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Discussione: Motivi per negare la comunione

  1. #21
    Cappellano Militariforum L'avatar di don antonio
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    Citazione Originariamente Scritto da GIOLITTI Visualizza Messaggio
    Grazie padre per la risposta. Quindi visto che la convivenza non è determinante, chi non convive ma pratica sesso al di fuori del matrimonio non riceve l'ostia la domenica? Quanti ragazzi dai 17(nei miglior casi, visto purtroppo l'abbassamento dell'età in cui si inizia) ai 27 anni, ovviamente generalizzando, non possono prendere la comunione? So che c'è già una discussione sull'argomento e già ho dato un occhiata, ma non mi sembra sia stata affrontata la questione della comunione. Ciao DON ANTONIO
    Se un giovane ha una coscienza cristiana retta sa che fare sesso al di fuori del matrimonio è un comportamento non morale. Certo che il sacerdote non può sapere ogni giovane cosa fa per cui non è in condizione di negargli la comunione.
    Diverso può essere il caso di una condizione notoria di convivenza: in quel caso il sacerdote può supporlo (per esperienza) e allora potrebbe negare la comunione, anche se è chiamato a seguire una prassi di discrezione: mi spiego, la comunione non va mai negata in pubblico....dopo in privato il sacerdote dovrà convocare le persone e dire loro che, nel caso si uniscano sessualmente, non sono in condizione di ricevere l'eucaristia e quindi mè preferibile che non si accostino al sacramento per non creare disorientamento nei fedeli.
    COMBATTI LA BUONA BATTAGLIA DELLA FEDE (S.Paolo)

  2. #22
    Soldato L'avatar di GIOLITTI
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    Chiaro e conciso. Grazie padre.

  3. #23
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    Niente comunione per chi ostenta la sua omosessualita'. E' quanto dichiarato dall'ex vescovo di Pistoia, monsignor Simone Scatizzi
    Ultima modifica di milos; 05-02-10 alle 19: 02

  4. #24

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    Citazione Originariamente Scritto da tibidabo72 Visualizza Messaggio
    tutto cio m fa ridere cio significa che un divorziato/separato una coppia di fatto gay o lesbiche non possono essere buoni cristiani???! e non sarebbero altrettanto capaci di insegnare ai prorpi figli cos'è il cristianesimo??? bhè e proprio questo che sta allontanado le persone dalla chiesa dalla frequenza dalla presenza nelle funzioni, io se voglio parlare con il signore non devo necessariamente parlargli all'interno di una chiesa lui e dapertutto .... questo sempre se uno e credente, il buon cristiano e colui che aiuta e rispetta il prossimo non solo colui che fa i figli e si sposa in chiesa e va tutte le domeniche a messa......

    Un "Buon Cristiano" è chi segue ciò che Cristo ci ha insegnato; cioè: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente» (Mt 22,37). Amare Dio significa seguire ciò che ci comanda, e tra le varie cose ci dice anche che la Famiglia è composta da uomo e donna. Quindi, secondo me, una coppia separata, divorziata o di fatto non è in grado di insegnare ai proprio figli cos'è il Cristianesimo; magari ne parleranno benissimo, ma il Vangelo si testimonia con le parole e con l'esempio.

  5. #25

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    Citazione Originariamente Scritto da ilpiroddi Visualizza Messaggio
    Un "Buon Cristiano" è chi segue ciò che Cristo ci ha insegnato; cioè: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente» (Mt 22,37). Amare Dio significa seguire ciò che ci comanda, e tra le varie cose ci dice anche che la Famiglia è composta da uomo e donna. Quindi, secondo me, una coppia separata, divorziata o di fatto non è in grado di insegnare ai proprio figli cos'è il Cristianesimo; magari ne parleranno benissimo, ma il Vangelo si testimonia con le parole e con l'esempio.
    Più che ragionare tramite la fede le persone dovrebbero ragionare tramite la propria coscienza. Peccato che nel 2012 ancora non siamo arrivati a capire cose così semplici
    "Ho sempre avuto due chiodi fissi: l'ansia di giustizia e la convinzione presuntuosa di poter cambiare il mondo [..]" (Fabrizio De Andrè)

  6. #26
    Utenti Storici L'avatar di basilischio
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    Citazione Originariamente Scritto da ilpiroddi Visualizza Messaggio
    Un "Buon Cristiano" è chi segue ciò che Cristo ci ha insegnato; cioè: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente» (Mt 22,37). Amare Dio significa seguire ciò che ci comanda, e tra le varie cose ci dice anche che la Famiglia è composta da uomo e donna. Quindi, secondo me, una coppia separata, divorziata o di fatto non è in grado di insegnare ai proprio figli cos'è il Cristianesimo; magari ne parleranno benissimo, ma il Vangelo si testimonia con le parole e con l'esempio.
    Invece di citare il passo di Matteo, che anche se inerente all'aromento, non è specifico per questa discussione, avrebbe dovuto citare quello relativo alla parte evidenziata.
    Il Vangelo dice anche di non giudicare, quindi la sua successiva affermazione " una coppia separata, divorziata o di fatto non è in grado di insegnare ai proprio figli" andrebbe vagliata in relazione ad un fatto specifico e non in senso generale/generalizzato. In ogni caso le responsabilità sono sempre individuali e non è consigliabile addossare le responsabilità di uno all'altro solo perchè uniti dall'indissolubilità del matrimonio.
    Il discorso è abbastanza complesso.

  7. #27
    Maresciallo
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    Citazione Originariamente Scritto da don antonio Visualizza Messaggio
    dopo in privato il sacerdote dovrà convocare le persone e dire loro che, nel caso si uniscano sessualmente, non sono in condizione di ricevere l'eucaristia e quindi mè preferibile che non si accostino al sacramento per non creare disorientamento nei fedeli.
    Caro reverendo: è però una posizione un po' ingenua e sbagliata. Si può benissimo convivere senza rapporti sessuali (non dico che sia diffuso ma c'è chi lo fa).
    Al contrario sono innumerevoli quelli che pur senza convivere hanno rapporti sessuali (in macchina, in vacanza, in gita, nella casa prestata da un amico....), non solo fanno la comunione "senza scandalo" ma magari sono pure catechisti/e, lettori, ecc.

  8. #28
    Utenti Storici L'avatar di basilischio
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    Citazione Originariamente Scritto da Cittadino Visualizza Messaggio
    Caro reverendo:...............
    MI dispiace, ma il reverendo è già un po di tempo che non scrive su questo forum.
    Sarebbe opportuno, prima di quotare, verificare anche se l'interessato possa dare una risposta, altrimenti il dibattito perde senso.

    ---------------------Aggiornamento----------------------------

    Citazione Originariamente Scritto da Cittadino Visualizza Messaggio
    Caro reverendo: è però una posizione un po' ingenua e sbagliata. Si può benissimo convivere senza rapporti sessuali (non dico che sia diffuso ma c'è chi lo fa).
    Al contrario sono innumerevoli quelli che pur senza convivere hanno rapporti sessuali (in macchina, in vacanza, in gita, nella casa prestata da un amico....), non solo fanno la comunione "senza scandalo" ma magari sono pure catechisti/e, lettori, ecc.
    Perchè travisare le parole scritte?
    nel caso si uniscano
    Non ha scritto che tutti si uniscono ma solo "nel caso" che indica l'eventualità non la certezza. In pratica dice la stessa cosa in maniera diversa
    Si può benissimo convivere senza rapporti sessuali (non dico che sia diffuso ma c'è chi lo fa).
    è preferibile che non si accostino al sacramento per non creare disorientamento nei fedeli.
    è prefribile lascia un largo margine di discrezionalità legata ad una evidenza, cioè quella che la comunità è a conoscenza di una situazione "non normale", pertanto gli intressati, per non creare disorientamento fra i fedeli, dovrebbero valutare se accostarsi alla comunione è più il "danno o il guadagno" nel rispetto altrui.

    L'ultimo paragrofo lascia alquanto perplessi. Donota scarsa obiettività e mira ad addossare una responsabilità al "sacerdote" o chiesa.
    Il recarsi a ricevere la comunione è un fatto personale a prescindere da ciò che ognuno a fatto o dalla professione esercitata.

    Mi scusi, ma come farebbe lei a stabilire se uno a fatto sesso o meno prima di ricevere la comunione?

  9. #29
    Maresciallo
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    Non ha scritto che tutti si uniscono ma solo "nel caso" che indica l'eventualità non la certezza. In pratica dice la stessa cosa in maniera diversa
    Sì, certamente. Tuttavia c'è una sorta di "presunzione" di peccato nei conviventi, tant'è che diversi sacerdoti raccomandano di non ricevere la comunione nelle chiese in cui potrebbero essere conosciuti anche se casti, per non creare scandalo. Al contrario, se non si convive, c'è la "presunzione" di innocenza che francamente mi sembra un po' ipocrita e non al passo con i tempi.

  10. #30
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    Citazione Originariamente Scritto da Cittadino Visualizza Messaggio
    Sì, certamente. Tuttavia c'è una sorta di "presunzione" di peccato nei conviventi, tant'è che diversi sacerdoti raccomandano di non ricevere la comunione nelle chiese in cui potrebbero essere conosciuti anche se casti, per non creare scandalo. Al contrario, se non si convive, c'è la "presunzione" di innocenza che francamente mi sembra un po' ipocrita e non al passo con i tempi.
    Ma dove la legge questa presunzione?
    Io leggo sono un discorso logico nel senso che, il sacerdote, non presume, ma conmsiglia solo di evitare di fare la comunione per non creare "scandalo" fra i parrocchiani. Non dice non potete , ma evitate qui, in questa parrocchia dove siete conosciuti, lasciando sottinteso che andando in altre parti, dove non si è conosciuti, il rischio di "scandolo" decade.
    La presunzione an che se non si convive è del tutto infondata in quando lei stesso non saprebbe riconoscere se uono ha fatto sesso o meno, prima di accostarsi alla comunione.

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