MiB, il servizio di elisoccorso è erogato ai cittadini, che ne beneficiano; quello che gli operatori privati erogano per conto del 118 è, fino a prova contraria, di eccellenza.
il prezzo che le regioni pagano è, sempre fino a prova contraria, equo più di quanto non si possa pensare. Se così non fosse, se davvero fosse soltanto un'onerosa speculazione, non ci sarebbero quasi 50 basi di elisoccorso su tutto il territorio nazionale.
Se si generalizza, sulla base di impressioni personali non sostenute da fatti o circostanze, paventando ombre senza addurne i motivi, anche ogni altro fornitore di ente pubblico può essere indicato come un potenziale speculatore sulla finanza delle regioni (Stato e quant'altro). Certo, ce ne sono, e guarda caso quasi sempre collegati a qualche mela marcia delle amministrazioni pubbliche, ma non si può alimentare il pregiudizio su un intero sistema perchè c'è chi sgarra.
In base alla cultura del sospetto siamo tutti potenziali delinquenti, ma non mi sembra una cultura positiva, nè tantomeno da incoraggiare.
La tristezza è che i ricorsi sono dovuti alla confusione che in Italia si è sempre fatta sulle regole che governano il settore, e non tanto perchè qualcuno "soffi" qualcosa ad un altro. I ricorsi alla giustizia amministrativa sono giustificati dal fatto che chi investe in un impresa economica ha necessità di regole chiare, certe e eque.
L'esistenza di due livelli normativi, aventi oneri sostanzialmente differenti a seconda del soggetto a cui si applicano, è fonte di squilibri e incertezze nel breve periodo che elevano in modo anomalo e inaccettabile il rischio d'impresa.
Adesso speriamo che la presa di posizione di ENAC serva almeno a dirimere ogni residuo dubbio.
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