per i single niente, perchè come ho già detto sarebbe un movimento atto a salvaguardare LA FAMIGLIA e il single se non è fidanzato o sposato non avrà certo il sangue al cervello per la gelosia che la sua donna possa o no finire tra le braccia di un altro, poi intendiamoci, io mica addobberei i penitenziari a mò di bordelli, anzi...selezionerei per bene chi possa averne diritto o no, in base al soggetto recluso e naturalmente dietro diagnosi psicologica e necessità accertata, ma comunque sono supposizioni che lasciano il tempo che trovano visto che una cosa del genere non accadrà, e poi dalle mie parti si dice che il santo non và vestito prima dai piedi..ci sono guai ben più gravi ai quali pensare per adesso come la sicurezza degli istituti stessi. Non prendertela 8izilop, sto solo portando avanti una mia convinzione anche perchè non provengo da mondi incantati o da fiabe, ho vissuto da vicino il decadimento di famiglie a conseguenza di una reclusione, per il resto sai bene che ho pieno rispetto di te e dei tuoi pareri autorevoli
mi sà che leggi male tu adeinos :
L'avevo specificato appositamente per te visto che mi stai simpatico, ma ti sarà sfuggito
REGGIO EMILIA. Hanno sfruttato un permesso speciale emesso dal tribunale di Sorveglianza che permetteva loro di partecipare ad un progetto di reinserimento durante lo svolgimento di Festareggio. Ma, invece che rientrare in carcere, sono svaniti nel nulla.
Così sono evasi, il 30enne G.T., originario di Aversa in provincia di Caserta, e Z. A., marocchino di 33 anni. Tomassone era rinchiuso in cella dopo aver confessato l'omicidio di un tabaccaio durante una rapina finita nel sangue, mentre lo straniero doveva scontare una pena per resistenza a pubblico ufficiale e spaccio di sostanze stupefacenti. Il giovane casertano il 31 luglio del 2001, uccise G. T., 45 anni, titolare di una ricevitoria a Trentola, nel Casertano. T. fu ucciso mentre era in auto e accanto a lui c'era Enzo, il figlio di allora dieci anni. Era stato proprio il bambino a dare l'allarme, telefonando alla madre con il cellulare del padre. Il 3 agosto, fu lo stesso T. ad ammettere, dopo essere stato bloccato dai carabinieri, di aver ucciso il commerciante. Condannato a 20 anni di carcere, il 30enne casertano era stato trasferito alla Pulce dove sarebbe dovuto rimanere fino al 2017. Il 6 febbraio del 2007, la guardia di finanza di Reggio arrestò Z. A., sorpreso insieme ad un complice con oltre mezzo chilo di cocaina. I finanzieri avevano bloccato i due giovani spacciatori marocchini all'interno della loro auto lungo la via Emilia, in direzione di Modena. La coppia, che per cercare di eludere i controlli aveva speronato l'auto dei militari (per due finanzieri si erano rese necessarie piccole medicazioni al pronto soccorso), stavano cercando di trasferire nel Modenese un carico di mezzo chilo di cocaina.
I due evasi ora sono ricercati in tutta Italia. T. aveva ottenuto un permesso speciale valido solo per domenica 12 settembre. Un'autorizzazione che scadeva all'1.30 di lunedì, ora in cui il giovane, insieme al 33enne straniero, sarebbe dovuto rientrare in carcere. Entrambi invece sono spariti. I due erano infatti impiegati nelle cucine di un ristorante della kermesse al Campovolo. Probabilmente approfittando di un attimo di distrazione anche degli altri detenuti - con loro erano presenti altre sette persone facenti parte del progetto di reinserimento - si sono allontanati facendo perdere le proprie tracce. Da quel momento sono iniziate le loro ricerche in un'indagine coordinata dalla squadra mobile che ha subito organizzato posti di blocco per intercettare i fuggitivi.
Questo e'l'articolo,navigando nel sito vedo che si puo'fare poi a limite staff e moderatori mi faranno sapere!mi sono solo limitato a mettere le iniziali dei nomi e cognomi ma comunque e'un articolo facilmente reperibile su gazzettadireggio.it
mio nonno buon anima(maresciallo gdf)diceva:chi nasce tondo non puo'morire quadro...
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