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[wireless]

Ciao, belle spiegazioni.
Noi ci siamo già impelagati perchè abbiamo chiesto rapporto al comandante delle forze operative terrestri proprio perchè ci sentiamo discriminati.
Il fatto di dire che lui non ci vuole portare per chissà quale motivo non può essere perchè all'inizio eravamo inseriti entrambi e poi abbiamo dovuto prendere la scelta di far partire solo uno di noi due, in questo caso partirebbe la mamma.
Io sono stato inserito proprio volutamente, mi hanno cercato perchè sono un buon meccanico, un ottimo saldatore e me la cavo anche nell'elettronica.
La mia compagna è stata inserita in cellula proprio per la sue capacità riconosciute dai suoi vari comandanti di Compagnia e per la sua conoscenza della lingua inglese.
Quindi sappiamo che il loro problema è mediatico, lo hanno anche detto a noi.
Se dovesse succedere qualcosa in missione a noi due ne risentirebbe l'immagine del Reggimento. E poi dicono che se dovesse succedere qualcosa a nostra figlia mentre siamo in teatro noi non saremmo più lucidi; mi chiedo: chi sarebbe lucido al nostro posto? anche se dovesse succedere qualcosa ai nostri genitori nessuno sarebbe al massimo della tranquillità...quindi...

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Ciao, belle spiegazioni.
Noi ci siamo già impelagati perchè abbiamo chiesto rapporto al comandante delle forze operative terrestri proprio perchè ci sentiamo discriminati.
Il fatto di dire che lui non ci vuole portare per chissà quale motivo non può essere perchè all'inizio eravamo inseriti entrambi e poi abbiamo dovuto prendere la scelta di far partire solo uno di noi due, in questo caso partirebbe la mamma.
Io sono stato inserito proprio volutamente, mi hanno cercato perchè sono un buon meccanico, un ottimo saldatore e me la cavo anche nell'elettronica.
La mia compagna è stata inserita in cellula proprio per la sue capacità riconosciute dai suoi vari comandanti di Compagnia e per la sua conoscenza della lingua inglese.
Quindi sappiamo che il loro problema è mediatico, lo hanno anche detto a noi.
Se dovesse succedere qualcosa in missione a noi due ne risentirebbe l'immagine del Reggimento. E poi dicono che se dovesse succedere qualcosa a nostra figlia mentre siamo in teatro noi non saremmo più lucidi; mi chiedo: chi sarebbe lucido al nostro posto? anche se dovesse succedere qualcosa ai nostri genitori nessuno sarebbe al massimo della tranquillità...quindi...

[bii]

Parere da esterna.

Sulla lucidità non discuto quanto affermi. E' chiaro che qualunque soldato in missione, qualunque genitore, se sa che la figlia è malata o ha dei problemi non è più lucido, quindi vale per tutti i soldati he partono in missione con figli a casa... ma anche con mogli, genitori, insomma con qualunque affetto (sebbene verso i figli credo ci sia un legame maggiore)... in pratica vale per qulunque persona normale...

Riesco a comprendere quanto stai dicendo, però sei sicuro di volerla vedere solo come una discriminazione?
Magari per vostra figlia potrebbe essere difficile e come diceva in modo velato vegepat... e se dovesse succedervi qualcosa in missione ad entrambi? Ok, ci sono i nonni e la bimba non sarebbe sola... ok, potresti dirmi che potreste avere un incidente in macchina senza andare in missione, ma solo andando a fare la spesa... (intanto tocchiamo ferro, o qualcos'altro...), tutto può succedere, però andarsele a cercare...

Poi c'è il discorso mediatico. Ovviamente se dovesse succedervi qualcosa sareste un "caso". Si alzerebbe un polverone e l'immagine del reggimento non ne uscirebbe molto bene magari... anzi, direi l'immagine dell'Esercito, sarebbe pane per i giornalisti e potrebbero darli un taglio orribile. Il dovere di un soldato credo che, al giorno d'oggi soprattutto, sia anche quello di non recare mai alcun danno alla Forza Armata, quindi se viene richiesto di farsi da parte, bisogna farlo.

[wireless]

Ciao... mi fa piacere avere un parere da una parte esterna, che vede quello che magari noi dall'interno non vediamo ma la cosa che mi fa imbestialire è che le donne le hanno messe loro nell'esercito e poi hanno lasciato tutto al caso.
Ma cosa vuole dire che devo pensare all'immagine delle Forze Armate?e' il mio lavoro, ho giurato fedeltà alla patria e andare in missione è dare un contributo a tutti i soldati.Che danno creo all'esercito? se dovessi essere un danno allora che mi licenzino.
a questo punto ogni qualvolta che devo effettuare un campo od un addestramento che mi sembra "pericoloso" dirò di no...per non creare danno. Purtroppo io non riesco a trovare normative a riguardo. se qualcuno di voi fosse così gentile a trovarle a questo punto sì che sarò costretto a fermarmi ma sin quando non ho niente che mi blocca loro mi devono trattare da militare. e così anche per la mia compagna.

[vegepat]

La questione delle donne è nota da tempo a chiunque lavori sul serio tutti i giorni e non si limiti a fare valutazioni e regole chiuso dentro un comodo ufficio.
Facile dare giudizi di valore quando hai tempo e modo di pensarci e ripensarci mentre si sorseggia un brandy seduto su una poltrona...
Ma in questo caso, potrebbe non c'entrare, perchè un Comandante potrebbe anche valutare che, ai fini della missione, le competenze della tua compagna sono più utili al Reggimento delle tue e lasciare a casa te. O no?

Sul discorso dell'immagine concordo pienamente: non c'entra nulla. Due genitori sono militari? Bene, è stata una scelta loro, adulti e vaccinati e consapevoli dei rischi.
L'immagine del Reggimento non ne risente per nulla.
Io mi riferivo piuttosto ad una scelta di responsabilità, di coscienza: come Comandante mi porrei anche io il problema se mettere a rischio il futuro di vostra figlia per portarvi entrambi.
E' una situazione particolare, ma potrebbe tranquillamente rientrare in questioni di benessere del personale così come di servizio, così come di responsabilità di comando: non si può negare quanto sia frequente per il personale il venire a rappresentare ad un Comandante i propri problemi personali, chiedendo di "mettersi la mano sul cuore" e prendere decisioni a loro vantaggio...
Adesso che un Comandante lo fa ma la cosa non sta bene... allora non è sua competenza... non dico sia il tuo caso, ma ammetterai che dà da pensare...
Infine, volendo essere trattati da militari, in quest'ottica, fai sicuramente bene a rappresentare le tue (vostre) aspirazioni, ma sempre da militare sarebbe bene rispettare le decisioni di un Comandante (anche quando non sono quelle che avremmo voluto).

[wireless]

Quoto il tuo messaggio .. mi piace molto il tuo modo di scrivere. Mi permetto solo di fare due correzioni:
la prima riguarda il fatto delle competenze mie o della mia compagna: il problema non è di competenze, ma proprio quello che siamo genitori, se non lo avrebbero detto dall'inizio . Se fosse stato questo il vero motivo avremmo detto SIGNOR SI'... e uno di noi sarebbe rimasto al Reggimento in quanto "necessario".
Ma in questo caso parliamo di una missione per la quale ad entrambi è stata chiesta specificatamente la disponibilità a partire, disponibilità poi negata...
Capito?
Altra correzione: rispetto le idee del mio Comandante finchè non reputo che esse siano "contro" la mia persona
Che ne dici?

[vegepat]

Guarda, mi rendo conto che la cosa potrebbe essere un trauma ma... il Comandante può decidere come vuole, incluso chiederti la disponibilità e poi decidere che non parti più.
La tua volontà, in quest' ambito che è perfettamente legittimo, è totalmente accessoria.
Così come è accessoria la spiegazione che il Comandante ti dà. In effetti, potrebbe anche non dartela e sarebbe la stessa cosa.
Poi ovvio, puoi ritenerlo per questo un pessimo comandante, anche uno stron*o e potresti anche avere ragione da un punto di vista umano, potrei persino essere d'accordo con te, ammesso che non vi siano altri dettagli che, per ovvi motivi, non è possibile conoscere su un forum.
Non cambia la situazione.

Infine... sei liberissimo di non rispettare le idee del tuo Comandante, ci mancherebbe. Rimane il fatto che devi eseguire gli ordini che ricevi. Vuoi far presente che non sei d'accordo fino al Cte di Comfoter? Ok, non c'è problema. Ne prenderanno atto. Ma anche ipotizzando che un Comandante di livello superiore imponga a un suo subordinato di cambiare una decisione, pensi che la cosa ti farebbe sentire un militare migliore? Che supporterebbe i discorsi che hai fatto? O che farebbe sembrare tutti i valori altisonanti che hai citato come un banale pretesto per raggiungere uno scopo materiale?
Detto questo, di più non si può dire... entrano in gioco altri fattori per cui in un forum, parlando di persone e situazioni che non si conosco di persona, diventano pura filosofia...

[Preston]

Guarda, mi rendo conto che la cosa potrebbe essere un trauma ma... il Comandante può decidere come vuole, incluso chiederti la disponibilità e poi decidere che non parti più.
La tua volontà, in quest' ambito che è perfettamente legittimo, è totalmente accessoria.
Così come è accessoria la spiegazione che il Comandante ti dà. In effetti, potrebbe anche non dartela e sarebbe la stessa cosa.

Alla fine penso che il punto sia questo; la missione non è un diritto, ma semmai un eventuale dovere. Ma non un diritto.
Qui si sta ponendo una questione morale cercando di risolverla in modo normativo, ma da quel punto di vista la posizione del Comandante è quella più legittima. Come cita il nostro Sergente: "ti dispiace se comando io per un pò?"
Secondo me la questione andava affrontata esclusivamente col dialogo e non per via gerarchica, anche perché il tuo Comandante è dalla parte della ragione (almeno dal punto di vista normativo)

[FreeHugs]

Sono recentemente stata a Roma, e mi hanno incuriosita le guardie che sorvegliano la tomba del Milite Ignoto. Ieri erano dell'Aeronautica militare, ma penso che i vari corpi ed armi si diano il cambio.

Quali sono i loro compiti? Sono solo di rappresentanza o hanno anche altri doveri?
Come si diventa guardia dell'Altare della Patria? Sono richiesti requisiti particolari, si accede a richiesta o si è comandati a quel servizio?
Ogni quanto si danno il cambio? Possono usare le armi se qualcuno tenta di oltrepassare la catena?

Poi c'è un'altra cosa che ho pensato, non prendetela come un'offesa alle nostre forze armate: io sono stata anche a Londra e le guardie della regina (quelle con il colbacco e la giubba rossa) mi sono sembrate più disciplinate dei nostri soldati. I due avieri all'Altare della Patria parlavano fra di loro, ridevano, si sgranchivano le gambe, si aggiustavano la giacca e facevano dondolare il fucile, inoltre il terzo militare che stava davanti alla cancellata gironzolava pigramente e si faceva liberamente le foto con i turisti. Capisco la noia e la stanchezza, ma che immagine dà l'Italia, se non riusciamo ad essere seri nemmeno davanti alla solennità del Milite Ignoto?

Mi è un po' dispiaciuto questo, però rimango fiera dei nostri: ho visto anche i corazzieri al Quirinale e, be', loro sì che erano impeccabili.

[bsk]

La guardia all'Altare della patria fa parte dei servizi delle Compagnie d'Onore che ogni Forza Armata ha e fanno servizio nella capitale per la Marina Militare il reparto è la famosa S.O.C. che ha come suo ruolo quello di rappresentare la Marina Militare nelle cerimonie importanti ed ufficiali oltre al servizio di GUARDIA D'ONORE al MILITE IGNOTO, alla Camera dei Deputati, al Senato della Repubblica ed al Quirinale
Guardie che vengono svolte a rotazione da tutte le Forze Armate Italiane
In Italia il reparto destinato istituzionalmente a fungere da guardia d'onore al Presidente della Repubblica italiana è il Reggimento Corazzieri, già "Reggimento Carabinieri Guardie della Repubblica", facente parte dell'arma dei Carabinieri. Questi seguono il presidente durante le occasioni ufficiali ed assicurano anche una parte della sorveglianza interna del Palazzo del Quirinale, mentre il resto è assicurato da carabinieri, personale dei servizi di sicurezza (AISI) e reparti di stanza nella capitale che ogni giorno si danno il cambio ed assicurano la guardia alle garitte esterne su piazza del Quirinale e alla bandiera del reparto ospitata in una stanza vicino all'ingresso. La cerimonia del cambio della guardia avviene ogni giorno alla stessa ora, e viene svolto con la banda se il presidente della Repubblica si trova al Quirinale, senza diversamente. Il reparto montante sfila nel cortile interno davanti a quello smontante che presenta le armi, vengono cambiate le sentinelle del reparto smontante con quelle del reparto montante, che a sua volta presenta le armi quando il reparto smontante sfila verso l'uscita.
Il 2 giugno il cambio della guardia è in forma solenne e viene svolto dai Corazzieri a Cavallo.
Oltre ai Corazzieri, ci sono altre unità d'onore, alle dipendenze delle diverse Forze Armate, incaricate specificamente di servizi di rappresentanza, tra i quali quello come guardie d'onore presso la Camera dei deputati, il Senato della Repubblica, il Vittoriano (Altare della Patria e sacello del Milite Ignoto) e al Palazzo del Quirinale:
Esercito Italiano: Compagnia d'Onore "Goito" del 1º Reggimento "Granatieri di Sardegna" Squadrone d'Onore del Reggimento "Lancieri di Montebello" (8°)
Marina Militare: Compagnia SOC (Servizi Onore Capitale) del Quartier Generale Marina Roma
Aeronautica Militare: Compagnia d'Onore del COMAER (Comando Aeronautica Roma)


http://www.difesa.it/SMD/CaSMD/Docum...755_mm_soc.pdf
http://www.youtube.com/watch?v=iERyLk7HMh8
http://www.ikabul.com/videofeed/hY_XcgFTwQ8
http://www.difesa.it/InformazioniDel...12_post38.aspx

[altairV]

Pure la Polizia Penitenziaria ha fatto servizi di guardia al Quirinale. Credo in occasione della festa del Corpo.