La Forestale che ci piace: Operazione Percolato
Inviato da : SAPAF - Lunedì, 05 Luglio 2010 - 16:34 - 15 Letture




Di seguito, riportiamo la notizia dell'importante operazione svolta dai forestali del Comando Provinciale di Isernia, pubblicata sul quotidiano locale "La Gazzetta del Molise", del 19-06-2010:

Le indagini condotte dalla Forestale. Albano: era a rischio la salute dei cittadini
Sigilli alla discarica di Isernia
La Procura ha sequestrato parte degli impianti di Tufo Colonoco
La ditta di smaltimento rifiuti denunciata perché scaricava percolato nel fiume
ISERNIA - La Procura della Repubblica di Isernia ha predisposto il sequestro preventivo della zona di ampliamento della discarica di Tufo Colonoco, alle porte del capoluogo pentro. Il provvedimento è scattato in seguito alle indagini portate avanti dal Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato che ha rilevato il disboscamento abusivo effettuato dalla ditta che gestisce lo smaltimento dei rifiuti.

La società aveva chiesto alla Regione Molise il permesso per ampliare parte della propria discarica ma i lavori si sono estesi anche in una zona protetta da vincolo paesaggistico. Gli uomini della Forestale, coordinati dal Comandante Giovanni Potena hanno rilevato il presunto illecito dopo aver indagato su un'altra ipotesi di reato: lo scarico di percolato nel torrente Colonico e, dunque, anche nel fiume Vandra. Si tratta di un rifiuto pericoloso che se finisce nelle acque provoca danni all'ambiente e alla salute pubblica. Il percolato, in sostanza, è un liquido che trae prevalentemente origine dall'infiltrazione di acqua nella massa dei rifiuti o dalla decomposizione degli stessi. In misura minore è anche prodotto dalla progressiva compattazione dei rifiuti. Il percolato prodotto dalle discariche controllate di rifiuti solidi urbani (R.S.U.) è un refluo con un tenore più o meno elevato di inquinanti organici e inorganici, derivanti dai processi biologici e fisico-chimici all'interno delle discariche. Per legge, il percolato deve essere captato ed opportunamente trattato nel sito stesso della discarica o trasportato in impianti ad hoc o in impianti per il trattamento di acque di scarico urbane. Il sistema di captazione consiste in una serie di tubi fessurati immersi in uno strato di ghiaia drenante appena al di sopra dello strato di impermeabilizzazione. La segnalazione era avvenuta alla fine della scorsa estate da alcuni cittadini di Forlì del Sannio che, vedendo le acque del fiume di colone nero, hanno deciso di allertare gli uomini della Forestale. Il primo intervento risale allo scorso ottobre quando hanno chiesto ai titolari della discarica di porre rimedio. Da allora il percolato viene raccolto in appositi pozzetti ed inviato ad un depuratore. La discarica, infatti, è regolarmente funzionante. "La gestione del percolato - ha spiegato il Comandante Potena - adesso è corretta. La perdita nelle acque è stata tamponata. I sistemi che favorivano lo smaltimento del rifiuto nelle acque sono stati impediti. Ora bisogna evitare che l'ampliamento vada a sovraccaricare la gestione del percolato attuale che è molto affannata. Dunque, vanno rifatti gli impianti". "L'ambiente è la priorità della Procura - ha dichiarato il procuratore Albano, presente anche lui alla conferenza stampa - Tutelare il territorio significa tutelare la salute dei cittadini. Quando si vanno ad inquinare falde acquifere, torrenti e fiumi con questo pericolosissimo rifiuto come lo è il percolato si va anche a toccare la salute dei cittadini".