nella patria... e mi sa ci vuole più fede per la patria che per la religione di sti tempi...... ma se lei mi porta in luoghi dove mi potrebbe capitare di uccidere qualcuno.. ok, lo faccio.. se non vuole, non lo faccio.... ma se la religione direbbe "uccidi!" come in islam per chi tradisce o è omosessuale lo fareste? tutti quanti? senza pensarci?
    Penso sia una qualità da valutare l'indifferenza(non che in islam siano "indifferenti".. lì penso sia cecità ).
    Ultima modifica di †pr3d4tor; 10-12-11 alle 13: 50

  3. #143
    Utenti Storici L'avatar di basilischio
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    Citazione Originariamente Scritto da †pr3d4tor Visualizza Messaggio
    Riguardo al primo commento del topic: ma perchè farsi questi problemi
    Il problema si pone perchè siamo nella sezione Cappellano Militre pertanto le discussioni in essa contenute hanno valenza solo se trattate considerando l'ambito religioso.
    quando si va ad arruolarsi o peggio dopo... il soldato, prima il guerriero e prima il cacciatore di mestiere uccidono da quando eravamo scimmie; perchè adesso deve diventare un problema?
    Il problema esiste perchè il problema è l'uomo stesso.
    L'uomo della preistoria era più intelligente dell'uomo di oggi in quanto consumava o uccideva animali solo per stretta necessità.
    Oggi il supercosumo di alcuni affama ingiustamente i propri simili.
    L'uomo si è trovato ad uccidete il suo simile quando il suo simile ha cercato di prevalere su di lui, altrimenti non ne avrebbe avuto motivo. Questa "procedura" è tutt'ora attuale. C'è chi attacca e c'è chi si difende, come c'è chi fa rivoluzioni per liberarsi da dittature, quindi il problema c'è, e ci sarà fino a quando l'uomo cercherà di prevalere, con la forza, sul proprio simile.

    A me da quanto mi risulta mi ha partorito mia madre per via di un processo chimico e da lì a me ci ha pensato lo stato, dandomi assistenza per qualsiasi cosa
    Ci penserei bene prima di fare certe affermazioni visto gli ultimi "chiari di luna"....... Una cosa ce la da sicuramente; la manovra economica con conseguente aumento della pressione fiscale..... provi a chiedere un posto di lavoro.
    ... e quindi se ho fede in qualcosa è nella patria... e mi sa ci vuole più fede per la patria che per la religione di sti tempi......
    Il termine fede indica la fiducia incondizionata in ciò che non si conoscere, come la fiducia in Dio, mentre sappiamo benissimo cosa vuole da noi la patria visto che è scritto nella costituzione e nelle sue leggi. Forse voleva dire fiducia che è tutt'altra cosa. Anche dire fede in una religione è scorretto in quanto sappiamo benissimo le regole che la religione impone.
    ma se lei mi porta in luoghi dove mi potrebbe capitare di uccidere qualcuno.. ok, lo faccio.. se non vuole, non lo faccio
    Quindi lei ucciderebbe anche senza un valido motivo, come hanno fatto certe milizie alle dipendenze di certe dittature.
    .... ma se la religione direbbe "uccidi!" come in islam per chi tradisce o è omosessuale lo fareste? tutti quanti? senza pensarci?
    Penso sia una qualità da valutare l'indifferenza(non che in islam siano "indifferenti".. lì penso sia cecità ).
    La prego di non confondere religione con integralismo, estremismo ecc... Non occorre andare a guardare le religioni, basta guardare alle aree estremiste della nostra politica. La religione è ben altra cosa.
    Ultima modifica di basilischio; 10-12-11 alle 15: 35

  4. #144
    Maresciallo L'avatar di Zoppo
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    Bartok,
    in entrambe le frasi ci sono delle parti prima e dopo che hai saltato.
    Non sto dicendo che il volontario non può essere cristiano (sarebbe una generalizzazione maligna prima che assurda), dico che non può dirsi un seguace di Cristo chi volontariamente va a servire uno come Bokassa.

    Chi uccide in guerra lo puoi giudicare sotto diversi profili:
    - quello militare: e allora hai ragione tu perchè conta ciò che fa, non il perchè, ma non è questo il punto.
    - quello cristiano: e allora non si salva, perchè Cristo dice di amare il nemico e di porgere l'altra guancia, perciò se accetti questo pensiero (e io personalmento non lo accetto) scuse per uccidere non te ne resta nemmeno una.
    - poi c'è il giudizio della propria coscienza, che specialmente se forte e cristiana, dovrà fare i conti con gli insegnamenti seguiti da una parte e con il contesto in cui ci si è trovati dall'altra, e per il militare in questione, deve essere duro. A questo punto, credo che aver premuto il grilletto durante un operazione di pace dell'Esercito Italiano piuttosto che aver lanciato i gas durante uno sterminio dell'esercito irakeno nel Curdistan, non sia la stessa cosa, soprattutto per un cristiano.

    All'inizio avevo detto che volevo evitare i giudizi e adesso sto iniziando a darli, perciò mi fermo qui. Grazie per la chiacchierata.
    Ultima modifica di Zoppo; 10-12-11 alle 16: 37

  5. #145
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    Citazione Originariamente Scritto da Zoppo Visualizza Messaggio
    .................. perchè Cristo dice di amare il nemico e di porgere l'altra guancia.....
    Se si estrae una frase da tutto un contesto, questa può assumere significati diversi. Non solo, dobbiamo anche comprendere il significato di certe frasi dette e trascritte 2000 anni fa in una situazione particolare, ovvero sotto il dominio Romano. E' anche da tener conto il mondo di allora, usi, costumi, modi di dire. Infatti tutti i vangeli contengono molte parabole, modo in cui preferivano esprimersi i "maestri" di quel tempo. La verosimilità dell'esempio rendeva più facile l'acquisizione del concetto da parte di gente che aveva scarsa cultura.
    .
    Il testo completo è questo
    Matteo 5,38-50
    38 Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; 39 ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra; 40 e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. 41 E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due. 42 Da' a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle.
    43 Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; 44 ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, 45 perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. 46 Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? 47 E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? 48 Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.
    A cui aggiungo alcune note esplicative tratte da http://www.laparola.net/testo.php
    38. Voi avete udito che fu detto: Occhio per occhio, e dente per dente.

    Il nostro Signore prende ora a considerare l'interpretazione data dai Farisei alla legge del taglione, quale essa si trova nel codice civile e criminale degli Ebrei, per dimostrare, una volta ancora, quanto i loro insegnamenti differiscono dai suoi. La legge del taglione era applicata fra gli Israeliti col massimo rigore, e probabilmente diventava spesso il pretesto delle più barbare ingiustizie, come accade tuttora fra i Beduini del deserto. Perciò conveniva, per, amore dell'ordine e dell'umanità, trasferire nelle mani di giudici responsabili, il diritto che ognuno reclamava di farsi giustizia da se. La legge scritta nel codice civile Esodo 21:22-26; Levitico 24:19-21; Deuteronomio 19:21, non differiva probabilmente in nulla dalla legge orale che era in vigore dal diluvio in poi; perché la barbarie del popolo era tale, in quel tempo, che sarebbe stato pericoloso di modificarla; ma come la lettera di divorzio stabilita da Mosè era destinata a modificare un sistema di prostituzione praticato sotto il nome di matrimonio. così il diritto di applicare la legge del taglione, trasferito, dagli individui ai magistrati pubblici, era un gran passo nella via del progresso e della civiltà. Siffatta legge, o fosse osservata alla lettera, o applicata più liberalmente seguendone solo lo spirito, certo come regola legale non è ingiusta. Certo è che Cristo non biasima l'applicazione di quella legge dai magistrati, e non la revoca. Gli «anziani» non pertanto, coi loro commenti, ne avevano pervertito il senso, in modo da far tornare precisamente quella pratica ch'essa era intesa a proibire. Invece di restringere l'esercizio di questa legge ai magistrati, essi la estesero agli individui, concedendo loro il diritto di farsi giustizia da se. Contro questo inveisce il nostro Signore.

    39 39. Ma io vi dico: Non contrastate al malvagio; anzi, se uno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche l'altra.

    La medesima parola greca tradotta maligno, nel vers. 37, qui viene tradotta male, e può infatti significare o la mala azione neutro o l'uomo malvagio che la compie masc. Stando al contesto ove si tratta di uomini malvagi è da preferire quest'ultimo senso. Gesù dà il suo comando, non in opposizione alla lex talionis, ma all'abuso che se ne faceva nelle vendette personali. Qui si domanda: il dovere ingiunto in questo versetto è egli di non resistere affatto, in qualunque caso di oppressione e d'ingiuria? Dalla soluzione di questo dubbio dipende l'interpretazione dei tre versetti seguenti, che sono relativi a casi del medesimo genere, e richiedono l'applicazione della regola stessa, e del medesimo spirito. I letteralisti propugnano l'adempimento puntuale di siffatta ingiunzione; ma il contegno, per quanto longanime e dignitoso, del nostro Signore stesso, quando fu crudelmente percosso con una guanciata Giovanni 18:22, è il miglior commento a queste parole, poich'egli non presentò l'altra guancia. Il principio generale di «non contrastare al malvagio non deve intendersi in un senso troppo ristretto», poiché, spinto tropp'oltre, conforterebbe i malvagi, e metterebbe in pericolo l'ordine sociale. Gesù non volle dire che noi dobbiamo lasciar macellare le nostre famiglie, o farci massacrare noi medesimi, senza opporre veruna resistenza. Non esiste religione alcuna, naturale o rivelata che sia, la quale abbia mai insegnato, o possa insegnare, una simile dottrina. Conviene spiegare questo versetto seguendo la regola d'interpretazione che abbiamo applicata ai vers. Matteo 5:29-30, dove il linguaggio è anche più energico e paradossale Siccome nessun uomo di mente sana ha mai inteso, che i versetti 29 e 30 imponessero al peccatore il dovere di tagliarsi la mano, o di cavarsi l'occhio, appena che l'uno o l'altro fosse divenuto strumento di peccato, così nessun uomo di mente sana può insistere sulla interpretazione letterale del presente passo. Così non l'intese Paolo; anzi egli fece valere i suoi diritti di cittadino romano Atti 16:36-39;22:24-25;23:3. L'idea indicata in queste energiche parole è che, ricevendo un'offesa, non dobbiamo già chiederne un'altra, ma nel caso che ci fosse recata, star preparati a sopportarla pazientemente, e senza vendicarci. Se alcuno obbietta che questa interpretazione restringe arbitrariamente un precetto che ha forma generale, mettendo innanzi una applicazione speciale, noi rispondiamo, che l'intenzione del nostro Signore, in questo versetto, fu precisamente di modificare, o di restringere la lex talionis, citata nel versetto precedente, dal quale esso non deve essere mai separato.

    40 40. E a chi vuoi litigar ecco, e torti la tunica, lasciagli anche il mantello.

    In Luca 6:29, l'ordine della spogliazione è invertito, e sembra infatti che, dei due vestiti, il primo ad essere strappato dal corpo dovrebbe essere il mantello, poi la tunica. La lezione che il nostro Signore dà in questo versetto, è stata già spiegata nelle osservazioni sul vers. 39. Piuttosto che cedere allo spirito di vendetta sii pronto a sopportare, non solo gli scapiti personali, ma eziandio i torti legali litigare, si riferisce alle corti legali, ed alle sentenze da loro pronunziate. La tunica era un vestito di sotto, come lo portano ancora sopra la camicia gli orientali. Il mantello è la sopravveste o cappotto, con larghe maniche, ch'essi indossano sopra la tunica, andando fuori, e nella fredda stagione, anche per casa. Spesso era per i poveri la sola coperta durante la notte, per cui nella legge mosaica, fu ordinato che, se veniva dato in pegno, la sera fosse reso al suo possessore Esodo 22:26-27. Il caso qui supposto dal nostro Signore, doveva produrre un grande effetto sopra un uditorio di Ebrei. Egli insegnava che, sebbene la legge di Mosè proibisse al creditore di ritenere il mantello del debitore durante la notte, questi però, piuttosto che litigare, si lasciasse prendere anche la tunica, onde non eccitare l'odio nel cuore del suo avversario. Tale ingiunzione del nostro Signore, condanna indubitatamente molti litigi difensivi, i quali sembrano provenire da un semplice sentimento di giustizia, ma in realtà provengono da uno spirito di vendetta.
    Come vede il significato non è quello preso alla lettera.

    Quale dovrebbe essere il comportamento di un cristiano se questo si trovasse di fronte uno "sternimatore" che sta compiendo una strage di uomini inermi, e l'unico modo per impedire la strage fosse quello di ucciderlo?

  6. #146
    Maresciallo L'avatar di Zoppo
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    Caro Basilischio,
    sono proprio di fretta, devo fare la valigia e partire per lavoro e andare all'estero per una settimana.
    Nel frattempo non credo che avrò modo per tornare sul forum.
    Prometto di leggere bene e con calma le tue citazioni al ritorno!

    A proposito di << Quale dovrebbe essere il comportamento di un cristiano se questo si trovasse di fronte uno "sternimatore" che sta compiendo una strage di uomini inermi, e l'unico modo per impedire la strage fosse quello di ucciderlo? >> ti rispondo come segue:
    - io, molto onestamente, da non cristiano e da civile, reputo doveroso affidarmi sempre all'Esercito del mio paese, che per l'appunto è costituito da professionisti e sanno meglio di me cosa fare.
    - se poi mi trovassi ad avere l'arma per le mani, spererei senza esitazione, perchè preferisco fare i conti con la mia coscienza per aver ucciso un criminale piuttosto che per averlo lasciato fare.
    - di conseguenza non giudico negativamente nessuno che si dovesse trovare nella medesima situazione, tanto più se sta tutelando me o degli inermi
    - credo che un cristiano finirebbe per fare come me, ma la sua coscienza, in base proprio ai passaggi da te indicati, finirebbe per tormentarlo più che a me, e mi dispiacerebbe per lui.

    Il problema (e non riguarda solo l'uccisione in guerra) è che la nostra vita è fatta da continui compromessi mentre Cristo di compromessi non ne accettò nemmeno uno: è per questo che stimo Cristo pur non credendo in lui, che capisco il problema che qui ci si pone e non giudico nessuno, anzi!
    Un saluto che chiudo e parto!

  7. #147
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    Citazione Originariamente Scritto da Zoppo Visualizza Messaggio
    ................
    - se poi mi trovassi ad avere l'arma per le mani, spererei senza esitazione, perchè preferisco fare i conti con la mia coscienza per aver ucciso un criminale piuttosto che per averlo lasciato fare.
    - di conseguenza non giudico negativamente nessuno che si dovesse trovare nella medesima situazione, tanto più se sta tutelando me o degli inermi
    - credo che un cristiano finirebbe per fare come me, ma la sua coscienza, in base proprio ai passaggi da te indicati, finirebbe per tormentarlo più che a me, e mi dispiacerebbe per lui.

    Il problema (e non riguarda solo l'uccisione in guerra) è che la nostra vita è fatta da continui compromessi mentre Cristo di compromessi non ne accettò nemmeno uno: è per questo che stimo Cristo pur non credendo in lui, che capisco il problema che qui ci si pone e non giudico nessuno, anzi!
    Un saluto che chiudo e parto!
    Intanto buon viaggio e buon lavoro, spero di rileggerti presto.

    Ti evito di leggere tutti quei riferimenti condensando il tutto nel dire che il "porgi l'altra guancia" sta ad indicare di non fare ciò che potrebbe creare una reazione nell'altro. Evita di dargli un motivo per aggredirti.

    Sapevo che avresti risposto così perchè in fondo, tutti gli uomini credenti o non, ma che hanno a cuore i loro simili, avrebbero dato la medesima risposta.
    NOn capisco perchè un cristiano dovrebbe tormentarsi per aver fatto quello che chiunque avrebbe fatto. Forse sarebbe più tranquillo se avesse tutte quelle morti, di uomini inermi, sulla coscienza?

    Concordo che il problema esiste anche in situazioni di pace proprio nell'esempio fatto che riporta al fatto di cronaca accaduto ad Oslo dove una persona ha ucciso decine di giovani.

    La differenza che c'è fra noi e Cristo è sostanziale. Lui, anche se inconsapevole del suo stato di Figlio di Dio, essendo di natura divina non poteva fallire. Ti immagini se si fosse rifiutato di percorrere fino in fondo il suo destino.......
    Noi purtroppo siamo uomini e possiamo solo seguire l'esempio di Cristo portandoci dietro tutti i nostri difetti compreso quello della non coerenza.
    In definitiva il messaggio di Cristo è molto semplice e a me piace esprimerlo così: "Se ce l'ho fatta io, Dio abbassato alla condizione umana, ce la puoi fare anche tu, basta che tu lo voglia".

  8. #148
    bartok
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    Zoppo,
    Il problema (e non riguarda solo l'uccisione in guerra) è che la nostra vita è fatta da continui compromessi mentre Cristo di compromessi non ne accettò nemmeno uno: è per questo che stimo Cristo pur non credendo in lui
    sì, ma Cristo è Dio!... dici niente! lo credo bene che non sei credente, se per te essere cristiani significherebbe essere come Cristo! se essere cristiani implicasse essere tanto perfetti, saremmo ancora nell'Eden e non ci sarebbe stato bisogno che Dio si facesse uomo, morendo proprio PER i peccati di questo! (religiosamente parlando)

  9. #149
    Utenti Storici L'avatar di basilischio
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    bartok, vacci piano. Chi non è credente e non ha approfondito i testi sacri trova difficoltà nel comprendere certe situazioni che potrebbero sembrare anomale.
    Anche la tua affermazione "Cristo è Dio" secondo come viene interpretata potrebbe creare confusione.
    Il punto è quando Gesù ha avuto la consapevolezza di essere Dio. La questione è controversa e difficile da spiegare.
    Il quesito su cui riflettere è: "se Gesù avesse avuto la consapevolezza di essere resuscitato dopo la morte, in quanto Dio, perchè ha avuto paura di morire e di essere abbandonato anche anche da suo Padre?"

  10. #150
    bartok
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    basilischio,
    è chiaro che l'intero discorso va preso dal punto di vista del credente cattolico. se uno non è credente, il problema non si pone neanche, almeno non in un'ottica religiosa, che è quella proposta nel topic iniziale.

    Secondo tale ottica (che non dico sia giusta, ma è quella in base alla quale impostare il discorso) Cristo è Dio perché Dio è Uno e Trino: Padre, Figlio e Spirito Santo. E allora, sempre secondo tale logica, il mio precedente commento aveva il suo senso: non si può pretendere che l'umanità abbia la coerenza di Cristo. E infatti la Parola di Dio è per il peccatore, come conferma la Parabola della pecorella smarrita.

    riguardo a questo:
    Il quesito su cui riflettere è: "se Gesù avesse avuto la consapevolezza di essere resuscitato dopo la morte, in quanto Dio, perchè ha avuto paura di morire e di essere abbandonato anche anche da suo Padre?"
    è un dogma. Gesù ha paura perché è un uomo come tutti, perché è Dio che s'è fatto uomo.

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