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Risultati da 351 a 360 di 372

Discussione: Operazioni compiute dalla Polizia di Stato.

  1. #351
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    Sono bastate poche ore ai poliziotti della Squadra mobile di Reggio Calabria, per risolvere l'omicidio dei due cittadini rumeni ritrovati, ieri, all'interno del bagagliaio di un'auto rimasta sul molo di San Gregorio a Reggio Calabria.
    Durante la notte con l'accusa di duplice omicidio, è stato fermato Gianrocco Foti, un 38 enne di Reggio Calabria che, stando alle testimonianze raccolte nel corso delle primissime indagini, era stato visto insieme alle due vittime la sera precedente al rinvenimento dei corpi.
    Secondo le prime ricostruzioni le due vittime e l'assassino si sarebbero conosciuti negli ambienti della prostituzione.
    L'arrestato era reduce di una relazione sentimentale con una prostituta rumena. La donna nel corso della relazione si era fatta consegnare, a più riprese, più di 25 mila euro, troncando, poi, improvvisamente il rapporto con l'uomo.
    L'omicida, nel tempo, aveva cercato di recuperare il denaro attraverso un connazionale amico e forse protettore della prostituta; proprio per questo motivo Foti, la sera del 1° ottobre aveva incontrato il rumeno che si era fatto accompagnare all'incontro dalla sua fidanzata, rimasta anche lei uccisa dai proiettili esplosi dall'assassino.
    Foti dopo esser stato rintracciato nella sua abitazione e portato negli uffici della questura, ha confessato di essere l'esecutore materiale degli omicidi. Durante la perquisizione a casa è stata ritrovata l'arma usata, legalmente detenuta, per il duplice delitto.

    Dal sito della PdS.

    Complimenti ai colleghi della Squadra Mobile di Reggio Calabria.
    So bene che risolvere un omicidio li, anche se non di mafia, è terribilmente complicato.

  2. #352
    Colonnello L'avatar di ryuzaki
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    La Polizia di Stato di Brindisi, il Commissariato di P.S. di Mesagne ed i Carabinieri del Ros e del Comando Provinciale di Brindisi hanno eseguito in provincia di Brindisi ed in altre località del territorio nazionale, un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, nei confronti di 18 indagati (capi clan ed affiliati alla sacra corona unita) per associazione mafiosa, nonchè per plurimi omicidi e tentati omicidi aggravati dal metodo mafioso. Le indagini della Polizia di Stato e dei Carabinieri, avviate nel 2012 ed incentrate sui clan dominanti della frangia brindisina della sacra corona unita, hanno consentito di ricostruire i moventi, gli autori e i mandanti di 4 omicidi e 6 tentati omicidi commessi, tra il 1997 ed il 2010, per contrapposizioni nell'ambito della medesima organizzazione mafiosa di appartenenza.

    Dal sito PdS: http://www.poliziadistato.it/articolo/view/30462/

    Ottimo lavoro degli investigatori della Polizia in collaborazione con i cugini dell'Arma.
    Un obiettivo e un sogno realizzato! Ora passiamo ai prossimi!

  3. #353
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    Ogni tanto compaiono all'improvviso, con il loro "mefisto".
    I NOCS.

    Bologna, un tranquillo pomeriggio di ottobre si è trasformato in un incubo per gli abitanti di una palazzina in via Pizzardi. Dalle due del pomeriggio di ieri Pietro S. si era barricato in casa minacciando di far esplodere il palazzo con il gas. Alla finestra una bandiera italiana del periodo monarchico; fuori dal terrazzo oltre alle minacce sono volati una poltrona una sedia e dei petardi scambiati per colpi di pistola.
    Lo sgombero dello stabile è stata una precauzione d'obbligo che si è mantenuta fino all'arrivo da Roma degli uomini del Nocs (Nucleo operativo centrale di sicurezza). Inutili i tentativi di negoziazione dei funzionari della questura, di un esponente di Forza Nuova evocato dal folle, un avvocato di 40 anni. Nemmeno i suoi anziani genitori in lacrime sono riusciti a sbloccare la situazione.
    La decisione arriva in tarda serata. Le teste di cuoio della polizia decidono che è venuto il momento di intervenire; l'uomo è stanco e probabilmente non sarà in grado di reagire all'assalto degli specialisti della polizia.
    L'agitazione si percepisce quando si preparano vigili del fuoco e ambulanze facendo presagire l'imminenza dell'intervento. Poi, l'intervento degli uomini della polizia.
    Dopo pochi istanti il pomeriggio di straordinaria follia termina: l'uomo viene portato fuori a forza dai Nocs sedato e trasferito in ospedale.
    La tensione si è finalmente sciolta: nessuno si è fatto male, gli abitanti del palazzo fanno rientro in casa, i gruppi di curiosi si disperdono. I Nocs intanto, silenziosi come la notte che li avvolge rientrano nella loro sede.

    Dal sito della Polizia di Stato.

  4. #354
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    Quattro persone sono state fermate dalla polizia all'alba di questa mattina tutti componenti della cosca di 'ndrangheta dei Gallico, operante a Palmi e in altri comuni limitrofi, in provincia di Reggio Calabria.
    I fermati sono indagati di associazione di stampo mafioso, tentata estorsione aggravata nei confronti di commercianti ed imprenditori.
    Nel corso delle indagini, condotte dalla Squadra mobile di Reggio Calabria e dal commissariato di Palmi, è stato accertato che i soldi delle estorsioni erano usati dai Gallico per il sostentamento dei componenti del nucleo familiare, compresi i detenuti, per l'acquisto di beni mobili ed immobili e per l'avvio di attività commerciali.
    L'attività investigativa è la naturale prosecuzione delle operazioni di polizia denominate "Cosa Mia I, II e III", che a più riprese, dal 2010 in poi, hanno duramente colpito la cosca Gallico con l'arresto dei capi e di numerosi gregari.
    Le indagini, si sono sviluppate anche grazie alle denunce di alcuni imprenditori e commercianti nei confronti di affiliati e componenti della famiglia dei Gallico che pretendevano somme di denaro dai due mila ai cinquemila euro ed anche assunzioni di loro familiari.

    Dal sito della PdS

  5. #355

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    Spero sia questa la sezione giusta, chiedo se no ai moderatori di portare pazienza e spostare il mio messaggio in un topic idoneo.
    Quello che volevo chiedere riguarda un fatto particolare a cui ho assistito ieri a Roma, in zona Monte Mario. Ero a un semaforo quando mi sono visto passare davanti un convoglio che tra auto della polizia, auto blu (almeno alcune blindate), pulmini neri Mercedes e moto della polizia, contava almeno 20-25 unità (sembrava una scena da film). Spinto dalla curiosità ho fatto qualche ricerca, ma non ho trovato nulla. Qualcuno mi sa dire cosa è successo?
    Grazie

  6. #356
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    Intanto sarebbe gradita una sua presentazione al Forum QUI.
    Grazie.

  7. #357

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    ok, fatto

  8. #358
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    Grazie per averlo fatto.
    A Roma cose del genere sono frequentissime, essendo sede del Governo e di tanti Ministeri
    e importanti Uffici Centrali dello Stato.
    Non penso si sia trattato di una operazione della Polizia di Stato, ma semplicemente di qualche scorta o tradotta.
    Un operazione recentissima, è questa:

    Associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni e violenza privata.
    Con queste accuse sono finite in carcere quattro persone arrestate questa mattina dagli agenti della Squadra mobile di Bari in collaborazione con il Reparto prevenzione crimine "Puglia settentrionale", gli specialisti della polizia scientifica, alcune unità cinofile e aeree.
    Anche i Carabinieri hanno dato il loro contributo collaborando al fermo di uno dei quattro avvenuto a Modugno.
    Gli arrestati sono affiliati al clan Lorusso della Sacra corona unita e sono accusati da alcuni commercianti del quartiere barese di San Girolamo, di essere gli autori delle estorsioni attuate nei loro confronti.
    L'individuazione degli estorsori è avvenuta grazie all'analisi delle numerose fotografie e immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza fornite dagli stessi commercianti vittime delle estorsioni.
    Dal sito della Polizia di Stato.

  9. #359

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    Citazione Originariamente Scritto da FRANCODUE Visualizza Messaggio
    Grazie per averlo fatto.
    A Roma cose del genere sono frequentissime, essendo sede del Governo e di tanti Ministeri
    e importanti Uffici Centrali dello Stato.
    Non penso si sia trattato di una operazione della Polizia di Stato, ma semplicemente di qualche scorta o tradotta.
    Mi sembra davvero esagerata come scorta tutto quel treno di auto....
    Mi ero dimenticato tra l'altro di aggiungere che un elicottero seguiva il convoglio dall'alto e in una delle auto blu (una lancia Thema) la persona seduta nel sedile posteriore centrale aveva due agenti in ginocchio sul sedile a farle da scudo. Di certo non un semplice politico italiano.
    Sarà stato qualcuno di molto importante.... anche se non mi viene in mente nulla

  10. #360
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    Un altro pezzo del clan dei Casalesi è finito in carcere. Gli uomini della Squadra mobile di Caserta, coordinati dallo Servizio centrale operativo, hanno arrestato Antonio Schiavone, fratello minore di Francesco, boss storico dell'organizzazione criminale.
    Il 51enne, soprannominato "O' frat e Sandokan", è accusato di essere tra i mandanti dell'omicidio di Aldo Scalzone, ucciso nel 1991 a Casal di Principe nell'ambito della guerra che vedeva contrapposti il gruppo Schiavone-Bidognetti a quello De Falco-Quadrano-Caterino.
    Per questo omicidio, nel 2004, erano già stati condannati diversi appartenenti all'organizzazione criminale, tra cui anche il boss Francesco Schiavone detto "Sandokan".
    Gli ulteriori sviluppi delle indagini, rafforzati anche dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia affiliato agli Schiavone e materiale esecutore dell'omicidio, hanno confermato il coinvolgimento di altre tre persone, destinatarie dell'ordinanza eseguita ieri dalla Mobile.
    Gli altri due, Francesco Bidognetti e suo figlio Aniello, erano entrambi già detenuti. Antonio Schiavone invece è stato fermato a Giuliano in Campania (Napoli) mentre rientrava a casa.
    L'uomo non si aspettava di essere arrestato e, dopo aver avvisato i suoi avvocati, si è chiuso nel silenzio.
    Si tratta di un arresto molto importante perché priva l'organizzazione criminale dell'ultimo capo storico ancora in libertà, e che attualmente è considerato la vera mente imprenditoriale del clan.
    All'epoca dell'omicidio e, negli anni seguenti, l'arrestato si era messo in luce soprattutto perché aveva il compito di tenere i contatti con il fratello che, attraverso di lui, continuava a impartire ordini al clan.
    Con il passare degli anni la sua figura ha acquisito sempre maggiore importanza, anche perché ha avuto il compito di "allevare" i figli del fratello, destinati a prendere il comando, ma che oggi si trovano tutti in carcere.

    Dal Sito della PdS.

    Complimenti ai colleghi della Squadra Mobile di Caserta.

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