L'imboscata è avvenuta durante o dopo la missione CANGURO 11?
L'imboscata è avvenuta durante o dopo la missione CANGURO 11?
Combattere una classe dirigente arrogante, corrotta ed antinazionale è un sacro dovere di ogni cittadino devoto.
L'operazione Canguro è l'operazione iniziata all'alba del 2 luglio 93 con il compito di rastrellare una zona di Mogadiscio per contrastare, disturbare i guerriglieri somali individuando depositi di armie e munizioni o altro materiale utile alle fazioni che si confrontavano e guerreggiavano tra loro e contro le truppe ONU.
I reparti italiani partirono dalla loro base insieme ad un certo numero di militari e poliziotti somali (?) che avevano il compito di fare da interpreti nel rastrellamento.
Il quartiere di Mogadiscio dove era ubicato il famoso ex Pastificio era sotto il controllo di una fazione facente capo al generale Mohamed Ould Abdel Aziz, tra i somali che accompagnavano gli italiani sembra si fossero mescolati molti miliziani di una fazione rivale a quella del generale.
La cosa fu interpretata come una provocazione degli italiani, come un atto di ostilità... I militari italiani vennero attaccati.
Il Comando italiano sembra non sapesse a cosa imputare l'attacco somalo, che non era stato previsto, in quanto i militari italiani avevano operato (all'apparenza) da pacificatori...
Molte sono le ombre, le cose non chiarite e non chiare in quello che fu l'obiettivo italiano della missione... Tanto che governo italiano e militri italiani si trovarono spesso e volentieri in contrasto con ONU, americani (che avevano il comand dell missione) e altri reparti della coalizione.
Addirittura sembra che l'Italia non fosse stata inserita all'inizio tra le nazioni che avrebbero dovuto fornire contingenti alla missione ONU... Arrivando invece a sbarcare a Mogadiscio il secondo contingente per numero dopo gli americani...
Molti furono i contrasti tra i vari comandi...
Alla fine l'Onu si ritirò dalla Somalia... Mancando tutti gli obiettivi che si era posto con la missone...
Il comando italiano era conscio del rischio che i guerriglieri somali potessero effetuare imboscate e assalti contro le forze italiane.
Combattere una classe dirigente arrogante, corrotta ed antinazionale è un sacro dovere di ogni cittadino devoto.
Secondo me per quello che conosco delle vicende che sono accadute in somalia in quegli anni si denota l'indecisione cronica delle alte sfere a non dare delle regone d'ingaggio chiare e a tutela INNANZITUTTO dei nostri soldati, ne è la prova le parole dei militari ed in particolare di quelle del Gen. Bruno Loi " l'accusa che si può fare al comandante può essere quella di non avere usato tutti i mezzi a sua disposizione per salvare la vita dei suoi soldati, bene ci sono dei limiti anche a questo dovere che certamente deve tutelare la vita deoi propri soldati, ma ci sono dei costi da pagare e non può farlo a qualsiasi costo"...voi cosa ne pensate?
MEMENTO AUDERE SEMPER
Dobbiamo anche ricordare, che quello che partecipò nel '93 alla missione in Somalia, era un "altro" Esercito!
AL MIO SEGNALE, SCATENATE L'INFERNO!!![/
Penso si riferisca al fatto che era un esercito non di professionisti, ma di leva.
E comunque le regole di ingaggio erano davvero assurde, avevo visto il documentario tempo fa e ricordo che un ufficiale dell'AvEs era su un elicottero e non aveva avuto l'autorizzazione a fare fuoco sui nemici, ma decise di sparare ugualmente (decisione sacrosanta per me) quando alcuni guerriglieri si erano impadroniti di un mezzo italiano.
Volo, su campi di riso..volo, la morte è un sorriso...volo, su ogni sospiro...volo, son vecchio o bambino..
No, il pilota del mangusta ebbe l'autorizzazioneE comunque le regole di ingaggio erano davvero assurde, avevo visto il documentario tempo fa e ricordo che un ufficiale dell'AvEs era su un elicottero e non aveva avuto l'autorizzazione a fare fuoco sui nemici, ma decise di sparare ugualmente (decisione sacrosanta per me) quando alcuni guerriglieri si erano impadroniti di un mezzo italiano.
fu invece il comandante di un carro che sparò pur non avendo l'autorizzazione(e ne pagò le conseguenze in patria)
Avete scritto una fulgida pagina di storia nella storia della liberazione del vostro paese, una pagina che verrà spesso riletta in avvenire. Ora finita la battaglia molti fra di noi stanno per tornare a casa. I soldati del 13° Corpo d’Armata non vi dimenticheranno. In nome di loro, nonché da parte mia vi saluto e vi formulo ogni augurio. Addio
Gen. Harding ai paracadutisti dello Squadrone F
Volo, su campi di riso..volo, la morte è un sorriso...volo, su ogni sospiro...volo, son vecchio o bambino..
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