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Discussione: Ruoli Tecnici Polizia di Stato - Settore Tecnico - Scientifico

  1. #121
    Utenti Storici L'avatar di basilischio
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    Citazione Originariamente Scritto da FRANCODUE Visualizza Messaggio
    Ehi !.
    Non mi fate arrabiare il buon Graziano !.
    Lui nei servizi tecnici ci ha passato la vita, guai a chi glieli tocca !.

    Ed ha ragione.
    In effetti devo toccare per mano la loro indiscutibile professionalità che vi assicuro non è affatto inferiore a quella di un qualsiasi laboratorio privato, che la notte è chiuso appunto e la domenica fa festa.
    Però a noi un ausilio nella bisogna ci serve sempre.
    Graziano, ancora oggi qualsiasi appartenente ai servizi tecnici in caso di bisogna viene impiegato in servizi normali.
    Hanno la loro divisa, anche se indossano il camice bianco, la pistola e tutte le qualifiche di un qualsiasi appartenente alla polstato.
    Franco non è questione di arrabbiarsi, in fondo ormai io sono fuori da 15 anni e la cosa non mi dovrebbe interessare, però è anche vero che circolano voci infondate su troppe cose. C'è e c'è stata poca informazione a riguardo e sinceramente le cose non sono state fatte nel migliore dei modi. Certi aspetti della vicenda li possono conoscere solo quelli provenienti dal Corpo delle Guardie di PS che hanno vissuto in prima parsona queste vicessitudini. Ovviamente a chi si affaccia alla finestra dal di fuori, non può avere una visione completa come quello che vede dall'interno; c'è sempre qualche lato od angolo che sfugge e che può falzare la realtà. Quando si affrontano queste discussioni bisognerebbe avere almeno l'umiltà di non pretendere di aver capito tutto solo per sentito dire. Le motivazioni, giuste o sbagliate che siano, ci sono e vanno affronttate con obiettività, poi ugnuno è liberissimo di pensarla come meglio crede. L'importante è far apparire, a chi legge, la realtà non una presesunta realtà. Aggiungo che, forse un tempo un meccanico della PS poteva essere strapagato per quello che faceva in confronto ad un meccanico esterno, oggi, con i prezzi che corrono, probabilmente lo stato risparmiava molto se si teneva il suo meccanico invece di affidare ad esterni le riparazioni..... che oltre ai costi onerosi, non finiscono mai. E di esempi così se ne potrebbero citare migliaia.
    Ultima modifica di basilischio; 14-03-10 alle 15: 30

  2. #122
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    Completamente daccordo.

  3. #123

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    Caspita 15 anni fuori cioè in congedo non sono mica 2 giorni, a momenti parliamo non di Polizia di Stato ma di Corpo delle Guardie di PS,che erano un'altra cosa, organizzativamente parlando, quindi le cose viste da fuori le vediamo in 2, anche noi infermieri 15 anni fa eravamo un'altra cosa.
    Non credo che ci sia bisogno di arrabbiarsi, dal momento che queste sui forum sono chiacchere fatte in modo virtuale, daltronde non ci conosciamo e non sappiamo neanche chi siamo e cosa facciamo nella vita, nel senso che qui si può essere tutto e il contrario di tutto.
    Se poi per voi il termine professione ha una valenza diversa che nel mondo esterno non vi posso certo far cambiare idea io, visto che asserite che il personale della PS dopo 6 mesi di corso basta e avanza per il servizio che svolge, buon per voi, però lasciatemi dire una cosa con un esempio, io che sono un infermiere professionale con 3 anni di studio per diventarlo mi ritengo comunque, senza vanità, un po di più del poliziotto, non tecnico infermiere beninteso, che viene assegnato all'infermeria ed esce con l'ambulanza in ordine pubblico, ma ripeto se a voi sta bene cosi, buon per voi.
    C.I.S.O.M
    "Tuitio fidei et obsequium pauperum"

  4. #124
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    15 anni non sono molti se consideri che mantieni contatti con gli ex colleghi che ancora svolgono servizio. Quando me ne sono andato il Corpo delle Guardie di PS era finito da parecchio tempo quindi le vicessitudini le ho vissute in prima persona e la situazione attuale è solo uno strascico della situazione di allora.

    Infatti nessuno tecnico di polizia dovrebbe vantarsi di essere un tecnico pari a chi svolge un servizio civile, come tu stessso hai indicato nel caso dell'infermiere. Il tecnico della polizia non occorre che sia un tecnico "finito", ma occorre che abbia capacità in un particolare settore della specializzazione stessa. Ad esempio un operatore che svolge interrogazioni ed inserimenti ai terminali elettronici non occorre che sia un perito informatico che sappia di programmazione di analisi logiche, di diagrammi di flusso ecc. occorre solo che conosca quelle particoilari procedure, che la scuola non insegna, che servono al funzionamento dei ternimali elettronici ed archivi magnetici. Ci sarà un altro operatore che invece si occuperà della programmazione e non necessariamente dovrà conoscere le procedure adottate per le interrogazioni. Questo sistema settorializza molto ogni specializzazione e se, pensando in modo globale, sembra un controsenso ed una mancanza di professionalità, all'atto pratico risulta molto efficace in quanto l'operatore non avrà un'infarinatura su tutto ma conoscerà molto a fondo il settore dove è chiamato ad operare.

    L'ambiente civile dove opera un infermiere è totalmente diverso dall'ambiente dove si troverà ad operare un infermiere di polizia e ciò vale per tutte le altre specializzazioni.Concordo sul fatto che, oggi giorno, per determinati servizi occorra assumere personale che abbia almeno un titolo di studio adatto alla specializzazione che andrà a ricoprire. Sicuramente avere personale che conosce, anche se in modo sommario, tutta la materia e sempre meglio di uno che specializzato solo in un settore e non conosce niente di tutto il resto. Per questo, porei raccontardi "mille" aneddoti su fatti accaduti proprio per mancanza di conoscenze tecniche. Ti racconto questa: durante un turno pomeridiano fui chiamato nell'ufficio del prefetto perchè il suo centralino non funzionava. Mi accorsi che qualcuno aveva abbassato l'interruttore generale posto dietro una tenda. Provai ad attivarlo ed il centralino tornò a funzionare. Siccome nel frattempo era stato avvisato il capo posto, un sottofficiale che era anche un buon radiotelegrafista, ma digiuno di tutto il resto, (non sapeva cambiare nemmeno una lampadina e tralascio il perchè era stato fatto capo posto; una cosa vergognosa) con il quale avevo avuti dei dissapori a causa di questioni analoghe, abbassai nuovamente l'interruttore e aspettai che arrivasse. Una volta arrivato, non fece nemmeno un sopralluogo, chiamò i tecnici addetti agli impianti. Due tecnici partirono con una macchina e percorsero 120 Km per venire ad alzare un interruttore. Come vedi quello che scrivo è conforme alle esperienze vissute e se da un lato difendo certi tecnici che hanno capacità anche senza avere titoli di studio e dall'altra vedo che è necessario cambiare con l'avvento di persone che già in partenza abbiano le dovute conoscenze.
    Ultima modifica di basilischio; 15-03-10 alle 09: 15

  5. #125
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    Giuseppe hai perfettamente ragione; vittime del sistema e di scienziati ce ne erano anche prima dei RT. Insomma come in ogni posto di lavoro c'era chi si dava da vare e chi faceva il lavativo e si adagiava sul fatto di essere un "intoccabile" perchè i Servizi Tecnici di allora erano veramente "Intoccabili". I trasferimenti dipendevano direttamente dal ministero ed i movimenti interni dal Capo Zona e non dal Questore.

    Così come hai scritto, vuol dire fare informazione, cioè esposrre, senza critica na solo facen do debite osservazione, quali sono i punti che non possono "legare" con quello che è il RT. Ormai sono fuori da troppo e molte cose non le conosco. In pratica non è cambiato nulla, anzi è peggiorato se prendono un "Pinco Pallino" qualsiasi e lo mettono a comandare senza "arte ne parte".

    Avete più che ragione a protestare se hanno rovinato quello che, come è stato detto in precedenti post riverito agli altri corpi, era il "fiore all'occhiello". Mi rendo conto che di quel fiorne non c'è rimasto nemmeno il "gambo secco" ed avete tuttto la mia cmprensione e solidarietà.

    Orzocco, purtroppo in Italia siamo soliti far fare le modifiche a chi non è del settore e succedono sempre dei grossi casini. Oggi, ancor più di ieri, occorrrono competenze, ma non solo il titolo di studio, occorre veramente conoscere la pratica del settore non solo la teoria.

    Piccola storia OT: devo ristrutturare un appartamento ed aprire una porta su una parete portante e lo spazio fra il pavimento grezzo e quello che sarà il piano finoto è di 17 cm. Per legge devo interpellare un ingegnere per la sismica. Mi porta il disegno con la cerchiatura in lungherine del 22 (22 x 22 cm) dal quale il fabbro deve trarre le misure per tagliare il ferro . Domanda: come faccio a mettere una lungherina del 22 su un pavimento che può essere alzato solo di 17 cm? Cosa ne faccio dei 5 cm di lungherina sche sporgeranno sopra il pavimento finito? Risposta dell'ingegnere: ma questo è un disegno pro forma, e logico che invece della lungherina ci va messa una piastra di 1 cm. Morale: se non controllavo ed andavo dal fabbro a far tagliare il ferro, cosa ne facevo poi di quella lungerina? e al momento del montaggio, non mi sarebbe mancata la piastra?. Se quell'ingegnere prima di fare l'ingegnere avesse fatto anche il manovale o il fabbro forse avrebbe capito che idisegni "pro forma", all'atto pratico servono a poco.

  6. #126

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    Buongiorno a tutti,
    ho riletto velocemente tutti i post ma non trovo le informazioni che cerco, quindi tanto vale farvi direttamente le 2 domande dovendo decidere se partecipare o meno al prossimo concorso di direttore tecnico:
    -ma il direttore tecnico-ingegnere delle telecomunicazioni in buona sostanza quali attività deve svolgere?Non credo debba mettersi lui a fare le intercettazioni o analizzare i tabulati, o sbaglio?
    -il suo stipendio lordo a quanto ammonta?

    So di apparire venale, ma lo chiedo perchè sono un ing. con 10 anni di esperienza e, quindi, mi chiedevo se ne valesse davvero la pena rimettersi a studiare....e soprattutto perchè leggendo i vostri post mi è quasi passata la voglia.
    Non nascondo che la cosa un pò mi dispiace visto che erano anni che aspettavo questo concorso....è sempre stato un miio desiderio essere "un ingegnere di pubblica utilità"

    Spero che vogliate rispondermi.
    Grazie

  7. #127

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    Citazione Originariamente Scritto da idea Visualizza Messaggio
    Buongiorno a tutti,
    ho riletto velocemente tutti i post ma non trovo le informazioni che cerco, quindi tanto vale farvi direttamente le 2 domande dovendo decidere se partecipare o meno al prossimo concorso di direttore tecnico:
    -ma il direttore tecnico-ingegnere delle telecomunicazioni in buona sostanza quali attività deve svolgere?Non credo debba mettersi lui a fare le intercettazioni o analizzare i tabulati, o sbaglio?
    -il suo stipendio lordo a quanto ammonta?

    So di apparire venale, ma lo chiedo perchè sono un ing. con 10 anni di esperienza e, quindi, mi chiedevo se ne valesse davvero la pena rimettersi a studiare....e soprattutto perchè leggendo i vostri post mi è quasi passata la voglia.
    Non nascondo che la cosa un pò mi dispiace visto che erano anni che aspettavo questo concorso....è sempre stato un miio desiderio essere "un ingegnere di pubblica utilità"

    Spero che vogliate rispondermi.
    Grazie
    Mettiamola così, se pensi di dover fare indagini, anche relative al ramo tecnico per il quale vuoi concorrere, scordatelo in quanto l'attività di indagine e repressioni di reati in campo informatico spetta all polizia postale, dove mi consta non esserci personale tecnico, sono tutti del ruolo di polizia.
    Se hai studiato tanti anni per diventare ingegnere, in ps con la tua laurea puoi diventare direttore tecnico, cioè vai a dirigere una zona tlc che si occupa di reti telematiche, riparazione pc e apparati radio.
    Se fossi un ingegnere, sfrutterei in altro modo la laurea (dove effettivamente ti fanno fare ciò per cui hai studiato) e la collettività l'aiuterei iscrivendomi in una ass. di volontariato, ce ne sono tante, che si occupa anche di tlc e prociv in generale.
    Spero di esserti stato d'aiuto, un saluto.
    C.I.S.O.M
    "Tuitio fidei et obsequium pauperum"

  8. #128
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    E magari Idea, se vuoi puoi prensentarti nella apposita sezione del forum Benvenuto Presentati.
    Sia chiaro, non è un obbligo.
    Grazie ed auguri per il concorso.

  9. #129

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    che dire? se i poliziotti avessero le idee così chiare come le ha orzocco, forse le cose sarebbero già cambiate da un pezzo.

    Posso solo aggiungere che un direttore tecnico di prima nomina non raggiunge le 2000 euro di stipendio.

  10. #130

    Talking

    Grazie ragazzi, ma a questo punto non sono più tanto convinta perchè....
    1) dalle traccce dello scorso concorso del 2002 (cheidevano di descrivere la architettura si un sistema cellulare e le varie funzionaloità di ogni blocco fuinzionale) e soprattutto dalle materie di esame del prossimo concorso, mi ero fatta l'idea che un direttore tecnico-ing. delle telecomunicazioni dovesse essere conivolto nella scelta/utilizzo di teconologie e sistemi all'avangardia...
    2) che non ci fosse dividione con la polizia postale, anci credevo che la polizia postale fosse parte della polizia scientifica/delle telecomunicazioni
    3) non so se mi va di mettermi a studiare sodo e rischiare di essere mandata chissà dove (non ho trovato da nessuna parte l'elenco delle possibili destinazioni) per uno stipendio pari a quello che percepisco ora dopo circa 8 anni di lavoro.
    4) infine, il corso di addestramento di un anno prevede un "addestramento" solo a livello tecnico???? (spero), perchè se fosse anche a livello fisico allora.....

    Comunque mi spiacerebbe proprio rinunciare al concorso, entrare in polizia è sempre stato un mio grande desiderio.

    Infine, mi presento: si, sono una donna, sposata e con figli

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