Originariamente Scritto da
Orange
Vi racconto un episodio anche io a proposito di disertori o supposti tali.
Nel 1995 ero al 5° squadrone del 1er REC. Era uno squadrone che era stato ricreato da poco, nel 1993, una quarantina di anni dopo la sua distruzione totale durante una battaglia in Vietnam (erano rimasti una dozzina di legionari).
C'é l'usanza in Legione, che quando un ufficiale é assegnato al reggimento, gli si fà qualche "tiro mancino", qualche "scherzo", gli si dà il benvenuto in modo "goliardico".
A quell'epoca é arrivato un nuovo sottotenente, fresco fresco da Saint Cyr (l'accademia francese). Questo tipo era fra i primi del suo corso, super allenato, volontario per la Legione e per il REC. Appena arrivato, ha cominciato a dire a tutti che voleva azione, combattimento, pericolo, possibilmente il 5 squadrone perché si muoveva molto, ecc ecc.
Dopo qualche giorno, i suoi pari grado ed il suo presidente di categoria, un tenente che adoravamo tutti e che aveva cominciato anni prima come semplice legionario, gli dissero che prima di assegnarlo ad uno squadrone molto operativo come il 5°, bisognava testarlo un poco e vedere le sue potenzialità. Gli dissero quindi che qualche giorno dopo, avrebbero organizzato un esrcizio per lui. Si trattava di una esflitrazione ("une exfiltration" - non so dirlo più in italiano) notturna da territorio nemico. Avrebbe quindi dovuto raggiungere un silos che si trova ad una decina di kilometri dal REC, a Courthezon, un villaggio vicino, e li' avrebbe trovato qualcuno che gli avrebbe dato le informazioni necessarie per continuare la sua missione.
Il giorno convenuto, il giovane ufficiale é partito all'inizio della notte verso il punto di incontro, senza nessun grado né segno di riconoscomento apparente.
Nello stesso tempo, il nostro tenente é andato alla polizia militare, per allertare che a Courthezon, nella zona del silos, era stata segnalata la presenza di un disertore.
"Sfortuna" ha voluto, che fosse di servizio come capo pattuglia un brigadier-chef taitiano, grande, grosso, simpaticissimo, ma un tantinello cattivo.
Il seguito della storia anche se prevedibile, é un po' "scappato al controllo"!
La pattuglia della polizia militare é partita alla volta di Courthezon.
Quando il giovane sottotenente é arrivato nei pressi del silos, vedendo la PM ha pensato che fossero quelli che dovevano dargli il seguito delle indicazioni, per cui é uscito dai cespugli ed é andato senza il minimo problema verso di loro.
Il brigadier-chef, quando ha visto sbucare dal nulla un uomo giovane, in divisa, alle due di mattina, che andava verso di lui, ha pensato che fosse il disertore ricercato che si voleva consegnare, per cui, in perfetto stile polizia militare Legione (di qualche anno fà), prima ancora di dire una sola parola ha cominciato a picchiarlo come un tamburo.
E più la "vittima" urlava che era un ufficiale e che stava facendo un esercitazione, più il brigadier-chef si sentiva preso in giro e si incattiviva contro quel disertore che "non aveva nemmeno il coraggio di assumere i suoi atti e trovava delle scuse inverosimili".
Risultato:
il "disertore" non é andato in cella, ma é stato ricoverato in ospedale dove é rimasto alcuni giorni.
Il brigadier-chef ed il capo della polizia militare, il nostro tenente ed altri ufficiali che avevano organizzato la cosa, hanno fatto un passaggio davanti al colonnello per spiegare come mai il reggimento si trovava con uno dei suoi giovani ufficiali in ospedale !!
Ah la cara, vecchia, simpatica Legione Straniera
Orange
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