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Discussione: CRI ovvero italica incongruenza

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  1. #1

    Predefinito CRI ovvero italica incongruenza

    Giudicate voi se uno "nella fattispecie un infermiere" in questo paese non si debba arrabbiare, visto che talvolta sembra che il legislatore poco o nulla conosca la materia dove appunto vada a leggiferare, ripreso da Wikipedia riguardo le crocerossine:


    Le attività [modifica]

    Tra le attività svolte in situazioni di pace ci sono l'assistenza socio-sanitaria agli infermi e malati terminali, servizi socio-assistenziali, corsi di soccorso ed educazione sanitaria per la popolazione all'interno di fabbriche, scuole in collaborazione o su richiesta di varie organizzazioni ed istituzioni.

    Occorre precisare che la professione infermieristica vera e propria è un una cosa distinta e separata dall'esercizio del volontariato. La normativa vigente, identifica come Infermiere colui che ha conseguito una Laurea in Infermieristica presso una della Facoltà di Medicina e Chirurgia del territorio italiano, iscritto al relativo Collegio professionale IPASVI(Infermieri), e che solo a questo Professionista sono demandate specifiche attribuzioni e pratiche di assistenza diretta clinica e sanitaria, oltre all'attività educativa e preventiva. A tale proposito è necessario precisare che, in base all'articolo 1 del "Decreto 14 settembre 1994, n. 739", pubblicato sulla "Gazzetta Ufficiale 9 gennaio 1995, n. 6", è individuata la figura professionale dell'infermiere con il seguente profilo: l'infermiere è l'operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante e dell'iscrizione al Collegio professionale è responsabile dell'assistenza generale infermieristica. Da citare inoltre l'articolo 2 del suddetto decreto, nel quale viene ricordato che il diploma universitario di infermiere, conseguito ai sensi dell'articolo 6, comma 3, del Dlgs 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni, abilita all’esercizio della professione, previa iscrizione ai Collegi provinciali IPASVI, inseriti nella Federazione IPASVI, impropriamente detto albo professionale.

    Per dovere di cronaca, però, si riporta quanto segue:Legge n°108 del 3 agosto 09- "il personale in possesso di diploma di Infermiera Volontaria della Croce Rossa Italiana,esclusivamente nell'ambito dei servizi resi nell'assolvimento dei propri compiti per le Forze Armate e la Croce Rossa Italiana, è abilitato a prestare servizio di emergenza e assistenza sanitaria con le funzoni e le attività proprie dell professione infermieristica".

    Si ricorda altresì che Il Regolamento (Regio decreto 12 maggio 1942, n. 9181) del Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana E' LEGGE DELLO STATO.

    Appare evidente come queste due Leggi siano in palese contrasto con il Decreto n° 739 citato più sopra. In tempo di guerra ed in caso di emergenze umanitarie le Infermiere Volontarie collaborano direttamente con le Forze Armate e le organizzazioni di Protezione Civile.

    CURIOSITA In Italia gli Infermieri militari, laureati, rivestono il grado di sottufficiale. Le crocerossine, in possesso di un attestato equiparato a quello dell'OSSS (operatore socio sanitario specializzato, non facente parte delle Professioni Sanitarie) Dlgs 3 agosto 2009 n°130, rivestono il grado di Ufficiale. I gradi delle IIVV sono soltanto "funzionali" (aumentano di grado se ricoprono funzioni particolari) non sono gradi di carriera. E' possibile che il collocamento delle crocerossine al rango (simbolico) di ufficiale derivasse dalla necessità, durante il conflitto bellico del 1939-1945, di rendere ancora più pericolose,per gli autori del delitto, le conseguenze di una eventuale aggressione a sfondo sessuale da parte della truppa, rischio presente in scenari complessi. Si ricorda che la carriera nelle Forze Armate e l'attività della Croce Rossa Italiana sono distinte e separate; pertanto posseggono regolamenti propri e gerarchie che, anche se analoghe restano distinte le une dalle altre. Il corpo delle II.VV. è rimasto l'unico Corpo (seppur ausiliario) delle Forze Armate Italiane ad accettare tra le sue fila solamente personale di un unico sesso.

    A tutto dovrebbe esserci un limite, cosa ne pensate?

    Penso che sia bene indicare le fonti delle notizie,
    Ultima modifica di Matty91; 09-02-11 alle 11: 45
    C.I.S.O.M
    "Tuitio fidei et obsequium pauperum"

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