Originariamente Scritto da
Orange
Ciao a tutti,
torno sul nonnismo in due modi differenti : un'informazione rapida, per altro già data precedentemente, e poi vi racconto un altro pezzettino di vita vissuta in Legione.
Prima di tutto, il nonnismo inteso "all'italiana", come si faceva una volta, non potrbbe esistere, perché qui c'é gente che puo' essere giovane in servizio, ma "vecchia" d'età.
Un uomo si puo' arruolare fino a 40 anni, ed anche se recluta, uno di 40 anni reagirebbe sicuramente male a idiozie e scherzi vari che nulla hanno a che vedere con il rispetto degli "anziani". E al di là dell'età, credo che un giovane legionario nato e cresciuto a Beirut, o in Ruanda, Afganistan, ecc ecc che ha conosciuto da sempre, fin da bambino, solo la guerra e la vita dura, anche se giovane di servizio e di età, accetterebbe male di essere svegliato in piena notte da un secchio d'acqua nel letto. E le reazioni potrebbero non limitarsi solo a un po' di parolacce o a due *****ttoni sui denti ......
A parte questo, penso che il problema del nonnismo esista in quei reparti dove non c'é troppa azione. In un reparto operativo, non puo' esserci una cosa cosi' idiota come il nonnismo, perché gli anziani sanno benissimo che domani potrebbero andare in combattimento, e potrebbe essere proprio uno dei giovani arrivati che deve intervenire per salvare la vita di qualche camerata anche anziano.
Certo, le simpatie e le antipatie esistono dovunque, anche qui da noi, ed é umano che sia cosi', ma bisognerebbe sempre avere ben chiaro che quando si parte a fare le cose sul serio, tutti hanno bisogno di tutti, ed é meglio che ci sia una buona coesione nell'unità, senza conti da regolare o tensioni portate all'estremo.
Qui da noi, un bel po' di anni fa', era arrivato nel plotone un cinese. Era giovane di servizio, giovane di età, ed aveva un modo di fare che lo rendeva poco simpatico a tutti.
La classica recluta che si ha voglia di far "pompare" tutta la giornata. Nessuno gli avrebbe dato un soldo e non era certo il legionario del plotone nel quale facevamo affidamento. Ripeto, da noi non si fanno gavettoni o cavolate del genere, ma se c'era una corvée in più da fare o se c'era un servizio in più nel week-end, lo stesso adjudant non si faceva scrupoli a "mettere sotto" la nostra recluta. Erano gli anni 90, ed in piena guerra di Yugoslavia, siamo partiti a Sarajevo. Un giorno, quando la situazione era veramente tesa, i serbi avevano messo davanti alla nostra postazione un carro armato che era pronto ad aprire il fuoco su di noi. Il tenente comandante il plotone, ci aveva riunito, e ci aveva comunicato, se le cose fossero andate male, che aveva preso la decisione di sacrificare uno dei suoi legionari, dandogli la missione di uscire allo scoperto con un RAC 112, e far saltare il carro serbo. L'addetto al RAC 112 era il cinese in cui nessuno aveva fiducia, ed il tenente stesso, dopo aver spiegato che la missione era estremamente pericolosa e che per il tiratore le probabilità di farsi "seccare" erano molto alte, disse che il legionario che avrebbe dovuto eseguire il tiro sarei stato io.
Ed é li' che il cinese, la pecora nera, quello su cui nessuno avrebbe contato, quello che era buono solo per i servizi (in Italia o nell'esercito regolare francese, per subire gavettoni,sbrandamenti o altro), ebbene é stato in quel momento che é letteralmente insorto verso il tenente, dicendogli, gli occhi negli occhi : "Moi je suis le tireur attitré. Moi je veux faire ce tir. Moi je suis volontaire pour mourir s'il le faut. Moi, pas lui." (Io sono il tiratore del plotone. Io voglio fare questo tiro. Io sono volontario per morire, se é necessario. Io, non lui.)
Non credo di dover aggiungere molto altro. Quel ragazzo che sarebbe stato il bersaglio ideale di tutti gli anziani del mondo e di tutte le cavolate che noi in Italia chiamiamo nonnismo, alla fin fine era un elemento splendido, animato di tutte le più belle virtù che un soldato deve avere. Ma questo, finché si vive la vita della caserma, é difficile da capire.
Per la cronaca, tutto é andato bene, i serbi non hanno attaccato, e tutto é finito bene.
Ciao
Orange
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