giusto o non giusto non significa nulla... ci sono casi e situazioni diverse. Dire che forse la tua è più giusta della mia mi lascia un po' perplesso, in ogni caso che la legione lasci decidere al legionari se combattere o meno contro il Paese d'origine mi sembra ammirevole.
Non chi comincia ma quel che persevera
penso che tra tutti i problemi elencati da vincent.. il piu grave e che non lascia "superstiti" nell'ei (sopratutto tra le persone che la vedono come joenna. poi per il restante 98% che è li per il suo stipendietto è un altro discorso).. è che si parla tanto di combattere per il tuo paese.. ma non so perchè.. tutti i vfp1 rimangono un attimo destabilizzati.. perchè di combattere il paese e di tutte queste belle parole.. se ne puliscono il **** quando vedono determinate realtà che fanno accapponare la pelle: come il maresciallo che abita fuori la caserma e che si presenta due ore dp cm se niente fosse.. vede il colonnello che saluta la nipotina schierata affianco a te vfp1.. la guardi ed è alta un metro e un *****.. e chi piu ne ha piu ne metta..
La paura non altro che una cresciuta percezione delle cose
Il dolore serve a farci capire che siamo ancora vivi
Achille,
siccome é raro sentirti cosi' "volgare" (tra parentesi ti invito a moderarti altrimenti ci prendiamo tutti un cazziatone mostruoso da FrancoDue !!!!), credo di capire che sei molto amareggiato e deluso dalla realtà odierna.
Siccome tu non sei un ragazzino e sei qualcuno che, grazie a tuo papà, ha sempre conosciuto le nostre forze armate, ho più tendenza a credere in quello che dici, e la rabbia che trapela dalle tue parole mi lascia pensieroso.....
Ecco un'altra informazione sulla Legione, grazie all'amico Austinpowers.
Il canto di cui parla non é altro che l'inno della Legione che é "Le boudin".
Ci sono le parole, ma non lo si canta mai !
Prima di un pasto ufficiale si canta solo il refrain (Tiens voilà du boudin, voilà du boudin..........).
Viceversa é suonato per intero quando la Legione sfila.
Nelle parole del refrain, per le ragioni dette in maniera esatta da Austinpowers, i Belgi non sono trattati da "lavativi", ma sono definiti come "des tireurs au cul", che ti tirano alla schiena.
joenna ,non fraintendere,non intendevo dire che la mia e' giusta e la tua no...
intendevo dire che la scelta che poi infine ti sentivi di fare ,quella forse era la piu' giusta poiche' fatta piu' col cervello che con il cuore .............mi spiace se hai frainteso non era mia intenzione.
QUOTO MOLTO ACHILLE, anche se nel suo discorso mi critica un po', ma lo trovo comunque giusto.
mamma mia ke disonore O.O.. nn pensavo fosse csì
La paura non altro che una cresciuta percezione delle cose
Il dolore serve a farci capire che siamo ancora vivi
in effetti ho utilizzato un linguaggio un pò da strada.. ma in buona fede perchè come hai detto bene orange, mio padre serve con molta felicità il suo paese, è molto devoto e contento.. non sto li a dire cosa ha fatto e cosa fa (tanto lo sai ).. io abito da solo con mio padre col il quale parlo tantissimo, ed è l'unico che sa realmente dove presto andrò. Naturalmente da buon padre ha cercato di consigliarmi, di capire, di parlare. Io con lui mi trovo a mio agio a parlare di teterminate problematiche. Nel momento in cui mi consigliò prima di farmi un anno d esercito gli esposi questo che io ho detto precedentemente e lui stesso.. con trenta anni di servizio non seppe cosa dirmi...
l'anno scorso ha fatto un corso per passare di grado.. (è stato sei mesi fuori)..nel suo corso erano tutti appuntati con moltissimi anni di servizio, e ognuno di loro ha visto morire un collega in una retata in Sicilia, o in qualche inseguimento in Calabria. un giovane tenente (24/25 anni) entrò in aula e disse: un mio anno di accademia, vale tutti gli anni sommati vostri di servizio (300 persone in aula)..
ho detto tutto
no no assolutamente vinc. nn è una critica.. anzi.. volevo completare il tuo discorso
Ultima modifica di Orange; 08-09-09 alle 20: 36
La paura non altro che una cresciuta percezione delle cose
Il dolore serve a farci capire che siamo ancora vivi
Achille,
qui é il legionario che parla.
Il tuo breve racconto mi ha fatto venire le lacrime : non saprei cos'altro aggiungere.
Mi faresti contento se tu potessi dire a tuo papà quanta stima io abbia per gli uomini come lui e per le forze dell'ordine in generale, e quanto li invidio !!
Detto questo, sicuramente quell'ufficiale non é certo l'esempio vivente di come sono gli ufficiali giovani. Di solito, come abbiamo già avuto modo di dire proprio in una discussione in questo forum, sono persone intelligenti che si appoggiano sull'esperienza dei più anziani in servizio.
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