Originariamente Scritto da
SangreChilena
Comunque ragazzi, io capisco tutti i vostri dubbi e curiosità a riguardo della legione, perchè sono gli stessi che ho io..
E vi dico che anche per me si tratta di un chiodo fisso, che mi porto appresso da quando ho 16 anni (ora ne ho 23): Partire o non partire?
Non avete idea di quante volte mi sono detto:" basta! ora parto! questa vita non fa per me!".. Ma alla fine sto ancora qui a scrivere su di un forum..
Vedete, io credo che fare una scelta del genere, così radicale, sia qualcosa che difficilmente si può programmare come si programma un pic-nic.. Del tipo: che cosa potrebbe servirmi una volta che sto li? A cosa potrei andare incontro? Ma a castelnodary (ho scritto male di sicuro, mi perdonerete) i telefoni cellulari prendono? Se voglio portare la macchina fotografica per fare le foto nel caso si faccia un festino a base di birra e pancetta dopo un duro addestramento, posso portarla? Ma se voglio, il fine settimana posso tornare in italia di nascosto per andarmi a mangaire un piatto di carbonara fatto come si deve (senza la besciamella per intenderci
)?
Insomma, queste sono domande che (magari in maniera piu seria o anceh piu fantasiosa) mi sono fatto anche io, ma, mi sono reso conto, che è proprio perchè me le facevo che non sono ancora partito.. Perchè se si sceglie di andare li si sceglie di lasciarsi alle spalle tutto: famiglia, cellulare, computer, pasta alla carbonara, italia, amici, il cane, il letto comodo, le certezze.. Insomma ragazzi, quella che è la nostra vita attuale!
E' per questo che secondo me chi si fa questo genere di domande è semplicemente affascinato dalla legione ma non partirà assolutamente! Perchè comunque è ancora legato a doppio filo alla vita che sta facendo ora e mai sarebbe pronto ad abbandonarla per tuffarsi in una giungla tropicale o nella sabbia del deserto.. E mi ci metto anche io in questo gruppo di persone badate bene!
Io personalmente sono giunto alla conclusione che non so se partirò mai ma, se lo farò, sarà improvvisamente, senza fare proclami, organizzare cene di addio, prepararsi il discorso da fare ai genitori, salutare tutti e cose del genere.. Perchè credo che una scelta di questo tipo imponga di tagliare i ponti alle nostre spalle, quelli che ci conducono ad una vita comune, normale e monotona (spesso e volentieri) ma comunque piena di certezze..
Avete mai visto il film "into the wild"? Parla di un ragazzo che, appena laureatosi in legge (mi pare), per esclusiva volontà dei genitori, decide di tagliare i ponti con il passato e con la vita che stava facendo, così distrugge tutti i suoi documenti, dona in beneficenza tutti i suoi risparmi, brucia i pochi soldi che aveva in tasca, abbandona la sua automobile e se ne va all' avventura da solo per l' america, portando a seguito solo uno zaino e tanta foza di volontà e VOGLIA DI VIVERE.. Alla fine, dopo aver fatto qualche lavoretto occasionale per raduanre i soldi che gli servivano per dotarsi dell' equipaggiamento adeguato, va in alaska e vive li per 3 o 4 mesi, vivendo di cacciagione e mangiando le bacche che trovava qua e la.. Alla fine, essendosi sbagliato a catalogare delle bacche come non velenose, muore di intossicazione alimentare, solo ma in qualche modo felice di avere vissuto DAVVERO, per i due anni nei quali ha viaggiato da solo..
Ecco, io credo che andare in legione sia qualcosa del genere, bisogna avere voglia di VIVERE INTENSAMENTE la propria vita, mettendo ovviamente in conto che questo può significare anche perderla.. E' un pò come giocarsi tutto quello che si ha a dadi con il destino in un certo senso..
Io non so se ne avrò mai il coraggio, anche se l' idea mi affascina..
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