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Risultati da 271 a 280 di 372

Discussione: Operazioni compiute dalla Polizia di Stato.

  1. #271
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    Sub leges libertas.
    Beh, poi.
    Uno che aveva trovato un sicuro rimedio al Caro Benzina.

    Faceva rifornimento di benzina alla propria autovettura utilizzando le carte carburante intestate al Comune.

    Un dipendente del comune di Enna è arrestato dalla Squadra mobile della provincia siciliana con l'accusa di furto aggravato, appropriazione indebita, truffa ai danni del Comune, dove fa l'autista.

    L'uomo, nell'arco di sette mesi - da settembre 2011 a marzo 2012 - si è impadronito di oltre 7mila euro di carburante.

    Gli accertamenti sono partiti a seguito della rilevazione di un aumento dei costi del carburante relativi al mese di febbraio 2012 effettuato nel marzo del 2012 dagli uffici comunali.

    Da qui sono iniziate le indagini dei poliziotti della Squadra mobile presso l'autoparco comunale: sono state controllati tutti i prelevamenti di carburanti effettuati dagli autisti ed è risultato che numerosi "pieni" di benzina venivano fatti in fasce orarie fuori da quelle di servizio o in giorni festivi.

    Successivamente gli agenti hanno controllato i distributori e hanno accertato che la persona arrestata aveva più volte rifornito la propria vettura, acquistando carburante anche con bidoni. Inoltre, il responsabile, in una occasione, aveva chiesto se la Polizia avesse fatto domande su di lui.
    15/06/2012

    Dal sito della Pds.

  2. #272
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    Arrestati nella notte una decina di tifosi del Genoa per la clamorosa interruzione della partita Genoa-Siena del 22 aprile scorso allo stadio Luigi Ferraris, nel capoluogo ligure.

    In manette sono finiti i leader della tifoseria ultrà rossoblu. Tra loro i capi della Brigata Speloncia (storico gruppo di tifosi) Mario De Montis e Fabrizio Fileni.

    I due, insieme ad altri, scavalcarono le recinzioni dello stadio e indussero i calciatori prima a interrompere la partita, poi a togliersi la maglia e infine gli "concessero" di riprendere il gioco.
    Agli ultrà vengono contestati i reati di associazione per delinquere finalizzata alla resistenza a pubblico ufficiale e violenza privata.

    In particolare si tratta di sette provvedimenti che dispongono gli arresti domiciliari e di tre che dispongono la misura dell'obbligo di dimora con divieto di allontanamento notturno.

    Complessivamente nel corso dell'indagine sono stati sottoposti ad indagine oltre 100 tifosi per reati che vanno dalla violenza privata, alla resistenza a pubblico ufficiale, dalle lesioni, al superamento indebito delle separazioni fra settori dello stadio.

    Inoltre 120 tifosi sono stati già destinatari di Daspo da parte del questore, 17 dei quali con l'obbligo di firma.

    Dal sito della Polizia di Stato.

  3. #273
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    Volevano costituire l'ottavo mandamento dell'Agrigentino, ma non hanno fatto in tempo perché gli uomini della Squadra mobile di Agrigento, coordinati dal Servizio centrale operativo, stamattina li hanno fermati.
    Sono stati eseguiti 49 provvedimenti di carcerazione: 47 persone sono state arrestate, mentre due sono riuscite a fuggire alla cattura.
    Sono tutti accusati di associazione mafiosa, rapina, estorsione, danneggiamento, riciclaggio e di intestazione fittizia di beni.
    L'operazione, denominata "Nuova cupola", ha spezzato il nuovo organigramma di Cosa Nostra ad Agrigento; la struttura mafiosa si stava riorganizzando dopo la cattura dei boss Giuseppe Falsone e Gerlandino Messina.
    Tra gli arrestati imprenditori, insegnanti e anche un agente della polizia penitenziaria.
    L'indagine è partita negli ultimi mesi del 2010, grazie al lavoro della Squadra mobile e del commissariato Frontiera di Porto Empedocle. Ed è partita per osservare cosa accadeva dopo l'arresto dei due grandi capi: Messina e Falsone. Il monitoraggio ha permesso di mettere in luce movimenti particolari e tentativi dei nuovi boss di condizionare la vita economica e imprenditoriale della zona agrigentina.
    In particolare gli appartenenti al gruppo criminale esercitavano una forte pressione estorsiva nei confronti di imprese in modo da creare un monopolio a favore delle ditte controllate da Cosa Nostra, con l'estromissione dal mercato di tutte le aziende che operavano nella legalità.

    Dal Sito della Polizia di Stato.

  4. #274
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    Varie operazioni anticamorra.

    Ritenuto elemento di spicco del clan dei Casalesi, vicino a Carmine Schiavone, di cui è un lontano parente, Alfonso Schiavone, 64 anni, è stato arrestato questa mattina dalla Squadra mobile di Caserta.
    L'uomo è accusato di truffa nell'ambito dell'erogazione di fondi pubblici e di falso materiale e ideologico.
    La vicenda riguarda, in sostanza, l'erogazione di fondi comunitari per la distruzione di tonnellate e tonnellate di frutta in eccedenza che, in realtà, è risultata solo sulla carta. L'uomo è stato individuato nella sua abitazione di Sessa Aurunca, in provincia di Caserta da cui ha tentato la fuga alla vista dei poliziotti.
    Era considerato il braccio destro del boss Carmine Schiavone, storico pentito della camorra casertana.

    Nel gennaio scorso sette persone sfuggirono agli agenti della Squadra mobile di Lecce che, al termine dell'operazione "Cinemastore", arrestarono 42 persone appartenenti ad un'organizzazione criminale affiliata alla Sacra corona unita.
    Nei mesi successivi i sette sono stati tutti arrestati. L'ultimo dei latitanti, il 43enne Pasquale Briganti, è stato catturato ieri dagli uomini della mobile mentre era con alcuni parenti sulla spiaggia di Campilungo, a marina di Mancaversa, una località balneare del comune di Taviano, nel Salento. Era senza scorta e non ha opposto resistenza.
    Tra i ricercati arrestati negli scorsi mesi, c'erano anche i fratelli Giuseppe e Roberto Nisi, 51 e 59 anni, che insieme a Briganti erano a capo del gruppo mafioso.
    Con questo atto si chiude la vicenda legata al sodalizio criminale Briganti-Nisi, che a Lecce controllava l'attività del gioco d'azzardo gestendo diverse bische clandestine, le estorsioni, il traffico e lo spaccio di droga con la riscossione del "punto", una sorta di pizzo imposto agli spacciatori non appartenenti all'organizzazione.
    Per scovare i latitanti, gli investigatori della Squadra mobile hanno utilizzato tutti i mezzi a loro disposizione: centinaia di ore di appostamenti e pedinamenti, intercettazioni ambientali, 82 utenze telefoniche sotto controllo, una decina di auto costantemente monitorate grazie ai sistemi di rilevamento gps.

    Dal sito della Polizia di Stato.

  5. #275
    Sergente L'avatar di Victo
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    La sequenza di uno spettacolare arresto della polizia alla circonvallazione di Palermo. Fermati due giovani sospettati di trasportare armi.

    http://palermo.repubblica.it/cronaca...ne-39414508/1/

  6. #276
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    rapida ed efficace l'indagine dei colleghi del commissariati di torre del greco (na).

    tenere anche un solo minuto in più un tizio del genere in giro per la cittadina torrese, avrebbe posto in pericolo tante altre persone oltre alla malcapitata direttrice morta ammazzata per mano del suo dipendente.

    http://www.ansa.it/web/notizie/rubri...-_7258350.html
    quando si tratta di rimboccarsi le maniche e incominciare a cambiare,vi è un prezzo da pagare,ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare

  7. #277
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    Ha parcheggiato l'auto sulla corsia d'emergenza in autostrada per soccorrere gli occupanti di un'altra auto che si era ribaltata nell'altra corsia di marcia: ha attraversato la corsia, ha scavalcato il guard-rail e nei pressi dell'auto incidentata è stato investito da due automobili di passaggio.
    È morto così, davanti gli occhi della moglie e dei suoi due bambini, Antonino Crisafulli, ispettore capo della questura di Milano in servizio al commissariato di Sesto San Giovanni. Il tragico incidente è avvenuto ieri mattina sulla'autostrada A14, tra Fano e Marotta verso Sud, nelle Marche.
    Per Antonino Crisafulli era il primo giorno di ferie e stava raggiungendo una località di villeggiatura.
    Il capo della Polizia, Antonio Manganelli, ha espresso vicinanza alla famiglia del poliziotto che libero dal servizio non ha esitato ad intervenire in soccorso di persone in difficoltà. Ancora una volta questo episodio testimonia lo spirito di servizio degli uomini e delle donne appartenenti alle forze dell'Ordine. "Episodi come quelli di oggi - ha aggiunto Manganelli - sono la risposta alla motivazione per la quale le forze dell'ordine sono al vertice, dopo il presidente della Repubblica, nella fiducia dei cittadini italiani.
    Valori morali e umani rimangono consolidati e sono il vanto dell'istituzione Polizia di Stato".
    Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato un messaggio al capo della Polizia, Antonio Manganelli, in cui ha scritto: "Ho appreso con profonda tristezza la notizia della tragica scomparsa dell'Ispettore della Polizia di Stato Antonio Crisafulli, investito mentre generosamente tentava, fuori dal servizio, di prestare soccorso a persone coinvolte in un incidente stradale verificatosi ieri sull'autostrada A14.
    In questa dolorosa circostanza desidero esprimere alla Polizia di Stato sentimenti di solidarietà e di vicinanza. La prego di far pervenire ai familiari della vittima le espressioni della mia commossa partecipazione al loro cordoglio".

    Dal sito della PdS

    Anche queste sono da scrivere.
    Non solo le operazioni che poi fanno parte della nostra attività giornaliera.
    La dimostrazione dello spirito del dovere e del servizio per gli altri della comunità.
    Onore al giovane grande collega che ha pagato con la vita questo senso del sacrificio che si accetta entrando in Polizia.

  8. #278
    Capitano L'avatar di Eli113
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    DROGA: 3, 5 KG DI COCAINA IN AUTO, COPPIA ARRESTATA
    A Palermo. In macchina anche il loro figlio di 6 anni
    (ANSA) - PALERMO, 17 AGO - Agenti della polizia di Stato hanno arrestato a Palermo Pietro Vitale, 29 anni, e la moglie Angela Spina, 27 anni, che trasportavano nella loro Lancia ''Y'' tre chili e mezzo di cocaina. Nella macchina c'era anche il figlio di 6 anni della coppia. I due erano stati invitati a fermarsi a un posto di blocco in viale Strasburgo ma sono fuggiti. E' cominciato un inseguimento che si e' concluso con una ''collisione'' con la volante della polizia. (ANSA).

    Fonte ansa. E ancora bravi!!!
    È sempre la storia di Socrate, di Cristo e di Colombo! Ed il mondo rimane sempre preda delle miserabili nullità che lo sanno ingannare. Giuseppe Garibaldi

  9. #279
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    quando si tratta di rimboccarsi le maniche e incominciare a cambiare,vi è un prezzo da pagare,ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare

  10. #280
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    NAPOLI - Poteva essere una tragedia, invece è stata soltanto sfiorata ieri sera nei quartieri spagnoli del centro di Napoli: in via Concordia, una donna ha lanciato la figlioletta di pochi anni dal balcone di casa, al primo piano, poi ha scavalcato la ringhiera e si è lanciata anche lei nel vuoto. Una volante della polizia, che stava transitando ai quartieri spagnoli, ha soccorso madre e figlia e le ha portate in ospedale al Vecchio Pellegrino. Le loro condizioni non sembrerebbero gravi.
    Gli agenti sono riusciti a prendere al volo la bambina e anche la madre, subendo contusioni su tutto il corpo.

    Fonte: Quotidiano Leggo.


    Ottimo lavoro

    ---------------------Aggiornamento----------------------------

    Ambulanza in avaria, polizia salva fegato pronto a trapianto


    PARMA, 18 AGO - Quell'autoambulanza, in panne sulla A15 Parma-La Spezia, non poteva permettersi di rimanere li': il fegato trasportato sulla vettura doveva raggiungere gli 'Ospedali Riuniti' di Bergamo per essere trapiantato a un paziente in pericolo di vita. A salvare la situazione, una pattuglia della Polizia Stradale. Intervenuta sul posto ha preso in custodia l'organo, oltre al personale sanitario in viaggio verso Bergamo, e scortato, dopo l'arrivo di una nuova ambulanza a Parma, a destinazione.


    Fonte: ANSA

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