Ho un dubbio che vorrei fugare, un dubbio etico, religioso e forse filosofico.
Come da titolo, mi sono sempre chiesto se, in un teatro di guerra, uccidere un altro essere umano, per quanto questo possa essere un rischio alla nostra integrità sanitaria, sia o no motivo di preoccupazzione dal punto di vista religioso.
Non ucccidere, dice un comandamento, ergo, immagino che si entri nel peccato dal momento che si tolgaa la vita ad un altro essere, in ogni circostanza. Quindi uccidere in guerra dovrebbe essere peeccato. Qualcuno però potrà accennare a "porgi l'altra guancia", in questo caso uno dovrebbe farsi ammazzare?
Dunque "la verità sta nel mezzo" forse? oppure dipende tutto da una serie spropositata di varianti?
Perché comunque, anche se qualcuno possa equiparare il valore teologico di tutto ciò a una mera invenzione umana, resta comunque il fattore etico:
Ovvero, vi siete mai chiesti se quei soldati, contro il quale si combatte, contro quei ribelli contro cui ci si scontra, siano in realtà più che semplici milizianI? pmagari padri di famiglia, fratelli, amanti, figli e così via..
E quindi, è un male lo stesso in se per se la guerra, perché spinge due masse a "scannarsi" per "un bene superiore" che a volte nemmeno i soldati di prima linea comprendono o conoscono fino in fondo?
Quindi sarebbe meglio la morte di pochi per il bene di molti? e se quei "pochi" fossero persone amate da voi, la pensereste alla stessa maniera?
Dunque di logica non dovrei nemmno pensare ad una vita militare, in quanto ciò va contro alcuni dei fondamenti di molte delle popolazioni più civilizzate della terra (le stesse che poi però sono le prime a darsi guerra l'un l'altra....)
Ma come dissero i romani...Si VIS PACEM PARA BELLUM.. Ma qui il problema diventerebbe un'altro, ovvero, quale sarebbe il confine tra una preparazione di armamenti, mezzi, uomini, ecc, per evitare nuovi confitti su scala mondiale, una previsione di una nuova quanto fantomatica guerra fredda del nostro nuovo millennio? Quale potrebbe essere la scintilla che spezzerebbe ila sottile linea che si frappone tra un conflitto mondiale e un continuo rinnovamento dei vari armamenti delle potenze mondiali?
E allora non sarebbe più il "bene di molti a scapito dell'integrità di pochi" perché se in pochi morissero alla ricerca di nuovi fonti di sterminio di massa, quello che alla fine ne risulterebbe sarebbe lo sterminio dell'intera umanità
Lascio dunque a voi, a quanti si vogliano inerpicare verso le più alte e scivolose guglie di questi appuntiti quesiti che, in minore o in maggiore quantità possano toccare le nostre coscienze.
QUAL'E' LA VERITA'?
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