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Discussione: Operazioni del CFS e dei Corpi Forestali Regionali

  1. #21
    Caporale L'avatar di CFVA
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    operazione anti abusivismo edilizio del CFVA della Sardegna

    http://edicola.unionesarda.it/Corren...ticolo=2515648

  2. #22

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    Sequestro collari elettrici per cani e reati contro gli animali
    Vogheranews:

    ZAVATTARELLO - La LAV ha inviato in questi giorni un plauso per i recenti interventi effettuati da parte del Corpo
    Forestale dello Stato di Zavattarello. Nello specifico, l'apprezzamento è rivolto al comandante Arturo Gigliotti che nelle
    ultime settimane ha portato a termine alcune importanti e coraggiose operazioni contro chi si era reso protagonista di
    reati contro gli animali.(...)
    La Lega anti vivisezione ricorda prima di tutto “gli accertamenti relativi al maltrattamento aggravato a carico di un
    addestratore di Casteggio, che, tramite appositi collari, praticava violente scariche elettriche su cani, al fine
    dell'addestramento”.
    Poi rammenta come “in un'azienda agricola di Redavalle si sia proceduto a carico di un allevatore che avrebbe
    dichiarato ai Carabinieri di essere stato vittima del furto di quattro vitelli. Invece nel corso delle indagini, il CFS avrebbe
    intanto rilevato irregolarità nell'identificazione dei bovini detenuti: documenti mancanti o incongrui, registri di
    stalla incompleti, e altri animali in arrivo altrettanto irregolari, poiché irregolare era anche il trasportatore non autorizzato,
    dotato di altrettanto incongrui documenti”.
    “Questi controlli così scrupolosi, frutto di un impegno professionale competente – spiega la Lav -, hanno
    dimostrato anche una grande sensibilità al benessere degli animali, dando un importantissimo contributo nel bloccare
    fenomeni di illegalità. La collaborazione con le associazioni da parte delle Forze dell'Ordine è stata spesso infatti uno
    strumento valido ed efficace per combattere piaghe diffuse, contro cui la LAV (peraltro, contraria sia agli allevamenti
    intensivi che a quelli regolari) combatte da decenni, come i trasporti illegali”.

  3. #23
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    ANIMALI: CUNEO, BLITZ DELLA FORESTALE NELLA STALLA DEGLI ORRORI

    Oltre 30 carcasse di bovini in stato di decomposizione giacevano accanto ad altri animali vivi ma gravemente denutriti. Scattata la denuncia nei confronti dell'allevatore per maltrattamento e uccisione di animali.


    9 novembre 2010 - Quattordici bovini in grave stato di denutrizione rinchiusi insieme a 34 capi morti e in stato di decomposizione. Questo il macabro scenario apparso agli agenti del Comando Stazione Forestale di Mondovì (Cuneo) intervenuti sul posto insospettiti dall'odore nauseabondo proveniente dalla stalla. Alcuni dei capi deceduti erano privi dei marchi auricolari identificativi. Dopo aver richiesto l'intervento del Servizio veterinario locale, i Forestali hanno disposto la temporanea sistemazione degli animali vivi in un locale attiguo alla stalla e il loro approvvigionamento, mentre all'allevatore è stata fatta ingiunzione di provvedere allo sgombero immediato delle carcasse e alla successiva pulizia e disinfezione della stalla.. Il proprietario degli animali è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Mondovì e dovrà rispondere del delitto di maltrattamento e uccisione di animali. Sono in via di completamento, sotto il periodico controllo della Forestale e dei Servizi veterinari, i lavori di ripristino delle normali condizioni igieniche dei luoghi. I 14 bovini vivi sono stati macellati nei giorni successivi.

    _______________
    AMBIENTE: RIETI, SOTTO SEQUESTRO 150 QUINTALI DI LEGNA TAGLIATA ABUSIVAMENTE

    La Forestale mette i sigilli anche all'intera area oggetto del disboscamento: oltre 3 ettari di bosco all'interno delle Gole di Farfa, zona vincolata, definita da normative regionali "monumento naturale". Denunciati i due autori del reato.


    6 novembre 2010 - Centocinquanta quintali di legna tagliata abusivamente, è quanto hanno scoperto gli agenti del Comando Stazione Forestale di Poggio Mirteto (Rieti) in località "Valle Basselli" nel comune di Mompeo (Rieti).
    Dalle indagini dei Forestali è emerso che l'attività di taglio era stata condotta senza i permessi previsti da normative regionali e senza autorizzazione da parte del Comune quale Ente gestore del bene, come richiedono le norme in materia di aree naturali protette contenute in una legge regionale del 1997: infatti il bosco in questione ricade in una zona, denominata "Gole del Farfa" per la vicinanza all'omonimo torrente, sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale e dichiarata monumento naturale.
    È scattato ad opera della Forestale il sequestro probatorio dell'intera area (tre ettari e mezzo di bosco ceduo) sottoposta al taglio illecito di alberi di specie quercine come cerro e roverella, ma anche carpino, pioppo, frassino e acero.

    Fonte: comunicati stampa CFS

    "Impossibile è solo una parola pronunciata da piccoli uomini, che trovano piu' facile vivere nel modo che gli è stato dato, piuttosto che cercare di cambiarlo. Impossibile non è un dato di fatto.E' un' opnione. Impossibile non è una regola. E' una SFIDA. Impossibile non è uguale per tutti...Impossibile non è per sempre... Impossible is nothing."

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  4. #24
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    AMBIENTE: SCOPERTO MAXI TRAFFICO ILLECITO DI RIFIUTI NEL NORD ITALIA

    Oltre un anno e mezzo di indagini, più di 250 Forestali impegnati, 12 indagati, 7 arresti, 60 perquisizioni, 1 impianto di coincenerimento e 46 automezzi sequestrati, un giro d'affari di quasi 30 milioni di euro nel solo periodo 2007-2009


    17 novembre 2010 - Un noto impianto di coincenerimento, posto sotto sequestro nel comune di Pavia, utilizzava nella produzione di energia elettrica e termica, oltre alle biomasse vegetali, rifiuti di varia natura - legno, plastiche, imballaggi, fanghi di depurazione di acque reflue urbane ed industriali ed altri materiali misti - che per le loro caratteristiche chimico fisiche superavano i limiti massimi di concentrazione dei metalli pesanti - cadmio, cromo, mercurio, nichel, piombo ed altri - previsti dalle autorizzazioni. Un presunto traffico illecito di rifiuti realizzato all'interno dell'impianto di produzione di energia che ha generato un giro d'affari di circa 30 milioni di euro nel solo periodo 2007-2009 ed ha portato al sequestro dell'impianto e di più di 40 mezzi, all'arresto di 7 persone ed alla esecuzione di 60 perquisizioni.

    ___________
    RIFIUTI: CONVALIDATO IL SEQUESTRO DELLA VASTA AREA RESIDENZIALE PROGETTATA SULLA CAVA DEI VELENI A MILANO
    Oltre mille appartamenti avrebbero poggiato le loro fondamenta su un magma di rifiuti pericolosi per la salute umana. Si ipotizzano i reati di omessa bonifica, avvelenamento di acque e gestione di discarica non autorizzata per 5 indagati, tra titolari di società immobiliari e personalità degli Enti locali

    http://www3.corpoforestale.it/flex/c.../IDPagina/2745
    _________________
    ANIMALI: AVVISTATO L'ORSO DINO IN TERRITORIO SLOVENO
    La segnalazione, trasmessa dall'Università di Lubiana, smentisce definitivamente la notizia dell'uccisione dell'esemplare circolata in estate sulla stampa e avalla le conclusioni delle indagini svolte sul caso dal Corpo forestale dello Stato

    http://www3.corpoforestale.it/flex/c.../IDPagina/2744

  5. #25
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    FORESTALE: CONCLUSA L'OPERAZIONE "RAMP" SUL TRAFFICO DI RETTILI E ANFIBI

    L'attività internazionale coordinata dall'Interpol ha portato al sequestro di migliaia di specie protette per un giro d'affari di oltre 25 milioni di euro


    Una vasta operazione internazionale contro il traffico illegale di rettili e anfibi in via di estinzione ha portato, nei soli mesi di settembre e ottobre, al sequestro di migliaia di specie protette per un giro d'affari di oltre 25 milioni di euro. E' stata il frutto di un'intensa attività investigativa, coordinata dall'Interpol, che si è da poco conclusa dopo mesi di controlli e perquisizioni e che ha coinvolto ben 51 Paesi, tra cui l'Italia.
    L'Operazione Ramp, conclusasi il 30 ottobre, è la seconda attività di indagine internazionale guidata dall'Interpol contro i crimini sulla fauna selvatica. Sequestrati numerosi animali vivi e morti, come tartarughe e serpenti, pelli di rettile (coccodrilli, alligatori, varani, ecc.) ed altri prodotti ricavati dalle specie protette dalla Cites, la Convenzione Internazionale di Washington sul commercio di flora e fauna in via di estinzione. In Italia, l'operazione è stata coordinata dal Servizio Cites del Corpo forestale dello Stato, che ha effettuato più di 1.500 controlli e sequestrato circa 400 animali vivi, soprattutto tartarughe terrestri, e oltre 200 pelli di rettile e prodotti di pelletteria.

    AMBIENTE: TORINO, A CACCIA DI MINERALI PREZIOSI NELLE VALLI DI LANZO

    Tre uomini sorpresi dalla Forestale ad estrarre i cristalli senza autorizzazione. Le gemme poste sotto sequestro sono state consegnate all'Ecomuseo di Balme


    Tre persone, impegnate ad estrarre minerali tra le rocce della montagna della Valle di Lanzo, sono state fermate dagli agenti del Comando Stazione forestale di Ala di Stura (Torino) nel comune di Balme, sempre in provincia di Torino, all'interno del Sito di Interesse Comunitario "Pian della Mussa".
    Nell'area sono presenti i granati, minerali neosilicati considerati pietre semi-preziose appartenenti ad una rara qualità chiamata essonite, con una gamma di colori che va dal giallo al rosso e che li rende accostabili al prezioso rubino. In passato erano utilizzati nei lavori di oreficeria locale, quando venivano incastonati come gemme nelle tradizionali croci d'oro e nei gioielli di famiglia.
    Gli oltre 40 "pezzi" già estratti del prezioso minerale sono stati confiscati e consegnati all'Ecomuseo di Balme per essere esposti.

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  6. #26
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    SICUREZZA AGROALIMENTARE: LA FORESTALE SEQUESTRA CINQUE TONNELLATE DI PRODOTTI SCADUTI IN PUGLIA

    Frutta secca, insaccati ed altri alimenti erano stati etichettati con date di scadenza fittizie. Segnalato all'Autorità Giudiziaria il titolare di un'azienda del barese per reati di contraffazione alimentare e frode in commercio

    Ingenti quantitativi di alimenti scaduti e rietichettati con falsa data per l'immissione sul mercato, è quanto emerso in seguito a un blitz del Corpo forestale dello Stato negli stabilimenti di Bitritto (Bari) di un'azienda di confezionamento, deposito e commercializzazione, sia all'ingrosso che al dettaglio, di vari alimenti (frutta secca, olive in salamoia, conserve alimentari, pomodori essiccati). Ad intervenire è stato il personale del Nucleo operativo di Controllo e tutela dei Regolamenti comunitari del Corpo forestale di Bari, coadiuvato dagli agenti del Nucleo investigativo provinciale di polizia ambientale e forestale (NIPAF) di Brindisi. Un sequestro cautelare per un valore complessivo di oltre 10 mila euro. Il titolare dell'azienda è stato multato e denunciato alla Procura della Repubblica per i reati di contraffazione alimentare e frode in commercio.
    _________

    FRATELLI RAPITI E UCCISI IN PUGLIA, IL RITROVAMENTO DEI CORPI DA PARTE DELLA FORESTALE

    Vista la tipologia di esecuzione ed il contesto, l'ipotesi è quella di un omicidio di chiaro stampo mafioso. Solo l'esame del DNA potrà però confermare che si tratti proprio dei fratelli scomparsi dieci giorni fa a Vieste

    Si è conclusa nel peggiore dei modi la ricerca, da parte delle forze dell'Ordine, dei due fratelli Piscopo scomparsi nel comune di Vieste lo scorso 18 novembre. Gli agenti del Corpo forestale dello Stato - appartenenti al Comando Provinciale di Foggia, ai Comandi Stazione di Vieste, Umbra, Peschici, Sannicandro Bis, Vico del Gargano e al Coordinamento Territoriale per l'Ambiente di Monte Sant'Angelo - hanno infatti ritrovato, grazie anche ad una particolare conoscenza del territorio e all'impiego di propri elicotteri, i corpi carbonizzati dei due uomini. Coinvolti nella ricerca sin dalle prime ore della scomparsa, il 28 novembre i Forestali si sono trovati dinanzi alla tragica scoperta, quando hanno rinvenuto in località Posta del Telegrafo (agro del comune di Peschici) un'auto Alfa 156 Station Wagon completamente distrutta dalle fiamme, rispondente a quella segnalata il giorno del sequestro. All'interno dell'abitacolo, i due cadaveri carbonizzati.

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  7. #27
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    YARA: LA FORESTALE PARTECIPA ANCHE CON LE UNITA' CINOFILE ALLE RICERCHE DELLA RAGAZZA SCOMPARSA NELLA PROVINCIA DI BERGAMO

    Oltre 80 Forestali, 12 Comandi Stazione e unità cinofile lavorano senza sosta nelle operazioni di ricerca della 13enne scomparsa, concentrandosi soprattutto nelle campagne, casolari, edifici abbandonati, torrenti e sentieri



    Prosegue senza sosta l'impegno degli uomini della Forestale nella ricerca di Yara Gambirasio, la 13enne scomparsa da Brembate Sopra, in provincia di Bergamo. Sono al lavoro tutti e 12 i Comandi Stazione della provincia di Bergamo che, da martedì scorso, insieme alla Polizia di Stato, cercano la ragazza nei comuni di Mapello, Ambivere, Ponte San Pietro, Terno d'Isola e Brembate Sopra.

    _______
    MALTRATTAMENTO: LA FORESTALE METTE I SIGILLI A UN RIFUGIO PER ANIMALI NELL'HINTERLAND MILANESE

    Circa 100 cani e una decina di cavalli erano tenuti in condizioni incompatibili con la loro natura, in totale sporcizia e privi di riparo. La titolare dell'associazione che gestiva la struttura è stata denunciata per maltrattamento


    C'erano anche un maiale e un agnello assieme al centinaio di cani e ai dieci cavalli che sono stati trovati in condizione di degrado dagli agenti del Corpo forestale in ricovero per animali nel comune di Nerviano, nel milanese. Diverse le Forze schierate in quest'operazione di polizia veterinaria per la tutela del benessere degli animali: gli uomini del Comando Stazione forestale di Garbagnate Milanese e del Nucleo Investigativo Provinciale di Polizia Ambientale e Forestale (NIPAF) di Milano, assieme ai medici del servizio veterinario e la polizia locale di Nerviano. I cani, meticci o di razza e di diverse taglie ed età, erano costretti a vivere in mezzo ai propri escrementi, all'interno di ricoveri fatiscenti e maleodoranti, realizzati con scadenti materiali di risulta. Liberi di girare all'interno della struttura, i cani in branco costituivano inoltre con la loro aggressività una minaccia continua per i cavalli, anch'essi privi di ripari dalle intemperie e senza un'adeguata disponibilità di acqua e cibo. Durante i controlli è stata persino rinvenuta la carcassa di una cavalla, morta da qualche giorno e occultata con teloni e bancali di legno.

    _______
    ANIMALI: IL CORPO FORESTALE DENUNCIA 5 PERSONE NEL FORLIVESE PER UCCISIONE DI CANI CON BOCCONI AVVELENATI

    Dopo due anni di indagini serrate, conclusa l'operazione "Bocconi Amari". Sequestrati pesticidi e altro materiale utilizzato per l'avvelenamento


    Il Comando provinciale del Corpo forestale dello Stato di Forlì-Cesena ha portato a termine l'operazione "Bocconi Amari" con la denuncia a piede libero di 5 persone per l'avvelenamento di cani mediante pesticidi in uso all'agricoltura. A spingere i cinque a dare in pasto ai cani i bocconi avvelenati sarebbe stato il disturbo che questi arrecavano alla selvaggina lasciata sul territorio per il ripopolamento. Le indagini, durate circa due anni, si sono concentrate sull'avvelenamento di 13 cani, avvenuto tra la fine del 2008 e l'inizio del 2010, nei comuni di Bagno di Romagna (12) e di Civitella (1). Perquisizioni, sequestri, interrogatori, appostamenti, e pedinamenti hanno consentito agli agenti della Forestale di risalire ai colpevoli. Nel 2009 il fenomeno degli avvelenamenti dovuti ai bocconi di carne aveva pesantemente interessato la provincia di Forlì-Cesena con 42 casi (il 26% circa dell'intera regione Emilia Romagna). Ad essere stati avvelenati, comunque, non solo i cani ma anche volpi e lupi, predatori naturali della selvaggina. Ad allertare le forze dell'Ordine, la Prefettura e il Comune, per via dell'agitazione sociale suscitata dal fenomeno e per la vasta eco che ne era scaturita sugli organi di informazione. Intervenuto, il Corpo forestale dello Stato ha messo in campo un pool di 18 investigatori, comprendenti le strutture del Comando Provinciale di Forlì, del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale di Forlì, dei Comandi Stazione di Bagno di Romagna, di Civitella di Romagna, di Mercato Saraceno, di Sarsina e di Predappio. Utili le testimonianze della popolazione e le analisi di laboratorio dell'Istituto Zooprofilattico di Forlì che hanno consentito di individuare i principi attivi utilizzati per gli avvelenamenti. Quanto ai dati dell'indagine, ecco alcuni numeri: 5 denunce all'Autorità Giudiziaria, 4 perquisizioni domiciliari, 2 perquisizioni veicolari, 3 sequestri penali, 6 sequestri amministrativi, 8 comunicazioni di notizie di reato, 6 sanzioni amministrative.

    Fonte: Newsletter CFS
    Ultima modifica di Matty91; 09-12-10 alle 14: 16

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  8. #28
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    OPERAZIONE "ANIMAL HOUSE": SOTTO SEQUESTRO A PRATO IL CENTRO DI SCIENZE NATURALI DI GALCETI

    Sono tuttora in corso le indagini per fare luce sul caso. Diverse le ipotesi di reato, che vanno dal maltrattamento degli animali al bracconaggio, dalla detenzione illegale di armi fino al deposito incontrollato di rifiuti speciali. La struttura è stata affidata in custodia al sindaco della città


    Da fiore all'occhiello della provincia e dell'intera regione, a protagonista di una bufera giudiziaria. È questa la sorte del Centro di Scienze Naturali di Galceti, posto sotto sequestro penale preventivo, mentre lo storico direttore del Centro e tre persone dello staff sono stati indagati per un lungo elenco di reati, che vanno dal presunto esercizio abusivo della professione veterinaria al maltrattamento di animali e ad illeciti legati alla caccia. Ad avallare l'ipotesi, oltre alle testimonianze, le numerose confezioni di medicinali scaduti e per uso umano rinvenute all'interno dell'infermeria destinata alla cura degli animali. In quella stessa occasione gli agenti avevano avuto modo di accertare anche la situazione di forte degrado e irregolarità diffusa in cui erano tenuti gli animali vivi, fra i quali daini, cervi e cinghiali, uccelli e rettili. Parte di questi venivano alimentati con mangimi scaduti o totalmente inadeguati alla loro natura, come liquirizie, bibite gassate e alcoliche e merendine recuperate da centri di grande distribuzione alimentare.
    Probabile anche l'ipotesi che nel Centro si praticassero attività di caccia abusiva e detenzione illegale di armi. Sono state infatti sequestrate 5 trappole utilizzate per la cattura di animali selvatici, due delle quali dotate di un meccanismo di attivazione azionabile in un caso direttamente dall'ufficio e nell'altro dall'abitazione del direttore.

    ______
    TRUFFE A TAVOLA: FALSI PANETTONI NEI DISCOUNT

    Nel corso dell'operazione "Dolce Natale" ventimila euro di multe per produttori e rivenditori nella provincia di Brescia. In viste delle imminenti festività natalizie, serrati i controlli della Forestale sui panettoni e pandori contraffatti


    Scoperta dal Corpo forestale dello Stato una frode di prodotti dolciari da forno nel corso dell'operazione "Dolce Natale": si tratta di falsi "panettoni" e "pandori" destinati ad essere commercializzati tramite il canale della Grande Distribuzione Organizzata in tutta Italia.
    Al fine di trarre in inganno i consumatori, l'azienda che è stata controllata dalla Forestale vendeva imitazioni di lievitati classici di ricorrenza che ai fini della normativa vigente devono rispettare rigidi dettami di produzione e che invece erano ben lontani dal possedere i necessari requisiti di qualità.
    A condurre le indagini sono stati gli agenti del Nucleo Investigativo Provinciale di Polizia Ambientale e Forestale (NIPAF) di Brescia del Corpo forestale dello Stato che, dopo aver riscontrato alcune anomalie sulla commercializzazione dei presunti "panettoni" e "pandori" in vari discount della provincia bresciana, sono risaliti alla ditta che li produceva nel veronese.

    ________
    SICUREZZA AGROALIMENTARE: BLITZ DELLA FORESTALE IN UN CASEIFICIO DEL VIBONESE

    Gli agenti si sono trovati di fronte a scaffali pieni di formaggi, oltre 100 forme di vario peso di pecorino locale, privi delle etichette informative richieste per legge e relative alla denominazione di vendita, data di scadenza, modalità di conservazione e ingredienti del prodotto


    È di oltre un quintale la quantità di formaggio sequestrato in via cautelare all'interno di un punto vendita di Limbadi, sull'altopiano vibonese del Monte Poro. Le forme, pronte per la commercializzazione, sono state rinvenute durante la perquisizione effettuata dagli agenti del Comando Stazione di Spilinga (Vibo Valentia), che hanno potuto verificare anche l'abusività del laboratorio di produzione del pecorino. Nel corso delle indagini, infatti, è emerso che l'attività casearia si svolgeva all'interno di un laboratorio artigianale privo di registrazione all'autorità sanitaria, come è invece previsto dal cosiddetto Pacchetto Igiene del 2004, norme che recepiscono regolamenti comunitari in materia di igiene dei prodotti alimentari. L'operazione si inserisce in un programma di controlli effettuati dal Corpo forestale dello Stato nel campo della sicurezza alimentare, controlli potenziati con l'approssimarsi delle festività natalizie.

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  9. #29
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    FORESTALE: INQUINAMENTO DEI FIUMI NEL BENEVENTANO INDAGATI 42 SINDACI PER DISASTRO AMBIENTALE

    Trovati in tre corsi d'acqua il batterio della Salmonella e idrocarburi aromatici di natura cancerogena


    Inquinati i fiumi Calore, Sabato ed Isclero, nel Sannio. È sulla base di questa evidenza che è partita due anni fa l'indagine del Corpo forestale che ad oggi vede coinvolti i sindaci della provincia di Benevento, nei cui confronti sono stati emessi 42 avvisi di garanzia. Nata agli inizi del 2009 su richiesta del Procuratore Capo che acquisisce da un articolo di giornale regionale notitia criminis che le acque dei fiumi della Provincia di Benevento sono inquinate, l'indagine è stata affidata al NIPAF (Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale) di Benevento dal Sostituto Procuratore assegnatario. Il NIPAF, grazie anche alla collaborazione dell'Arpac, ha provveduto ai campionamenti delle acque fluviali per capirne lo stato generale. Visti i risultati non ottimali si è deciso di approfondire le indagini con ulteriori campionamenti mirati alla ricerca della Salmonella e con un campionamento dei sedimenti fluviali.
    Per i tre fiumi Calore, Sabato ed Isclero i campioni per la Salmonella hanno restituito dati allarmanti, per cui si è provveduto immediatamente a dare comunicazione all'Asl locale ed alla Prefettura per permettere gli adempimenti di loro competenza al fine della tutela della sanità pubblica. Le risultanze analitiche dei sedimenti riferivano inoltre, in alcuni corsi d'acqua, la presenza di idrocarburi aromatici di natura cancerogena, segnale di un forte stato di degrado e di forte inquinamento.
    Le indagini, a questo punto, sono state deviate sulle aziende produttive locali visto che nella provincia i fiumi sono ancora oggetto di attingimenti per scopo irriguo. Per questo motivo sono stati effettuati, con l'ausilio delle Asl, i controlli sui mercati del luogo e sui prodotti provenienti presumibilmente da produzioni soggette ad irrigazione. Nessun dato allarmante è però emerso ma le indagini hanno assunto comunque rilevanza regionale.
    Stando allo studio condotto dall'Arpac, l'inquinamento scaturirebbe dagli scarichi di natura urbana e di acque mal depurate o non depurate affatto.

    _______
    SICUREZZA ALIMENTARE: SEQUESTRATI PRODOTTI SCADUTI O CON ETICHETTATURA IRREGOLARE NELL'OLTREPÒ PAVESE

    Elevate sanzioni per 15 persone individuate come responsabili dei vari illeciti

    Cinquanta omogeneizzati, 10 forme di formaggio, 100 vasetti di yogurt, 80 confezioni di riso tra varietà indiana e messicana, 4 scatole di cous-cous, 20 pizze, 30 vasetti di frutta sciroppata, tutti scaduti da mesi. Sono alcune cifre del sequestro effettuato dal Corpo forestale dello Stato in supermercati ed esercizi commerciali o presso rivenditori ambulanti dell'Oltrepò pavese. Una vera "tombola natalizia" della contraffazione alimentare, a cui si vanno ad aggiungere le carni di 3 macellerie che recavano etichettature irregolari, carenti di informazioni relative alla tracciabilità dei prodotti. I controlli sono stati effettuati nelle ultime settimane dagli agenti del Comando Stazione forestale di Zavattarello principalmente nei comuni di Casteggio, Strabella, Broni, Redavalle, Borgo Priolo, Santa Maria della Versa, tutti in provincia di Pavia. Sono complessivamente 15 i responsabili degli illeciti, tra legali rappresentanti di supermercati o macellerie e venditori ambulanti che dovranno corrispondere sanzioni per un totale di quasi 40.000 euro per violazioni delle normative in materia di sicurezza alimentare.
    Inoltre presso alcuni punti vendita sono stati rinvenuti alimenti tra cui olive, salumi, frutta secca provenienti dalla Calabria ma completamente privi di etichettatura.

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  10. #30

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    Arcevia: sequestrata pista da motocross, indagato Peverieri di Ostra


    Il Corpo Forestale della stazione di Arcevia (AN) ha scoperto e posto sequestro una pista "illegale" adibita a motocross. Nei guai è finito anche un 69enne di Ostra, proprietario dell'area ed esecutore materiale della pista abusiva.



    Nei giorni scorsi il personale della Stazione Forestale di Arcevia (AN) e del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale di Ancona ha proceduto al sequestro di un’area adibita a pista di motocross in località “San Ginesio – Fosso dell’Acquaviva” ad Arcevia. Su disposizione del pm Paolo Gubinelli, ad essere ora indagato è Alberto Peverieri, 69enne di Ostra, risultato affittuario del terreno ed esecutore materiale dei lavori di escavazione. L'area posta sotto sequestro è di 2 ettari di superficie con perimetro di 700 metri, ricompreso tra la strada comunale di San Ginesio e la sponda sinistra del Fosso dell’Acquaviva, di proprietà di alcuni privati, del Comune di Arcevia e della Parrocchia di San Ginesio e Sant’Apollinare.

    Peverieri, su segnalazione di un cittadino del posto, era stato precedentemente denunciato dai Forestali per violazioni al Testo Unico per l’Edilizia del 2001, in quanto era stato trovato con una motosega in mano, accanto ad un’escavatrice accesa, intento a realizzare su quei terreni un “intervento di nuova costruzione” consistente nella “realizzazione di impianti comportanti la trasformazione in via permanente del suolo inedificato”, cioè di una pista per motocross, senza permesso di costruire, come invece prevede la norma.

    Poco lontano, inoltre era stato rinvenuto il tronco di un orniello, pianta protetta, che stava segando dopo averlo sradicato col mezzo meccanico. Per questo è stato elevato anche un verbale di contestazione amministrativo. Infine, tutto intorno l'area è stato accertato un rilevante movimento di terreno, con escavazioni e riporti di ingenti quantitativi di terra, utilizzati per creare una pista con salti, curve e dossi da percorrere con moto da cross.

    L'uomo, che è anche presidente del Moto Club di Ostra, presente alle operazioni della Forestale, si è fatto assistere da un avvocato che è stato nominato anche custode giudiziale dei beni sottoposti a sequestro.

    “L’indagato -ha dichiarato il Comandante Provinciale del Corpo Forestale dello Stato Giancarlo D'Amato- era stato ritenuto responsabile, nello scorso mese di agosto, della diretta esecuzione dei lavori, con taglio di piante d’alto fusto e forti livellamenti di terreno”. Alla Procura della Repubblica di Ancona, oltre agli atti del sequestro, è stato trasmesso anche un apposito fascicolo fotografico.

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