Originariamente Scritto da
Grisù
"Descrivere chi furono quegli uomini e quelle donne che servirono sotto le insegne della Repubblica Sociale Italiana non è cosa semplice, soprattutto per chi come noi ora non ha vissuto quegli avvenimenti, non ha provato sulla propria pelle quei momenti storici, non ha dovuto scegliere. Nei giorni successivi all'8 Settembre 1943 migliaia di uomini e donne dovettero decidere se schierarsi e da che parte farlo.
Personalmente penso che qualunque uomo o donna abbia deciso d'indossare una divisa, da una parte o dall'altra, sia meritevole della nostra ammirazione; capisco anche chi non ha avuto il coraggio di farlo ed ha preferito attendere per paura; ma disprezzo chi non ha agito alla luce del giorno, chi colpiva alle spalle, chi ha approfittato della situazione per i propri interessi, chi diceva di combattere per la libertà e in realtà voleva instaurare un regime assolutamente peggiore di quello combattuto.
Questo intervento è dedicato appunto a quelli che hanno fatto una specifica scelta, proprio perchè li ritengo meritevoli della nostra ammirazione; pertanto la mia idea e i miei orientamenti sono ben delineati, ma al contempo penso di poter essere sufficientemente ragionevole da capire anche chi ha combattuto nelle file del Regno del Sud perchè consapevole del giuramento fatto alla Corona, e anche chi ha combattuto per la libertà e per eliminare ogni traccia di un regime a lui avverso.
Ma detto questo io rimango comunque della mia idea, capisco ma non approvo; se io mi fossi trovato a decidere all'ora penso che avrei scelto la Repubblica Sociale Italiana, e lo penso perchè seppur nel 2008 sono in me radicate delle caratteristiche fondamentali per questo tipo di scelta: onestà, onore, coerenza, disciplina e senso del dovere. Ma sono assolutamente certo che non sarei mai stato un partigiano comunista, perchè allora come oggi questa figura rappresenta per me la negazione più assoluta di tutto quanto ritengo positivo.
I soldati della Repubblica Sociale Italiana misero in gioco se stessi e la loro esistenza per una partita già persa in partenza; per l'onore d'Italia furono disposti anche a questo. E per questo io li voglio ricordare."
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