Grazie mille per la pronta risposta. Gentilissimi come sempre!
Eccovi delle informazioni vere ed attuali sulla Legione.
Traduco letteralmente, da una nota a diffusione generale, le parole del Generale Comandante la Legione Straniera.
"...Uno dei miei predecessori aveva fatto della "silhouette" uno degli obbiettivi maggiori : si trattava di eliminare dai nostri ranghi, quelli dei nostri legionari il cui profilo fisico aveva perduto, con il passare degli anni, la sua elasticità e la sua virilità guerriera.
Una tale decisione, volta ad eliminare i "grassi" ed i fuori forma, oggi potrebbe passare per una forma di discriminazione ....
...La forma fisica del soldato combattente, resta in effetti uno degli aspetti fondamentali della capacità operativa di una truppa; e la "silhouette" ne costituisce la forma più visibile.
D'altra parte, il nostro Codice d'Onore, ribadisce chiaramente questa regola di base: " Avrai costantemente cura della tua forma fisica".
Un soldato ben addestrato deve poter sopportare le condizioni del combattimento moderno: ambiente climatico severo, terreno accidentato, concatenazione rapida delle azioni di combattimento, peso dell'equipaggiamento individuale, durezza degli scontri ... e deve, non soltanto essere idoneo fisicamente a fare fronte a delle condizioni estreme, ma soprattutto deve essere capace di conservare tutte le sue facoltà di volontà, di riflessione e di decisione, senza che la fatica accumulata del corpo, non alteri le sue risorse mentali e psicologiche...
...Ma la silhouette ha altre virtù. Un portamento marziale é sempre stato, in ogni tempo, il marchio di una truppa professionale. Contribuiva, nel passato, ad impressionare il nemico prima della battaglia, alla maniera dei guerrieri Spartiati, dei Giannizzeri, dei Lanzinecchi, o degli appartenenti alla Guardia Imperiale.
E' il motivo per cui era coltivata e curata fin nei minimi dettagli vestimentari e nella gestualità collettiva
Il portamento marziale resta oggi parte integrante di quello che fà la fierezza di una truppa: divisa perfetta, busto dritto, sguardo alto e fermo, viso impassibile... E' l'immagine che il Legionario deve e vuole dare di lui stesso e dell'Unità alla quale appartiene. Testimonia della sua risolutezza, della sua energia, del suo coinvolgimento, del suo coraggio sotto il fuoco.
E' un riflesso della giovinezza e delle virtù che ne sono connesse: audacia, volersi superare, gusto dello sforzo.
E' il marchio di fabbrica dell'identità legionaria.
...Il portamento é anche sinonimo di una certa eleganza, che non si limita alla divisa, ma si esterna in un comportamento fatto di generosità e di dono di sé stesso...
...Infine é anche garante di una forma di auto disciplina strettissima, che fonda il comportamento collettivo, lo spirito di Corpo e la "calma delle vecchie truppe". ...
...Al di là della semplice ricerca di un profilo fisico ideale, che non deve in nessun caso accettare delle derive inaccettabili come il consumo di prodotti dopanti, si tratta quindi della ricerca di uno stile specifico, che deve essere privilegiata.
Questo stile deve integrare diversi ingredienti: auto controllo, attitudine rigorosa, prestazioni sportive.
Questo stile deve permettere alla truppa, di esternare un'impressione di forza, di determinazione e di fiducia....
...Questo stile ha le sue basi su una preparazione fisica e sportiva continua, regolarmente controllata e misurata, ma anche sull'aumento costante della combattività che deve assolutamente mantenere la robustezza e la rusticità. "
Penso che il concetto sia chiaro.
Quello che mi meraviglia e che non riesco a capire, é come sia possibile che qui si tiene un discorso del genere, che capisco benissimo e che condivido nella sua totalità, ed in Italia ad esempio, invece di parlare di marzialità per le Forze Armate, si prova addirittura a voler abbassare i canoni di arruolamento o i limiti di statura...
Oltretutto la statura media é più alta di alcuni decenni fà. Invece di aumentare i parametri, si va contro corrente : la statura media aumenta, ma si vuole abbassare la statura per far arruolare quelli che lo vogliono.
C'é un problema. E' evidente.
Si vuole servirsi delle Forze Armate come un mezzo per dare un lavoro alla gente, dimenticandosi che il ruolo delle Forze Armate non é quello di un Ente assistenziale, ma é quello di selezionare i migliori per fare un lavoro particolarmente duro e delicato.
Rispondere, Mon Brigadier-Chef (e Mon Ami) significa andare fortemente OT.
Proviamo a ragionare per differenza, allora.
La Francia si è dotata di uno strumento militare "particolare", come la Legione, per soddisfare alcune sue altrettanto particolari esigenze. Negli scorsi giorni abbiamo riconosciuto che tali esigenze sono cambiate, in 181 anni di storia (spro di aver fatto bene il conto), ma sono rimaste particolari. E la Francia, sia come Stato che come Nazione, è fiera dei suoi legionari, e ne apprezza l'attività.
Almeno queste sono le sensazioni che ho personalmente ricavato sia dai miei soggiorni in Francia che dalla lettura della discussione.
Di più, e soprattutto, la Francia non ritiene di doversi rimproverare alcunché rispetto alle proprie campagne militari risalenti o recenti: a torto o a ragione, il suo passato le va bene così.
Non è lo stesso in Italia.
Del nostro passato, che ciò sia un bene o un male, ci vergogniamo; siamo portati per ragioni conseguenti ad attribuirne la responsabilità alle FFAA, o almeno ad identificare le nostre vergogne con la loro divisa (il discorso si presta ad una generalizzazione di cui mi scuso, spero che sia ovvio che esistono mille eccezioni), e ciò giustifica la disattenzione con cui nel dopoguerra sono state considerate le Forze Armate.
Più di recente si è tornati a considerarle, ma sempre con un po' di fastidio. In compenso, esse non vengono prese in considerazione in modo unitario, ma come se fossero due oggetti diversi: quel che occorre per partecipare "alla pari" alle missioni internazionali; ed una componente della "greppia di Stato" (come la sanità o la scuola, peraltro), in cui far affluire cercatori di impiego fisso.
Per parafrasare risposte che si leggono ogni tre pagine, è sbagliato paragonare la Legione, che è un corpo d'élite a base volontaria, ad un intero esercito nazionale, che - pur su base professionale - comprende al suo interno elementi assolutamente non omogenei.
Scusami Orange però nella Legione non ci sono dei limiti d'altezza per cui ti scartano,qui in Italia si ed anche parecchio restrittivi.
Personalmente credo che debbano parlare i fatti e i numeri.
Ci sono dei parametri da soddisfare(corsa in tot,flessioni,corda,zavorrata,ecc),chi ce la fà passa chi non ce la fà non possiede i requisiti,semplice.
Così molti che vogliono il posto fisso o i deboli o i non idonei saranno scartati giustamente.
Prendete quello che ho detto come delle informazioni recenti, recentissime, sulla Legione Straniera e sul modo di pensare e di vedere le cose che c'é in essa.
Per tutti il resto, l'unico vero principio é quello detto da Gagliardi :
"...è sbagliato paragonare la Legione, che è un corpo d'élite a base volontaria, ad un intero esercito nazionale, che - pur su base professionale - comprende al suo interno elementi assolutamente non omogenei."
Wiseman, amico mio, Wiseman: non Gagliardil'unico vero principio é quello detto da Gagliardi
perché non lasciarmi, saggio amico, gli onori che non mi spettano?
Orange,
non mi risulta che ci sia questa volontà di abbassare il limite di statura, tuttavia, anche se così fosse, non mi pare che sia necessariamente negativo. insomma, certi parametri non devono essere per forza irrivedibili. per essere dei soldati non è necessario essere "perfetti". è chiaro che un limite di statura ci dev'essere, ma non drammattizzerei solo perché qualcuno propone di "rivedere" tale limite.Penso che il concetto sia chiaro.
Quello che mi meraviglia e che non riesco a capire, é come sia possibile che qui si tiene un discorso del genere, che capisco benissimo e che condivido nella sua totalità, ed in Italia ad esempio, invece di parlare di marzialità per le Forze Armate, si prova addirittura a voler abbassare i canoni di arruolamento o i limiti di statura...
Oltretutto la statura media é più alta di alcuni decenni fà. Invece di aumentare i parametri, si va contro corrente : la statura media aumenta, ma si vuole abbassare la statura per far arruolare quelli che lo vogliono.
C'é un problema. E' evidente.
Si vuole servirsi delle Forze Armate come un mezzo per dare un lavoro alla gente, dimenticandosi che il ruolo delle Forze Armate non é quello di un Ente assistenziale, ma é quello di selezionare i migliori per fare un lavoro particolarmente duro e delicato.
A mio parere invece questa è una tendenza generale, non solamenta italiana.. e questo, sempre a mio parere personalissimo, ha avuto uno dei suoi punti chiave, nell'arruolamento femminile.
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