Esatto.
Che è è stato (ed è) un errore clamoroso metterle in un battaglione con incarichi di prima linea.
Tranni rarissimi casi, rimediano figuracce a catena ed impediscono ai Paracadutisti uomini di lavorare correttamente.
Le differenze fisiche e mentali sono marcate. Piaccia o non piaccia, al 5° Battaglione ti fanno portare lo zaino carico 15-20kg finchè non diventa parte integrante del tuo corpo. Non è possibile che le squadre fucilieri si debbano fermare in pattuglia per portare l'equipaggiamento della malcapitata di turno.
Che è un errore altrettaneto clamoroso inserire donne ufficiali Comandanti, oggi di plotone e compagnia, domani di reggimento, quando hai volontari di truppa in servizio permanente e sottufficiali che ti riggirano come un calzino (militarmente parlando).
Che ti montano sopra sulla corsa, che fanno il doppio delle tue trazioni, che pompano tre volte quanto te, che portano un MG senza batter ciglio, e tante, tante altre cose che gli uomini, ripeto, piaccia o non piaccia, sanno fare e le donne non sanno fare.
I miei Comandanti, tutti indistintamente, dal c.te di Squadra al c.te di Brigata, erano militari che senza dubbi, senza se e senza ma, erano tutti uomini preparatissimi, autentici padri e mastri allo stesso tempo.
Uomini carismatici, forti, preparati, anche se duri ed inflissibili.
L'attuale Comandante del 186° Reggimento, tale Colonnello Aldo Zizzo, aveva un carisma ai miei tempi quando comandava il Battaglione (e penso lo abbia tutt'ora) che lo avremmo seguito anche all'inferno. Vivi o morti senza differenza.
Trovarsi un Comandante donna che non viene in Mangusta per le mestruazioni, o si ritira da una pattuglia perchè non ce la fa, è quanto di più deprimente per i propri Paracadutisti.
Lontani anni luce dal Tenente Donatelli, Tenente Caragnano, Tenente Carbonetti, Capitano Scuderi, Capitano Settesoldi, Capitano Matarrese, Maggiore Zizzo, Ten. Col.Mingiardi, Colonnello Fioravanti, etc. etc.. etc.. faccio i loro nomi in quanto il loro carisma è rimasto ramificato dentro di me e lo rimarrà per sempre. Ufficiali forti, massicci e incazzati, come vuole la tradizione Paracadutista da oltre mezzo secolo.
Gente con le palle di un elefante.
E' invece un vantaggio: averle nelle Compagnie Comando per vari compiti, d'ufficio sicuramente, ma anche di comunicazione specialmente nell'impiego in medioriente. Nella recente missione ISAF il ruolo delle donne si è rilevato cruciale per questo motivo.
Questo è il mio personalissimo pensiero, ma anche quello di molti Paracadutisti (ufficiali, sottufficiali e truppa), tutt'ora in servizio.
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