Hai ragione, ma vedi, a questa discussione si avvicinano molti non credenti, ed i credenti dovrebbeo impegnarsi a rendere comprensibili quei dogrmi, già difficili per il cristiano stesso, che spesso li accetta più per fede che averci capito qualcosa. .
Se si da per scontato che Gesù è Dio, ti vine subito da pensare, umanamente parlando, che Gesù è infallibile. Ma se associ la Gesù alla condizione umana, ti rendi conto che Gesù avrebbe potuto fallire, in quanto uomo, ma non fallisce perchè è Dio. Detta così sembra un controsenso, perche qualunque cosa avesse fatto Gesù non avrebba mai fallito. Discorso contorto che può essere compreso solo se per un momento pensi a Gesù solo come uomo, con tutte le sue debolezze, e paure e nell'inconsapevolezza di essere Dio. Dalla lettura dei vangeli, scritti diversi anni dopo la morte di Geù, solo a tratti si nota la consapevolezza da parte di Gesù di essere Dio, ma questo potrebbe essere ciò l'autore voleva far apparire, ma non la realtà. Torniamo a Gesù, semplice uomo, che vive una vita normale fino a quando non fa delle scelte che lo portano fino alla morte in croce. Nulla di anormale se leggi la sua vita in relazione alla storia di quel tempo. IN fondo la morte Lui se l'è cercata; si è messo contro il potere politico, religioso e dominatore di quel tempo. Ovvio che con tutti questi contro la sua "fine" non pteva essere diversa. Quindi abbiamo un uomo che decide di andare contro corrente, contro ogni compromesso, con la massima corenza, costi quello che costi. Sicuramente era consapevole di quello che faceva e dei rischi che correva. Potrebbe essere paragonato a quei "dissidenti" che arrivano a sacrificarsi per una giusta causa. Nell'ultima parte della sua vita, la passione e morte, si nota quanto Gesù ha paura e si sente abbandonato, tanto è vero che sulla croce grida "Padre perchè mi hai abbandonato?" E' consapevole che andrà verso la morte, ma non si tira indietro perchè crede che il suo esempio sarà importante e non perchè è sicuro della risurrezione. Se fosse stato sicuro della risurrezione, non gli sarebbe importato morire, instanto sarebbe risorto. Da queste considerazione sorge la somanda di quanto Gesù era cospapevole di essere Dio e che sarebbe risuscitato?
IN definitiva l'esempiò di Gesù ci dice che: se io, Gesù, uomo come te, ce l'ho fatta a superare tutte difficoltà della vita per un ideale, e qui bisognerebbe fare una discussione apposta sull'ideale di Gesu, anche tu, uomo come me, ce la puoi fare.
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