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Discussione: Che differenza c'è tra un Soldato e un Civile?

  1. #1

    Predefinito Che differenza c'è tra un Soldato e un Civile?

    Propongo una domanda, Spero in risposte serie.
    Cosa Differenzia un soldato da un civile?( Vi siete mai posti questa domanda? Ovviamente spero che non si cada nella banali)

    Secondo me esiste una sola differenza, Perchè di base siamo tutti "Civili" e infatti l'unica cosa che ci contraddistingue è la volonta di non darsi per vinti nelle situazioni della vita.
    Quindi secondo un mio piccolo ragionamento un Civile, che non si da per vinto, anche se non indossa un uniforme può essere un soldato.

    Ps: delirio delle 00:30 xD

  2. #2

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    Sì fa un giuramento per diventar soldato...

  3. #3

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    Avevo chiesto nessuna risposta banale.. <.< è ovvio che si fa un giuramento per essere soldati... però volevo sapere per voi cosa rappresenta ecco..

  4. #4

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    Secondo me il soldato e' colui che ha imparato a credere seriamente nelle proprie capacita' e questo lo porta, grazie al percorso di addestramento ricevuto, inevitabilmente a porsi obbiettivi sempre piu' ardui da raggiungere e compiti piu' gravosi, che per un normale civile, abituato ad uno stile di vita sempre piu' egoistico ed incentrato solo ed esclsivamente al raggiungimento del massimo benessere personale, materiale o no non ha importanza, sarebbe difficilissimo affrontare.

    Dal civile non ci si aspetta mai nulla che esca dai soliti canoni di normalità della società, e questo porta il civile stesso all'errata consapevolezza di non dovere nulla a nessuno.

    Dal soldato ci si aspetta tanto, tantissimo, è una persona che ha scelto uno stile di vita estremamente complicato, ha scelto di sottostare alle gerarchie, di mantenere il silenzio di fronte al suo superiore poichè quest'ultimo ha da insegnare più di quanto si pensi, da qui derivano il rispetto e la capacità di controllare se stessi (cosa che può per alcuni essere veramente difficile).
    Il soldato è conscio di rischiare la salute e la vita in missioni all'estero o su territorio nazionale x motivi che può condividere o meno.

    Il soldato è dotato di forte senso civico è visto dai bimbi come la cosa più vicina al supereroe ed è per i familiari motivo di soddisfazione e orgoglio.

    Questo è ciò che penso e amo pensare, nonostante si siano venuti a creare dei surrogati di soldati...divisa e stemma su di essa, tali e quali a quelli del mio soldato ma con ideali volti solo ed esclusivamente al denaro, che, ai giovani appena usciti dalla scuola, fanno gola.

  5. #5

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    Questa frase l'ha in firma l'utente Surefire, tratta dal libro "Fanteria dello Spazio" di R. Heinlein (consigliato). Penso che possa rispondere efficacemente al tuo quesito:


    “The difference,” I answered carefully, “lies in the field of civic virtue.
    A soldier accepts personal responsibility for the safety of the body politic of which he is a member,
    defending it, if need be, with his life. The civilian does not.”

    Traduzione (non letterale):

    "La differenza, è nel campo delle virtù civili. Un soldato accetta personalmente la responsabilità della sicurezza dell'Istituzione di cui fa parte, difendendole, se è necessario, con la vita. Il civile non l'ho fa".



    Personalmente ritengo ci siano anche Civili (la "C" è volutamente maiuscola) che siano disposti a grandi sacrifici per Ideali di Stato (tali da poter essere definiti "Soldati" nel senso di "combattenti" e non con significato letterale), tuttavia penso che questa frase sia piuttosto esplicativa.

  6. #6
    Utenti Storici L'avatar di Surefire
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    quoto Chtorr (a parte gli orrori grammaticali)

    PS il libro si trova come "Starship Troopers"
    Ultima modifica di Surefire; 13-08-11 alle 22: 02
    “The difference,” I answered carefully, “lies in the field of civic virtue.
    A soldier accepts personal responsibility for the safety of the body politic of which he is a member,
    defending it,
    if need be, with his life. The civilian does not.” [Robert Heinlein, Starship Troopers]

  7. #7
    Utente Expert Esercito L'avatar di vegepat
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    Si beh, però vediamo di non deformare il concetto....

    Essere un soldato è solo un modo di "esprimere" un' idea, dei valori, che nella persona sono presenti o meno....non è che se uno fa il soldato, automaticamente acquisisce quei valori.
    Può succedere anche questo, certo, ma è pieno di militari che non sono nemmeno sfiorati da tutti questi valori cosmici di cui si parla....ed è pieno di civili che si fanno carico dei destini della società quanto e più di tanti militari....

    Credo che i nomi di qualche magistrato "caduto in combattimento" siano noti a tutti.

    Poi non è che allora tutti sono da definire "soldati", ognuno fa quello che sente essere la sua natura: il soldato, il poliziotto, il padre (o madre) di famiglia che trasmette i valori civili ai suoi figli....e ognuno è da chiamare (giustamente) con il suo nome.....
    Hey, gunner man, that's quicksand, that's quicksand, that ain't mud
    Have you thrown your senses to the war, or did you lose them in the flood?

  8. #8

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    surefire, i miei non sono errori di grammatica, ma di battitura! (...)

    il commento di vegepat penso sia la spiegazione giusta alla frase di Heinlein e al significato di Soldato

  9. #9
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    secondo me tra soldato e civile non esiste alcuna differenza.
    la differenza è tra persone per bene e non.
    la storia ci insegna che sono esistiti (ed esistono tuttora ma da vivi purtroppo non fanno notizia...) uomini e donne (soldati e non) che vivono la loro vita onestamente e contribuiscono al progredire ed alla civilizzazione della nostra Nazione.
    gli eroi sono quelli che si alzano la mattina, fanno il proprio dovere con impegno, dedizione ed onestà (dall'operaio all'imprenditore, dal militare al sacerdote, dal magistrato al commerciante ecc.) e poi si dedicano alla famiglia (per chi desidera averne una) o alla collettività in generale (anche solo con un paio d'ore di volontariato a settimana,non necessariamente dedicandovi l'intero tempo libero) o ad entrambe (famiglia e società civile).
    io personalmente sono cresciuto ammirando e studiando da vivi e da morti due uomini le cui idee e il cui lavoro sono quanto mai attuali come oggi, nonostante siano passati quasi 20 anni dalla loro scomparsa. parlo di GIOVANNI FALCONE E PAOLO BORSELLINO. ma ovviamente loro due sono solo due simboli. insieme a loro vanno ricordati, ammirati e presi ad esempio tutti gli altri, dagli uomini della scorta agli altri magistrati, giornalisti ed esponenti delle forze dell'ordine caduti sul campo di guerra (anche i civili combattono e muoiono in guerra.non solo i soldati...) perchè il contrasto alla criminalità organizzata è una guerra a tutti gli effetti (chi non la reputa tale, lo invito ad andarsi a guardare le statistiche inerenti i morti ammazzati per mafia).
    quando si tratta di rimboccarsi le maniche e incominciare a cambiare,vi è un prezzo da pagare,ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare

  10. #10
    Maresciallo L'avatar di domas
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    Predefinito

    "gli eroi sono quelli che si alzano la mattina, fanno il proprio dovere con impegno, dedizione ed onestà"

    Non vorrei andare OT, dico semplicemente non sono per nulla d'accordo.

    Forse la domanda in questione non si riferiva alla morale o a quello che si fa da soldato, immagino si riferisse semplicemente a differenze legali.

    Nel senso che un soldato rispetto ad un civile ha delle restrizioni in materia legale, meno diritti (vedi lo sciopero, del quale sono a priori contrario, ma che comunque non può essere ammesso)

    Lascio la parola ad altri, come vegepat che mi è sembrato in altri contesti molto ferrato in materia

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