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Discussione: Operazioni del CFS e dei Corpi Forestali Regionali

  1. #1
    Caporale L'avatar di CFVA
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    Exclamation Operazioni del CFS e dei Corpi Forestali Regionali

    Visto che questo topic esiste in altre sezioni,perchè non inserirlo anche da noi?Tanta gente ancora non sa di cosa ci occupiamo,per cui secondo me sarebbe un modo di farci conoscere,che ne dite?

  2. #2
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    Per me va bene, poi se va bene anche al mio collega Matty91 ben venga questa discussione
    Basta solo che non diventi una chat oppure fonte per andare fuori argomento OT.


    ________
    Perfetto anche x me. Basta che non diventi per qualcuno il modo per aumentare di grado (inserendo notizie su notizie).

    Matty91
    Ultima modifica di Matty91; 01-04-10 alle 18: 20

    Prius undis flamma antequam flectar
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  3. #3
    Caporale L'avatar di CFVA
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    dal sito del CFVA, le immagini della liberazione di un cervohttp://www.sardegnaambiente.it/index...&idsito=19&b=1

  4. #4
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    COLTI IN FLAGRANTE NELLA COSTIERA SORRENTINA PESCATORI DI DATTERI DI MARE
    I due uomini, padre e figlio, sono stati denunciati per cattura di specie marine protette e danneggiamento di fondali e scogliere
    Comando Provinciale Napoli


    Napoli, 3 maggio 2010 - Sono stati bloccati e denunciati dalla Forestale due pescatori colti in flagrante nelle acque del Golfo di Castellammare di Stabia mentre trasportavano cinque chili di datteri di mare estratti illegalmente dalla scogliera sorrentina. L'intervento ha impegnato gli agenti del Nucleo Investigativo Provinciale di Polizia Ambientale e Forestale (NIPAF) di Napoli e del Comando Stazione Forestale di Castellammare di Stabia e ha richiesto l'ausilio di un'unità navale del Corpo forestale dello Stato. Infatti una motovedetta ha seguito in acqua i movimenti dei due pescatori, padre e figlio, che sono stati poi sorpresi una volta raggiunto il porto di Torre Annunziata.
    Sono stati posti sotto sequestro bombole ed erogatori oltre all'attrezzatura impiegata per la cattura dei molluschi: martello, pinza e una cintura con dei pesi di piombo per mantenersi alla profondità dove vivono questi animali, tra i 2 e i 5 metri sotto il livello del mare. Anche i datteri di mare sono stati inizialmente sequestrati per essere poco dopo rigettati in acqua.
    I pregiati molluschi bivalvi, chiamati datteri di mare (Lithophaga lithophaga) per la somiglianza con gli omonimi frutti, sono protetti da specifiche norme nazionali e comunitarie che ne vietano la cattura e il consumo; si sviluppano all'interno delle pareti rocciose di pregiati fondali marini dove sciolgono il carbonato di calcio delle rocce e creano una nicchia in cui stabilirsi per poi richiuderla lasciando solo un foro dal quale filtrare le sostanze nutritive.
    Vengono commercializzati in nero nei mercati o su richiesta di ristoratori pronti a pagare cifre molto alte (anche 100 euro al chilo). La pesca abusiva è praticata da veri e propri "bracconieri del mare" che per assicurarsi guadagni elevati provocano senza scrupoli danni irreversibili non solo alle pareti rocciose ma anche all'intero ecosistema marino.
    Basti pensare che la crescita di questi molluschi è estremamente lenta e per raggiungere la lunghezza di 5 cm sono necessari da 15 ai 35 anni; gli esemplari catturati misuravano dai 7 ai 10 cm ed appare chiaro, così, come episodi del genere possano compromettere delicati equilibri naturali consolidati nel tempo.
    I pescatori dovranno rispondere, oltre che di reato in concorso, di danneggiamento di fondali e scogliere marine appartenenti al demanio marittimo e di cattura illegale e detenzione di specie marine protette.

    Fonte: www.corpoforestale.it

    "Impossibile è solo una parola pronunciata da piccoli uomini, che trovano piu' facile vivere nel modo che gli è stato dato, piuttosto che cercare di cambiarlo. Impossibile non è un dato di fatto.E' un' opnione. Impossibile non è una regola. E' una SFIDA. Impossibile non è uguale per tutti...Impossibile non è per sempre... Impossible is nothing."

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  5. #5
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    ANIMALI: TORINO, SEQUESTRATI 30 ANIMALI ESOTICI PERICOLOSI DETENUTI ILLEGALMENTE
    Gli animali, tutti velenosi e potenzialmente pericolosi erano tenuti all'interno di un'abitazione privata in teche di vetro e in contenitori di plastica. Denunciato il proprietario


    Torino, 17 maggio 2010 - Serpenti a sonagli, tarantole, scorpioni e altri animali esotici altamente pericolosi sono stati rinvenuti e sequestrati dagli agenti del Comando Stazione di Torino del Corpo forestale dello Stato all'interno di un appartamento nel capoluogo piemontese.
    Le indagini sono partite a seguito di una segnalazione che denunciava la presunta detenzione di animali pericolosi in un'abitazione privata, i Forestali hanno quindi ispezionato l'appartamento di un 35enne residente a Torino sequestrando circa trenta animali esotici: un varano (Varanus exanthematicus), due serpenti a sonagli (Crotalux atrox) di oltre un metro e mezzo di lunghezza, una vipera (Vipera aspis), due tartarughe azzannatrici (Chelydra serpentina), dieci tarantole e tredici scorpioni di varie specie tutte velenose.
    Gli animali, sprovvisti della documentazione necessaria per accertarne la provenienza e la possibile detenzione, erano contenuti in teche di vetro e in contenitori di plastica sigillati e sistemati sulla veranda e nei servizi igienici dell'abitazione.
    Gli animali sono stati tutti posti sotto sequestro penale e affidati per il momento all'attuale proprietario, il quale è stato comunque segnalato all'Autorità Giudiziaria per detenzione illecita di esemplari vivi di rettili e aracnidi che costituiscono un pericolo per la salute e l'incolumità pubblica.

    Fonte: sito CFS

    L'operazione qui sopra indicata è stata resa possibile grazie all'intervento di Striscia la Notizia (il servizio è apparso questa sera).

    "Impossibile è solo una parola pronunciata da piccoli uomini, che trovano piu' facile vivere nel modo che gli è stato dato, piuttosto che cercare di cambiarlo. Impossibile non è un dato di fatto.E' un' opnione. Impossibile non è una regola. E' una SFIDA. Impossibile non è uguale per tutti...Impossibile non è per sempre... Impossible is nothing."

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  6. #6
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    Invito gli utenti a postare in questa discussione SOLO LE NOTIZIE!


    ANIMALI: PADOVA, ARRESTATO BRACCONIERE NEL PARCO NATURALE DEI COLLI EUGANEI
    L'uomo, secondo quanto emerso dai documenti contabili sequestrati, riusciva ad uccidere oltre 60 cinghiali l'anno per poi rivenderli sul mercato clandestino

    Padova, 14 maggio 2010 - Furto venatorio, caccia in area protetta e detenzione di armi clandestine, queste le accuse con cui è stato arrestato dagli agenti del Corpo forestale dello Stato un giovane cittadino italiano residente nella Provincia di Padova.
    Dopo un'indagine durata diversi mesi e dopo numerosi pedinamenti e appostamenti notturni effettuati all'interno del Parco Naturale Regionale dei Colli Euganei, i Forestali del Comando Provinciale di Padova in collaborazione con gli agenti dei Comandi Stazione di Monfelice e Torreglia (PD), hanno arrestato il bracconiere, in flagranza di reato, proprio mentre uccideva un giovane esemplare di cinghiale di oltre 40 chilogrammi.
    Durante i successivi accertamenti, effettuati anche nell'abitazione dell'uomo, gli agenti hanno inoltre scoperto centinaia di munizioni e tre armi clandestine tra cui una, di fabbricazione russa e con matricola abrasa, sulla quale erano stati montati un visore notturno e un rudimentale silenziatore.
    Per l'uomo, che secondo gli accertamenti non ha altre fonti di reddito, l'attività venatoria costituiva un lavoro vero e proprio, infatti, oltre alla carcassa dell'animale ucciso e alle armi clandestine, gli agenti del Corpo forestale dello Stato hanno sequestrato in casa dell'uomo numerosi documenti, una sorta di registri contabili molti dei quali criptati, sui quali il bracconiere annotava il numero di cinghiali che riusciva ad abbattere e catturare. Da una prima analisi dei registri è emerso che l'uomo riusciva a cacciare, senza alcuna autorizzazione, oltre 60 capi in un anno, rivendendo poi la carne sul mercato clandestino a circa 10 euro al chilogrammo.
    Gli agenti del Corpo forestale dello Stato stanno ora cercando di decriptare tutti i documenti sequestrati al fine di risalire ai ricettatori e ad altri eventuali complici di cui si serviva il bracconiere arrestato.
    FONTE: sito CFS
    Ultima modifica di Matty91; 21-05-10 alle 12: 09

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  7. #7
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    FORESTALE: PACCHI POSTALI CON TARTARUGHE PROTETTE, SCOPERTO TRAFFICO ILLEGALE ON LINE
    Sequestrate oltre 100 testuggini appartenenti a specie mediterranee protette le quali venivano catturate dal loro habitat in Italia e vendute su internet alimentando un giro d'affari di centinaia di migliaia di euro l'anno


    Cagliari, 27 maggio 2010 - Oltre 100 tartarughe rare rinchiuse senz'aria dentro pacchi postali e spedite come oggetti sono state sequestrate nell'ambito di una complessa indagine condotta dalla Sezione Investigativa del Servizio CITES del Corpo forestale dello Stato e dal Corpo forestale di Vigilanza Ambientale della Regione Sardegna con il coordinamento della Procura della Repubblica di Tempio Pausania.
    Gli animali, gravemente maltrattati, viaggiavano segregati in pacchi asfittici, immobilizzati con zampe e code avvolte con nastro adesivo da imballaggio per arrivare a destinazione senza problemi.
    L'operazione è partita dal sequestro di due pacchi postali presso la dogana di Santa Teresa di Gallura che contenevano oltre una dozzina di tartarughe mediterranee appartenenti a varie specie tutelate dalla Convenzione di Washington.
    È scattata quindi un'attività di intelligence che ha portato all'esecuzione di perquisizioni domiciliari in diverse città italiane come Palermo, Benevento, Siena e Como e al sequestro di altri esemplari.
    Quello che ne è emerso è un vasto traffico commerciale che, servendosi anche della rete internet, riesce a fruttare centinaia di migliaia di euro l'anno. Un vero proprio e-commerce illegale di animali e piante che, sfuggendo facilmente ai controlli, trascura aspetti fondamentali come l'osservanza del benessere animale, delle norme veterinarie e sanitarie e ignora il divieto di commercio di specie in via d'estinzione.
    Tra le tartarughe sequestrate, oltre alla Testuggine greca e a alla Testuggine di Hermann, anche esemplari della rara Testuggine marginata (Testudo marginata), presente quasi esclusivamente in Sardegna, la quale può raggiungere ad esempio sul mercato illecito quotazioni di 1.000 euro in Germania e addirittura di 5.000 euro in Giappone.
    Il cerchio delle indagini va stringendosi attorno ai primi responsabili individuati ma si ipotizza l'esistenza di un vero e proprio clan dedito all'attività criminosa, una banda che avrebbe impoverito il patrimonio faunistico della Sardegna depredandolo di centinaia di esemplari protetti. Gli indagati dovranno rispondere di gravi maltrattamenti inflitti agli animali e di violazioni delle norme dettate dalla Convenzione di Washington, a tutela delle specie minacciate di estinzione.
    Le tartarughe terrestri mediterranee, insieme ad alcune specie di rapaci, anfibi e rettili, sono vittime dell'azione criminosa dell'uomo che, prelevandole indiscriminatamente dai propri habitat, ne provocano l'estinzione oltre a causare una grave perdita di biodiversità.

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  8. #8
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    Ultima nostra operazione contro gli incendiari

    Servizio Ispettorato di Cagliari - Un arresto per porto di arma clandestina

    Gli investigatori del Corpo forestale hanno arrestato un allevatore cagliaritano, G C., di 21 anni per detenzione d'arma clandestina.

    Nel corso delle indagini per individuare il responsabile di alcuni incendi che nel giugno scorso avevano interessato pascoli e coltivi, nelle campagne di Cagliari, Monserrato e Sestu, erano emersi forti sospetti nei confronti dell’allevatore che esercita la sua attività nella zona interessata dagli incendi.

    Per innescare le fiamme di questi incendi erano stati utilizzati dei razzi del tipo <Bengala>, comunemente usati per le segnalazioni in mare. Infatti i resti combusti di questi ordigni erano stati rinvenuti nel punto di insorgenza di alcuni degli incendi seriali.

    Su delega della Procura della Repubblica di Cagliari gli investigatori del Corpo hanno quindi perquisito l’abitazione e l’ovile del sospettato. Sono stati trovati in possesso dell’indagato alcuni razzi a paracadute per uso nautico e altri involucri vuoti di razzi già utilizzati. E’ stato inoltre scoperto che il giovane portava alla cintura una pistola semiautomatica calibro 6,35. con matricola abrasa e diversi proiettili nel caricatore. Da questo fatto è scaturito il suo arresto in flagranza di reato per detenzione e porto di arma clandestina.

    Dall’inizio della stagione antincendio, nella giurisdizione del Servizio Ispettorato di Cagliari, sono state depositate 11 Comunicazioni di reato per incendi di cui 8 colposi e 3 dolosi.
    ________________________________________
    fonte : www.sardegnaambiente.it

  9. #9
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    Altra brillante operazione del nucleo Cites del CFS


    CITES: SCOPERTA ORGANIZZAZIONE DEDITA AL PRELIEVO E TRAFFICO DI RAPACI IN VIA D'ESTINZIONE

    Sequestrati 45 rarissimi esemplari che venivano sottratti dai loro habitat naturali in Italia e immessi sul mercato clandestino con false certificazioni. 17 gli indagati per ricettazione e commercio illegale di specie protette
    Roma, 1 luglio 2010 - Aquile del Bonelli, gipeti, aquile reali, falchi lanari e pellegrini, capovaccai (i famosi avvoltoi egiziani) e cicogne nere, sono questi i rapaci sequestrati dal Corpo forestale dello Stato nell'ambito di una vasta operazione che ha smascherato e bloccato un traffico illegale di animali protetti esteso a diverse regioni d'Italia e ad alcuni Paesi Europei.
    I 45 esemplari finora sequestrati, appartenenti a specie rare e a rischio di estinzione, erano stati sottratti nei mesi scorsi dai loro habitat naturali e immessi sul mercato clandestino accompagnati da false certificazioni CITES. I rapaci, usati dai falconieri nelle rievocazioni storiche medievali o nella caccia, sono molto ambiti dai collezionisti di tutto il mondo; un fiorente commercio che cerca di soddisfare le richieste che ancora oggi provengono dai grandi parchi zoologici o dalle scuole di falconeria dei paesi arabi.
    Importante il giro d'affari: un certificato CITES riciclato da un esemplare morto veniva pagato anche 2.000 euro, una coppia illegale di Aquile dai 6.000/8.000 euro fino al triplo se sanata con certificati riciclati, un esemplare di Gipeto, con certificato riciclato, arrivava anche fino a 20.000 euro.
    Una centrale italiana, collegata con soggetti in Belgio, Spagna, Austria e Germania dedita da anni a procurare certificazioni false, contraffatte o basate su false dichiarazioni atte a coprire e "lavare" animali di cattura e di provenienza illegale, è stata scoperta dagli investigatori.
    L'inchiesta è partita, con la collaborazione del Network TRAFFIC del WWF Italia, grazie alle informazioni raccolte a livello territoriale dai suoi collaboratori tecnici dell'Università di Palermo, che da mesi seguivano i movimenti di alcune persone che erano state sorprese mentre si arrampicavano per raggiungere un sito di nidificazione dell'aquila del Bonelli, presso una vecchia miniera di zolfo, con l'intento di razziare piccoli e uova. Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta, e coordinate a livello nazionale dal servizio CITES centrale dell'Ispettorato Generale e condotte dal personale delle Sezioni Investigative CITES del Corpo forestale dello Stato di Roma e Palermo, hanno permesso di individuare i soggetti coinvolti nel traffico e i centri dove i piccoli venivano trasportati per essere allevati in cattività. Circa 50 agenti specializzati della CITES coadiuvati da personale tecnico del WWF Italia hanno operato simultaneamente effettuando decine di perquisizioni domiciliari contemporaneamente in tutta Italia, presso allevatori e falconieri a Milano, Cuneo, Pordenone, Lecco, Pavia, Reggio Emilia, Bologna, Napoli, Catania, Ragusa e Caltanissetta. Sono 17 ad oggi le persone indagate per i reati di falso e ricettazione e per detenzione di specie protette che prevede l'arresto da tre mesi ad un anno e l'ammenda da 7.000 a 75.000 euro nonché la confisca obbligatoria degli esemplari.
    Già nel 2005 il Corpo forestale dello Stato aveva salvato dal mercato illegale 250 esemplari di rapaci rari nell'ambito dell'Operazione Condor. L'indagine si era estesa in Austria, Germania, Olanda, Belgio, Spagna e Regno Unito. A conferma delle vaste proporzioni di questo fiorente traffico proprio nei giorni scorsi in Spagna sono stati sequestrati 8 esemplari di Aquila del Bonelli, che in Arabia Saudita possono essere pagati fino a 25.000 dollari ciascuno.
    L'aquila del Bonelli (Hieraaetus fasciatus) ed il Capovaccaio (Neophron percnopterus) oltre ad essere alcune delle specie animali maggiormente tutelate dalle normative CITES, sono due delle specie maggiormente a rischio di estinzione nel nostro paese e per questo sono protette anche dalla legge sulla caccia e dalle direttive europee a salvaguardia degli uccelli migratori e dei loro habitat. È la prima volta che l'intelligence sul traffico di specie porta a scoprire nel nostro Paese il traffico di rapaci ricostruendo l'illecito dal prelievo in natura nei nidi sino al ricettatore finale permettendo poi di recuperare dei soggetti razziati che potranno essere reintrodotti in natura.


    Fonte: http://www3.corpoforestale.it/flex/c.../IDPagina/2286

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  10. #10
    Utente Expert Corpo Forestale dello Stato
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    Traffico internazionale di rifiuti
    http://www.uglcorpoforestale.it/noti...i-rifiuti.html

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