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Discussione: Vancouver 2010

  1. #11
    Caporale L'avatar di komixthebest
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    io sono uno studente e mi piace praticare molto lo sport,svario dallo sci al tennis(sempre a livello amatoriale cmq )però vedo che nelle scuole non c'è molta volontà degli studenti di svolgere l'ora in maniera adeguata;la vedono più come un'ora di svago,di no-stress.
    la mai scuola ha organizzato corsi pomeridiani con comprensivi tornei interni ed esterni(con squadra scolastica) di pallavolo e calcio è vero che è di pomeriggio ,dopo le lezioni,però è anche vero che uno ci deve mettere la volontà,quindi molte volte il sistema è cosi perché sono proprio le persone a cui si riferisce che lo rifiutano.
    poi vedo che molti miei amici e conoscenti praticano sport a livello agonistico perché gli piace,io parlo sempre della scuola dove ci dovrebbe essere più attenzione verso lo sport ,questo è vero,però è anche vero che se uno vuole può farcela.

  2. #12

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    L'Aqua Acetosa è una struttura del CONI... E ci mancherebbe anche che una Istituzione come il CONI che prende più di 500 milioni di € di finanziamento pubblico l'anno, non fosse capace di gestire ( più nel proprio interesse che in quello dello sport) un centro strutturale come quello, dove indottrinare a pioggia tutti i vari livelli dirigenziali e tecnici dello sport italiano.
    In Italia il mondo istituzionale delle attività sportive è gestito e coordinato dal CONI, comprende sia le Federazioni Sportive Nazionali che gli Enti di Promozione Sportiva.
    Mentre le prime sono filiazioni dirette del CONI, una per ogni disciplina sportiva, gli Enti di Promozione Sportiva sono giuridicamente delle Associazioni private, ognuna con una propria interpretazione di fare sport, che fanno riferimento ad un determinato ambiente sociale.
    Il CONI riconosce ufficialmente 14 Enti di Promozione che ricevono una contribuzione proporzionale all’attività che svolgono. Essi promuovono e diffondono lo sport su scala nazionale, ognuno secondo le proprie peculiarità ed i propri principi politico-sportivi.
    Il CONI per garantire il più ampio sviluppo delle attività sportive in ogni età ( leggasi il massimo controllo sulle attività sportive nazionali), ha costituito il Comitato Nazionale Sport per Tutti, del quale fanno parte, oltre a rappresentanti del CONI, tutti i presidenti degli Enti di Promozione Sportiva e tutti gli Assessori regionali allo sport... (I quali sono poi interfaccciati in modo capillare con gli Assessori provinciali, quelli comunali... quelli di quartiere...) Insomma in Italia non c'è sport fuori dal CONI...
    Per il CONI non esiste una divisione tra sport di alto livello e sport di base... In senso normativo... Quindi perchè dovremmo farla noi quì?
    Se poi per sport vero si intende solo quello di cui sono espressione le olimpiadi, non parliamo della stessa cosa...

    Qualche anno fa una bimbetta di quasi otto anni ( secondo la classificazione FIN di allora, esordiente C) fu iscritta dalla sua istruttrice/allenatrice ad una gara di nuoto ): i 200mt sl (la categoria- propaganda- non esisteva ancora) ... La bimba, appena passata all'agonismo (all'epoca era una eventualità rara ma prevista) si allenava con gli agonisti di una società di nuoto da qualche settimana... Quando i genitori lessero sul programma del meeting il nome della figlia iscritto in una delle batterie dei 200 mt sl, cercarono l'allenatrice preoccupati, la bambina non aveva mai nuotato distanze superiori ai 50 mt... L'allenatrice li rassicurò (se così si può dire) dicendo che se lei l'aveva iscritta, loro non dovevano preoccuparsi... Per la verità il padre medico, qualche perplessità l'aveva... Arrivò il momento della gara, lei era la più piccola, magra e bianchissima salì sul toppo,era seria e concentrata come solo i bambini sanno dimostrare di essere... I genitori erano rimasti ai piedi della tribuna, appena dietro l'allenatrice, pallidi per la tensione anche loro. Lo starter chiamo: - a posto- e poi fischiò il via... L'allenatrice fece partire il suo cronometro. La batteria esordì velocissima e la bambina con una bella nuotata, fluida ed elegante, tenne il ritmo delle altre... 50 mt. 100 mt. 150 mt. la bracciata si era irrigidita, non era più efficace come nelle prime vasche, ma la ragazzina non mollava... All'ultima virata, prima di immergere la testa sott'acqua per la capriola, l'alzò un attimo e guardò versol'allenatrice e i genitori, l'espressione era contratta per lo sforzo, sembrò che piangesse... Finì la gara e nuotando verso la scaletta, per uscire dalla vasca, tutti videro che piangeva... Uscì dall'acqua veloce, scossa dai singhiozzi e corse in lacrime a nascondersi tra le braccia della madre... Federica aveva vinto la sua prima batteria combattendo contro i crampi... Ma quanto le era costato in termini di sacrificio e di dolore... Non eravamo in moltissimi su quelle tribune, ma chi c'era vide le lacrime di quella bambina... Quanta tenerezza, che emozione... Ecco ora io domando: Era sport di base o di livello quello?...
    Io non ho dubbi... Lo chiedo quì a quelli che fanno distinzioni...

    NB
    circa dieci anni dopo quella bambina, alla sua prima olimpiade nei 200 sl vinceva l' argento... In quella successiva avrebbe vinto l'oro...
    Ultima modifica di capt.sparrow; 03-03-10 alle 18: 17

  3. #13
    Shelter
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    Puoi snocciolare parole, fondi e statistiche quanto vuoi; il punto fondamentale è che la preparazione olimpica è una cosa e viene gestita in un modo. L'attività BASE e di crescita delle varie discipline sportive viene gestita in un altro modo con altri fondi, metodi e strutture.
    Il topic si è aperto con un "sondaggio" (che a mio parere non ha senso) riguardo le Olimpiadi di Vancouver ed è proseguito con delle considerazioni che nulla hanno a che vedere con la preparazione olimpica degli atleti interessati.


    Domanda: di cosa vogliamo discutere?

  4. #14

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    Ah... A me sembra che qui si stia parlando di sport... A lei?
    Ultima modifica di capt.sparrow; 03-03-10 alle 18: 38

  5. #15
    Shelter
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    A me sembra che si parli di prestazioni olimpiche che nulla hanno a che fare con i centri di avviamento allo sport e con la politica che il Coni attua a favore dello sviluppo delle varie discipline.

    La squadra italiana di Vancouver 2010 non darà certo le colpe al sistema di diffusione dello sport bensì a tecniche di allenamento, a pianificazione degli impegni ecc che SOLO la squadra P.O. può analizzare con lo staff a disposizione.
    Tutto questo non c'entra un fico secco con le vostre (anche giuste per certi versi) considerazioni sullo sport italiano in genere.
    Infatti dal momento in cui l'atleta entra a far parte della squadra di preparazione olimpica vengono messi a sua disposizone tutta una serie di provvedimenti, fondi ecc che tutto il resto della struttura piramidale dello sport italiano si sogna.

    Ora, in merito a Vancouver, più che criticare i provvedimenti Coni relativi a situazioni generali, bisognerebbe capire, nello specifico, perchè all'interno delle varie squadre P.O. le cose non siano funzionate. Questo è il nocciolo della discussione per come la interpreto io.

    Ah, la sottile ironia vediamo di lasciarla a casa. Spero di essermi spiegato perchè per le prese in giro non ho tempo e soprattutto voglia.
    Ultima modifica di Shelter; 03-03-10 alle 19: 47

  6. #16
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    Beh dai, alla fine poi le vostre posizioni non è che siano così distanti.
    Intanto, a tutti noi interessa che lo sport Italiano sia rappresentato ai massimi livelli, quindi tocca trovare il modo di prepararlo al meglio.
    Che nelle scuole ci siano delle carenze, su questo penso che ci siamo tutti daccordo, quindi troviamo le soluzioni più idonee che sono quelle di far diventare la classica ora di educazione fisica in una vera materia scolastica.

  7. #17
    Utenti Storici L'avatar di umberto88
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    io azzarderei anche l'ipotesi dell'educazione fisica pomeridiana obbligatoria a scuola.
    non dico tutti i giorni, ma magari 1 volta a settimana 2 orette non farebbero male a nessuno.
    i professori di educazione fisica inizierebbero a lavorare e gli studenti avrebbero una preparazione base per tutti gli altri sport che vorranno praticare.
    io ricordo bene che alle medie il nostro prof di inglese , avete capito bene inglese non educazione fisica , si impegnò molto per farci avere 2 ore alla settimana la palestra libera di pomeriggio,per farci fare dello sport , visto che le 2 ore settimanali di Ed fisica venivano sprecate....
    naturalmente il professore aveva una preparazione professionale per poter farci fare un po di educazione fisica e la cosa non era obbligatoria.
    ma nonostante quest'ultima cosa tutta la classe partecipava attivamente e con entusiasmo all'iniziativa.
    quindi per me sarebbe una cosa molto importante.

    scusate se sono andato un po OT
    ... Ai morti l'immortalità della gloria ...
    ... Ai vivi l'immortalità dell'amore ...

  8. #18
    Caporale L'avatar di komixthebest
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    Citazione Originariamente Scritto da umberto88 Visualizza Messaggio
    io azzarderei anche l'ipotesi dell'educazione fisica pomeridiana obbligatoria a scuola.
    non dico tutti i giorni, ma magari 1 volta a settimana 2 orette non farebbero male a nessuno.
    i professori di educazione fisica inizierebbero a lavorare e gli studenti avrebbero una preparazione base per tutti gli altri sport che vorranno praticare.
    io ricordo bene che alle medie il nostro prof di inglese , avete capito bene inglese non educazione fisica , si impegnò molto per farci avere 2 ore alla settimana la palestra libera di pomeriggio,per farci fare dello sport , visto che le 2 ore settimanali di Ed fisica venivano sprecate....
    naturalmente il professore aveva una preparazione professionale per poter farci fare un po di educazione fisica e la cosa non era obbligatoria.
    ma nonostante quest'ultima cosa tutta la classe partecipava attivamente e con entusiasmo all'iniziativa.
    quindi per me sarebbe una cosa molto importante.

    scusate se sono andato un po OT
    da noi si fanno i corsi di pallavolo, tennis-tavolo ,calcio,atletic leggera però non è obbligatorio ma volontario e gratis,fatto da professori di educazione fisica.

  9. #19
    Utenti Storici L'avatar di umberto88
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    Citazione Originariamente Scritto da komixthebest Visualizza Messaggio
    da noi si fanno i corsi di pallavolo, tennis-tavolo ,calcio,atletic leggera però non è obbligatorio ma volontario e gratis,fatto da professori di educazione fisica.
    questo intendevo infatti.
    però obbligatorio in tutte le scuole.
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    ... Ai vivi l'immortalità dell'amore ...

  10. #20

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    Attenzione,
    l'educazione fisica (parlando in termini letterali) è una cosa... L'agonismo è tutt'altro... Che poi le due cose facciano parte della stessa materia, lo sport, è un fatto...Dobbiamo perciò riconoscere che quello che Shelter indica come distanza tra prestazioni massimali e sport di base è una distinzione pertinente e rappresenta un "percorso" molto lungo e sopratutto molto complesso.
    E' vero che per sport si intende:“Qualsiasi forma di attività fisica che, attraverso una partecipazione organizzata o non, abbia per obiettivo l’espressione o il miglioramento della condizione fisica e psichica, lo sviluppo delle relazioni sociali e l’ottenimento
    di risultati in competizione a tutti i livelli.”
    Ma è vero anche che per : - partecipazione organizzata e non- si dovrebbe intendere una "libertà" di programmazione e gestione del sistema sportivo (che è l'insieme di tutti i praticanti e di tutti i servizi sportivi) che in Italia non esiste...
    Così avviene che il CONI esercitando il suo monopolio, invece di essere un Ente che sovraintende alla promozione e alla diffusione dello sport, faccia altro: si occupi essenzialmente di burocrazia e in seno a questa, di politica, di clientele, di attenzioni particolari, ecc... Con una attenta (nel senso di illiberale) gestione di tutte le risorse, umane e finanziarie.
    Così accadrà che il fallimento di Vancouver finirà per incidere molto poco sul sistema sportivo italiano... Cartina di tornasole di una Società che si dichiara democratica e non lo è... Che dovrebbe garantire le libertà e invece promuove i monopoli...

    Shelter ci dice anche che l'analisi del nostro insuccesso canadese verrà fatta all'interno di commissioni federali e di staff tecnici e non...Tutte persone che già nel durante si sono affrettate a scaricare le responsabilità sugli atleti " mettendo le mani avanti" per pararsi il c#lo... La dichiarazione di Petrucci sulla Kostner ne è il classico esempio...

    Singolare, per comprendere la "distanza" tra noi e il resto del mondo potrebbe essere interessante riflettere sulla difficoltà di un giornalista italiano che a Vancouver cercava di spiegare ad un collega americano il concetto di " mettere le mani avanti" senza riuscire a tradurre correttamente la frase... Perchè in lingua inglese non esiste un modo di dire equivalente, che abbia il significato di: proteggere se stessi cercando una buona scusa per giustificare il fallimento... Fuori dall'Italia chi sbaglia paga!
    Ultima modifica di capt.sparrow; 05-03-10 alle 08: 29

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